MESSA A DIMORA DI NUOVE ALBERATURE SU VIA TARANTO E STRADE LIMITROFE
È in corso l’intervento di riqualificazione arborea sul quadrante San Giovanni – Appio, con l’avvio dei lavori di deceppamento, riapertura delle formelle, abbattimenti e rimessa a dimora delle alberature in via Taranto e strade limitrofe, nell’ambito dell’appalto giubilare di 6,5 milioni di euro che prevede interventi in molti quadranti cittadini.
Nello specifico, su via Taranto si prevede la sostituzione delle piante giunte a fine ciclo, con 91 nuove robinie messe a dimora a fronte dei necessari 74 abbattimenti, con contestuale deceppamento e riapertura delle formelle, laddove necessario. L’intervento sul quadrante San Giovanni – Appia prevede, una volta ultimato il lavoro su via Taranto, le piantagioni di 79 ligustri e pyrus in via La Spezia, 75 pyrus in via Vetulonia, 20 lagestroemia in via di San Severo, 15 sophora japonica in via Pozzuoli, 20 ligustri in via Isernia, 5 sophora in piazza Imola, 25 cercis in via Monza, 36 cercis via Aosta, 20 ligustri in via Farsalo, 24 cercis in via Luni, 24 lagestroemia in via Acqui, 10 pyrus in via Sermoneta, 40 carpini in via Matera, con un numero complessivo di piantagioni di 484 piante.
“Il quadrante San Giovanni Appio è densamente popolato: la riqualificazione arborea che stiamo attuando vuole accompagnare la moltitudine delle persone che percorrono quotidianamente queste strade fornendo ombra, in particolare nei mesi più caldi, e servizi ecosistemici, oltre che bellezza. Penso ad esempio all’intervento su via Taranto così come a quello su via La Spezia, che parte tra pochi giorni: il ripristino dei filari alberati si accompagna ad un intervento integrato davanti alla scuola Carducci che, con la messa a dimora di alberi e depavimentazione di un tratto del marciapiede, vuole restituire una migliore qualità ambientale in particolare ai bambini e alla comunità scolastica di via La Spezia”, ha commentato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.
“Abbiamo scelto di mettere a dimora tutte le piante entro il mese di marzo, per evitare di andare incontro al caldo sempre più precoce che, abbiamo visto, rischia di pregiudicare il migliore attecchimento delle nuove alberature: per questo, gli interventi di dettaglio, la rifinitura delle formelle, dei marciapiedi, le tombature delle tazze che non possono essere riaperte perché in prossimità di incroci o aree a ridotta visibilità, verranno svolti nei mesi successivi agli interventi di piantagione, nei mesi primaverili ed estivi. Stiamo lavorando ad una città più sana e verde, con interventi integrati tra cura del patrimonio arboreo e manutenzione dello spazio urbano connesso al verde, così come indicato dal Masterplan delle Alberature Stradali”, conclude l’Assessora.
Roma, 22 gennaio 2025