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Il parco d’affaccio “Prati dell’Acqua Acetosa” è da oggi aperto alla cittadinanza.

Il Sindaco Roberto Gualtieri e l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi hanno inaugurato il secondo dei cinque parchi d’affaccio giubilari; i progetti, con un investimento complessivo di 7,3 milioni di fondi giubilari, mirano alla valorizzazione del tratto urbano del Tevere, nell’ambito del masterplan che delinea una complessiva riqualificazione delle aree spondali del fiume.

All’interno del territorio del Municipio Roma II, nell’area golenale tra il Ponte della ferrovia Roma- Civita Castellana ed il ponte di Tor di Quinto, si estende un’area di 8,5 ettari, oggi completamente riqualificata con un investimento di circa 2 milioni di euro: i visitatori potranno seguire la sponda del fiume percorrendo il nuovo percorso pedonale, arricchito da cinque terrazze che invitano all’osservazione naturalistica e alla scoperta della biodiversità.

Il Parco è il risultato di un importante lavoro di bonifica e riqualificazione ambientale: all’avvio dei lavori, nel marzo 2024, l’area presentava gravi problematiche originate dagli usi impropri che negli anni si erano consolidati. I primi interventi, effettuati da Ama spa, hanno portato alla rimozione di oltre 3.952 tonnellate di rifiuti inerti, oltre 590 tonnellate di rifiuti indifferenziati, oltre 145 tonnellate di rifiuti ingombranti e metalli e oltre 520 kg di guaina rimossa.

Il seguente programma di rinaturalizzazione prevede la messa a dimora di circa 2000 gli arbusti e circa cento alberi, di cui 45 già messi a dimora, mentre nelle aree che sono risultate più compromesse è state eseguita un’operazione di copertura con terra di riporto che subirà un intervento di idrosemina. Il progetto ha, inoltre, realizzato una pista ciclabile all’interno del parco connessa al sottopasso adiacente al parcheggio, rigenerato e messo in sicurezza attraverso un intervento congiunto con società Giubileo.

 

murales-mobydick.jpegL’inaugurazione di oggi restituisce alla città un Parco con una forte vocazione naturalistica, ma anche artistica: i temi dell’acqua e della biodiversità sono valorizzati in un murale realizzato da Moby Dick, il più importante street artist italiano per quanto riguarda l’ambiente e gli animali.

Quest’area era uno dei luoghi più degradati della città e averla resa così bella, fruibile, silenziosa, è una gioia incredibile“; – ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri – La cura del Creato era una componente importante del magistero di Papa Francesco che sono sicuro che da lassù sorriderà a questa natura che è tornata accessibile a tutti. Ora il lavoro prosegue dal punto di vista della gestione“.

Abbiamo scelto di inaugurare il Parco in una giornata di cura collettiva della città, Roma Cura Roma. Non poteva esserci giorno migliore, proprio perché questo luogo è l’emblema e la maggiore azione di cura del territorio che l’Amministrazione ha fatto in questo ultimo anno. Un lavoro di bonifica, vegetazionale e ambientale, ma anche un lavoro che ha implicato la rimozione di insediamenti abusivi e pericolosi per gli stessi occupanti. Con l’apertura alla città, immaginiamo di poter curare questo bene comune con una gestione condivisa tramite i patti di collaborazione, il cui bando uscirà a breve sul portale di Roma Capitale. Inoltre, uscirà una manifestazione di interesse per la gestione di due chioschi ristoro. Invitiamo anzi tutte le realtà interessate a partecipare e a presentare le loro proposte di gestione condivisa per far vivere questo e gli altri parchi fluviali. Come Amministrazione fin dal nostro insediamento ci siamo impegnati a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale, storico ed ambientale che il nostro fiume rappresenta” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

All’evento erano presenti anche Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Responsabile organizzazione Giubileo, la Presidente del Municipio II Francesca Del Bello, l’Assessore della Regione Lazio, con delega al Territorio, Fabrizio Ghera e Bruno Manzi, presidente di Ama spa.

Roma, 10 maggio 2025

Roma, 10 maggio 2025 – “Roma Cura Roma culmina la sua quarta edizione con risultati straordinari che superano i numeri dello scorso anno: 19 mila i partecipanti, oltre 365 le iniziative svolte in tutta la città. Questa energia dimostra quanto la cura della comunità stia a cuore alle cittadine e ai cittadini romani, come momento di condivisione e di tutela dei beni comuni. In tutta Roma gli eventi sono stati molteplici e diversi, dalla messa a dimora di piante alle proiezioni cinematografiche all’aperto, dalla cura degli orti urbani ai corsi inclusivi di nautica e conoscenza del mare, dalle passeggiate ambientali alle visite culturali ” così l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi in occasione della quarta edizione della manifestazione; il progetto, quest’anno inserito negli eventi del Giubileo 2025, è promosso insieme a ACLI, AGESCI, CSV Lazio, FAI, Legambiente Lazio, MASCI, Plastic Free, Retake Roma e Ama spa e con il grande contributo dei Dipartimenti capitolini Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, degli uffici del decoro urbano e della Polizia Locale. Diverse le azioni di cura organizzate nei municipi, tra cui le iniziative di pulizia promosse da Plastic free, le attività di cura del territorio seguite dagli orti urbani, le visite a cura dei volontari FAI alla Chiocciola di Villa Medici e le proiezioni di film a tema ambientale dell’Associazione Cinema un Verde.
“Quest’anno tutti gli eventi raccontano la storia della città, del suo territorio, del suo patrimonio storico, culturale, gastronomico e di tutta la comunità che ogni giorno la abita. Roma vive anche grazie alla sinergia tra cittadinanza e istituzioni, una collaborazione che è essenziale in una città come la nostra: per questo ringrazio i copromotori per il supporto e tutti i cittadini che rendono ogni anno questa giornata sempre più partecipata. Roma Cura Roma è diventato un evento di città. Un appuntamento atteso. Parte ora il conto alla rovescia per l’edizione 2026″ conclude Alfonsi.

Roma aderisce a ‘No Mow May’, la campagna internazionale che invita a lasciar crescere naturalmente i prati nel mese di maggio, per favorire lo sviluppo della biodiversità e contrastare gli effetti del cambiamento climatico. L’adesione da parte di Roma Capitale all’iniziativa si inserisce nella più ampia azione, condotta dal Dipartimento Tutela Ambientale, volta a favorire la protezione e il miglioramento delle popolazioni di impollinatori e degli ambienti che li ospitano. Roma ha un patrimonio verde ed ecologico fruibile di grande rilievo che include un articolato sistema di habitat: dal 2022 è stata promossa, in via sperimentale, la creazione di oasi di biodiversità e di aree a verde spontaneo, mentre da quest’anno il metodo del taglio differenziato è stata attuato in modo sistematico in tutti i municipi. Nel rispetto delle caratteristiche climatiche e naturali di Roma, tale lavoro viene eseguito anche nei primi mesi autunnali, durante i quali continua ad esservi una crescita e una fioritura delle erbe spontanee in città.

«Aderiamo con entusiasmo alla campagna ‘No Mow May’ finalizzata a salvaguardare la biodiversità, attraverso sfalci selettivi dei prati che permettono la conservazione degli habitat degli insetti impollinatori. Come amministrazione abbiamo scelto di dedicare alcune aree verdi urbane a tale scopo. In particolare, dal 2025, il metodo del taglio differenziato è messo in atto in tutti i municipi con lo scopo di promuovere la gestione sostenibile delle risorse naturali e la conservazione della biodiversità a livello locale» ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.

Questo il link a Instagram sull’adesione di Roma a ‘No Mow May’:

https://www.instagram.com/sabrina.alfonsi/reel/DJUaT1LopU4/

Roma, 7 maggio 2025

Sono 340 le azalee capitoline che nei mesi di aprile e maggio decorano con un’esplosione di colori la scalinata di Trinità dei Monti; come da tradizione, anche quest’anno, le azalee del semenzaio di San Sisto sono esposte durante la fioritura a Piazza di Spagna. Per i visitatori sarà possibile ammirare due varietà di azalee; le “bianche di Spagna” e le azalee di varietà “fenicia”. La mostra, iniziata il 16 aprile, durerà fino alle prime settimane di maggio – secondo le condizioni metereologiche- e questo pomeriggio il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, assieme all’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi  sono stati in visita presso la manifestazione. L’allestimento è curato dal Servizio Giardini di Roma Capitale, secondo una tradizione iniziata negli anni ’30 del Novecento: la prima sede dell’esposizione era Villa Aldobrandini, per poi essere spostata presso Trinità dei Monti che dal 1952 accoglie la fioritura. Quest’anno le piante presenti sulla scalinata dialogano con le azalee che arricchiscono Via dei Condotti: si tratta di un ulteriore intervento realizzato dal Servizio Giardini in collaborazione con l’associazione “Via Condotti”.
“Come ogni anno, è una gioia ammirare sulla scala di Trinità dei Monti l’esplosione di colori delle nostre azalee fiorite. Queste piante vengono curate per tutto l’anno con grande dedizione e attenzione dalle giardiniere e dai giardinieri di Roma Capitale, che a San Sisto si prendono cura delle azalee monumentali, che ogni anno competono al concorso di Euroflora, e di quelle in vaso che ammiriamo qui a Piazza di Spagna” dichiara Sabrina Alfonsi. “Dalla nascita del semenzaio di San Sisto nel 1814, le azalee sono sempre state coltivate per esposizione e ornamento e sono piante che caratterizzano profondamente la città. Quest’anno alle 340 azalee della scalinata, si aggiungono quelle di Via dei Condotti, poste in collaborazione con l’associazione Via Condotti, che contribuiscono non solo a rendere più bella Roma, ma anche a rafforzare il dialogo con i comitati e le associazioni attivi in città” conclude Alfonsi.
Roma 28 aprile 2025

FESTIVAL DEL VERDE E DEL PAESAGGIO; ALFONSI. SI RAFFORZA LA RETE DELLE CITTA’ PER IL VERDE E PER L’AMBIENTE.
Roma, Bari, Milano, Napoli e Torino sono le città protagoniste del talk “Città biofiliche: strategie di verde urbano”, organizzato nell’ambito del programma odierno del Festival del Verde e del Paesaggio, per condividere riflessioni e strategie sul rapporto tra gli spazi urbani e la natura e sulla necessaria valorizzazione del patrimonio verde delle città. L’evento, moderato da Federico Ferrazza direttore di “Green & Blue”, ha visto la partecipazione di Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano, Elda Perlino, Assessora al Clima, Transizione ecologica e Ambiente del Comune di Bari, Vincenzo Santagada, Assessore al Verde del Comune di Napoli e Francesco Tresso, Assessore al Verde pubblico del Comune di Torino. Diverse le tematiche affrontate, a partire dalle sfide del cambiamento climatico e dalle politiche di forestazione, passando per la valorizzazione delle risorse idriche e arrivando alla riflessione sulle azioni di contrasto al consumo del suolo.
” Con oggi si rafforza la rete delle città a sostegno del verde urbano e dell’ambiente. Le città sono il luogo in cui si produce maggiormente l’inquinamento di questo pianeta. La nostra amministrazione, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica nel 2030, ha elaborato un piano clima e una strategia di adattamento climatico dove accanto ai grandi temi come la conversione del trasporto pubblico, c’è il tema del verde, della forestazione urbana e della depavimentazione.
Il fatto di aver elaborato una strategia di adattamento vuol dire costruire la risposta e provare ad essere pronti a quelli che saranno gli effetti del cambiamento climatico, anche attraverso le infrastrutture verdi, che diventando infrastrutture di vivibilità. Contestualmente è in atto una politica di valorizzazione della componente agricola, profilo in grado di contribuire in modo determinante alla produzione di cibo di qualità e di sviluppo della biodiversità” dichiara Sabrina Alfonsi
” Il talk di oggi è stato un ‘ottima iniziativa che ha permesso un confronto tra cinque importanti città sul tema del verde urbano. Questo scambio di relazioni è un lavoro fruttuoso e deve portarci a valutare come il verde cittadino ha una valenza sulla salute, sul benessere e sull’aspetto sociale, che impone uno sforzo collettivo, che passa anche attraverso lo scambio di idee e strategie” dichiara Francesco Tresso.
” I cambiamenti climatici sono in atto, ma la percezione della necessità di attuare politiche di mitigazione è così recente che ad oggi le infrastrutture pubbliche non sono in grado di sostenere questi cambiamenti. A fronte di questa situazione gli interventi da porre in essere sono vari come la depavimentazione oppure il nostro piano aria e clima che ha l’ambizione di anticipare alcuni traguardi che sono previsti per il 2050, come ad esempio la riduzione del 45% delle emissioni o ridurre al 45 % la circolazione della automobili” dichiara Elena Grandi.
“Napoli nella storia ha visto varie trasformazioni, ma presenta anche delle specifiche peculiarità: il problema del cambiamento climatico è un problema trasversale e multiculturale. Il nostro obiettivo è stato quello di capire come la collettività volesse vivere, quali erano le esigenze, anche in termini di salute. La nostra risposta è stata quella di progettare degli strumenti di crescita che fornissero nuovi modelli di vita e di fruibilità della città. Uno degli strumenti strategici è rappresentato dai parchi, aree importanti per la socialità e vivibilità. In uno tra questi, parco fratelli de Filippo, abbiamo messo in atto un progetto che permette a persone fragili o affette da dipendenza la coltivazione di un’area” ha condiviso Vincenzo Santagada. “L’amministrazione di Bari ha messo al centro dei suoi obiettivi il patto per il clima. Grazie al pnrr abbiamo messo in atto delle politiche di forestazione, promosso corridoi ecologici e progettato un parco marino costiero e un parco che sorgerà su un sito contaminato da amianto, che rappresenta un importante progetto di collaborazione con i cittadini. Un passo culturale importante è quello di passare da una concezione di verde ornamentale ad un verde ecosistemico, funzionale a garantire la vivibilità” ha dichiarato Elda Perlino.
Roma, 5 aprile 2025

Male Gardener Pruning Decorative Bushes With Trimming Shears In Private Yard.
La competenza in materia di cura del verde di pertinenza degli immobili di edilizia residenziale pubblica (ERP) di Roma Capitale, ha subito una notevole modificazione: l’amministrazione capitolina è infatti intervenuta con una ridefinizione dei compiti – inizialmente attribuiti al Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative- tra Dipartimento Tutela Ambientale e Municipi, attribuendo al primo la competenza in materia di verde verticale, mentre al secondo del verde orizzontale.
Sulla base delle nuove direttive, sono attualmente in corso le operazioni di cura delle alberature. Dei 340.000 alberi che compongono il patrimonio arboreo della capitale, 2612 sono situati all’interno dei comprensori degli alloggi sociali: è su tali unità che il Dipartimento Tutela Ambientale sta conducendo lavori di potatura; in alcune aree l’intervento ha previsto anche operazioni di sfalcio, sistemazione delle aiuole e di pulizia straordinaria, svolta in coordinamento con Ama spa.
Nella generale operazione di tutela delle alberature delle case popolari, il Dipartimento ha dato incarico agli agronomi di effettuare un censimento degli alberi e arbusti e di eseguire verifiche dirette a valutare lo stato di salute delle piante, avvalendosi del metodo VTA. Ad oggi, le vie interessate dai lavori sono via Andersen nel municipio XIV, via Lucci nel municipio XIII e via Canepa nel municipio IV. Sono invece terminate le operazioni nel municipio XIV, in particolare via Gallicano nel Lazio e via della valle dei Fontanili e nel municipio V in via Cocconi.
“L’edilizia residenziale pubblica è una componente essenziale di tutte le politiche dirette a realizzare la giustizia sociale: infatti rappresenta un canale per abbattere le diseguaglianze. Per raggiungere tali obiettivi, è essenziale anche la cura del verde delle case popolari,” ha dichiarato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, oggi in sopralluogo nel quartiere “Quartaccio”. “Finalmente abbiamo definito le competenze che spettano al Dipartimento Tutela Ambientale e ai Municipi, secondo regole chiare e responsabilità definite. La cura del verde urbano non assume esclusivamente un valore estetico, ma è presupposto per una corretta fruibilità del patrimonio arboreo, oltre al fatto che alberi sani tutelano la salute dei cittadini contro gli effetti del cambiamento climatico” conclude Alfonsi.
«La cura del verde nelle case popolari non è solo una questione estetica, ma un tema che riguarda direttamente la qualità della vita delle persone. Avere spazi comuni curati, puliti, accessibili significa migliorare la vivibilità quotidiana e rafforzare il senso di comunità nei nostri quartieri. Con la ridefinizione delle competenze sulla manutenzione tra Dipartimenti e Municipi, stiamo facendo una piccola grande rivoluzione a partire dalle nostre case popolari», dichiara l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi.
Roma, 28 marzo 2025

Gli orti urbani si rafforzano: è stata avviata questa mattina la prima consegna di parte dei materiali e delle strutture, acquistati dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale – per un valore di circa 130 mila euro-, destinati a supportare il lavoro agricolo che quotidianamente viene condotto all’interno di queste realtà. Gli strumenti selezionati e le strutture di supporto sono di vario tipo, a partire da elementi prefabbricati, depositi per gli attrezzi e contenitori per il recupero delle acque piovane, passando per panchine, pergolati e tavoli. La consegna attualmente in corso interessa undici realtà orticole, mentre le restanti riceveranno i materiali entro la prossima settimana.
“Continuiamo il nostro impegno per valorizzare gli orti urbani quali beni comuni e per fortificare il legame tra cittadini, associazioni e amministrazione. Le realtà orticole sono spazi condivisi di fondamentale importanza, luoghi in grado di sviluppare l’inclusione e le relazioni sociali, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e tutela della biodiversità. Roma ha bisogno di luoghi così per coltivare e far crescere una cultura del rispetto della natura e della cooperazione collettiva”, dichiarano Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti e Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale.
“Ortolino APS oggi rappresenta uno dei più importanti punti di aggregazione sostituendo quella “piazza” mancate nel nostro quartiere, ma purtroppo sino ad ora era privo delle essenziali dotazioni che avrebbero dovuto consentire la sua piena e corretta vivibilità.  Infatti la permanenza nell’area ortiva, anche per l’età avanzata di molti frequentatori, è fortemente limitata dall’assenza di una casetta che riduce le attività sociali ai soli mesi primaverili ed estivi. Finalmente, questa limitazione domani sarà risolta grazie alla consegna da parte di  Roma Capitale di una casetta in legno.
Per Ortolino questo intervento assume il significato di un riconoscimento delle attività svolte e dell’impegno profuso nel corso degli anni”  dichiara Giovanni Fattorini, presidente di “Ortolino APS”, una delle realtà coinvolte nel progetto di consegna di oggi –  a cui si aggiungono le associazioni ” Coltiva orto”, “Orti insieme”, “Aguzzano”, “Tor Sapienza”, “tor tre teste” , “della gru”, “Guglielmotti”, “senza età”, “arvalia” e “valle dei casali”.

Roma, 22 marzo 2025

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’Assessora all’ Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi hanno inaugurato il parco d’affaccio Oasi Naturalistica Lungotevere delle navi, da oggi pienamente fruibile dai cittadini. Il parco è situato in un’area di importante valenza naturalista, ex Oasi WWF, collocata tra Ponte Risorgimento e Ponte Matteotti, con un’estensione 1,6 ettari.

Questo intervento è il primo dei cinque parchi d’affaccio giubilari, che, con un investimento complessivo di 7,3 milioni di fondi giubilari, mirano alla valorizzazione del tratto urbano del Tevere, nell’ambito del masterplan che delinea una complessiva riqualificazione delle aree spondali del fiume.

In particolare, il progetto risponde ai criteri di fruibilità e accessibilità, anche con riguardo al profilo didattico, coniugando sostenibilità ambientale e paesaggistica. Con un finanziamento di 800 mila euro sono stati realizzati i seguenti interventi: un camminamento in legno, di lunghezza complessiva pari a circa 570 metri, connesso a slarghi e piazzole che occupano una superficie di 370 mq, dedicate alla sosta e ad attività didattico naturalistiche. È stata anche predisposta una staccionata sul bordo alto della riva. Le strutture, realizzate in legno con l’obiettivo di garantire il minimo impatto sulla flora e sulla fauna, dialogano con una rinnovata componente vegetazionale: infatti, l’area, per lungo tempo degradata, è stata rinaturalizzata attraverso il ripristino degli equilibri ecologici in modo da favorire l’aumento della biodiversità.  Inoltre, al fine di garantire la sicurezza nell’intera area è previsto un impianto di illuminazione.

“Siamo orgogliosi di inaugurare il primo dei cinque parchi d’affaccio giubilari. Colmiamo oggi una distanza: quella tra il fiume e la città, con l’obiettivo di rendere di nuovo fruibile il ricco patrimonio fluviale di Roma. Come Amministrazione fin dal nostro insediamento ci siamo impegnati a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale, storico ed ambientale che il nostro fiume rappresenta per Roma e per il mondo: il Tevere è un simbolo che raccoglie lo scorrere di cambiamenti profondi in grado di innovare costantemente il volto della città. Abbiamo lavorato per mesi per ripulire, bonificare quest’area che oggi torna ad essere un bene comune. Per il futuro immaginiamo di poterla curare con una gestione condivisa tramite patti di collaborazione: stiamo lavorando in questo senso, con l’idea di lanciare un avviso pubblico attraverso il quale individuare le realtà associative che potranno gestire questo nuovo spazio verde” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

Roma, 21 marzo 2025

In occasione del primo giorno di primavera, Villa Doria Pamphilj ospita l’evento organizzato da FAO in collaborazione con Roma Capitale, dedicato alla celebrazione della Giornata Internazionale delle foreste.  Fulcro della giornata è la riflessione sul ruolo centrale svolto dalle foreste nella sicurezza alimentare e nella nutrizione, attraverso una cerimonia istituzionale e un percorso educativo per gli studenti, dedicato alla scoperta della biodiversità e del cibo delle foreste. in particolare, sono in programma una serie di iniziative presso la Biblioteca degli Alberi e dei Fiori, la rappresentazione a livello botanico delle sette aree mondiali, anch’essa nata dalla collaborazione tra Roma Capitale e FAO.
“Questo è il primo degli eventi che Roma accoglie per celebrare gli 80 anni dalla fondazione di FAO, 80 anni di impegno per il diritto al cibo giusto, equo, solidale, per la tutela dei suoli e della terra e per il diritto all’acqua” dichiara l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, intervenuta per l’apertura dell’evento assieme al Direttore generale di FAO Qu Dong Yu e Stefania Costanza, rappresentante permanente dell’Italia presso FAO.
“Ci troviamo in questo bosco di relazioni, un sito che abbiamo fortemente voluto proprio per metterlo a disposizione della città, come luogo simbolico e didattico, di educazione, apprendimento e riflessione, oltre che come infrastruttura verde cittadina. Gli alberi ci nutrono: ogni giorno mangiamo alimenti che provengono dagli alberi ma spesso non ne siamo pienamente consapevoli. Proprio per questo oggi facciamo un viaggio alimentare e culturale attraverso le aree botaniche che costituiscono la Biblioteca degli Alberi e dei Fiori, ma anche un viaggio per condividere sapori e gusti da tutto il mondo, nella convinzione che il cibo giusto è strumento di pace, dialogo, condivisione tra i popoli” conclude Alfonsi.

Roma, 21 marzo 2025

Ottenuto il nullaosta della Procura, a partire da ieri, sono stati avviati i lavori di bonifica ambientale all’interno del Parco di Monte Mario, lungo il tratto che collega via Goiran a via Gomenizza. Dopo l’incendio del luglio 2024, l’area è rimasta per alcuni mesi sotto sequestro. Gli interventi saranno completati in un paio di settimane, in modo che l’intera area possa essere messa in sicurezza. La riqualificazione del Parco di Monte Mario, già avviata da tempo, prevede tre fronti principali d’azione: il primo nell’area di Parco Mellini, dove tra settembre e dicembre sono stati già sgomberati e bonificati diversi insediamenti abusivi. Un secondo fronte è quello corrispondente all’area in via Romeo Romei che, al momento, è posta ancora sotto sequestro, per consentire il proseguimento delle indagini sulle cause dell’incendio della scorsa estate. Ed infine, un terzo fronte, vicino al casale Gomenizza, che corrisponde all’area sottostante Villa Mazzanti, sede dell’Ente regionale Roma Natura. Qui, da ieri, sono stati avviati i lavori di bonifica ambientale.

La bonifica, che ha visto il coordinamento del Dipartimento Tutela ambientale, di AMA, dei Vigili e dell’ente regionale Roma Natura, ed è stata realizzata con l’ausilio di ruspe e bobcat, ha permesso la rimozione di un accampamento abusivo che, anche dopo l’incendio, continuava ad essere presente nell’area. L’azione di bonifica dai rifiuti e gli interventi sulla componente vegetazionale sono finalizzati alla creazione di una linea tagliafuoco larga 40 metri e lunga 100 metri, che avrà l’essenziale funzione di barriera per eventuali possibili incendi. Il corridoio verde sarà la via d’accesso principale al casale Gomenizza e permetterà ai cittadini di fruire di un percorso nel verde, contribuendo ad evitare la formazione di nuovi insediamenti abusivi.

«Dall’inizio del nostro mandato abbiamo dedicato grande attenzione e destinato risorse importanti per il rilancio del parco di Monte Mario, progettando e realizzando messe a dimora, nuove terrazze d’affaccio, percorsi e segnaletica per restituire alle persone la possibilità di fruire di uno dei più importanti polmoni verdi della città. Dopo gli interventi già conclusi sul versante Parco della Vittoria, finalmente, a seguito del dissequestro, possiamo ora procedere con la riqualificazione ambientale lungo il fronte Gomenizza, i cui lavori si concluderanno in un paio di settimane. Ripristineremo un percorso sicuro, nel verde, che collegherà in modo diretto via Goiran a via Gomenizza. Nel frattempo, sta anche procedendo l’iter per dare in adozione il casale Gomenizza: ora sono al vaglio le diverse proposte presentate. Questa area, dopo anni di degrado, viene restituita alla legalità e riconsegnata alle cittadine e ai cittadini che potranno finalmente godere, in piena sicurezza, di un parco che è un patrimonio verde prezioso per l’intera città», dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.

Roma, 18 marzo 2025