RAGGI DISTANTE DALLE DONNE

RAGGI DISTANTE DALLE DONNE

30 settembre – “Quando il Movimento 5 Stelle si e’ insediato in Campidoglio uno dei primi atti e’ stato quello di abolire la Commissione delle Elette, un luogo politico trasversale e corale che accoglieva tutte le donne elette, senza distinzione di colore politico. Un luogo delle donne a tutti gli effetti, all’interno delle istituzioni democratiche, abolito per essere sostituito dalla Commissione Pari Opportunita’, che come tutte le commissioni funziona con rappresentanza politica in percentuale e ha altri obiettivi. Potevano essere mantenute entrambe. Perche’ eliminare questo luogo di dialogo e confronto?”. Cosi’ in un comunicato la presidente del Municipio Roma I Centro Sabrina Alfonsi. “La disgregazione dei luoghi delle donne e’ iniziato in quel momento da parte del M5S ed e’ proseguita con l’attacco alla Casa Internazionale e a Lucha y Siesta. Il significato politico di quell’atto, passato come progresso, come normalita’, esce oggi in tutta la sua fredda motivazione. Domani in questa Commissione, presieduta da Gemma Guerrini, si discute di violenza sugli uomini maltrattati, cercando pericolosamente di veicolare una narrazione che equipara i casi di violenza sugli uomini a quelli, innumerevoli, di violenza subita dalle donne. Non e’ cosi’ e non lo sara’ mai, fino a che avremo numeri cosi’ schiaccianti dei casi di violenza maschile sulle donne, e non ne avremo eradicato le cause, che risiedono nel senso di potere, dominio e controllo che gli uomini da sempre pretendono di esercitare sulle donne. Non e’ la stessa cosa- continua Alfonsi- ce lo dicono i numeri e ce lo raccontano le cause. La Commissione Pari Opportunita’ deve lavorare appunto sul suo tema dedicato: le pari opportunita’. Penso al gender pay gap, i congedi parentali obbligatori anche per i papa’, come sta ad esempio accadendo in Francia. E tutto questo mentre la Sindaca Raggi dichiara che il contrasto alla violenza sulle donne e’ uno dei temi portanti della sua campagna elettorale. Francamente lo trovo paradossale. Ce lo dimostri, restituendo i luoghi alle donne e affrontando il tema della violenza sulle donne in modo deciso, con politiche attive e senza appiattire tutto in un’unica narrazione”. (Comunicati/Dire)

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