RIMOZIONE DI UNA GRANDE DISCARICA ABUSIVA A PONTE MAMMOLO
E’ in corso la rimozione della discarica abusiva presente su un terreno di proprietà privata sito in via di Ponte Mammolo, nel Municipio IV, in prossimità del corso del fiume Aniene. L’area era stata oggetto di un incendio di rifiuti nel mese di agosto del 2023, mentre a luglio del 2024 aveva preso fuoco un’area a pochi metri di distanza.
Ama dal 23 dicembre u.s. sta eseguendo un intervento in danno del proprietario privato dell’area con una squadra formata da 8 operatori che lavorano con l’ausilio di un escavatore, un bobcat e un autocarro con braccio a ragno per ripulire il terreno da oltre 500 tonnellate di rifiuti, tra cui anche elettrodomestici, carcasse d’auto e suppellettili.
“Già sono state tolte 100 tonnellate di rifiuti”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che stamattina ha effettuato un sopralluogo insieme all’assessora capitolina all’Ambiente e ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, al presidente del Municipio IV, Massimiliano Umberti, al presidente di Ama, Bruno Manzi, e al DG della municipalizzata, Alessandro Filippi.
“Mettiamo fine a una ferita che ha creato disagi agli abitanti di questo territorio- ha spiegato Gualtieri- Con la rimozione dei rifiuti non solo si bonifica questa area ma evitiamo che finiscano nel fiume Aniene e da li’ nel Tevere. E’ un intervento particolarmente importante e atteso: avevamo fatto alla proprietà l’ingiunzione di ripulitura del terreno ma non è stata rispettata, e dopo un complesso procedimento amministrativo interveniamo in danno facendolo noi. Poi ci rivarremo sui proprietari per farci rimborsare i costi, che in questo caso ammontano a circa di 350mila euro”.
“Per ora la pulizia riguarderà soltanto i rifiuti rinvenuti in superficie” ha aggiunto l’Assessora Sabrina Alfonsi, “ma se il terreno dovesse in futuro diventare proprietà di Roma Capitale saranno svolte indagini anche sul sottosuolo per verificare un’eventuale presenza di rifiuti anche li’. Se ci dovesse essere una nostra presa in carico per espropri o qualunque altro motivo- ha detto Alfonsi- dovremo fare le caratterizzazioni come stiamo facendo, ad esempio, in tutti i parchi d’affaccio realizzati sul Tevere. Questo spazio, peraltro, sarebbe un parco d’affaccio già pronto.
Stiamo realizzando un intervento di ripristino ambientale ma anche della legalità, perche’ un proprietario non può avere una discarica funzionante a sua insaputa. Ci sono circa 700 discariche private abusive e noi le vogliamo controllare” conclude l’Assessora.
Nel triennio 2022 – 2024 sono stati oltre 300 gli interventi di rimozione di discariche abusive di rifiuti eseguiti da AMA, con un trend in crescita che ha visto nel 2024 raddoppiare il numero di interventi rispetto all’anno precedente, anche grazie all’incremento dei fondi a disposizione per questo tipo di operazioni, passati da 2,3 milioni di euro del 2023 ai 5 milioni di euro nel 2024.
Tra gli ultimi interventi di questo tipo effettuati da Ama ci sono quello su un’area a Collatina Vecchia (Municipio IV), per la rimozione complessiva di circa mille tonnellate di rifiuti avviati a trattamento e recupero; la bonifica nel Parco di Monte Mario e delle aree di via della Magliana (altezza stazione Muratella) e di via Isacco Newton (XI Municipio) ad agosto scorso, per un costo complessivo di 80mila euro; l’intervento all’interno del Parco Tevere Roma Sud a luglio con un costo di 300mila euro.
AMA ha effettuato una mappatura delle discariche presenti sul territorio cittadino, che risultano essere circa 700. Per la loro rimozione è stato stimato uno stanziamento complessivo di circa 20 milioni di euro per i prossimi anni.
Dal punto di vista della strumentazione tecnica utilizzata da AMA per realizzare l’intervento, la novità è rappresentata dalla presenza di un vaglio rotante, applicato al braccio di un escavatore, che consente la separazione del rifiuto raccolto dalla terra in cui si trovava e quindi un minor costo di gestione – perché diminuisce il peso – e una maggiore facilità di recupero di una parte del rifiuto da gestire, mentre la parte non recuperabile viene smaltita.
Roma, 16 gennaio 2025