9 maggio – La città ci parla, attraverso i luoghi. Nella Giornata che ricorda tutte le vittime del terrorismo, abbiamo reso omaggio alla figura di Aldo Moro nel luogo in cui fu rinvenuto il suo corpo nel bagagliaio di un auto e che ospita la targa in sua memoria in Via Caetani. Per anni preda della sosta selvaggia, con le auto ferme davanti ad un marciapiede talmente stretto da impedire a chiunque di fermarsi, è stato riqualificato dal Municipio I e reso più dignitoso. Grazie a Pierluigi Castagnetti, Enzo Carra, Lucio D’Ubaldo, Graziano Del Rio, Miguel Gotor, Flavia Piccoli Nardelli, Marta Leonori per aver partecipato, e al Presidente Davide Sassoli per aver inviato il suo messaggio di saluto.
Il 9 maggio è anche il giorno in cui – 43 anni fa a Cinisi, alle porte di Palermo – fu ucciso Giuseppe “Peppino” Impastato, giornalista e militante politico siciliano che pagò con la vita le sue denunce pubbliche contro il malaffare di Cosa nostra. Ci vollero più di 20 anni, dopo diversi tentativi di depistaggio delle indagini, per riconoscere Peppino come vittima della mafia.
A lui e ai tanti come lui che hanno perso la vita nella lotta contro la criminalità abbiamo voluto dedicare una panchina decorata da Simona Sarti, nel giardino di fronte al Tribunale civile di Roma per ricordare a ciascuno che la lotta per l’affermazione dei principi della legalità e della giustizia è una cosa che ci riguarda tutti ogni giorno.