Cultura

Un progetto ideato da Simona Sarti e promosso dalla Associazione Culturale “Associazione Arte altra” in collaborazione con il Municipio Roma I Centro.

L’ operazione artistica – culturale nasce con l’intento di coinvolgere idealmente i diversi quartieri di Roma, con un unico denominatore, quello di creare una trama urbana che ponga l’attenzione su temi sociali. Il mezzo sarà “la panchina”, un punto dove spesso si dialoga e ci si sofferma a guardare; una sosta dove si mette in moto il vortice dei pensieri. Volta per volta, ogni artista sceglierà una tematica, dipingendo solo la metà della superficie a disposizione, per lasciare uno spazio di riflessione “agli altri” che si accosteranno all’opera.

“Questo progetto mette in evidenza come gli interventi artistici possono contribuire a riqualificare gli spazi pubblici e nello stesso tempo offrire lo spunto per porre all’attenzione generale grandi temi come l’ecologia, la memoria collettiva, la sicurezza sul lavoro e l’uguaglianza tra gli uomini, argomenti che ci riguardano tutti” ha commentato la Presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi.

Alla fine della realizzazione di tutte le panchine (12) verrà messo un cartello esplicativo, dove saranno elencati tutti i giardini che le ospitano e un codice QR con breve spiegazione dell’opera.

Artisti partecipanti: Norberto Cenci, Marco Delli Veneri, Giovanna Gandini, Marzia Gandini, Florian Heymann Guglielmi, Metello Iacobini, Felice Leonardi, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Gabriella Sabbadini, Simona Sarti, Roberta Venanzi

 

 

1 Norberto Cenci                                    Viale degli Ammiragli

2 Marco Delli Veneri                                Via Pomponazzi

3 Giovanna Gandini                                Piazza Santa Maria Delle Grazie

4 Marzia Gandini                                      Vicolo del Cedro

5 Florian Heymann Guglielmi                 Via Alessandro Volta

6 Metello Iacobini                                     Via Carlo Felice

7 Felice Leonardi                                      Via Silvio Pellico

8 Michel Patrin                                          Via Sabotino – via Plava

9 Elisabetta Piu                                         Via Tommaso Gulli

10 Gabriella Sabbadini                             Piazza Prati Degli Strozzi

11 Simona Sarti                                         Via Lepanto

12 Roberta Venanzi                                   Largo Chiarini

 

 

30 luglio – Conferenza stampa di presentazione dell’Arena estiva “Notti di Cinema a Piazza Vittorio”, realizzata da ANEC Lazio con il sostegno della Regione Lazio, del Comune di Roma e altri Enti, e con il Patrocinio del Municipio Roma I Centro. Una manifestazione che propone anche quest’anno un programma ricco ed articolato, non solo cinema ma aree di ristorazione, stand espositivi e di artigianato, musica dal vivo e attività sportive.

Una edizione particolarmente importante, quella che sta per partire, perché dopo il periodo durissimo imposto dai lockdown che hanno messo in ginocchio tutto il comparto della cultura, queste manifestazioni all’aperto, in totale sicurezza, hanno il compito di aiutare a ricreare nel pubblico l’abitudine ad andare al cinema, a tornare finalmente a godere della magia del grande schermo e dei fantastici viaggi della mente che solo il cinema sa regalare.

16 luglio – Un bellissimo progetto di teatro dal basso, nato dall’intuizione di Chiara Casarico con la compagnia il il NaufragarMèDolce! Sosteniamo le lavoratrici e i lavoratori del teatro, che hanno lanciato questo #crowdfunding per realizzare il festival Agorà giunto alla 10° edizione!

Tante esperienze belle, in questi anni, sono state realizzate da questa straordinaria compagnia: penso su tutte a TOC TOC, il Teatro a domicilio, con il patrocinio e in collaborazione del Municipio Roma I Centro, sui ballatoi e nei cortili dei condomini, durante la pandemia, per portare emozioni a chi non si poteva muovere! Date un’occhiata!

AGORA’, TEATRO E MUSICA ALLE RADICI

16.luglio  –  Il Mitreo di Corviale è un faro, un’esperienza culturale che dal 2007 ad oggi ha prodotto più di 400 eventi per la maggior parte a ingresso gratuito, migliaia di ore di formazione, offerto una ribalta a tantissimi artisti, giovani e meno giovani.

In collaborazione con loro, in occasione delle ultime festività natalizie in pieno lockdown, abbiamo organizzato una consegna ai bambini di Corviale di doni raccolti dal Municipio I.

Ebbene, dal 1 agosto prossimo il Mitreo rischia la chiusura definitiva, perché è in scadenza la proroga ottenuta grazie ad una mobilitazione generale dopo che, a dicembre dello scorso anno, l’Amministrazione aveva richiesto la restituzione dei locali.

Un tempo che doveva servire ad avviare una progettazione partecipata e le procedure per un nuovo bando di assegnazione. Invece il nulla. Un luogo di cultura e di partecipazione, che da anni illumina una delle periferie della nostra città, ora rischia la chiusura a causa dell’ennesima dimostrazione di inerzia dell’amministrazione a 5 Stelle.

Una inerzia colpevole, che durante il mandato della Sindaca ha desertificato il tessuto sociale e culturale romano in nome di un legalitarismo fine a se stesso. L’uso a fini sociali e culturali del patrimonio di Roma è uno dei grandi temi che dovrà essere al centro dell’attenzione della prossima Amministrazione.

Nel frattempo, non possiamo permettere che, una ad una, le luci accese nei nostri quartieri, vengano spente. Per questo parteciperò alla manifestazione “Siamo tutti il Mitreo” di giovedì 22 per chiedere al Campidoglio di mantenere le promesse fatte ai cittadini di Corviale.

 

ROMA TODAY – MITREO CORVIALE A RISCHIO CHIUSURA. APPELLI ALLA MOBILITAZIONE

 

Pd, Veloccia: Mitreo di Corviale non deve chiudere

 

10 luglio – Al Giardino del Cedro questa sera un confronto interessante con i ragazzi del Centro Giovani e con i residenti di Trastevere sui temi del verde e degli spazi pubblici, da destinare alla cultura o comunque al servizio della collettività. Due asset fondamentali per la Roma del prossimo futuro sui quali, con una visione chiara, c’è un grande lavoro da fare.

#MunicipioI #Roma

 

8 luglio –  Oggi alla Casa del Municipio Roma I Centro in via Galilei 53, evento di chiusura della mostra “I Fili Sottili del Tessuto Urbano”. Venti Artiste e Artisti, giovani e meno giovani, hanno rappresentato cos’è per loro “comunità”, per raccontare la solidarietà in un mondo investito dalla pandemia. Con Simona Sarti ed Emiliano Monteverde abbiamo consegnato le loro opere, alle associazioni e istituzioni del territorio che fanno parte della rete territoriale che ha aderito al Patto di Comunità promosso dal Primo Municipio, che le esporranno nelle loro sedi.

#Pattodicomunità #roma #primomunicipio

15 giugno – Con “Fellini 100: l’immaginario onirico”, evento multimediale liberamente ispirato al Libro dei Sogni di Federico Fellini su musiche del Maestro Nino Rota, che si è svolto nel pomeriggio di ieri 14 giugno alla Cartoleria di Veroli di Via Guicciardini all’Esquilino, chiude l’XI edizione della Settimana della Cultura Francese a Roma.

Mise en scene della storia di un artista geniale, che intraprende un coloratissimo viaggio negli abissi dell’inconscio, dove assiste alla proiezione delle immagini che svelano la dimensione creativa dell’infanzia, i dubbi sulla costruzione della propria identità, il desiderio di fuga e di evasione, l’esaltazione del sesso unita alla visione conflittuale della donna come proiezione dei fantasmi maschili. E ancora, la crisi creativa, il sentimento della decadenza e della morte.

Il Libro dei Sogni è un diario onirico dove Federico Fellini, dagli inizi degli anni 60 fino all’agosto del 1990, appunta e illustra attraverso disegni e didascalie le proprie fantasticherie, le bizzarrie e gli incubi notturni, tratteggiando personaggi e figure secoondo il suo stile leggero e scanzonato.

Da una idea di Stefano Palamidessi, prodotta da Fabrica Harmonica

 

 

12 giugno – Fine di una lunga giornata in trasferta al Casale della Cervelletta, con i ragazzi del Piccolo Cinema America. Un sito magnifico, per la cui ristrutturazione la Regione Lazio ha reso disponibili risorse per avviare il recupero del “Colosseo di Roma Est”, luogo del cuore Fai, senza avere per mesi alcuna risposta dal Comune di Roma. Sul grande schermo “Hotel Gagarin” di Simone Spada.

 

 

COMUNICATO STAMPA. ALFONSI-VELOCCIA (PD). RAGGI RISPONDA ALLA REGIONE LAZIO SU CASALE CERVELLETTA. 
“Roma è stanca di promesse non mantenute. La Sindaca Raggi risponda alla Regione Lazio riguardo al Casale della Cervelletta. Non può essere che ogni bene comune recuperabile grazie alla capacità di enti con una guida politica diversa dai 5 Stelle, si fermi, come accaduto nel caso di Campo Testaccio. Il Casale della Cervelletta è uno di quei luoghi riscoperti dai Romani  anche grazie all’attività dei ragazzi del Cinema America, che hanno portato cinema, emozioni e sentimenti in un’area  bene comune della città, prima abbandonata. Rigenerazione e riqualificazione, riapertura degli spazi alla cittadinanza sono le parole chiave per far ripartire Roma. Ci auguriamo che la Sindaca colga l’opportunità di recuperare completamente il Casale e non solo parzialmente, come accaduto finora. Basta cose fatte a metà, Roma è stanca di continuare a perdere opportunità”.
Così in una nota congiunta Sabrina Alfonsi, Presidente del Municipio Roma I Centro, e Maurizio Veloccia, direzione PD Roma. (Comunicato Agenzia DIRE)

11 giugno – Il nostro paese è in ritardo su tanti temi, sui diritti civili, sulle cure, sulle scelte. Dobbiamo colmare questo vuoto, pacificamente, seriamente, legalmente, per catalizzare un cambiamento culturale attraverso la discussione pubblica, in piazza, sull’uso della cannabis! Grazie alle Sardine che hanno riacceso la luce su questo tema con l’iniziativa di venerdì 11 giugno a Piazza Vittorio Emanuele II. #roma

 

Il tema della produzione, vendita e consumo della cannabis (e degli altri stupefacenti) riguarda la giustizia, la salute pubblica, la sicurezza, la possibilità di impresa, la lotta alle mafie, la ricerca scientifica e le libertà individuali.

Tornare a parlare di questo serve a rilanciare una stagione di lotte politiche e iniziative civili per superare l’approccio repressivo – e solo repressivo – sulla gestione di questo fenomeno, e per ottenere un cambiamento culturale e normativo.

Legalizzare la cannabis e la produzione domestica ad uso personale:

– elimina una fonte di enorme profitto per le organizzazioni criminali

– l’attuale normativa di contrasto al commercio delle sostanze stupefacenti è una “guerra finta”, che penalizza esclusivamente i piccoli spacciatori e i consumatori, caricando il nostro sistema giudiziario già in affanno di un numero altissimo di procedimenti di scarsissima rilevanza. Viceversa, la depenalizzazione consentirebbe a chi consuma di non rivolgersi alla criminalità organizzata; diminuirebbe il sovraffollamento delle carceri; libererebbe forze dell’ordine e tribunali da inutili procedimenti e, soprattutto, separerebbe il mercato delle droghe leggere da quello delle droghe pesanti, consentendo di concentrare risorse e strategie su quest’ultimo fronte.

Le Sezioni unite della Corte di Cassazione hanno stabilito che non costituisce reato la coltivazione domestica di cannabis che “per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaia destinata all’uso personale”. un pronunciamento perfettamente in linea con gli intenti della proposta di legge Magi,

Lo stesso Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha affermato che «la coltivazione ad uso personale ridurrebbe la necessità per il consumatore di droghe leggere di rivolgersi alla manovalanza criminale, togliendo alla criminalità organizzata una fetta di mercato».

Legalizzare conviene, i numeri parlano chiaro

Secondo i dati riportati dalla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia aggiornato a dicembre del 2019, il consumo di cannabis è considerato un fenomeno di massa, essendo non solo la sostanza più diffusa sul mercato illegale ma che coinvolge ogni anno il 58% delle operazioni antidroga.

La regolamentazione però potrebbe limitare e correggere questo fenomeno sotto molteplici aspetti.

Per i consumatori, il beneficio indiretto più evidente sarebbe il miglioramento qualitativo del prodotto. Attualmente, la vendita di cannabis con un’elevata quantità di THC non è sottoposta a controlli ma lasciata liberamente nelle mani della criminalità organizzata. Gli effetti del mercato nero rischiano ogni giorno di essere dannosi per la salute dei consumatori a causa dello spaccio di prodotti scadenti che spesso contengono lana di vetro, lacca e piombo per aumentarne il peso. Un rischio che lentamente scomparirebbe grazie al controllo di qualità della filiera attraverso la regolamentazione.

I costi iniziali derivanti dall’introduzione del mercato legale verrebbero di gran lunga superati dagli introiti economici nelle casse dello Stato. Con l’eliminazione del reato di produzione e vendita di sostanze stupefacenti, l’Italia risparmierebbe fino a 600 milioni di euro solamente con la riduzione dei costi legati alle spese di repressione relative alle forze dell’ordine, magistratura e sistema carcerario. Inoltre, applicando alla vendita una aliquota fiscale simile a quella del tabacco o, in alternativa, dell’alcool, il gettito fiscale risulterebbe l’aspetto positivo di maggior rilievo in termini economici. Sommando il gettito fiscale ed i risparmi di spesa per la repressione del fenomeno, il costo fiscale del proibizionismo delle droghe leggere in Italia per l’anno varia dai 4,3 ai 9,3 miliardi di euro”.Questi numeri smontano la retorica del proibizionismo e con i fatti provano a dimostrare che, come per qualsiasi altro fenomeno di massa,il consumo di cannabis conviene regolarlo piuttosto che semplicemente proibirlo.

Nel nostro Paese, invece, assistiamo ancora a una narrazione che accomuna tutte le sostanze, che parla di danni irreversibili, di ineluttabilità di percorsi che portano all’uso di sostanze sempre più pesanti e alla dipendenza, frutto di un proibizionismo arretrato, privo di fondamenti scientifici, che ha come unico risultato lo stigma e la criminalizzazione dei consumatori. Siamo in presenza di una normativa che, oltre ad avere pesanti conseguenze sulla vita sociale e lavorativa delle persone, impedisce, di fatto, anche l’accesso alla cannabis terapeutica.

Oggi, in Parlamento, sono depositate diverse proposte di legge per la legalizzazione della cannabis, ci auguriamo che l’attribuzione della delega alla ministra faccia sì che la discussione possa essere affrontata al più presto, e porti anche il nostro paese ad avere una normativa razionale, avanzata, al passo con i progressi della ricerca e le evidenze della scienza, rispettosa delle persone e delle loro scelte, degna di un paese civile.

10 giugno – Questa mattina, nel giardino di Viale degli Ammiragli che stiamo riqualificando, abbiamo inaugurato “Tu, no!” di Norberto Nenci, una nuova panchina d’artista contro il bullismo realizzata nell’ambito del progetto “Io e… l’Altro” promosso dal Municipio I da un’idea dell’artista e performer romana Simona Sarti, a cui sono legata da una profonda stima ed amicizia. Un’altra testimonianza di arte come impegno civile.