17 Gennaio, 2025
Cultura e Turismo

Parlare del futuro del centro storico di Roma, oggi svuotato, significa non solo parlare di un nuovo modello di turismo e di abitare, ma costruire “una visione della città a 360 gradi, ed è questo il lavoro che occorre fare adesso”.

“Ci vuole una politica forte, e interventi strutturali. Se vogliamo cambiare pelle al centro storico dobbiamo riportarci i residenti. Dobbiamo mettere in moto un meccanismo che, a partire dalle case, faccia ripartire il centro, lungo tre linee di intervento: norme a favore dell’affitto lungo che aiutino i privati, interventi di rigenerazione urbana con un grande investimento sui beni pubblici, pianificazione del commercio”.

Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio, ha le idee chiare. L’ho intervistata per FanPage.

Sarah Gainsforth – giornalista e scrittrice

 

Roma senza più turisti. Alfonsi: “Dobbiamo riportare le persone ad abitare nel centro storico”

Il blocco dei flussi turistici a causa dell’epidemia di coronavirus ha svuotato il centro di Roma della sua unica funzione. Ora c’è l’occasione di ripensare il futuro di un territorio unico al mondo. “Se vogliamo cambiare pelle al centro storico dobbiamo riportarci i residenti. – spiega Sabrina Alfonsi presidente del I Municipio della capitale – Non bisogna rinunciare al turismo, ma gestirlo con un forte investimento pubblico e regole nuove”.

 

Negli ultimi anni il centro storico di Roma si è specializzato nel settore turistico. Adesso, l’arresto dei flussi turistici ha prodotto il blocco della attività economiche ad essi collegate…

Ci siamo trovati in una situazione inedita e inaspettata: il centro storico si è completamente svuotato della sua unica funzione, quella turistica. Negli ultimi 30 anni c’è stato uno spopolamento e un uso del centro della città con questa unica funzione. Sia i negozi che le case sono state finalizzate a un tipo di turismo di massa che, con una visione del turismo “come petrolio”, come una ricchezza da sfruttare, ha squalificato il centro della città. Tanto che negli ultimi anni la criminalità è entrata nel centro storico, comprando quelle attività più produttive che hanno fatto da lavatrici, come è evidente dalle indagini andate a buon fine che hanno chiuso tante attività di ristorazione. Questo è il punto di partenza.

Quali sono i rischi nello scenario attuale?

Oggi corriamo due rischi: il primo è che chiudano attività economiche positive, le attività storiche e di qualità, a gestione familiare, con il rischio che la criminalità entri ancora di più nel centro storico. Il secondo è che senza una forte visione politica, che riorienti la funzione del centro storico, non solo perdiamo una straordinaria occasione – perché paradossalmente questa epidemia ci consegna la possibilità di ripopolare e di reindirizzare verso un turismo più sostenibile il centro storico – ma che diventiamo come Venezia.

Quali le proposte?

Bisogna dare sostegni immediati. Abbiamo lavorato alla delibera per la maggiore occupazione di suolo pubblico. Vogliamo ridare agli esercenti il suolo pubblico che non possono utilizzare per via del distanziamento fisico, e dare possibilità a i cittadini di usufruire in sicurezza di questi spazi. La delibera ricalca il decreto governativo e ministeriale dei beni culturali: parla di un periodo di tempo ben determinato, al massimo sei mesi, perché non vogliamo assolutamente che questa fase peggiori il centro storico. Per anni abbiamo lavorato ai piani di massima occupabilità, non possiamo uscire dalla crisi peggio di come ci siamo entrati.

Dunque non solo un problema ma anche un’occasione. Tamponare l’emergenza, ma anche immaginare un futuro migliore per Roma. Con quali risorse e strumenti?

Ci vuole una politica forte, e interventi strutturali. Se vogliamo cambiare pelle al centro storico dobbiamo riportarci i residenti. Dobbiamo mettere in moto un meccanismo che, a partire dalle case, faccia ripartire il centro, lungo tre linee di intervento: norme a favore dell’affitto lungo che aiutino i privati, interventi di rigenerazione urbana con un grande investimento sui beni pubblici, pianificazione del commercio.

Già vediamo i cartelli “affittasi” per quelle case entrate per ultime nel mercato degli affitti brevi. Dobbiamo disporre immediatamente misure a favore dei proprietari per favorire il rientro di residenti nelle case che stanno tornando sul mercato, per esempio la cedolare secca andrebbe applicata solo agli affitti lunghi e non a quelli turistici, e aiuti per coloro che vogliono acquistare una casa in centro come residenza. Ancora, interventi di rigenerazione urbana: sono anni che ipotizziamo l’uso delle caserme per progetti di co-housing e abitazioni per giovani coppie, e un’idea di abitare il centro che preveda anche la rinuncia all’uso dell’automobile, potenziando il car-sharing e il trasporto pubblico.

Infine, il commercio: in questi giorni abbiamo visto i negozi di prossimità, che erano in grande sofferenza prima della pandemia, i forni, gli alimentari, riprendere vita. Ripopolare il centro storico sarebbe un volano per i negozi che servono i residenti, non solo i turisti. Le liberalizzazioni hanno fatto danni. Nei centri storici delle città d’arte dovremmo invece pensare a un commercio pianificato a priori per tutelare alcune attività, che negli ultimi anni sono diventate tutte a favore della movida e del turismo. Ripianificando il commercio riusciremmo a invertire questa tendenza.

In questo quadro, vanno ripensate anche le politiche del turismo?

Roma ha una grande vocazione turistica alla quale non bisogna rinunciare, la bellezza di Roma dev’essere vissuta da tutti. Ma dobbiamo puntare a un turismo di qualità, che non è necessariamente un turismo ricco, ma sostenibile, e a un turismo diffuso, perché lo sfruttamento del solo centro storico non porta a un’economia di scala cittadina. Una parte degli affitti turistici andrebbe distribuita nella prima fascia di cintura della città, fuori dal centro. Ancora, immaginando per esempio di investire in un ostello per la gioventù a Tiburtina, dove c’è una già una popolazione giovane. Si potrebbe diversificare la tassa di soggiorno a seconda delle aree della città, nella parte periferica si potrebbe eliminare del tutto. La diffusione dell’accoglienza da una parte integrerebbe i turisti nella vita quotidiana dei cittadini, dall’altra faciliterebbe nuovi itinerari: Roma ha tante bellezze nascoste, minori, che andrebbero visitate, con una permanenza più lunga. In questa ipotesi non rinunciamo al turismo ma lo inseriamo nei giusti cardini, in cui turisti e residenti possano convivere, con un centro storico multifunzionale.

Insomma il problema non è il turismo in sé ma il turismo non gestito…

Esatto. Il turismo non gestito ha trasformato la città in un grande parco giochi. Il turismo a Roma è segmentato: da una parte il turismo di lusso come quello asiatico, che va negli alberghi di lusso, compra nei negozi del Tridente e visita in maniera quasi privata alcuni dei nostri monumenti, e se ne va. Dall’altra un turismo che arriva e dorme a basso prezzo in appartamenti trasformati in maniera irregolare in B&B, in quella che non è neanche un’accoglienza economica, ma che in molti casi è abusiva e quindi mette in difficoltà la città. Faccio un esempio: in questi giorni il centro era pulitissimo, perché erano chiuse tutte quelle attività che mettono in crisi il servizio della raccolta dei rifiuti in quanto non sono rilevate. Dovremmo canalizzare il turismo, favorendo tutte le sue varietà – di lusso, giovanile, fieristico – ma va gestito. L’assessorato al turismo dovrebbe avere un ruolo ben più importante a Roma: finora non ha prodotto una visione della città a 360 gradi, ed è questo il lavoro che occorre fare adesso.

 

https://roma.fanpage.it/roma-senza-piu-turisti-alfonsi-dobbiamo-riportare-le-persone-ad-abitare-nel-centro-storico/

Dal 21 dicembre al 6 gennaio Musica, Teatro, Giochi per bambini, Laboratori e Intrattenimento invaderanno con oltre 50 eventi le vie e nelle Piazze del Municipio I per vivere tutti insieme le feste di fine anno.

 

22 Dicembre – Sono oltre cinquanta gli eventi che animeranno il periodo delle feste, dal 21 dicembre al 6 gennaio, in strade, chiese, piazze del nostro Municipio, realizzati a seguito del Bando del I Municipio. Un’offerta che va incontro al desiderio di fare festa e di ritagliarsi spazi di socialità, per adulti e bambini.

L’anteprima il 21 dicembre nella piazza del Mercato di Testaccio, con il concerto del coro della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Un presepe vivente animerà Borgo Pio il 23, con letture teatralizzate di testi sacri e profani, leggende e poesie, danze popolari, musica, trampolieri, giocolerie. Clown, giocolieri, trampolieri attraverseranno Piazza Testaccio, il rione Monti, piazza san Cosimato, i portici di piazza Vittorio, piazza Pia.

Tanta musica, dai concerti dell’Ottava Pop Choir per le vie di Prati e Trionfale ai concerti orchestrali in sala Baldini, la banda itinerante Murga Los Adoquines al rione Monti, il Virtutis Brass Quintet a Borgo Pio.

Una novità assoluta i laboratori di showcooking a tema natalizio, in alcune tra le nostre piazze più belle. Cominceremo il nuovo anno con una merenda per tutti i bambini a piazza Santa Maria Liberatrice e le iniziative della settimana che ci porta alla Befana saranno dedicate in prevalenza a loro.

Piazza San Silvestro sarà allestita con gli antichi giochi di strada, liberamente fruibili e sarà
animata da “Il circo in valigia”, trampolieri, giocolieri e bolle di sapone.

Zucchero filato, popcorn e dolciumi saranno distribuiti a tutti i bambini. Tornei e partite
animeranno il cortile della scuola Di Donato, i giardini di Carlo Felice e l’oratorio Don Bosco.

 

vedi il programma completo della manifestazione

 

20 Dicembre – Al convegno organizzato dalla rete Esquilino Chiama Roma il tema è la sinergia tra territorio e istituzioni per rigenerare i luoghi e riqualificare porzioni di città. Piazza Pepe, i Portici di Piazza Vittorio: progetti che si stanno realizzando grazie al percorso condiviso tra amministrazione e rete di cittadini attivi. Il 2020 parte all’insegna di una progettazione partecipata del territorio che è simbolo della volontà di partecipare a una visione di Roma, una visione della città futura che possa far riprendere fiato, slancio ed energia alla città più bella del mondo, con la forza e le intelligenze di tutti. #primomunicipio  #noiandiamoavanti

 

Documento

18 ottobre – Oggi abbiamo firmato una convenzione tra Municipio Roma I Centro e Tokeville, una start up innovativa nata come team multidisciplinare dell’università Roma Tre e vincitrice del bando della Regione Lazio StartCup Lazio per le migliori idee di impresa. Un progetto che mira a rigenerare i luoghi coinvolgendo cittadini ed esercizi commerciali virtuosi nell’individuazione e nella cura della città. Un modo nuovo di interagire gli uni con gli altri, una piattaforma nata con l’obiettivo di ricreare una comunità locale, su base municipale e cittadina, più partecipe, attiva, sensibile sui temi della sostenibilità delle nostre scelte e sull’ambiente! Un bel progetto, che sosteniamo con grande piacere: perché coniuga innovazione, sostenibilità e un nuovo modo di comunicare con le istituzioni, più agile ed efficace! #primomunicipio #solocosebelle #noiandiamoavanti

LA FESTA DEL CINEMA DI ROMA NELLE STRADE DEL PRIMO MUNICIPIO.

15 ottobre – “Dopo il successo dello scorso anni tornano i tappeti rossi sulle strade e nelle piazze più celebri di Roma. In occasione della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, da domani mercoledì 16 ottobre a domenica 27 ottobre, saranno infatti ben 10 gli appuntamenti da non perdere che avranno come protagonisti attori registi musicisti e ballerini e come location alcune tra le più belle strade e piazza del Municipio”.

Questa la dichiarazione di Sabrina Alfonsi e Cinzia Guido rispettivamente Presidente e Assessora alla cultura del Municipio Roma I Centro.

“La cultura e il cinema di qualità hanno bisogno di farsi conoscere anche al grande pubblico e le vie della nostra città sono il luogo perfetto. Questo progetto è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità delle associazioni dei commercianti e di Federalberghi. Il programma è denso di appuntamenti: il 16 ottobre una preapertura a Via della Frezza con il vernissage di “Mano Artigiana”, la mostra dello scultore Dante Mortet, nei concept store Fòndaco, con un incontro a tema “il cinema fatto a mano”. Il 18 ottobre tra Via dei Banchi di Santo Spirito e Ponte Sant’Angelo si terrà una performance artistica con cantanti lirici in omaggio al documentario di Ron Howard su Pavarotti. Il 19 a Piazza di Pietra andrà in scena il concerto della Banda della Polizia di Stato con le più celebri colonne sonore ed esibizione di auto d’epoca. Tre appuntamenti in Via Veneto: il 22 omaggio a John Travolta, il 23 un flash mob diretto da Giancarlo Scarchilli sul tema della “Dolce vita” in cui invitiamo i cittadini a partecipare vestiti a tema e il 25 ottobre, dalla terrazza del civico 124, la soprana Natalia Quiroga Romero eseguirà brani di celebri film. Il 24 ottobre a Via dei Condotti è in programma un’altra performance artistica e un balletto per celebrare i 50 anni di Woodstock. La coreografia sarà di Chiara Sasso e anche qui i cittadini sono invitati a prendere parte alla scenografia con vestiti a tema. A Palazzo Merulana il 22 ci sarà il concerto della Banda dei Carabinieri mentre il 26 Fabrizio Gifuni leggerà brani di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” di Carlo Emilio Gadda. Infine –concludono Alfonsi e Guido – domenica 27 ottobre in Piazza San Lorenzo in Lucina alle ore 19 le colonne sono dei fil più celebri saranno diffuse dal terrazzo di Palazzo Fiano”. (Comunicato Agenzia Dire).

Alcune immagini degli eventi della manifestazione:

FESTIVAL DEI CORI

5 ottobre – Una serata di musica emozionante, davvero. Nella bellissima cornice della sala Alessandrina nel Complesso Monumentale del Santo Spirito in Sassia, abbiamo accolto i ragazzi di Samotracia, grazie al patto di amicizia e scambio culturale stretto tra l’Isola greca e il primo municipio. Un percorso lungo, iniziato tre anni fa e che ha condotto una classe del liceo Tasso in Grecia ed ora i ragazzi di Samotracia a Roma, seguendo il fil rouge del viaggio di Enea nel Mediterraneo, dalla Grecia all’Italia. Due cori a confronto, due culture che si comprendono pur parlando lingue diverse: il Coro del liceo di Samotracia e il Coro che Non C’è, composto da ragazzi di vari licei romani. È nata così la prima edizione del Festival dei Cori! Noi crediamo profondamente nell’Europa unita e oggi abbiamo ripercorso, attraverso la musica, una delle radici comuni che ci appartengono. Un grazie particolare alla Comunità Ellenica, che ha voluto sostenere con forza questo progetto, e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere vivo questo bellissimo patto di amicizia!

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Samstag, 5. Oktober 2019

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Samstag, 5. Oktober 2019

 

 

2 ottobre – All’Asiatica film festival prospettive e sguardi si incontrano! Ierii al Wegil abbiamo inaugurato 10 giorni di colori, musiche e immagini di un mondo che esercita una grande fascino, da sempre, sull’immaginario di tutti noi, l’Oriente. In questi anni di governo del municipio abbiamo voluto costruire un territorio inclusivo, solidale, aperto al mondo: sono felice che sia proprio il nostro territorio ad ospitare questo festival che parla di intercultura, di solidarietà, di curiosità verso l’altro.

ROMA. MUNICIPIO I: DOMANI TUTTI IN TAXI PER AIUTARE AMATRICE.

27 settembre – L’anno scorso centinaia di persone avevano raggiunto a bordo di un taxi Amatrice, luogo simbolo del devastante terremoto che nel 2016 ha messo in ginocchio molte cittadine, borghi e paesi dell’Italia centrale. Ora i taxisti dell’Associazione Tutti Taxi per Amore, scortati dai motociclisti dell’Associazione Motociclisti Forze dell’Ordine, ci riprovano con ancora piu’ entusiasmo e con la voglia immutata di essere vicini alle popolazioni colpite dal sisma. Sabato 28 settembre infatti e’ in programma una nuova edizione di ‘Un pranzo per Amatrice’, l’iniziativa di solidarieta’ che vede coinvolti 100 taxi dell’Associazione che si metteranno a disposizione per accompagnare gratuitamente ad Amatrice le 600 persone che hanno deciso di partecipare al grande pranzo organizzato per raccogliere fondi da destinare a iniziative sociali. Ci saranno anche tre pullman messi a disposizione dal Municipio Roma I Centro, partner dell’iniziativa, che accompagneranno gli iscritti dei Centri Anziani Municipali e il Coro del Villaggio Breda. “Ormai da qualche anno collaboriamo con l’Associazione Tutti Taxi per Amore su iniziative di carattere sociale- afferma la presidente del Municipio, Sabrina Alfonsi- a questa teniamo particolarmente, e cerchiamo di promuoverla al massimo, per fare in modo che riscuota un successo ancora maggiore di quello dello scorso anno, perche’ in queste zone ci sono ancora tantissimi problemi. E’ importante che le persone vengano qui, c’e’ bisogno di rimettere in moto l’economia locale devastata dalle conseguenze del terremoto, e iniziative come questa possono dare un contributo significativo a far si’ che questi luoghi non vengano dimenticati”. “E’ un modo per rinnovare la nostra vicinanza a quelle popolazioni e per mantenere la promessa fatta dopo il sisma, quando il Primo Municipio fu impegnato da subito nella raccolta di beni di prima necessita’, di tornare ogni anno in modo concreto nei luoghi colpiti da quel terribile evento” aggiunge Anna Vincenzoni, assessora alla Mobilita’ del Municipio I Centro. “Chi e’ rimasto ad Amatrice, le persone che ci abitano e i commercianti che operano nei centri commerciali, oggi vivono di una microeconoma che ha bisogno di essere sostenuta- dice Marco Salciccia, presidente di Tutti Taxi per Amore- I nostri taxi e i pullman del Municipio portano gratuitamente chi ha deciso di partecipare e, oltre al pranzo, semplicemente attraversando la strada per chi vorra’ farlo, si potra’ dare un ulteriore contributo alla ripresa dell’economia locale acquistando uno dei tanti ottimi prodotti locali”. L’appuntamento per la partenza del corteo e’ alle 8.30 a Saxa Rubra alla fermata del trenino.

(Comunicato Agenzia Dire)

10 settembre – Al Convegno su Governance e regolamentazione del mercato turistico a Roma organizzato all’Associazione ALBAA – Associazione Laziale Bed e Breakfast Affittacamere e Affini. Un momento di riflessione importante su come ridurre l’abusivismo, e di conseguenza la concorrenza sleale, delle attività ricettive extra-alberghiere nella nostra città.

Ad una delle tavole rotonde, quella intitolata “Piani strategici per il Turismo di Roma e Lazio tra sostenibilità, innovazione ed accessibilità per migliorare ed accrescere la competitività”, erano state invitate a partecipare l’Assessore Regionale al turismo Lorenza Bonaccorsi, la Presidente el Municipio I, Sabrina Alfonsi, il Direttore del Dipartimento Turismo, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, M. Cristina Selloni e il Presidente del Convention Bureau di Roma e Lazio, Onorio Rebecchini.

Il tema n discussione era uno di quelli strategici per lo sviluppo di Roma. Primo Magazine ha chiesto alla Presidente Sabrina Alfonsi la sua opinione riguardo ad un tema che coinvolge in pieno il territorio che amministra.

“Il nostro Paese, ed in particolare le sue città d’arte, è tradizionalmente una delle mete turistiche più ambite al mondo grazie alla sua storia e all’immenso patrimonio di bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche di cui è dotato. Ciò nonostante, dobbiamo chiederci se stiamo valorizzando al meglio questa ricchezza naturale, quali siano i possibili margini di miglioramento e quali gli strumenti idonei a cogliere le opportunità che il mercato ci presenta.

Per quanto riguarda la Capitale, sebbene possiamo registrare con soddisfazione una crescita del turismo del 3% rispetto al 2017, è pur vero che il turismo che a livello globale è cresciuto del 7% .Quindi se è vero che Roma cresce, cresce comunque la metà rispetto al trend generale. Nella nostra città il turismo non è legato esclusivamente al patrimonio culturale e archeologico, ma si declina in tanti modi – dal turismo fieristico a quello enogastronomico, da quello religioso a quello legato ad eventi specifici – penso ad esempio alla Mostra del Cinema di Roma o a grandi concerti, dal Circo Massimo all’Auditorium. Tutti questi “turismi” diversi hanno il loro fulcro nel cuore della città, che dell’afflusso costante di persone fa una delle sue risorse. I flussi turistici sono però legati ai grandi temi amministrativi, la mobilità prima di tutti, la gestione del decoro e della pulizia, la regolamentazione degli esercizi ricettivi e commerciali per combattere in modo efficace la cosiddetta “shadow economy”, quell’economia sommersa che a Roma si traduce in 33 mila affitti brevi da parte di privati che nella maggior parte dei casi sono attività illegali con tutti i crismi dell’imprenditorialità. In questo senso, dobbiamo potenziare i tanti turismi di Roma per riuscire a renderli risorsa per la città, investendo in servizi e in promozione. L’unico modo per restare competitivi e assicurare la qualità e gli standard che il mercato mondiale richiede piuttosto che la quantità.

Troppo spesso ci concentriamo sugli arrivi dei turisti e non su quante notti si fermano e quanti pasti consumano.

Le scalinate dei nostri monumenti piene di turisti intenti a consumare un panino e il drammatico dato che vede in meno di 2 giorni e mezzo la durata media dei pernottamenti, sono due esempi di un fenomeno sociologico che si sta affermando. Fino a relativamente pochi decenni fa, chi viaggiava era benestante, per gli alti costi del trasporto e del pernottamento; ora i viaggi aerei costano poche decine di euro e muoversi è diventato comune. Questo ha portato ad un allargamento del bacino di chi può permettersi di viaggiare, con conseguente maggiore differenziazione dell’offerta, in un momento in cui l’economia e il commercio stanno cambiando velocemente grazie a Internet. Il turismo è investito appieno dalla rivoluzione tecnologica. Dalla rete Internet transita l’informazione utilizzata da una parte crescente dei viaggiatori per progettare le proprie vacanze e selezionare le mete preferite. La rete consente di prenotare direttamente i servizi di viaggio, di accedere alle informazioni relative alle strutture ricettive, alle attrazioni paesaggistiche, culturali e ricreative. Le tecnologie digitali sono cruciali per conferire visibilità e accessibilità alle aree e alle strutture meno note, contribuendo per questa via a valorizzarle. Su questo fronte l’economia italiana registra ritardi, e il settore turistico non fa eccezione. Dalla capacità di colmare il ritardo nell’innovazione dipenderà la possibilità di sostenere la crescita e innalzare il nostro livello di benessere. E poi è necessario un sistema organico di norme per la salvaguardia della qualità complessiva del nostro Centro Storico, che si sta progressivamente svuotando dei suoi abitanti, così come delle vecchie botteghe storiche, che hanno lasciato il posto a negozi food di ogni genere. Diventa perciò indispensabile regolamentare gli esercizi commerciali, le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, le attività commerciali su aree pubbliche di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico, per verificare la loro compatibilità con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e monumentale. È dall’area del centro storico, che proviene una buona parte del P.I.L. commerciale della città, non dimentichiamolo. E se si degrada e impoverisce il centro storico, si impoverisce anche la città intera. Il Centro storico di Roma è il cuore pulsante della Cultura del nostro paese, ed è imperativo per la politica valorizzarlo, tutelarlo e difenderlo.

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Dienstag, 10. September 2019

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Dienstag, 10. September 2019

30 maggio – Alla Camera di Commercio di Roma per la presentazione della ricerca sui giovani romani promossa da ACLI di Roma all’interno del progetto “Generare futuro”. Per generare futuro serve recuperare la speranza. Questo il compito della politica, ma anche degli organi di informazione, per il futuro. Per chi volesse approfondire ecco il video del mio intervento. #primomunicipio #noiandiamoavanti #nessunoescluso

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Donnerstag, 30. Mai 2019