RIFIUTI, MUNICIPIO I: SITUAZIONE OLTRE LIMITI DEL TOLLERABILE
Roma, 2 mag. – “Abbiamo inviato oggi una nota all’Assessora Montanari e ai vertici di AMA Spa per denunciare – per l’ennesima volta, l’ormai intollerabile situazione dei rifiuti urbani nel nostro territorio. Ormai sembra essere divenuta una costante la difficolta’ nella raccolta dei rifiuti nei periodi aprile/maggio e settembre/dicembre, un problema a cui questa amministrazione non riesce a dare risposta”. Lo dichiarano la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi e l’assessora alle Politiche dell’Ambiente, Anna Vincenzoni.
“Sono settimane ormai che i cittadini ci segnalano la presenza di vere e proprie discariche a cielo aperto in prossimita’ dei cassonetti stradali, in zone centrali quali Prati e Della Vittoria, che hanno ancora il sistema di raccolta stradale, ma anche Esquilino, Monti, dove c’e’ un sistema porta a porta rimasto incompiuto dal 2015 senza che nessuno, in questi due anni, si sia adoperato per mettere in campo i necessari accorgimenti per renderlo pienamente efficiente ed operativo.
Ma potremmo parlare anche del nuovo censimento delle utenze non domestiche a Trastevere, censimento fatto appena tre anni fa, piuttosto che del cronico mancato ritiro di determinate frazioni in quei rioni dove c’e’ il sistema ‘porta a porta’. E mentre si fanno i censimenti e gli studi sul sistema migliore da attuare, con una municipalizzata che sembra aver perso definitivamente il bandolo della matassa alla ricerca di soluzioni per tamponare un’emergenza che ormai e’ divenuta ordinaria, i nostri quartieri e rioni sono invasi dai rifiuti”, aggiungono.
“Abbiamo piu’ volte dichiarato di essere pronte al confronto, a mettere a disposizione la nostra conoscenza del territorio per contribuire alla ricerca di soluzioni, praticabili a breve, in grado di alleggerire la situazione. Non abbiamo mai ricevuto risposte. Non si puo’ continuare a ignorare le nostre richieste di intervento, a far finta di non vedere. O peggio a dare la colpa alla ‘incivilta” dei cittadini che lasciano i rifiuti in strada non potendo fare altrimenti”, concludono Alfonsi e Vincenzoni.