9 Dicembre, 2024
Salute

1 giugno – Con Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato questa mattina presso la Farmacia Marchetti di Via Emilio Fàà di Bruno, a Della Vittoria. Da questa mattina partono le vaccinazioni nelle prime 513 farmacie territoriali del Lazio che a regime diventeranno 800. Grazie al lavoro del Presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore Alessio D’Amato, il Lazio è la prima Regione italiana a far partire questo servizio ai cittadini. 20.000 vaccini a settimana all’inizio e circa 60.000 mila a pieno regime. Ormai la metà della popolazione adulta del Lazio ha ricevuto la prima dose. Ma non bisogna fermarsi. Basta andare sul sito Salute Lazio, inserire il proprio codice fiscale e cercare la farmacia più vicina. #primomunicipio #roma #salute #lazio #covid19

 

12 maggio – Oggi è la giornata mondiale della fibromialgia. Il Municipio Roma I Centro ha aderito alla campagna lanciata dal Comitato Fibromialgici Uniti illuminando, a partire dalle ore 20.30, la fontana delle Tartarughe in piazza Mattei per “fare luce” su questa malattia ancora troppo poco conosciuta.

Grazie al nostro #pattodicomunità, inoltre, alcuni taxi solidali dell’associazione TUTTI TAXI PER AMORE, che ringrazio per la collaborazione, accompagneranno le rappresentanti del Comitato a visitare i diversi monumenti illuminati nei municipi che hanno aderito. #primomunicipio #roma #fibromialgia #lamalattiainvisibile #facciamoluce

 

La fibromialgia o sindrome fibromialgica è una malattia cronica che provoca dolore  diffuso, astenia (ovvero indebolimento e stanchezza ingiustificate da uno sforzo fisico) e rigidità muscolare.

Quasi sconosciuta fino a pochi anni fa, la fibromialgia è stata oggetto di numerosi studi che hanno apportato nuove conoscenze, anche da un punto di vista epidemiologico. Per esempio, oggi sappiamo che la fibromialgia è maggiormente diffusa tra le donne (che rappresentano circa il 90% dei malati) e che può comparire a qualsiasi età, ma il picco si colloca tra i 40 e i 60 anni, con importanti ripercussioni sull’attività lavorativa e sul piano socio-affettivo.

Chi sono le persone più a rischio per la fibromialgia? Ad essere colpite sono generalmente donne di cultura medio-bassa, casalinghe o con attività lavorative ripetitive e poco gratificanti, e situazioni familiari conflittuali. Si stima che in Italia ne soffrano quasi quattro milioni di persone: numeri che fanno della fibromialgia la seconda malattia reumatica, in termini di diffusione, dopo l’osteoartrosi.

A seguito dell’accordo stipulato tra Regione Lazio e associazione di categoria delle Farmacie Convenzionate, approvato con Determinazione n. G13092 del 6/11/2020, è possibile recarsi presso le Farmacie che hanno aderito per effettuare i test sierologici o i test antigienici per la rilevazione della presenza del virus del Coronavirus.

Prezzi massimi richiesti:
€. 20,00 per il test sierolgico
€. 22,00 per il test antigenico

Elenco delle Farmacie in cui è possibile fare i test nel territorio del Municipio I.

ANTICA FARMACIA REALE – VIA DEL GAMBERO 13-A
FARMA ACQUISITION SRL – VIA CIPRO 42 / 44
FARMACIA BISOZZI – CIRCONVALLAZIONE TRIONFALE, 57
FARMACIA CELIMONTANA – VIA CELIMONTANA, 9/A
FARMACIA DEI QUIRITI – PIAZZA DEI QUIRITI, 1
FARMACIA ERCOLANI – PIAZZALE CLODIO, 54
FARMACIA MAGNANIMI – VIA MARIANNA DIONIGI, 33
FARMACIA NICCOLINI – VIALE ANGELICO 86
FARMACIA PAVESE – VIA CICERONE, 30
FARMACIA PIRAM – VIA NAZIONALE 228
FARMACIA S.CHIARA – VIA PIEMONTE 95
FARMACIA SCIPIONI – VIA DEGLI SCIPIONI 59
FARMACIA STRAMPELLI SAS – VIA S. CROCE IN GERUSALEMME 22/A
FARMACIA GRIECO – PIAZZA DEL VIMINALE 23
FARMACIA LONGO – PIAZZA VITTORIO EMANUELE 46
FARMACIA LUCCHETTI – VIA DEL CORSO 242
FARMACIA MARCHETTI – VIA SIMONE DE SAINT BON, 91
FARMACIA MERULANA – VIA MERULANA 185
FARMACIA MOSTACCI – VIALE AVENTINO 78 C
FARMACIA PUCCI – VIA DELLO STATUTO 35
FARMACIA RELLECATI – PIAZZA S MARIA IN TRASTEVERE 7
FARMACIA FABIO MASSIMO – VIA FABIO MASSIMO,78

L’elenco completo delle Farmacie di Roma in cui è possibile effettuare i test è disponibile sul sito
WWW.SALUTELAZIO.IT

 

4 maggio – Dopo due mesi di appelli a restare a casa da oggi inizia la fase più complicata, quella della convivenza con #Covid19. Fino a ieri il modo migliore per garantire la nostra sicurezza, ma soprattutto quella delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori impegnati ad assicurarci una vita il più possibile normale, è stato il rimanere a casa. Da oggi tutte e tutti noi saremo chiamate alla prova di maturità. Dobbiamo ripartire vivendo l’esterno e per farlo serve grande responsabilità nei comportamenti individuali.
Per questo abbiamo pensato di dedicare una pagina del sito per fornire le informazioni e i chiarimenti suii comportamenti da tenere per affrontare la #fase2. Le indicazioni per i prossimi mesi sono molte ma di fatto le possiamo sintetizzare nel mantenere le distanze, continuare a lavarci spesso le mani e avere con noi sempre la mascherina. Infatti, malgrado non sia obbligatoria in una passeggiata solitaria, andrà indossata immediatamente nel momento in cui si incontra qualcuno o si deve entrare in un luogo chiuso. #restiamoadistanza #fase2 #Covid19 #primomunicipio

 

 

Circolare del capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno ai prefetti del 2 maggio 2020.

E’ stata inviata ai prefetti ed è disponibile online la circolare contenente le azioni operative relative al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dPcm) 26 aprile 2020 su contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’obiettivo del nuovo quadro di regole, spiega il documento, è trovare un punto di equilibrio tra la salvaguardia primaria della salute pubblica e l’esigenza di contenere l’impatto delle restrizioni sulla vita dei cittadini, tra il sostegno al riavvio del sistema economico produttivo e la sicurezza dei lavoratori.

E’ stata emanata l’Ordinanza della Regione Lazio che disciplina la fase 2 legata all’emergenza Covid.

Il testo e le misure indicate hanno lo scopo di consentire una graduale ripresa delle attività, garantendo sicurezza per i cittadini.

Di seguito il testo dell’ordinanza, nella parte relativa alle misure da applicare.

Allo scopo di consentire che lo svolgimento delle attività sociali e socio-sanitarie per persone con disabilità di cui all’art. 8 al decreto del Presidente del Consiglio del 26 aprile 2020 siano svolte nel pieno rispetto di ogni misura per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori, la riattivazione delle stesse è subordinata all’adozione del Piano regionale territoriale ed alla comunicazione attestante l’adozione di tutte le misure di prevenzione e contenimento definite nel citato Piano che, il gestore della struttura, deve effettuare sia al Comune presso il quale insiste la medesima, sia all’ Azienda sanitaria locale di riferimento.

2. Con riferimento alle attività economiche e commerciali, sono consentite le seguenti attività:

per le concessioni con finalità turistico ricreative che insistono sul demanio marittimo e sul demanio lacuale e relative aree di pertinenza, nonché per le strutture ricettive all’aria aperta, l’accesso alle strutture e agli spazi aziendali è consentito esclusivamente al personale impegnato in attività di manutenzione, vigilanza, pulizia, anche con mezzi meccanici, e sanificazione, anche degli arenili, ivi comprese le attività di allestimento, compreso il montaggio e la manutenzione delle strutture amovibili.

nell’ambito delle attività di cantieristica navale, la “consegna di magazzino”, nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o comunque finalizzate alla consegna.

lo spostamento, nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o nei comuni dove sono i natanti o le unità diporto di proprietà, per lo svolgimento, per non più di una volta al giorno, delle sole attività di manutenzione, riparazione, e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene, da parte dell’armatore, del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro;

nell’ambito delle attività di rimessaggio, delle marine o nei luoghi appositamente attrezzati, in considerazione delle esigenze di tutela del bene che potrebbe essere esposto a danni irreparabili in ragione di una carente attività manutentiva e di conservazione, l’attività di manutenzione dei natanti e imbarcazioni da diporto, nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio; i rimessaggi e le marine che hanno in deposito le imbarcazioni, nelle aree di manutenzione devono osservare l’obbligo di rispetto delle normative di settore e di ogni altra misura finalizzata alla tutela dal contagio, avendo anche cura di interdire l’accesso ai non addetti ai lavori

la vendita delle calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini sia nei negozi specializzati in calzature per bambini;

l’attività dei restauratori purché svolta in cantiere (con il pieno rispetto delle specifiche di cui all’allegato 7 del DPCM del 26 aprile 2020) o in laboratorio, fermo restando il pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19;

l’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, purché il servizio venga svolto per appuntamento, senza il contatto diretto tra le persone, e comunque in totale sicurezza, nella modalità “consegna animale per toelettatura-ritiro animale”, utilizzando i mezzi di protezione personale e garantendo il distanziamento sociale;

l’attività di allevamento e di addestramento di animali assicurando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

3.Le attività del Mercato ortofrutticolo di Fondi e del Centro agroalimentare di Roma osservano le seguenti misure:

rilevazione della temperatura agli ingressi;

obbligo di utilizzo di guanti e mascherine per gli addetti;

chiusura settimanale di una giornata per effettuare sanificazione, nonché sanificazione degli ambienti in gestione ai singoli operatori (magazzini e/o stand interni ed esterni).

4.Con riferimento alle attività sportive, sono consentite a decorrere dal 6 maggio 2020, le seguenti attività:

l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali;

l’attività motoria e sportiva all’aperto in forma individuale, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. È consentito per tali attività lo spostamento individuale solo in ambito provinciale. Per ulteriori specifiche, consultare le FAQ. Esclusivamente per lo svolgimento in forma amatoriale di pesca sportiva da terra in acque interne e in mare è autorizzato lo spostamento nell’intero ambito regionale, al solo scopo di consentire il raggiungimento del litorale marittimo.

entro il 5 maggio 2020 gli enti gestori delle strutture sportive consentite, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 e della presente ordinanza, predispongono il protocollo delle misure di sicurezza da adottare per lo svolgimento delle attività. In ogni caso le attività all’interno di strutture sportive possono svolgersi solo previa predisposizione del protocollo di sicurezza.

Le attività indicate nella presente ordinanza dovranno comunque svolgersi nel rispetto di tutte le disposizioni e prescrizioni finalizzate al contenimento del contagio previste dai precedenti e vigenti provvedimenti nazionali e regionali, con particolare riguardo ai contenuti del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.

La presente ordinanza avrà validità fino al 17 maggio 2020, salvo nuovo provvedimento.

10 aprile .

Quella che stiamo vivendo da alcune settimane, a seguito della diffusione nel nostro Paese e nel resto del mondo dell’epidemia da Coronavirus, è una esperienza difficile, la più dura per la nostra generazione, destinata a incidere in modo forse permanente nel nostro stile di vita cambiando le nostre priorità e il valore delle cose. Più della forza degli argomenti teorici, culturali, politici, più della passione della partecipazione militante, più di decenni di storia e di lotte, oggi la forza di un virus contro il quale non abbiamo difese ci impone di acquisire piena consapevolezza rispetto a alcuni fattori.
Penso innanzi tutto al tema della salute, a partire dall’importanza del sistema sanitario. Chiudiamo gli occhi e proviamo ad immaginare quale sarebbe stata la situazione oggi se non avessimo avuto un sistema sanitario pubblico, universalistico e solidale.

La coscienza di ciò porta con se anche un ribaltamento dei valori. Per la prima volta l’economia è piegata alla salute pubblica, alla vita pura e semplice, come ha detto lo scrittore Erri De Luca in un suo recente articolo sul quotidiano “La Repubblica”. E anche un ribaltamento dei ruoli: i medici, non gli economisti, sono oggi le voci più autorevoli ed ascoltate.

Stiamo tornando, come auspico da tempo, a una politica che chiede il contributo fondamentale della scienza, delle Università. Sono tornati ad assumere maggiore importanza il fattore umano e le competenze in un contesto economico in cui si credeva di poter sostituire tutto e tutti con delle macchine. La tecnologia stessa è diventata fattore indispensabile in contesti che fino ad oggi l’avevano utilizzata in modo solo marginale: penso ad esempio alla grande rivoluzione che ha investito il mondo della scuola e dell’università, con i professori in video conferenza con gli alunni dalle loro case. Tutto questo potrà essere utile nel futuro, di fronte a cambiamenti che potrebbero risultare profondi anche da un punto di vista sociologico. Non è ancora chiaro per quanto tempo dovremo vivere così, ma quasi certamente non sarà per un periodo breve. E’ sicuro che ci saranno dei mutamenti anche dopo, quando lentamente si ritornerà nello spazio pubblico. Ci saranno sicuramente conseguenze sulla riorganizzazione dei tempi di vita e di lavoro, e sulle modalità in cui il lavoro dovrà essere reso, e soprattutto la Pubblica Amministrazione dovrà incrementare i suoi sforzi per adeguarsi alle nuove esigenze. Anche il modo di fare politica dovrà cambiare.

Ma torniamo all’emergenza.

Come municipio, in queste settimane di grande fibrillazione abbiamo lavorato avendo di fronte a noi due obiettivi; garantire per quanto possibile la salute delle persone, mettendo a lavorare da casa l’80% dei dipendenti in modalità smart working, mantenendo comunque aperti al pubblico i servizi essenziali e riorganizzando le modalità di accesso in piena sicurezza a tutti gli altri servizi.

Il secondo obiettivo è stato quello di fare il massimo per rimanere vicini ai nostri cittadini in un momento molto difficile, mettendo in campo idee e risorse in modo anche non convenzionale.

Una prima parte della sfida, che sembrava assai difficile, è stata vinta. Adesso arriva la seconda e più complessa: dimostrare a tutte e tutti, ma soprattutto a noi stessi, che questa fase che stiamo vivendo può essere l’occasione per ripensare la nostra società, i nostri tempi di vita, il nostro modo di lavorare.
In questo senso, credo che questa esperienza possa rappresentare l’inizio di una nuova concezione del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione e, per quest’ultima, un’opportunità per dar prova di essere uno strumento più flessibile, vicino ai cittadini e che sa ammodernarsi.

 

10 ottobre – All’evento promosso dall’associazione culturale Lumen Gentium con gli studenti del Liceo Talete in occasione della giornata mondiale della salute mentale. Quest’anno la giornata è dedicata alla prevenzione del suicidio. 800.000 persone ogni anno perdono la vita in questo modo e il suicidio è la prima causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni. Per questo l’incontro con questi giovani è prezioso. Le politiche di prevenzione sono inevitabilmente di carattere nazionale ma anche un’amministratrice locale come la sottoscritta può fare qualcosa. È con questo spirito che mi sono confrontata con le ragazze e i ragazzi spiegando loro che la cosa che più cerco di portare avanti è la costruzione di comunità, con luoghi e occasioni di socialità in particolare per i più giovani. Abbattere barriere. Come proviamo a fare con il banco al mercato Vittoria gestito da pazienti con disagio mentale grazie all’Associazione Attiva-mente o con i nostri centri giovani dove è possibile incontrarsi di persona, magari per utilizzare le tecnologie insieme, fare musica e teatro.
Costruire reti, comunità, sentirsi parte di un progetto che metta al centro la relazione umana.
Questa la migliore prevenzione in capo alla politica a ogni livello.

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Donnerstag, 10. Oktober 2019

4 settembre – Oggi abbiamo inaugurato, alla presenza dell’Assessore regionale Alessio D’Amato, al Direttore generale della Asl Roma 1 Angelo Tanese e all’Assessore alle politiche sociali del Municipio Emiliano Monteverde, la nuova Casa della Salute “Nuova Regina Margherita” in Via Emilio Morosini 30.

La struttura, la ventesima di questo genere nel Lazio e la seconda nel territorio del Municipio centrale, dopo quella inaugurata alcuni anni fa all’Ospedale Oftalmico di Piazzale degli Eroi,  è stata realizzata con un finanziamento di circa 400mila euro, con cui oltre alla ristrutturazione di alcuni locali, sono stati acquistati arredi e attrezzature.

La nuova Casa della Salute garantisce ai cittadini numerosi servizi: la diagnostica per immagini, il laboratorio galenico, la farmacia, diversi percorsi ospedalieri integrati con il Santo Spirito, come la Chirurgia diurna e il Day hospital Onco-ematologico, la Gastroenterologia e l’Urologia di I e II livello, un Reparto a Gestione infermieristica, una Residenza Sanitaria Assistita per la popolazione più anziana. E ancora percorsi angiologico, del piede diabetico, reumatologico, geriatrico neurologico, odontoiatrico, di Terapia del dolore, e ospita il Centro Terapeutico Riabilitativo Ripa Grande.

“Con l’apertura di questa nuova Casa della Salute potenziamo la rete dell’assistenza territoriale”, ha commentato D’Amato “sono realtà territoriali che stanno diventando sempre più un punto di riferimento e questo è testimoniato dai numeri sugli accessi in continua crescita, con una vocazione per la presa in carico dei pazienti con malattie croniche. Un tema fondamentale oggi con una popolazione che sta invecchiando sempre di piu’ ed una domanda di servizi in continua crescita”.

Nei primi cinque mesi del 2019 le Case della Salute hanno registrato circa 1,3 milioni prestazioni effettuate con un più 5% rispetto allo stesso periodo del 2018. Secondo il Direttore generale della ASL RM1, Angelo Tanese “la nuova struttura sanitaria è fortemente integrata con l’intero Presidio Nuovo Regina Margherita, un polo sanitario polifunzionale al quale i cittadini di Trastevere sono particolarmente legati, e la cui offerta e’ stata completamente ripensata in base ai bisogni assistenziali della popolazione e integrata nella piu’ ampia rete di servizi della Asl”.

“La Casa della Salute” conclude la “è una struttura agile, efficiente e vicina ai cittadini che farà da collante tra polo sanitario e territorio.
Dopo 12 anni di Commissariamento” conclude la Presidente del Muicipio I Sabrina Alfonsi “il nuovo sistema sanitario regionale voluto dal Presidente Zingaretti comincia a prendere forma.
La Casa della Salute è una struttura agile, efficiente e vicina ai cittadini che farà da collante tra polo sanitario e territorio, permettendo di offrire un servizio pubblico che unisce la riduzione della spesa sanitaria con l’aumento e l’efficienza dei servizi, attraverso un’integrazione sociosanitaria che per la prima volta vedrà presenti, in unico luogo, servizi prima separati. Più della metà dei cittadini che oggi si recano a un Pronto Soccorso lo fanno con un disturbo classificato codice bianco e verde. A loro e non solo si rivolgono queste strutture che saranno aperte anche nei giorni festivi per chiunque, dagli anziani ai bambini, dovesse averne bisogno”.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Mittwoch, 4. September 2019

 

2 luglio – Flashmob contro il #degrado a Trionfale, organizzato dagli amici dell’Oratorio San Giuseppe al Trionfale e dell’Opera Don Luigi Guanella, perché la nostra città è invasa da cumuli di rifiuti e miasmi! Uomini, donne, bambini e ragazzi che hanno a cuore il bene comune e pensano che #Romameritadipiù#primomunicipio #stopdegrado #noiandiamoavanti

Corriere.it

 

18 aprile –  Oggi, insieme al Presidente Nicola Zingaretti, all’Assessore alla Sanità Alessio D’amato, al Direttore Generale ASL Roma 1 Angelo Tanese e al Direttore del Dipartimento Oftalmologia Ciro Tamburrelli ho partecipato all’inaugurazione del nuovo Ambulatorio di oftalmologia pediatrica. #primomunicipio #solocosebelle

UN AMBULATORIO A MISURA BIMBO

taglio del nastro per il Centro di oftalmologia pediatrica dell’ospedale Oftalmico di Roma, a Prati.

Un ambulatorio a misura di bambino, con un giardino dove poter giocare e le pareti decorate con alcuni personaggi a fumetti ispirati all’universo degli occhi. Ad inaugurarlo stamani il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dell’assessore alla Sanita’, Alessio D’Amato, del direttore generale dell’Asl Roma 1, Angelo Tanese, e della presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi.
Nel Centro – realizzato con un investimento di circa 140 mila euro – oltre a visite oculistiche e ortottiche pediatriche, saranno trattati astigmatismi, strabismi e somministrato test del riflesso rosso, screening effettuato alla nascita essenziale per il precoce riconoscimento di patologie che possono compromettere la vista dei bambini. Di prossimo avvio anche un servizio dedicato alle scuole, volto alla prevenzione dell’occhio pigro.
L’ambulatorio, che si rivolge a bambini da 0 a 14 anni, sara’ aperto il martedi’, mercoledi’ e giovedi’ dalle 8 alle 13, con la prenotazione della prima visita oculistica o ortottica tramite Recup e i successivi controlli gestiti direttamente dal Centro.
“Con i suoi 60.000 accessi annui al Pronto soccorso oculistico e i circa 7.000 interventi chirurgici, l’Oftalmico e’ una realta’ di eccellenza nel panorama nazionale- ha spiegato Tanese- Da alcuni anni e’ in corso un processo di crescita continua delle attivita’, con professionisti altamente qualificati e di consolidata esperienza, affiancati dall’ingresso significativo di molti giovani medici”.
“Oggi festeggiamo un salto di qualita’ della struttura, ma soprattutto questo e’ l’ennesimo segnale per la chiusura di un periodo drammatico della sanita’” ha sottolineato Zingaretti.
“Roma e’ affezionata a questo ospedale ed e’ un orgoglio aprire oggi questo Centro” ha aggiunto invece D’Amato, ricordando che sull’edilizia ci sono in cantiere 1 miliardo di euro di investimenti.
“Siamo orgogliosi di questo progetto- ha concluso Alfonsi- Questo ambulatorio copre un settore dove stiamo investendo tanto anche in favore della prevenzione”.

 

Roma, 21 settembre – Oggi è la Giornata mondiale dell’#Alzheimer.
Una malattia che stravolge la vita delle persone colpite e delle loro famiglie e che richiede a queste un surplus di affetto per i loro cari, ma anche strutture pubbliche adeguate per alleviare la loro fatica di cura. Come il Centro diurno Municipale Alzheimer Mariù nel Primo Municipio, un centro totalmente gratuito al servizio delle persone colpite da questa malattia e al fianco delle famiglie con incontri informativi e interventi di sostegno e consulenza, dove sono andata accompagnata dall’Assessore alle politiche sociali Emiliano Monteverde.

#primomunicipio  #nessunoescluso   #noiandiamoavanti