DIARIO DELLE INIZIATIVE DA LUNEDI’ 23 A GIOVEDI’ 26 MAGGIO
LUNEDI’ 23
A 24 anni dalla strage di Capaci e Via d’Amelio, siamo tutti presenti alla manifestazione #PalermoChiamaItalia per dire no alle mafie, nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorte. Quando lo scorso marzo organizzammo come Municipio I un incontro sul tema del contrasto all’illegalità e alla corruzione nel Centro Storico, scegliemmo come titolo l’incipit di una frase di Giovanni Falcone: ‘possiamo sempre fare qualcosa’, proprio per ricordare a noi stessi, a tutti noi, che il contrasto all’illegalità non può essere semplicemente delegato forze dell’ordine e magistratura, ma è necessario che tutte le forze sane nella politica, nelle istituzioni, nelle amministrazioni e anche i cittadini, singolarmente o in forma associata, si impegnino direttamente per contrastare fenomeni che sembrano inarrestabili”.
Passiamo volentieri ad inaugurare l’installazione permanente la “Mela Reintegrata” di Michelangelo Pistoletto e ad ammirare il “Terzo Paradiso”, realizzato con i frammenti di marmi e mosaici antichi delle Terme di Caracalla. Grazie Maestro Michelangelo Pistoletto.
E avanti. Con i candidati consiglieri al Primo Municipio Roberto Morziello e Anna Vincenzoni affrontiamo i problemi quotidiani dei cittadini: Ama, verde pubblico, mobilità e mercati. La gente ci pone domande dirette su tutto, e ci siamo abituati, succede sempre così. Siamo conosciuti perché stiamo sul territorio e i cittadini trovano naturale rivolgersi a noi. Eppure molti problemi che ci vengono sottoposti non li possiamo risolvere perché non sono di nostra competenza. Almeno finché non sarà attuato il decentramento che chiediamo da tempo. Mi auguravo che ci si arrivasse in questa consigliatura, non ci siamo riusciti. Tante le opposizioni, e allora vorrei qui ricordare l’atteggiamento di segno opposto del prefetto Gabrielli. Quando è arrivato, dopo una settimana ha preso il tavolo della sicurezza centrale e ne ha aperti sedici all’interno dei Municipi, due dei quali nel nostro: aveva subito capito che se voleva conoscere veramente la città, se voleva avere tutti gli strumenti per fare il prefetto della sicurezza di Roma, la capitale doveva avere dei terminali in tutti i territori.
Abbiamo sempre più bisogno di un doppio livello di governance, da una parte la città metropolitana che deve pensare ai grandi movimenti strategici, come la mobilità o il ciclo dei rifiuti, dall’altra i municipi urbani che si occupano delle risposte quotidiane dei cittadini.
Roma Città Aperta: con Esmeralda Tyli, Sara Lilli, Simone Cossutta, partecipiamo a una Discussione pubblica sui grandi temi che sottostanno a una visione di Roma come Città Aperta.
Le crisi economiche hanno inciso su cultura e integrazione, ma dobbiamo recuperare il senso di comunità che ci appartiene. I fondi scarseggiano, lo so bene, ma si può compensare con fantasia e testardaggine. Faccio un esempio. Quando ci siamo insediati, ormai quasi tre anni fa, le risorse erano già pochissime, soprattutto per quelle politiche di integrazione e intercultura che ci interessavano, politiche che fanno di Roma una Comunità e che erano state fatte per un certo periodo, per esempio all’Esquilino, ma poi erano state abbandonate proprio per mancanza di fondi. E se i soldi arrivassero dall’Europa? Ci siamo chiesti. Detto fatto. Contro i pareri dei tanti pessimisti intorno a noi, abbiamo fatto vedere che l’Europa, avendo a che fare con municipi paragonabili a comuni urbani, finanziava anche quelli; contro l’opposizione dello stesso Campidoglio, che ne voleva uno centrale, siamo testardamente riusciti ad aprire un Ufficio Europa a livello del Municipio. E abbiamo già ottenuto 350.000 euro solo per la lotta al bullismo nelle scuole. “Noi Andiamo Avanti” non è solo uno slogan.
Sarà comunque necessario rendere attiva la Consulta Interculturale già istituita, per costruire politiche e programmi da attuare attraverso i 3 Centri assegnati al Municipio, e proseguire nelle attività di mediazione linguistica e culturale già avviate.
Roma città nuova. Un dibattito con il professor Giovanni Caudo, già assessore all’urbanistica del Comune. Condividiamo l’idea di Caudo di una città da ammodernare e restaurare più che ampliare ancora, imponendo caso mai opere di urbanizzazione ai costruttori i cui interventi, già previsti dal piano regolatore vigente, non si possono cancellare. Le risorse umane per fare di Roma una città moderna vanno ripensate. Il caos e lo spreco di idee per la nostra città da parte di cittadini, associazioni e tecnici, nostra ricchezza culturale e storica, non ce la possiamo permettere.
Nella bellissima galleria di via dei Salumi, davanti a più di cento persone, ho poi il piacere di presentare Camilla Buitoni, simbolo di una politica nuova, concreta e trasparente. Una donna professionale che si é avvicinata alle istituzioni grazie al grande impegno nelle scuole ed è candidata nella lista civica. Quando ce ne andiamo è ormai notte.
MARTEDI’ 24
Questa mattina nella Sala Consiliare del MunicipioI in Via della Greca sono stati premiati i ragazzi delle scuole che hanno partecipato alla prima edizione del concorso artistico “Conosci la strada, proteggi la vita”.
Un progetto di educazione civica che, organizzato dalla Polizia Locale Roma Capitale U.O. 1° Trevi con le scuole del Municipio I, che mira ad accrescere il senso di responsabilità individuale, il rispetto delle regole e del comportamento da tenere sulle strade sia in qualità di pedoni, di passeggeri che di conducenti. Educazione stradale non come mero contenitore di leggi, obblighi e divieti, ma come percorso formativo individuale, attraverso il quale si costruisce la propria coscienza civile. Ce n’è un grande bisogno, gli incidenti in città sono una vera piaga. Tra i premiati, un gruppo di studenti dell’IC Visconti che hanno realizzato un grandissimo plastico di cartapesta.
Nel pomeriggio ci aspetta un incontro in Confartigianato per parlare di ipotesi di lavoro per valorizzare l’artigianato artistico, a partire dall’apertura delle botteghe artigiane nel complesso del San Michele. Ma il discorso sull’artigianato è ben più vasto.
Roma ha un tessuto commerciale complesso, diversificato, oggi accomunato da una drammatica crisi, che ha portato alla chiusura di moltissime aziende. Nel corso degli anni, il Centro Storico ha subito profonde trasformazioni: dall’inizio degli anni duemila ha vissuto l’avvento della grande distribuzione e l’apertura massiccia di aziende all’ingrosso e delle grandi catene commerciali, e ha visto una vera e propria invasione di attività di somministrazione di alimenti e bevande e similari e attività di intrattenimento e svago. Ciò ha comportato, da una parte, la scomparsa o l’espulsione delle attività di vicinato e delle categorie più fragili del commercio – artigiani, aziende a conduzione familiare, ecc. – e, dall’altra l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto produttivo della città.
Molto è stato fatto in questi ultimi tre anni per contrastare l’illegalità e l’abusivismo, su questo tema ci siamo esposti anche personalmente, ma è evidente che perseguire solo per via amministrativa i comportamenti illeciti non è sufficiente, non produce gli effetti sperati.
Tutto ciò impone una riflessione molto seria sulle iniziative da intraprendere per invertire questa tendenza all’impoverimento e all’omologazione commerciale, per promuovere uno sviluppo economico del centro storico che incentivi e valorizzi l’imprenditoria di qualità – e tra queste metterei anche l’artigianato – anche attraverso una riscrittura del sistema delle tutele e delle sanzioni.
Più tardi, c’è un fuori programma. Assistiamo a un blitz interforze in via Principe Amedeo. Uomini del Gruppo GSSU della Polizia Locale, dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza sono intervenuti per contrastare i venditori abusivi che tutte le sere occupano i marciapiedi in un vero e proprio mercato abusivo. La nostra battaglia per la legalità e il decoro continua, pur tra molte difficoltà. Di blitz del genere ce ne sarebbe bisogno in molte altre zone, a cominciare da Trastevere , e lo dico a ragion veduta perché ci vivo.
Il candidato al Consiglio Islam Shobin ci ha chiesto di partecipare a una conferenza stampa con la comunità bengalese, cosa che abbiamo fatto molto volentieri. Per una città multietnica occorre che nelle istituzioni vi siano rappresentanti delle comunità e delle diverse culture che vivono a Roma. Shobin si candida nella lista civica che mi appoggia come presidente.
MERCOLEDI’ 25
Il Protocollo AMA –Municipio I per l’impiego nella pulizia di aree verdi e parchi giochi di soggetti condannati a svolgere lavori di pubblica utilità, lo abbiamo firmato soltanto ieri, e oggi l’accordo è già operativo. I giardinieri detenuti scendono nei giardini per le pulizie, la cura e il taglio dell’erba alle 9 del mattino, davanti a me e al presidente dell’Ama Daniele Fortini. Il servizio prende il via dai giardini di via Pomponazzi una piccola aera verde del comune con una sporcizia e un bivacco che non riuscivamo a contenere. Insieme all’Ama abbiamo individuato le aree da cui iniziare e con l’Ama abbiamo condiviso le responsabilità di controllo di questi ex detenuti, cittadini che scontano pene lievi come la condanna ai lavori di pubblica utilità, o vengono messi alla prova.
A metà mattina si svolge la manifestazione unitaria dei Sindacati della Funzione Pubblica di Roma e Lazio. La incrociamo, in segno di solidarietà.
La macchina amministrativa del 1° Municipio è problematica tanto quella del Comune di Roma. A differenza dei Dipartimenti, è una macchina con poca gente, poche risorse umane, perché, negli anni, nei Municipi le persone sono andate via, verso i Dipartimenti.
E’ una macchina vecchia, perché non ci sono stati più concorsi, né assunzioni. Quindi abbiamo un personale di età alta, ed è un problema perché risulta difficile modificare delle procedure ormai incancrenite. Tutto questo si riflette anche sui Municipi. Per quanto noi ci abbiamo lavorato, il personale dipende completamente dal Campidoglio. Noi riceviamo solo quello che loro ci mandano e non siamo nelle condizioni di fare che solo qualche piccolo spostamento all’interno degli uffici.
Una delle pecche maggiori della giunta Marino è stata in assoluto è stata il non mettere mano alla macchina amministrativa. Giachetti l’ha nel programma: deve essere fatto assolutamente. Ciò detto, qualsiasi riforma deve essere realizzata solo dopo il rinnovo di un contratto fermo da 7 anni e la chiusura della delicata vertenza sul salario accessorio. Questa è la sfida.
Alla conferenza stampa che presentava la nuova edizione del Festival Trastevere Rione del Cinema non potevamo assolutamente mancare, per il ruolo che il Primo Municipio ha avuto in questa rassegna cinematografica, il cui successo è stato grandissimo.
Lo scorso anno il festival è stato infatti la più grande manifestazione gratuita estiva a Roma, aperta a residenti e turisti, con il livello culturale più alto. Un progetto – sostenuto dal Municipio I e dalla Regione Lazio – messo a punto dai ragazzi dell’associazione Piccolo Cinema America ai quali siamo stati particolarmente vicini.
Piazza San Cosimato in due mesi l’anno scorso ha raccolto circa 36 mila cittadini. Quest’anno, grazie alla ristrutturazione della piazza che il Municipio I ha approvato e curato con la partecipazione attiva dei residenti, ci sarà uno schermo di 10 metri anziché 7 e l’intera piazza diventerà una platea capace di contenere fino a 3 mila persone. Non solo. Oltre a proiezioni e retrospettive, il programma prevede la partecipazione di attori di primo piano e altri protagonisti dello spettacolo.
A seguire, avevamo in agenda una serie di incontri promossi da nostri candidati consiglieri: all’ Hotel Valadier con le associazioni del Tridente Centro Storico insieme ad AnnaVincenzoni. Al palazzo santa Chiara, con le Guide Turistiche insieme a Francesca Dell’Era, a parlare ancora una volta di centro storico e turismo. Il patrimonio artistico e culturale di Roma ha un valore inestimabile ed il Primo Municipio è la sua migliore espressione. Occorre avviare politiche che agevolino un turismo più sostenibile, affinché ogni turista che arriva nella nostra città sia considerato un ospite e sia invogliato a ritornare.
Infine al Lowen Haus di via della Fontanella, per un aperitivo con Giulia Urso, anche lei candidata al consiglio del Municipio.
Ho detto infine? Niente affatto. La giornata elettorale si è conclusa con una cena organizzata dalle ACLI di Roma per i volontari del progetto “Anziani Super Vigili”: nell’ambito dell’iniziativa Bene in Comune promossa dalla Regione Lazio. Nonni e nonne ultrasessantenni che si sono impegnati in turni davanti alle scuole del Municipio I per garantire la sicurezza dei bambini in entrata e in uscita. Un progetto che faceva parte della più ampia iniziativa ‘Bene Comune’ della Regione Lazio.