DIGNITA’, GIUSTIZIA, DIRITTI. UN ALBERO E UNA TARGA PER RICORDARE STEFANO CUCCHI

DIGNITA’, GIUSTIZIA, DIRITTI. UN ALBERO E UNA TARGA PER RICORDARE STEFANO CUCCHI

23 Ottobre – Un abete, ancora piccolo ma che crescera’ forte e alto, proprio davanti a una delle sedi del Tribunale di Roma, in via Lepanto. E una targa, con la scritta “Stefano Cucchi, ragazzo. Dignita’, giustizia, diritti”. Questo il modo con cui il I Municipio ha voluto ricordare Stefano Cucchi, nell’undicesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 22 ottobre del 2009. L’albero e’ stato messo a dimora dalla sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, e dalla Presidente del Primo Municipio, Sabrina Alfonsi, con una breve cerimonia. nell’ambito delle iniziativa “VI Memorial Stefano Cucchi”. Insieme a loro, rappresentanti dei comitati di quartiere, esponenti della camera penale del tribunale di Roma e il comitato promotore dell’iniziativa.

“E’ stato un momento emozionante- ha detto Ilaria Cucchi- la nostra e’ stata per anni una battaglia di civilta’ che ci vedeva da soli. Ora e’ diventata una cosa enorme, che scalda il cuore. E quello che abbiamo fatto anche oggi ne e’ la dimostrazione. Non siamo piu’ soli. E’ anche significativo che questo albero sia stato piantato davanti al Tribunale: mio fratello Stefano moriva, infatti, di giustizia. E di giustizia entrambi i nostri genitori si sono ammalati. La nostra famiglia e’ stata devastata. Ma forse il senso della morte di Stefano e’ che la giustizia che ci ha costretti ad anni di processi sbagliati ci sta dimostrando che, quando vuole, puo’ essere davvero giusta e uguale per tutti”.

“Quando ci e’ stato chiesto dagli organizzatori del ‘Memorial Cucchi’ di fare questa piantumazione ci siamo sentiti onorati e orgogliosi, ma ci avete consegnato anche una grande responsabilita’ come Istituzione- ha aggiunto la Presidente Sabrina Alfonsi rivolta a Ilaria Cucchi. Noi non potevamo che rispondere, prendendo la scelta dell’azione politica per la giustizia per tutti che ha fatto Ilaria e portandola avanti. Questa piantumazione non e’ solo una memoria: come per le pietre d’inciampo e’ un segno, che vuole mantenere la testa alta sullo stato di diritto in cui siamo e quello che vogliamo raggiungere. Questa targa ci deve far pensare che lo Stato di diritto deve fare lo Stato di diritto e che non ci deve essere un investimento personale, di vita, ed economico come quello di Ilaria per avere giustizia. Che non vogliamo le ingiustizie e che se queste vengono dallo Stato e’ intollerabile”.

Per l’Assessore Anna Vincenzoni “questo è il luogo giusto per piantare l’albero, non soltanto per Cucchi, ma anche per Aldrovandi, Uva e tutti coloro i quali sono stati uccisi in maniera vigliacca da coloro che invece dovevano garantirne la tutela”.

Durante la cerimonia, il violinista Marco Valabrega ha dedicato un motivo alla memoria di Stefano Cucchi.

Stefano Cucchi viene fermato dai carabinieri il 15 settembre del 2009, al parco degli Acquedotti, perché trovato in possesso di 20 grammi di hashish e di alcune pastiglie per l’epilessia di cui soffriva. Viene portato in caserma e viene disposta per lui la custodia cautelare in carcere. Sette giorni dopo muore all’ospedale Pertini.

Il 14 novembre 2019 i due carabinieri accusati della morte di Cucchi sono stati condannati dalla Corte d’Assise a 12 anni. È stato inoltre aperto il cosiddetto “Cucchi ter” per ricostruire le responsabilità di chi cercò di coprire il pestaggio del ragazzo.

 

Oggi nel giardino davanti al tribunale di Roma, con Ilaria Cucchi abbiamo piantato un albero e apposto una targa per ricordare suo fratello Stefano. Un monito, un inciampo, per non perdere mai di vista che la giustizia deve essere giusta e che tutti hanno diritto ad avere diritti. Grazie a tutti coloro che hanno voluto condividere con noi questo momento e a Marco Valabrega per averci incantato con la sua musica. #primomunicipio #solocosebelle #noiandiamoavanti

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Freitag, 23. Oktober 2020

 

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