10 dicembre – Tre deleghe fondamentali per Roma, strettamente connesse tra loro che rappresentano in gran parte il futuro di Roma. L’assessora all’agricoltura, all’ambiente e al ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, nell’intervista a ‘’Radiocolonna Tv’’ confida di sentirsi impegnata, in prima persona, nella mission di sviluppo sostenibile, che contribuisca alle battaglie per il pianeta e a tutti gli obiettivi fissati dalla “Agenda 2030”, offrendo ai romani una qualità della vita migliore.
‘’L’inizio è la cura del verde (Roma è la capitale europea con più aree verdi n.d.r.) a partire dalla riqualificazione di tutte le ville storiche e da una gestione della rete dei parchi volta a renderli tutti fruibili’’. Sostiene l’assessora annunciando che uno dei primi provvedimenti che si sta già avviando è quello di consegnare ai municipi le aree verdi fino a 20.000 metri quadrati, insieme alle aree ludiche e agli arredi, mentre al Comune rimarranno in capo le alberature. ‘’Perché servono -spiega – delle specializzazioni per sistemare nel migliore dei modi il patrimonio arboreo cittadino, come nel caso della “toumeyella” (cocciniglia) che sta colpendo molti pini di Roma’’.
Altro obiettivo dell’Alfonsi è quello di potenziare il servizio giardini nei Municipi, tornando a scommettere sulla storica Scuola Giardinieri di Roma e dotando le ville storiche di un servizio di guardiania.
Roma è anche il comune agricolo più grande d’Europa. Come coniugare questo aspetto della città con l’espansione urbanistica che finora l’ha in parte sacrificata?
“Mi piace dire Agricoltura e agri-culture’’. risponde Alfonsi. ‘’ All’interno della città di Roma – continua – abbiamo due grandi aziende agricole comunali, con produzioni in house, e altre realtà agricole del circuito Coldiretti e Campagna Amica, che vanno ampliate e potenziate. Mi piace pensare a delle sperimentazioni di agricoltura sociale, rivolta alle persone più fragili, oppure a degli “agri-nido” rivolti ai bimbi 0-3 anni che potrebbero portare i più piccoli a vivere parte dei loro primi tre anni di vita in campagna, presso realtà agricole a ridosso della città urbanizzata. Oppure, ancora, trasformare alcune aziende agricole in agriturismi, per far cambiare ai turisti in arrivo a Roma la percezione del turismo in città, attraverso strutture nel verde che permettono in poco tempo di visitare il Centro Storico”.
In sostanza una nuova stagione per l’agricoltura romana che prelude anche nuovi posti di lavoro. ‘’Ci sono anche da sviluppare le produzioni a chilometro zero fatte in città’’. Rileva l’assessora portando esempio l’ olio IGP biologico con un suo marchio, che da quest’anno viene prodotto all’interno del grande Parco del Colosseo da 189 piante di ulivo. ‘’L’ etichetta è molto bella e raffigura il Colosseo ed un ramoscello di ulivo – dice Alfonsi – e sempre nel parco abbiamo anche miele e si produrrà presto anche vino, perché si stanno risistemando le Vigne Barberini’’…
‘’Coniugando meglio espansione urbanistica e agricoltura – sottolinea Alfonsi – potrebbe nascere opportunità di investimento per i fondi europei in arrivo con il Pnrr. Rilanciare l’agricoltura potrebbe diventare un modo per riorganizzare la città che a livello urbanistico si è sviluppata in maniera non omogenea. I terreni ‘’vuoti’’ – conclude – potrebbero diventare un asset per una diversa densificazione della città, ma questo sarà un lavoro che faremo insieme all’assessore all’urbanistica, per puntare su una innovativa urbanizzazione e la creazione di nuovi posti di lavoro ’’.