13 Gennaio, 2025
DaybyDay

Nell’intervista di Andrea Bozzi sono tanti i temi toccati: il verde messo a Piazza Pia (che per qualcuno non sarebbe sufficiente ad evitare le “isole di calore”), le “riforestazioni” nei parchi della Capitale grazie ai fondi del PNRR e la “mappatura” che il Campidoglio sta facendo degli alberi in città. E seguire rifiuti, discariche e roghi tossici.

 

L’intervento dell’assessora è dal minuto 5,40 al minuto 36,00

 

qui il link alla puntata.

 

Roma di Sera – Alberi, rifiuti e “Giubileo”: intervista all’Assessora Sabrina Alfonsi – Puntata di Lunedì 7 Gennaio 2025

Nella mattinata di una giornata ventosa, un albero è caduto nell’area giochi del Parco Livio Labor, nella zona di Colli Aniene, uccidendo Francesca, una donna di 45 anni madre di tre bambini, e ferendo gravemente un’altra donna sua coetanea, Alessia. Due amiche, che non si vedevano da tempo e stavano conversando sedute su una panchina mentre i loro figli giocavano insieme a poca distanza.

Un fatto gravissimo, che ci colpisce come persone e come amministratori pubblici. Quando accadono incidenti simili si resta sempre attoniti, le parole non bastano per descrivere le sensazioni che si provano. Siamo vicini alle famiglie delle due donne che hanno subito le conseguenze di queto grave incidente.

Quell’albero, un pioppo cipressino di oltre venti metri di altezza, era stato esaminato con ispezione visiva nel mese di settembre: non aveva evidenziato segni di cedimento o problematiche particolari, ed aveva una chioma in stato vegetativo. Nello stesso filare altri alberi erano stati abbattuti nell’arco degli anni perché erano secchi. Dai rilievi effettuati sull’albero a terra, si capisce che una parte delle radici erano state tagliate, presumibilmente in occasione dei lavori stradali risalenti a più di dieci anni fa, risultando completamente secche. La pianta è venuta giù sicuramente a seguito di un colpo di vento, particolarmente forte, e gli agronomi intervenuti sul posto hanno indicato ulteriori accertamenti mediante analisi tomografiche sull’intero filare di alberi.

Questa amministrazione, fin dal suo insediamento, sta lavorando moltissimo sulle alberature cittadine, cercando di recuperare decenni di mancati interventi. A Roma ci sono circa 340 mila alberi su suolo pubblico, e noi abbiamo moltiplicato le risorse in bilancio per la cura e manutenzione degli stessi, passando da 6 milioni a 30 milioni l’anno di fondi a disposizione per queste attività, il che ci consentirà di provvedere, entro i cinque anni del mandato, a completare un giro di manutenzione su tutti gli alberi di nostra competenza.

Abbiamo realizzato in collaborazione con il CREA un Masterplan delle alberature stradali, che è stato inviato a tutte le strutture che si occupano di lavori pubblici proprio perché riteniamo che ci debba essere una attenzione altissima nei confronti degli alberi.

Stiamo implementando anche un censimento di tutti gli alberi attraverso l’uso di una piattaforma elettronica, dotata di intelligenza artificiale, che ci consentirà di migliorare il monitoraggio dello stato di salute delle piante e quindi la programmazione degli interventi di manutenzione.

Abbiamo verificato che in passato molto spesso lavori fatti male sui sottoservizi, i marciapiedi e le sedi stradali hanno danneggiato le radici dei grandi alberi, causando problemi che si manifestano soltanto dopo diversi anni portando al cedimento delle piante.

Oggi lavoriamo in modo diverso dal passato. Quando riscontriamo la presenza di un albero il cui stato di salute è compromesso, e quindi da abbattere, effettuiamo controlli rigorosi anche sugli alberi vicini.

Di fronte a tragedie di questa gravità, non possiamo non farci carico del dolore causato alle famiglie delle vittime e della responsabilità che abbiamo come amministratori pubblici, ma ci conforta la certezza che in questi tre anni noi abbiamo realizzato un lavoro importante per la nostra città, mai fatto prima, e continueremo a farlo.

 

Roma, 23 dicembre 2024

 

il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme all’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, hanno riaperto al pubblico la parte alta dei Giardini della Mole Adriana.
L’intervento eseguito ha previsto interventi di restauro di elementi architettonici e la riqualificazione della parte vegetazionale, realizzata dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, con un finanziamento di 2 mln di euro di Fondi Giubilari.
Nel loro complesso, i lavori riguardano la riqualificazione di tutta la parte della piazza d’armi, dei rampari e del fossato esterno del Castello, mediante il ripristino dei percorsi, per i quali è stata utilizzata la ghiaia di fiume, e la riqualificazione del campo giochi, un nuovo impianto d’irrigazione, il ripristino del sistema di raccolta delle acque piovane, l’allestimento dell’area cani, interventi di riqualificazione vegetazionale mediante sostituzione di alberature in condizioni precarie, ripiantumazioni ed integrazioni con nuove alberature.
Gli interventi vengono eseguiti per singoli ambiti (piazza d’armi, rampari, fossato esterno) riducendo così i disagi rispetto alla fruizione del parco.
Dal punto di vista vegetazionale, gli interventi hanno riguardato la sistemazione e la cura delle alberature esistenti con potature, abbattimenti, verifiche fitostatiche, deceppamenti e nuovi impianti.  Complessivamente sono state 88 le nuove messe a dimora di cui 67 nuovi impianti e 21 sostituzioni di ceppaie rimosse. Gli altri interventi hanno riguardato: la pulizia delle aree laterali e dei percorsi pavimentati; il ripristino della raccolta delle acque e il restauro del piazzale adiacente alle fontane storiche nonché delle scalinate. La consegna della piazza d’armi riqualificata è prevista per i primi di marzo 2025. I lavori delle aree ludiche sono ripresi e si completeranno in primavera insieme alle semine e alle aiuole. Inoltre, verranno svolti i lavori sui fossati esterni per realizzare un’area cani e per procedere anche lì a sistemare il verde. La fine dei lavori è prevista per aprile 2025.
«Oggi apriamo la prima parte dei Giardini della Mole Adriana. Con questo lavoro siamo perfettamente nei tempi previsti dal cronoprogramma più generale del progetto. Tornano fruibili i rampari dopo gli interventi di riqualificazione vegetazionale, che hanno portato non solo al controllo e alla valorizzazione del verde esistente, ma anche alla sostituzione delle piante giunte a fine ciclo, alla rimessa a dimora delle piante mancanti e soprattutto alla piantagione di nuovi alberi che mitigano la temperatura e restituiscono bellezza a questi giardini. I viali tornano fruibili, aperti alla città, con ghiaia di fiume appena messa, che riqualifica i percorsi e permette di godere di questo luogo ricco di storia. È un lavoro davvero importante, che dialoga con quello della vicina Piazza Pia, con il Ponte Sant’Angelo e il restauro delle statue e con la Mole stessa, che sovrasta e identifica con la sua storia questo meraviglioso parco», ha commentato l’Assessora Sabrina Alfonsi a margine dell’inaugurazione.
Roma, 21 dicembre 2024
    

Ho partecipato al Convegno Città del Fiume, organizzato dalla Città di Torino, un’occasione preziosa per dialogare sulla straordinaria relazione tra città e corsi d’acqua tra Torino, Roma e Saragozza.
A Roma il Tevere e l’Aniene sono protagonisti di un ambizioso piano di valorizzazione: il parco lineare più grande d’Europa, 5 nuovi parchi d’affaccio e progetti che coniugano ecologia, accessibilità e cultura. I fiumi non sono confini, ma ponti tra natura e città, tra passato e futuro.
“La città blu e la città verde” non è solo una visione, ma una realtà che stiamo costruendo insieme, con la consapevolezza che tutelare e valorizzare il nostro patrimonio ambientale è un dovere verso le generazioni future.
Ringrazio il Sindaco Stefano Lo Russo e l’Assessore Francesco Tresso per l’invito, e Tatiana Gaudes Lalmolda, Assessora di Saragozza, con cui è stato un piacere confrontarsi sul ruolo del fiume nella rigenerazione urbana. Un grazie speciale a Carmine Festa, direttore del Corriere della Sera di Torino, che ha moderato il dibattito con grande sensibilità.
 12 dicembre 2024

Sono terminati i lavori per la riqualificazione arborea di Via Cola di Rienzo, dove sono state messe a dimora 95 nuove piante appartenenti al genere “Cercis”, che hanno in parte sostituito piante abbattute e in parte occupato spazi precedentemente vuoti. Attualmente l’area presenta un totale di 284 alberature, di cui 272 Cercis collocate sulla via e 12 olmi situati nella piazza.
Questi interventi dialogheranno con i lavori, il cui inizio è programmato per giovedì, per la riqualificazione arborea di Viale Giulio Cesare, sempre nel municipio I. Il programma prevede la messa a dimora di 15 nuovi platani che si aggiungeranno alle piante attualmente presenti sulla via, determinando un incremento del patrimonio arboreo della strada. Le messe a dimora verranno condotte dal Dipartimento Tutela Ambientale contestualmente ai lavori di deceppamento di nove vecchie ceppaie.
“Continuano i lavori di riqualificazione arborea delle strade di Roma, con l’obiettivo di rendere la città più sostenibile, perché la rigenerazione delle alberate consente un ridotto numero di attacchi parassitari, una minore necessità di interventi di cura e garantisce un più efficace impatto ambientale” ha dichiarato l’Assessora all’Ambiente, Agricoltura e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. “Sono inoltre terminati i lavori su Via Cola di Rienzo, dove le nuove piante permetteranno un migliore assorbimento della co2: in particolare, verranno assorbiti fin da subito 190 kg/anno di CO2, per poi passare a 1710 kg/annui quando saranno cresciuti” conclude Alfonsi.

Roma, 10 dicembre 2024

Dopo il progetto sperimentale realizzato da Ama, in collaborazione con Roma Capitale e i Municipi per la raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ha preso il via la raccolta e il conseguente smaltimento di rifiuti ingombranti e di materiale elettronico accumulato negli anni negli spazi scolastici dei nidi e delle scuole d’infanzia di Roma Capitale. I prossimi appuntamenti saranno organizzati negli istituti comprensivi.

Sedie, armadi, materiali elettrici ormai non utilizzabili che occupano da tempo aree nelle nostre scuole saranno rimosse grazie ad una campagna straordinaria promossa dall’Assessorato alla scuola, formazione e lavoro, con l’Assessorato all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma capitale e dalla commissione scuola. A svolgere il ritiro sarà Risorse per Roma, con i suoi addetti, per poi procedere allo smaltimento con Ama. Il piano, realizzato grazie a fondi di bilancio dedicati, è iniziato nella scuola Saffi a San Lorenzo del II municipio ed entro dicembre 2024 è in programma lo sgombero di ambienti in 40 scuole e, durante il corso dell’anno 2025, proseguirà in tutti i Municipi per le oltre 500 scuole capitoline.

“È stato realizzato un obiettivo importante” dichiara l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. “Questo progetto permette di restituire spazi per l’attività didattica, ma guarda anche all’ambiente. In particolare, viene evidenziata l’importanza del riciclo e del riuso corretto dei materiali: queste azioni contribuiscono in modo significativo ad innalzare i livelli di raccolta differenziata, programmati per il 50% entro il 2025.

Un ringraziamento particolare deve essere rivolto ad Ama e a Risorse per Roma, che si occuperanno della raccolta e dello smaltimento dei materiali, contribuendo ad abbattere gli impatti ambientali e favorire un’idea di riciclo e riuso che fa bene alla città”.

Roma, 10 dicembre 2024

In corso la messa a dimora delle piante del primo bando (2022) PNRR forestazione urbana, nell’ambito degli interventi attuati dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, che ha risposto ad entrambi gli avvisi pubblici del Mase per le annualità 2022 e 2023/24, contribuendo efficacemente al target nazionale che prevede in tutta Italia la messa a dimora di 4,5 milioni di alberi e arbusti autoctoni.
I quindici progetti della Città Metropolitana di Roma Capitale, quattro per la prima annualità e undici per la seconda, raggiungono un totale di 933 ettari di nuova superficie boschiva, con mille piante ad ettaro ed un totale di 933.000 piante forestali. Tale risultato va ben oltre il target previsto per la CMRC nei due Avvisi Pubblici, con un incremento di circa 190 ettari (rispettivamente 302 ettari rispetto ai 208 ettari previsti per la prima annualità e 631,30 rispetto a 536,44 ettari previsti per la seconda e terza annualità).
La CMRC ha potuto contare sul supporto scientifico delle Università di Roma la Sapienza e della Tuscia per la valutazione dell’idoneità ecologica e ambientale delle aree e delle proposte progettuali.
Per l’acquisizione delle aree sono stati svolti incontri con i Comuni Metropolitani, con gli Enti Pubblici (ARSIAL) e le Università Agrarie. Tutte le aree messe a disposizione sono state valutate e organizzate in un data base geografico per i controlli di campo e la definizione dei progetti. La messa a dimora di tutte le piante verrà completata entro il 2026.
I 15 progetti interessano 19 Comuni Metropolitani, compresa Roma Capitale, e sono costituiti in tutto da 66 nuovi impianti boschivi distribuiti lungo il litorale, nella Campagna Romana, nella Valle dell’Aniene e nelle aree extraurbane dei Lepini e dei Prenestini.
Le aree che ricadono in Roma Capitale (34 impianti per circa 660 ettari, di cui 337 ettari a Castelporziano) sono state inserite in progetti metropolitani che superano i limiti amministrativi della città riscoprendo le caratteristiche ecologiche e ambientali del territorio urbano. I 4 progetti che riguardano gli interventi della prima annualità (Avviso 2022) interessano 9 Comuni metropolitani compreso Roma Capitale (escluso Guidonia 38 ettari) e riguardano 17 nuovi impianti boschivi: le aree che ricadono in Roma Capitale interessano 8 nuovi impianti per circa 115 ettari, di cui 80 ettari a Castelporziano (3 nuovi impianti).
Come previsto dal bando PNRR, i nuovi boschi sono caratterizzati da un’elevata eterogeneità floristica, resilienti e multifunzionali, capaci cioè di fornire molteplici servizi ecosistemici: le aree di Roma fanno riferimento a 6 diverse tipologie di bosco maturo che vanno da cenosi forestali sempreverdi costieri a boschi misti di querce caducifoglie.
L’uso di piantine giovani (postime) è indicato espressamente nei due Avvisi Pubblici (oltre che nelle linee guida Europee sull’imboschimento), in quanto non si tratta di giardini o viali alberati ma di ecosistemi forestali: le piccole piante hanno maggiore capacità di adattarsi alle condizioni edafiche e climatiche del sito di impianto, dando quindi origine a boschi più resilienti. Le piante, inoltre, come richiesto dagli Avvisi Pubblici PNRR nascono da semi certificati: la CMRC ha dunque aderito alla convenzione con i carabinieri forestali (CUFAA), il vivaio regionale dell’Umbria Umbraflor e il MASE per il reperimento e la crescita di piante provenienti da semi certificati.
I progetti che interessano Roma nel primo bando 2022, in particolare, sono:
Il progetto RM02: “BASSA VALLE DELL’ANIENE E CAMPAGNA ROMANA SUB-COSTIERA” interessa una superficie complessiva di 73,36 ettari divisi in 4 lotti che ricadono tutti in Roma Capitale (Comune in procedura di infrazione per la qualità dell’aria)
– Parco Alessandrino (V Municipio) 5,08 ettari
– Parco Bonafede (V Municipio) 5,78 ettari
– Parco Gastinelli (VI Municipio) 3,17 ettari
– Tenuta di Castelporziano (X Municipio) 59,33 ettari
Il progetto RM01, “LITORALE ROMANO CENTRO SETTENTRIONALE”, interessa il settore centro-nord del sistema costiero della Città Metropolitana di Roma Capitale per una superficie totale di 52,4 ettari (52400 tra alberi e arbusti).
In particolare, riguarda le seguenti aree:
– Civitavecchia 7,37 ettari
– Fiumicino 3,53 ettari
– Roma – Acilia Malafede (X Municipio) 3,26 ettari
– Roma – Acque Rosse (X Municipio) 17,99 ettari
– Roma (X Municipio) – Castelporziano località “Finocchiella” 15,47 ettari
– Roma (X Municipio) – Castelporziano località “Casaletto” 4,77 ettari

“Una gioia e una soddisfazione vedere finalmente messe a terra le piante che abbiamo visto crescere in vivaio, da seme certificato grazie alla strettissima collaborazione dei Carabinieri forestali delle unità Cufaa, che ringraziamo per essersi presi cura delle nostre piantine, fin dalla nascita. Questi boschi urbani diffusi hanno il compito di riportare, preservare e valorizzare la biodiversità in città, mitigare le temperature e al tempo stesso restituire una migliore qualità dell’aria”, dichiara l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi.
“Partiamo da Roma Est e Roma Sud, le aree della città più investite dall’aumento delle isole di calore e che più necessitano di una migliore qualità ambientale, per combattere le disuguaglianze ambientali e al tempo stesso abbattere le emissioni ancora troppo elevate che la nostra Metropoli produce”. Conclude Alfonsi.

Roma, 4 dicembre 2024

La Giunta capitolina ha approvato la delibera, presentata dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, relativa al Progetto di fattibilità tecnico economica, riguardante l’intervento di riqualificazione del Giardino del Teatro di Villa Pamphili, in Municipio XII, con un investimento previsto di 1,5 milioni di euro, con fondi del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale.

L’intervento si colloca all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione del Parco di Villa Pamphilj, attuato dall’Ufficio Curatore delle Ville Storiche del Dipartimento Tutela Ambientale, Direzione Gestione Territoriale, Ambientale e del Verde del Comune di Roma.

Villa Pamphilj è il secondo parco urbano della città per estensione, con un’area complessiva di 184 ettari. Il Giardino del Teatro è ubicato sul lato est del parco e ospita, oltre ad una collezione di alberature appartenenti a specie botaniche molto pregiate, ampie superfici a prato che, con la bella stagione, offrono una sosta ai cittadini che frequentano il parco.

L’intervento progettuale, che mira alla riqualificazione della parte paesaggistica del giardino, si concentra sulle componenti connesse alla percorrenza, alla sosta e al decoro dell’area, agendo sul recupero delle opere in ferro – recinzioni, cancellate, sedute e pergolati –  e sul ripristino di una rampa di scale presso l’esedra del teatro. La fontana del Cupido, la fontana di Venere, l’esedra e il ninfeo dei Tritoni saranno, successivamente, oggetto di specifici interventi di restauro nell’ambito del Progetto giubilare Caput Mundi.

Il progetto di riqualificazione vegetazionale prevede di ricreare la componente arbustiva, attraverso una struttura a più livelli: gli alberi esistenti domineranno il primo piano, mentre piccoli alberi formeranno un secondo livello, lasciando spazio libero tra questi e le piante a livello del suolo. Le vasche, che un tempo ospitavano fioriture stagionali, saranno dedicate a piante xerofile, in grado di resistere a periodi di siccità. Le siepi e i tassi vicino all’esedra saranno integrati con nuove piante sempreverdi, mentre il pergolato del roseto sarà ripristinato con diverse varietà di rose rampicanti. Saranno create nuove aiuole in punti strategici e i prati saranno rigenerati, introducendo piante bulbose in maniera da arricchire la fioritura stagionale e l’utilizzo di un prato fiorito per favorire la biodiversità.

«Questo progetto, inserito nel più ampio lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti a Villa Pamphilj con 11 interventi, per complessivi 12 milioni di euro, mira a ripristinare la ricchezza e la varietà della vegetazione del Giardino del Teatro, con un’attenzione particolare alla scelta di piante resistenti e alla cura del patrimonio arboreo. È un intervento mirato su alcune collezioni di piante, volto a favorire le fioriture e i profumi e con una particolare cura delle alberature. Nello specifico, saranno rimossi gli alberi morti, o in cattive condizioni fitostatiche, per tutelare la sicurezza dei visitatori e migliorare la qualità del verde. Continua il nostro impegno per fare di Roma davvero una città più vivibile, in cui bellezza e diritto al verde siano elementi essenziali ed equamente riconosciuti, per garantire uguaglianza, benessere e salute a tutti i cittadini», dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti.

23 Ottobre – Un abete, ancora piccolo ma che crescera’ forte e alto, proprio davanti a una delle sedi del Tribunale di Roma, in via Lepanto. E una targa, con la scritta “Stefano Cucchi, ragazzo. Dignita’, giustizia, diritti”. Questo il modo con cui il I Municipio ha voluto ricordare Stefano Cucchi, nell’undicesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 22 ottobre del 2009. L’albero e’ stato messo a dimora dalla sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, e dalla Presidente del Primo Municipio, Sabrina Alfonsi, con una breve cerimonia. nell’ambito delle iniziativa “VI Memorial Stefano Cucchi”. Insieme a loro, rappresentanti dei comitati di quartiere, esponenti della camera penale del tribunale di Roma e il comitato promotore dell’iniziativa.

“E’ stato un momento emozionante- ha detto Ilaria Cucchi- la nostra e’ stata per anni una battaglia di civilta’ che ci vedeva da soli. Ora e’ diventata una cosa enorme, che scalda il cuore. E quello che abbiamo fatto anche oggi ne e’ la dimostrazione. Non siamo piu’ soli. E’ anche significativo che questo albero sia stato piantato davanti al Tribunale: mio fratello Stefano moriva, infatti, di giustizia. E di giustizia entrambi i nostri genitori si sono ammalati. La nostra famiglia e’ stata devastata. Ma forse il senso della morte di Stefano e’ che la giustizia che ci ha costretti ad anni di processi sbagliati ci sta dimostrando che, quando vuole, puo’ essere davvero giusta e uguale per tutti”.

“Quando ci e’ stato chiesto dagli organizzatori del ‘Memorial Cucchi’ di fare questa piantumazione ci siamo sentiti onorati e orgogliosi, ma ci avete consegnato anche una grande responsabilita’ come Istituzione- ha aggiunto la Presidente Sabrina Alfonsi rivolta a Ilaria Cucchi. Noi non potevamo che rispondere, prendendo la scelta dell’azione politica per la giustizia per tutti che ha fatto Ilaria e portandola avanti. Questa piantumazione non e’ solo una memoria: come per le pietre d’inciampo e’ un segno, che vuole mantenere la testa alta sullo stato di diritto in cui siamo e quello che vogliamo raggiungere. Questa targa ci deve far pensare che lo Stato di diritto deve fare lo Stato di diritto e che non ci deve essere un investimento personale, di vita, ed economico come quello di Ilaria per avere giustizia. Che non vogliamo le ingiustizie e che se queste vengono dallo Stato e’ intollerabile”.

Per l’Assessore Anna Vincenzoni “questo è il luogo giusto per piantare l’albero, non soltanto per Cucchi, ma anche per Aldrovandi, Uva e tutti coloro i quali sono stati uccisi in maniera vigliacca da coloro che invece dovevano garantirne la tutela”.

Durante la cerimonia, il violinista Marco Valabrega ha dedicato un motivo alla memoria di Stefano Cucchi.

Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri il 15 settembre del 2009, al parco degli Acquedotti, perché trovato in possesso di 20 grammi di hashish e di alcune pastiglie per l’epilessia di cui soffriva. Viene portato in caserma e viene disposta per lui la custodia cautelare in carcere. Sette giorni dopo muore all’ospedale Pertini.

Il 14 novembre 2019 i due carabinieri accusati della morte di Cucchi sono stati condannati dalla Corte d’Assise a 12 anni. È stato inoltre aperto il cosiddetto “Cucchi ter” per ricostruire le responsabilità di chi cercò di coprire il pestaggio del ragazzo.

 

Oggi nel giardino davanti al tribunale di Roma, con Ilaria Cucchi abbiamo piantato un albero e apposto una targa per ricordare suo fratello Stefano. Un monito, un inciampo, per non perdere mai di vista che la giustizia deve essere giusta e che tutti hanno diritto ad avere diritti. Grazie a tutti coloro che hanno voluto condividere con noi questo momento e a Marco Valabrega per averci incantato con la sua musica. #primomunicipio #solocosebelle #noiandiamoavanti

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Freitag, 23. Oktober 2020

 

14 ottobre – Domani inizia la Festa del Cinema a Roma, in un momento di grande, enorme sfida per tutti noi, anche per le professioni in ambito artistico che si trovano in grave difficoltà a causa della pandemia. Eppure il cinema ci fa sognare, costruisce un immaginario che è parte integrante della nostra cultura. Per onorare il Maestro Federico Fellini, Sorgente Group in accordo con il Municipio Roma I Centro e Fondazione Cinema ha posizionato in Largo Fellini quattro panchine. Una di queste è una panchina rossa dedicata ad Anna Magnani, per porre l’attenzione sul tema della violenza maschile sulle donne. Sulla panchina sarà esposta una statua opera dello scultore Antonio Nigro, per tutta la durata della mostra del Cinema, dal 15 al 25 ottobre. Ecco, io penso che sollevare il velo di Maya sulla violenza contro le donne sia una responsabilità collettiva e sono felice che Sorgente Group e Fondazione Cinema, in accordo con il Municipio Roma I Centro, abbiano voluto sostenere la lotta alla violenza di genere con un gesto simbolico, importante, pubblico. In un momento storico in cui il cammino delle donne verso la parità è ancora lungo, in cui il gender pay gap pende in netto squilibrio a danno delle donne, in cui le proteste del movimento Me Too hanno aperto una discussione anche sulle molestie nel mondo del cinema, prendere posizione è ancora più necessario. #primomunicipio #solocosebelle #noiandiamoavanti

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Mittwoch, 14. Oktober 2020