MUNICIPIO I, PRESENTATO PROGETTO SETTIMANALE IN BRAILLE
E’ stato presentato oggi presso il Cortile di via Margutta 51il progetto di “Informazione in Braille”, notizie dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e dal Municipio Roma I Centro mostrato dal Municipio
Roma I Centro e dalla Cooperativa Sociale Handy System Onlus. Il progetto prevede la produzione e distribuzione di 15.000 giornali in braille, 1.250 la settimana, per 12 settimane (tre mesi), i destinatari dell’iniziativa sono i non vedenti residenti nel municipio, associazioni di categoria, Uffici comunali e regionali. Il settimanale si occuperà anche di notizie locali di attualità, cronaca, sport, spettacoli, notiziario su Roma e sul Municipio I. Per la realizzazione del giornale saranno impiegate 5 persone: di cui un direttore responsabile e cinque giornalisti. Lo scopo dell’iniziativa è quello di sviluppare la possibilità di reale integrazione sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che soffrono di minoranze visive. “Un’opportunità per i cittadini non vedenti che vivono e lavorano nel Municipio di essere informati sull’attività e i servizi e avere un contatto continuo con il Municipio – spiega Emiliano Monteverde, assessore alle Politiche sociali del Municipio I – uno strumento per tutelare il diritto alla cittadinanza per tutti”. Alla conferenza sono intervenuti Giampiero Cioffredi Regione Lazio, Emiliano Monteverde assessore alle Politiche Sociali Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi presidente del Municipio Roma I Centro, Amedeo Piva presidente centro regionale S. Alessio – Margherita di Savoia per ciechi e la presidente della Cooperativa Sociale Handy. System Caterina Ferrazza. Il progetto è realizzato grazie ai finanziamenti della Regione Lazio ed è stato esposto nell’ambito della mostra di cinque capolavori, tra cui la Gioconda, riproposti tridimensionalmente per essere “guardati” attraverso le mani organizzata dal Centro Regionale S. Alessio – Margherita di Savoia per ciechi, in collaborazione con il Museo Tattile Anteros dell’Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna.