AMMINISTRATIVE PER ROMA 2021, PRIMARIE E TICKET: CI SONO ANCHE LE DONNE
Ho fatto una chiacchierata con l’Agenzia di stampa DIRE sulle prospettive di #Roma e sulla sfida politica che tutte e tutti noi abbiamo davanti per rilanciare la città e i suoi servizi una volta superata la parentesi dell’amministrazione Raggi.
Roma, 22 maggio 2020 – Sabrina Alfonsi vuole dare il suo contributo alla costruzione del centrosinistra romano, senza escludere una sua partecipazione diretta alle primarie per il futuro candidato sindaco. E’ al suo secondo mandato da presidente del I Municipio, ottenuto con oltre 31mila voti al ballottaggio nel giugno del 2016, e dal suo lavoro in prima linea nel territorio piu’ centrale della citta’ sono nate esperienze e proposte da condividere. “Se mi candidero’? Nulla e’ chiuso. Le donne di solito sono sempre molto piu’ attente a fare i loro nomi ma non e’ che non esistono. Siamo piu’ riflessive e prima di buttare il nostro nome all’interno della mischia, tanto per apparire, facciamo dei ragionamenti”, ha detto Alfonsi intervistata dall’agenzia Dire per la rubrica ‘Direzione Roma‘, parlando delle prossime primarie per il candidato sindaco del centrosinistra in vista delle elezioni del 2021. Ora, puntualizza, “dobbiamo fare le primarie con una coalizione ampia e penso che alle primarie ci dovranno comunque essere dei ticket donna-uomo o uomo-donna, tenendo insieme anche figure che hanno grandi relazioni internazionali. Servono a Roma per farla tornare la grande Capitale del Mediterraneo”.
BASTA CON IL ‘MACHO’, CANDIDATO SINDACO PUÒ ESSERE DONNA
“Mi permetto una battuta: ‘uomini, uomini, uomini’. Sui giornali e nelle indiscrezioni si parla solo di ‘uomo forte’ per Roma. Leggiamo sulla stampa di Ciaccheri e Caudo, oppure di Enrico Letta, di Sassoli o dello stesso Zingaretti. Questo mi fa un po’ tristezza: le donne l’hanno detto a chiare lettere che l’Italia riparte se il pensiero collettivo e l’immaginazione collettiva e’ paritaria. Mi piacerebbe leggere nomi di donne che potrebbero assolutamente competere, sia locali che nazionali o internazionali. Bisogna solo iniziare a farli anche se qui c’e’ sempre il ‘macho’ che arriva prima di ogni altra definizione”, ha detto la presidente del I Municipio.
“Il pensiero delle donne deve essere paritario se non predominante in questo momento storico- ha aggiunto Alfonsi– Non a caso queste task force tutte al maschile, ad esempio, in questi mesi si sono dimenticati i bambini o gli adolescenti. Non perche’ siamo mamme ma davvero perche’ abbiamo una visione del mondo diversa”.
“Ora- ha concluso Alfonsi tornando al tema del candidato- bisogna costruire un percorso e abbiamo dato dimostrazione che quando il centrosinistra si e’ confrontato con le primarie ha funzionato, per vincere e per governare. Io ci sono particolarmente affezionata, senza le primarie forse 7 anni fa non sarei diventata presidente del I Municipio. Anche allora si diceva che per il I Municipio era meglio un uomo di una donna e sempre qualcuno pensava ad un uomo forte. Dobbiamo accelerare e rifare questo percorso: alle primarie poi potranno partecipare tutti, donne e uomini che pensano di poter dare un contributo di idee“.
APPOGGIO A RAGGI? VOCE INCOMMENTABILE, LEI HA FALLITO
“Un appoggio ad un Raggi bis? E’ una voce incommentabile. E’ vero esattamente il contrario: se qualcuno poteva pensare ad un’alleanza o un’intesa tra PD e M5s il fatto che loro ripropongono Raggi taglia qualunque possibilita’ di un qualunque accordo. Raggi e’ stato un grande fallimento e lo sta dimostrando anche adesso– ha aggiunto Alfonsi– mentre rilancia la sua candidatura ecco che secondo lei tornano gli ‘zozzoni’. Peccato che il lockdown ha dato esattamente la dimostrazione che non si tratta di zozzoni quando invece si tratta di un’azienda, Ama, che riesce a garantire un terzo della gestione dei rifiuti e dello spazzamento. Funzionava, tra virgolette, durante il lockdown ma appena la citta’ riparte ecco che non ce la fa. E intanto sempre mentre si ricandida continuano a cadere i Municipi, dove tra l’altro lei vuole mettere come commissario delegato il presidente che e’ caduto senza prendere in alcuna considerazione la democrazia”. “Questa ipotesi dunque non e’ assolutamente percorribile- conclude Alfonsi– non c’e’ possibilita’ di accordo con questa amministrazione”.
di Emiliano Pretto – Agenzia DIRE