7 Dicembre, 2024
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acli roma

4 febbraio -Oggi ho partecipato al Convegno delle Acli alla Fondazione Enpam alla vigilia della nona Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Quest`anno, grazie alla food policy che abbiamo iniziato a metter in campo, Roma avrà uno strumento in più per poterlo contrastare, grazie ad un provvedimento che individua le agevolazioni sulla Tari per ridurre lo spreco alimentare nella ristorazione e nella distribuzione e le modalità di certificazione del cibo raccolto.

🔹 Da un punto di vista economico stiamo parlando di uno spreco di 10 miliardi di euro e di questi 6 sono a carico del consumatore finale. Un fenomeno, quello dello spreco alimentare, che ha delle conseguenze negative, a cascata, su economia e ambiente.
🔹 Si stima che il 17 per cento di quanto viene coltivato nel mondo venga buttato e che tra l’8 e il 10 per cento la percentuali delle emissioni di gas serra su scala globale siano dovute proprio al cibo che non viene consumato.
🔹 Nel nostro Paese abbiamo a disposizione già da qualche anno uno strumento importante, la legge 166/2016 (Legge Gadda) che prevede dei meccanismi che favoriscono la riduzione dello spreco alimentare attraverso incentivi. Ed é da li’ che siamo partiti per prevedere lo sconto Tari per ristoratori e distributori.
🔹 A questo primo passo vanno affiancate attività formative e di sensibilizzazione nelle nostre scuole sui temi della lotta allo spreco, della sostenibilità ambientale e del consumo responsabile, una mappatura delle strutture che che in tutta la città contribuiscono al recupero delle eccedenze in favore delle persone in difficoltà, e la creazione di veri e propri hub con mense attrezzate, dove volontari formati per il recupero degli sprechi, possano preparare pasti da asporto.
🔹 Queste azioni costituiscono i cardini del piano strategico del cibo che stiamo scrivendo e che inizierà il suo percorso il prossimo 23 febbraio con la convocazione, alla presenza del sindaco Gualtieri, della prima seduta del Consiglio del cibo di Roma. Recuperare il cibo non solo ha un valore economico ma, forse più importante, ci regala il valore della relazione tra chi dona e chi riceve.

23 dicembre – Con Emiliano Monteverde  a Via Sabotino. Parte anche quest’anno, per il sesto consecutivo, il “Piano Freddo” del Primo Municipio. Da questa sera 14 persone, in prevalenza donne, potranno dormire in un letto e consumare un pasto caldo nella casa di accoglienza allestita in grazie a un progetto comune promosso dal Primo Municipio in collaborazione con Acli Roma, BINARIO 95 e Europe Consulting.

26 settembre – Quest’anno la #tavolatasenzamuri ha un valore simbolico ancora più potente. La pandemia ha reso i poveri più poveri, i deboli più deboli, i fragili più fragili. Noi sentiamo il dovere di non lasciare indietro nessuno e di dare un segnale forte alla città e a tutto il Paese per dire che la solidarietà non si ferma. Non si è mai fermata. In questi mesi di lockdown abbiamo attivato tutta la nostra rete sociale per far fronte alla più dura delle emergenze, la mancanza materiale di cibo per le famiglie che da un giorno all’altro si sono ritrovate più povere, senza neanche il pane. Il Primo Municipio è una grande comunità solidale! Grazie a Focsiv, Masci, Ferpi e alle tantissime associazioni che hanno pensato, voluto e organizzato questa meravigliosa tavolata! #distantimavicini #solocosebelle #noiandiamoavanti #primomunicipio

ACCOGLIENZA E SOSTEGNO ALLE PERSONE SENZA DIMORA.

11 Dicembre – Da lunedì 9 dicembre e fino a marzo 2020, parte il piano freddo del Municipio Roma I Centro per sostenere le persone senza dimora durante i mesi più duri dell’inverno, con due importanti attività.

La prima riguarda l’apertura del centro di accoglienza S. Anna, promosso dal Municipio con gli operatori di Binario 95, Acli di Roma e Cooperativa AutonomaMente, in accordo con le suore di S. Anna che hanno messo a disposizione una loro struttura in via Guicciardini. Il centro – cui si accede tramite colloquio presso l’help center in via di Porta San Lorenzo, 1 -offre 25 posti letto, docce e bagni, con stanze da tre letti e una zona donne e in pasti in collaborazione con i ristoranti della città.

La seconda attività è gestita dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Casa dei Diritti Sociali, in collaborazione con il Municipio, tramite avviso pubblico. Il progetto consiste nella messa a disposizione di un budget da parte del Municipio per finanziare progetti costruiti specificatamente sui bisogni espressi delle singole persone senza dimora. Questo progetto rovescia totalmente l’approccio usato sino ad oggi nei confronti delle problematiche dei senza dimora in questa città, mettendo al centro i bisogni della persona.

“Come Primo Municipio abbiamo il dovere e la volontà di tutelare tutte e tutti coloro che vivono senza dimora e che, all’arrivo del freddo, si ritrovano a dormire in modo improvvisato, aggiungendo alla solitudine il disagio del freddo e delle intemperie. Per questo abbiamo approntato il Piano Freddo, un servizio personalizzato e diffuso sul territorio per sostenere e prenderci cura di chi spesso è lasciato indietro. Quest’anno abbiamo voluto investire su una modalità sempre più capillare, per arrivare a sempre più persone e nuclei familiari. Nessuno escluso: perché le politiche sociali sui territori devono partire proprio dal processo di cura e inclusione rivolto a chi è più debole e ha meno strumenti per sopravvivere. Al piano freddo comunale che stenta ogni anno a dare risposte concrete, vogliamo contribuire con servizi e proposte innovative”. Così la Presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi.

L’idea di fondo è stata quella di tarare il piano sulle persone, sui loro bisogni, come indicato anche dalla Commissione Politiche sociali municipale, partendo dalla necessità di offrire un servizio personalizzato e un’accoglienza diffusa sul territorio. Abbiamo scelto di realizzare anche attività di secondo livello, offrendo la possibilità alle persone ospitate di avere colloqui con assistenti sociali del Municipio, di ottenere verifiche dei diritti inespressi presso l’Inps, attraverso il Caf delle Acli di Roma, di essere inseriti in percorsi di formazione. Nessuno escluso”. Continua l’Assessore alle Politiche sociali del Municipio Roma I Centro, Emiliano Monteverde.

La grande novità di questo approccio può incidere fortemente nei prossimi anni nella modalità di affrontare casi che da molto tempo, in assenza di flessibilità previste dalla amministrazione pubblica, non riescono ad avere degli sbocchi – pensiamo che ancora oggi nel piano freddo cittadino alle famiglie viene proposta la divisione del nucleo, provocando il totale rifiuto degli interessati che invece con questo municipale potremmo coinvolgere. Vorremmo dopo questa prima sperimentazione lasciare permanentemente aperte questa chiamata alle associazioni per fare in modo che durante tutto l’anno si possano affrontare casi che con servizi rivolti a grandi numeri non hanno mai avuto risposta”.

 

0ltre 5000 persone in 25 città italiane, da Alessandria a Catania passando per Roma, sedute a tavola nella stessa giornata nelle piazze e nelle vie simbolo cittadine per ribadire che nel nostro Paese nessuno è escluso.

15 giugno – Più di 5000 persone, 1000 volontari, 37 Associazioni nazionali ed internazionali, 25 città e località italiane, da Alessandria a Catania passando per Via della Conciliazione a Roma, una stessa giornata sabato  15 giugno alle 12,00 tutti insieme seduti alla Tavolata italiana senza muri. Un’iniziativa promossa da FOCSIV – Volontari nel mondo in collaborazione con il Municipio I Centro Storico d’intesa con MASCI – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani con il Patrocinio di ANCI e dell’UNCEMUnione nazionale comuni comunità enti montani, con il contributo del Progetto Volti delle Migrazioni cofinanziato dall’Unione Europea e come media partner Avvenire.

A Roma la Tavolata è stata imbandita in Via della Conciliazione, tra Via Traspontina e Via Rusticucci come lo scorso 20 ottobre, un lungo tavolo di 270 metri per ospitare 1300 persone, abitanti e non nella città eterna. L’iniziativa romana è stata resa possibile anche grazie al sostegno della John Cabot University, dal lavoro delle architette Anna Bettino e Stella Sciarrone, della Denny Kaye, Coldiretti Lazio, ACLI Roma, Roma Scout Center.

Tutti insieme per consumare un pasto frugale, offerto dalle organizzazioni, condividendo un pensiero comune: che la città come il resto di Italia condivide, integra, include, mescola culture, tradizioni, lingue, storie e cibi nessuno escluso. 300 i volontari di tante associazioni nazionali e locali che garantiranno la buona riuscita dell’evento e tanti gruppi di artisti di strada italiani e stranieri per sottolineare la multiculturalità della Tavolata.

L’iniziativa romana si inserisce nelle attività di accoglienza promosse dal Municipio I Centro ad iniziare da quella promossa lo scorso autunno Accogliamoli a casa nostra.

“Sono estremamente orgogliosa che il nostro Municipio ospiti anche quest’anno la Tavolata senza muri si è trasformata, grazie ai promotori di FOCSIV e l’intesa raggiunta con il Municipio che amministro e MASCI – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, in evento nazionale. Mi piace pensare che la prima edizione dell’anno scorso sia stata un seme che sta cominciando a dare i primi frutti. Frutti che ci parlano di solidarietà, accoglienza, convivenza pacifica e arricchente per un’intera comunità. Abbiamo sempre più bisogno di far vivere, e soprattutto incontrare, un’Italia diversa da quella rancorosa e respingente che viene raccontata. Non è così. Migliaia sono le esperienze di accoglienza diffusa, di costruzione di reti solidaristiche e di difesa del bene comune. Il 15 giugno una piccola parte di questi mondi si daranno appuntamento in Via della Conciliazione. Un patrimonio

di relazioni con il mondo dell’associazionismo a vocazione sociale il cui rafforzamento è stato fin dall’inizio uno dei nostri obiettivi, e che ci ha permesso in questi anni di realizzare moltissime iniziative a sfondo sociale a sostegno delle famiglie, degli anziani e a favore della multiculturalità, di cui vado particolarmente orgogliosa. Per realizzare la nostra idea di Municipio e di città, in cui vogliamo che nessuno resti escluso”. Ha sottolineato Sabrina Alfonsi, Presidente Municipio I Centro.

La Tavolata italiana senza muri si svolge nella stessa giornata in 25 città e località italiane, con le stesse modalità organizzative, con l’ausilio dei volontari, molti del MASCI e dell’AGESCI, ed un obiettivo comune: quello di sensibilizzare l’opinione pubblica che non tutti i cittadini sono dalla parte dell’esclusione, ma anzi molti sono a favore del dialogo e della solidarietà con chi ha di meno e con chi cerca lontano dalla sua patria una possibilità di vita migliore. Tutti, insieme intorno ad un tavolo, in un luogo simbolo, con un gesto altamente simbolico: la condivisione del medesimo cibo.

La Tavolata italiana senza muri nasce all’indomani di quella organizzata lo scorso 20 ottobre a Roma in Via della Conciliazione. Nasce dal bisogno di ritornare a ritrovarsi insieme intorno ad un tavolo per parlarci e per conoscerci l’uno l’altro. Nasce dalla nostra esperienza come FOCISV a fianco ai tanti poveri e vulnerabili che quotidianamente incontriamo nelle molte periferie del mondo. Nasce dalla necessità di ricordarci che il nostro Paese è terra di migrazione. Consapevoli che in ogni angolo del Pianeta vi abitano i figli dei migranti partiti dalle nostre regioni con poche cose e tanta speranza di avere l’opportunità di potersi costruire un futuro dignitoso e possibile. Noi oggi in memoria di questi uomini e donne apriamo i nostri porti, le nostre città dando rifugio a chi scappa dalla povertà, dalla fame, dai cambiamenti climatici, dalle guerre civili, dai conflitti e dalla paura di non poter garantire ai propri figli un domani sostenibile.– ha messo in evidenza Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV – A pochi giorni dalla Giornata Internazionale del Rifugiato, che si ricorda il 20 giugno, da Roma ed in tante parti di Italia rilanciamo un appello alla fratellanza, alla condivisione, all’accoglienza verso tutti nessuno escluso.”

“La Tavolata vuole essere un momento di convivialità e di condivisione di un pensiero comune: un’Italia accogliente, capace di pacifica convivenza e l’essere a tavola insieme per condividere un pasto, nei luoghi significativi della nostra bella nazione, per “scoprire nel volto dell’altro il nostro”, ci sembrava una delle più belle forme di comunicazione e di testimonianza, che si potevano dare sui temi dell’accoglienza. – ha evidenziato Sonia Mondin, Presidente MASCITuttavia, se la Tavolata è un segno, per lo scoutismo l’Azione è il Servizio, che noi rivolgiamo alla cura, alla gestione, di ogni bene che ci è comune, con l’impegno e la preoccupazione che ogni uomo sia trattato con equità, giustizia e soccorso nel bisogno: è anche questo il nostro modo di fare politica. Recuperando poi i valori di una fraternità internazionale, colonna portante dell’intera proposta scout, da diversi anni il MASCI sta lavorando sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza, anche assieme alle altre realtà scout europee e con FOCSIV. L’impegno ora è quello di un Appello che porteremo tutti assieme al Parlamento Europeo di BRUXELLES, per chiedere di modificare la legislazione vigente in tema di migrazioni, perché è molto più quello che ci unisce, rispetto a ciò che in tanti vogliono farci credere ci divida!”

La Tavolata italiana senza muri è promossa in Italia da 37 associazioni, Federazioni e ONG nazionali ed internazionali – ACI Azione Cattolica Italiana, ACLI Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, ActionAid, AGESCI Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, AOI Cooperazione e Solidarietà internazionale, Articolo 21, ASCS Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, Cara Italia, Caritas Italiana, Ce.I.S. Onlus – Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, Centro Astalli, CeSPI, CIF Centro Italiano Femminile, CINI Coordinamento Italiano NGO Internazionali, Comunità di Sant’Egidio, COREIS Comunità Religiosa Islamica, Emergency, ENGIM Ente Nazionale Giuseppini di Murialdo, FCEI Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Festival Ottobre Africano, Fondazione Migrantes, De La Salle Solidarietà Internazionale ONLUS – Fratelli delle scuole cristiane, Forum Terzo Settore, FUCI Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Itercultura INTERSOS, Iscos-Cisl, Legambiente, Libera, Movimento Rinascita Cristiana, Refugees Welcome Italia, Salesiani per il sociale, Slow food, Stranieri in Italia, UCOII Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, UISG Migranti, WWF Italia.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Samstag, 15. Juni 2019

 

La Repubblica.it

 

Alcune immagini della Tavolata di Roma:

#Tavolatasenzamuri  – www.tavolataitalianasenzamuri.it

30 maggio – Alla Camera di Commercio di Roma per la presentazione della ricerca sui giovani romani promossa da ACLI di Roma all’interno del progetto “Generare futuro”. Per generare futuro serve recuperare la speranza. Questo il compito della politica, ma anche degli organi di informazione, per il futuro. Per chi volesse approfondire ecco il video del mio intervento. #primomunicipio #noiandiamoavanti #nessunoescluso

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Donnerstag, 30. Mai 2019

 

16 Gennaio – Di fronte al dramma di questi primi giorni del nuovo anno, con nove persone che sono rimaste vittime del freddo e degli stenti nelle strade della capitale, il Primo Municipio vuole fare la sua parte. Grazie alla sinergia messa in campo con alcune realtà del territorio – come Acli Roma, Binario 95 e AttivaMente – che da sempre operano sui temi dell’accoglienza e della solidarietà verso coloro che più ne hanno bisogno – abbiamo attivato a Via Guicciardini 13 un centro di accoglienza notturna da 28 posti che garantirà non solo ricovero e pasti caldi ma anche un servizio di accompagnamento per la costruzione di nuovi progetti di vita.

Di fronte al dramma di questi primi giorni del nuovo anno, con nove persone che sono rimaste vittime del freddo e degli stenti nelle strade della capitale, il Primo Municipio vuole fare la sua parte. Grazie alla sinergia messa in campo con alcune realtà del territorio – come Acli Roma, Binario 95 e AttivaMente – che da sempre operano sui temi dell'accoglienza e della solidarietà verso coloro che più ne hanno bisogno – abbiamo attivato a Via Guicciardini 13 un centro di accoglienza notturna da 28 posti che garantirà non solo ricovero e pasti caldi ma anche un servizio di accompagnamento per la costruzione di nuovi progetti di vita.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Mittwoch, 16. Januar 2019