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DECENTRAMENTO

INTERVISTA | Sabrina Alfonsi (PD): “Da Raggi nulla di buono in 5 anni. Il mio successore? Spero uno della mia squadra”

Il mio successore? Spero uno della mia squadra”

Colloquio a tutto campo con la presidente del Centro Storico, dai successi raggiunti ai fronti aperti; per la successione, una personaltà della sua squadra. E sugli ambulanti: “La sindaca è paradossale”

di Tommaso Cardarelli

INTERVISTA A SABRINA ALFONSI SU ROMA TODAY

INTERVISTA | Sabrina Alfonsi (PD): “Da Raggi nulla di buono in 5 anni. Il mio successore? Spero uno della mia squadra”

Due mandati da presidente del I municipio, otto anni al governo del centro della Capitale d’Italia. “Un tempo giusto”, commenta Sabrina Alfonsi che in un colloquio a 360 gradi con RomaToday traccia un bilancio di questo periodo, parla della visione di un municipio governato dalla coalizione larga del centrosinistra in maniera strutturale, dei fallimenti nell’approccio della giunta di Virginia Raggi e del futuro del Centro Storico. E davanti alla prospettiva di un impegno diretto per il comune non si tira indietro.

Presidente Alfonsi, il suo è stato un lungo mandato nel Centro Storico. Volendo fare un bilancio della sua esperienza, quali sono i risultati di cui va più fiera?

Intanto ritengo di aver passato alla presidenza il tempo giusto. Chiunque amministri dovrebbe fare due mandati: è il tempo che serve per portare a compimento delle cose. Abbiamo cercato di promuovere il decentramento amministrativo al massimo possibile, ad esempio sul tema del verde pubblico: oggi il I municipio ha competenza totale delle aree verdi nelle scuole. Abbiamo scelto di occuparci noi delle alberature e oggi all’interno delle nostre scuole c’è manutenzione, sicurezza e cura del verde. Penso poi al progetto del verde condiviso: l’amministrazione municipale emette l’appalto per la manutenzione ordinaria e l’associazione che si prende l’area in carico fa miglioramenti e aggiunge piante, fiori, soprattutto fa vivere l’area, la anima così che sia vitale. L’ultima che abbiamo assegnato è quella del giardino di piazza Cairoli, ci dicevano che non potevano assegnarcela essendo zona di verde di pregio: questo voleva dire principalmente che era invasa da topi. Oggi c’è una splendida associazione che fa un gran lavoro e in primavera ci saranno piantate molte bellissime aiuole fiorite. Abbiamo aperto le scuole con i patti di collaborazione consentendo alle associazioni dei genitori di costruire dei momenti aggregativi anche al di là del calendario scolastico, stanziando anche quei contributi pubblici che abbiamo potuto mettere a disposizione. Di qui arriviamo alla nostra iniziativa del patto di Comunità, 110 associazioni hanno firmato un accordo per mettere in rete quel che già fanno. Io sono convinta che questa metropoli possa essere gestita solo se i municipi diventano comuni urbani, veri enti locali di prossimità che possano mettere a sistema le esperienze del terzo settore.

A proposito di questo, lei è in posizione privilegiata per spiegare come potrebbe funzionare una Capitale trasformata in grande polo metropolitano.

I municipi devono diventare comuni urbani all’interno della grande area di Roma, il sindaco di Roma deve essere il sindaco della area metropolitana eletto direttamente dai cittadini e all’interno dell’area metropolitana devono esserci i comuni, sia urbani che extraurbani con un sistema di bilancio perequativo. Per costruire quest’esito serve un disegno di legge in Parlamento e spero che in questa legislatura tutti i deputati e senatori di Roma si mettano d’accordo per votare una legge simile. In mancanza, sicuramente la prima delibera della futura consiliatura in Campidoglio deve essere quella del decentramento. Con la Raggi onestamente c’è stato un finto decentramento, laddove la sindaca non arrivava e non riusciva a intervenire,  passava la competenza ai municipi per togliersi il problema. Il decentramento delle competenze è una cosa seria invece, per la quale bisogna riflettere sia sulle risorse economiche che sulle risorse umane: avere la competenza senza le forze per attuarla è nulla.

Facciamo un esempio. L’amministrazione capitolina intende appoggiarsi al parere del Garante per rimettere a bando le licenze degli ambulanti. La sua valutazione su questa vicenda?

Paradossale. La sindaca chiede un parere all’authority mentre il suo dipartimento e il suo assessore chiedono il rinnovo automatico come d’altronde previsto da legge nazionale: la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Io penso che la Bolkenstein sia una opportunità per risistemare il piano del commercio su area pubblica, penso però che in questo momento comportarsi così sia assurdo, siamo in piena crisi economica, stravolgere oggi, senza una visione, settori che stanno in grande difficoltà è irresponsabile. Dimostra inoltre incompetenza amministrativa: non è che si dice “fate i bandi” e i municipi li fanno in automatico, c’è un lavoro dietro immane. Questo è un settore in cui le competenze fra comune e municipio sono mischiate, su sei bancarelle che si vedono in giro quattro sono del municipio e due del dipartimento, le edicole sono del municipio ma con un piano cittadino, i fiorai sono del municipio e così via. Se c’era la volontà politica di fare questo riordino bisognava fare un lavoro serio a monte e quando la sindaca fa questi annunci si ha la sensazione che non sappia di cosa parla.

Con l’epidemia da Coronavirus il centro, a Roma più che in altri luoghi, è duramente colpito. Da amministratrice, pensa che il dopo-pandemia vedrà le zone centrali delle nostre città con una vocazione mutata?

Io me lo auguro, la pandemia per i centri storici delle città d’arte e in particolare per Roma è un’occasione Abbiamo visto le nostre zone centrali gentrificate e diventate monofunzionali, sostanzialmente poli del turismo. Oggi infatti il centro è deserto con appartamenti vuoti e mentre i negozi di vicinato riprendono ossigeno, il commercio del centro storico è totalmente chiuso e anzi, speriamo che gli esercizi riapriranno. Noi dovremmo sfruttare questa occasione per far ritornare la popolazione nel centro storico, renderlo un luogo polifunzionale con sia residenza sia vocazione turistica. Bisognerebbe per questo attivare immediatamente una interlocuzione, provvedimenti per incentivare affitti lunghi a residenti e non affitti brevi a turismo. Nelle strade del centro vediamo già tanti cartelli con tante case vuote e tante persone che oggi sono manchevoli di quel reddito in più che magari era il secondo reddito della famiglia; oggi bisognerebbe intervenire come sta facendo Ada Colau a Barcellona perché il centro storico possa rinascere dopo la pandemia.

Si parla di lei come candidata sindaca, o come vice in ticket con il candidato Paolo Ciani. Il suo nome è ancora in campo?

Penso soprattutto che Roma abbia bisogno di una grande squadra, sia la squadra stretta del sindaco e degli assessori, sia dei presidenti di Municipio di cui nessuno parla e che invece valgono quanto un comune medio italiano. Servono le famose 100 persone a cui spesso accenna Francesco Rutelli e io penso che sia bene che la maggioranza di queste persone venga da un lavoro già fatto in città, che noi dobbiamo assolutamente valorizzare. Basta con quelli che arrivano in Campidoglio e “scoprono”, scoprono i buchi di bilancio, scoprono che ci sono le buche, scoprono, scoprono…ancora oggi c’è la sindaca che scopre le cose. Servono invece persone che amano la città e che hanno già  governato, messo a sistema. Se io posso mettere a sistema? Io ci sono, ma serve soprattutto vincere con un centrosinistra che non sia spaccato. Confido molto nel nuovo segretario del PD Enrico Letta e nel percorso che sta costruendo.

Il suo municipio è per certi versi un laboratorio su questo, dove convivono le forze civiche, Azione, le liste di sinistra. Questo scenario di coalizione può replicarsi a livello comunale?

Vorrei innanzitutto ringraziare il consiglio e una maggioranza composita ma sempre compatta che ha sempre sostenuto il lavoro della giunta: questo dimostra che ci sono certamente margini per un lavoro sulla città nell’ambito di una visione politica complessiva. Prendiamo il tema dell’immigrazione, con la Lega, che ho in consiglio, siamo distanti anni luce; nell’ambito della mia maggioranza non c’è invece una differenza di vedute e questo deve essere lo stesso spirto che ci porterà a governare in Campidoglio.

Ed esistono margini per un accordo sui territori con il Movimento Cinque Stelle?

Nella mia storia di amministratrice non ho mai avuto un sostegno da parte del M5S. Nella prima consiliatura questi esponenti non sapevano nemmeno dove fossero capitati e possiamo volendo ricordare degli episodi divertenti per quanto drammatici. Nella seconda consiliatura hanno provato inizialmente a svolgere un protagonismo che non sono riusciti a incarnare, poi c’è stata una difesa a oltranza del Campidoglio che onestamente mancava di visione. Direi che con queste personalità sostanzialmente non ci sono rapporti.

Un giudizio sui cinque anni di Virginia Raggi, sia a livello di azione amministrativa che nel concreto rapporto con gli organi decentrati come il municipio. E’ davvero tutto andato storto?

In onestà non mi viene in mente niente di buono. Parliamo di una giunta capitolina e il tema non è se la singola azione sia andata o meno bene. Virginia Raggi è mancata di visione, come dicevo: se si vogliono cambiare gli autobus per rendere la flotta sostenibile si fa una grande azione con un grande sforzo economico, non se ne cambiano due all’anno. Mi sento di promuovere l’assessore al Personale de Santis che ha lavorato bene; i concorsi sono stati sbloccati, bisogna farne altri perché nell’amministrazione c’è bisogno di personale nuovo, sono stati rimessi in campo gli impegni per la formazione. Questo è stato giusto.

Quali fronti lascia aperti a chi la succederà al I Municipio e che profilo vede per il futuro del Centro Storico? 

Sicuramente lasciamo aperti dei grandi progetti che non avendo avuto il Campidoglio al nostro fianco non abbiamo potuto chiudere. Parliamo ad esempio di via Giulia; con grande fatica sblocchiamo il procedimento amministrativo impantanato da anni e poi tutto si ferma altri tre anni perché non passava la delibera in giunta capitolina; finalmente il cantiere lo abbiamo aperto, ma mi sarebbe piaciuto molto inaugurarlo finito. Lascio aperto poi il grande progetto del borgo degli artisti di Paolo Caselli a Testaccio; qui posso dire che l’assessore ci ha seguito e parliamo della più grande riqualificazione del più grande borghetto nella città storica, atteso da anni. L’abbiamo lanciato con una visione e il tempo stretto non mi consentirà di vederne gli esiti. Quanto al futuro del I Municipio, lavorerò affinché il candidato del centrosinistra sia una persona della mia squadra perché i progetti aperti sono molti e penso che offrire segni di continuità sia la cosa migliore per le comunità che amministriamo. La mia giunta è cresciuta tutta insieme e oggi vedo delle personalità che sono all’altezza della sfida.

 

15 Ottobre – Viale degli Ammiragli si rifà il look, grazie ad un progetto di riqualificazione del grande square centrale promosso dal Municipio I. I lavori riguardano l’area compresa tra Via Cipro e Via Angelo Emo, in quanto la parte restante – compresa tra Monte Ciocci e Via Cipro – è già stata oggetto nell’ultimo biennio di alcuni interventi di sistemazione del verde e dell’area giochi sempre a cura del Municipio.

I sopralluoghi tecnici, effettuati prima dell’avvio della progettazione, avevano posto in evidenza alcuni elementi di criticità la cui soluzione rientra negli obiettivi della riqualificazione, insieme alla valorizzazione degli elementi positivi e delle potenzialità di tale spazio urbano.

Innanzi tutto la situazione di degrado generalizzata, conseguenza anche dell’attuale conformazione dello spazio con i muretti interni che rendono impossibile vedere dall’esterno ciò che accade al centro dello spazio verde, aumentando la situazione di insicurezza soprattutto nelle ore serali. A questo si accompagna una scarsissima qualità dell’arredo urbano esistente, il dissesto in più punti della pavimentazione esistente, la mancanza di attraversamenti pedonali protetti e una situazione caotica della sosta.

Tra gli elementi che potranno essere valorizzati e recuperati ci sono sicuramente le piante ad alto fusto presenti nell’area, tutte in buono stato vegetazionale.

Il progetto punta a riqualificare quest’area secondo la duplice definizione di giardino/parco, anche in considerazione delle sue dimensioni generose, per farla diventare un luogo capace di riconnettere tra loro parti del tessuto urbano ed esaltandone le caratteristiche di spazio pubblico destinato alla socialità, all’incontro, al tempo libero.

“L’obiettivo del progetto è quello di offrire alla cittadinanza un nuovo spazio pubblico, riqualificato e più sicuro, che si propone come naturale e possibile “estensione” dello spazio domestico in un quartiere residenziale densamente abitato” commentano la Presidente Sabrina Alfonsi e l’Assessore all’Ambiente del Municipio, Anna Vincenzoni. “Valorizzare i beni comuni e prendercene cura è stato uno degli obiettivi che come Giunta del Municipio ci siamo posti durante questo secondo mandato. La gestione e manutenzione degli spazi verdi è sicuramente uno degli ambiti rispetto ai quali a Roma in questi anni c’è stata una evidente sofferenza, e noi siamo fortemente convinti che il decentramento dei poteri e delle funzioni sia uno dei grandi temi sui quali intervenire per il futuro assetto di questa città, e che la gestione decentrata sia l’unico strumento che può consentire una gestione efficace dei servizi”.

Gli interventi previsti dal progetto riguardano principalmente la demolizione dei muretti interni, la – risagomatura delle aiuole e il loro allestimento con verde a raso e arbusti per quelle più piccole, verde e semina di fiori di campo nelle aiuole grandi al fine di ottenere nel variare delle stagioni “l’apparizione” di tappeti fioriti. Grazie anche al nuovo impianto di irrigazione a spruzzo e a goccia. Si procederà poi alla sostituzione della pavimentazione con elementi autobloccanti di diverse dimensioni e colori, che identificano i percorsi di attraversamento e le “stanze”, ossia le aree di sosta e relax, che verranno rifinite con un cordolo luminoso che creerà isole di luce radente in combinazione con le sedute.

Attraverso la risagomatura del perimetro esterno verrà ampliato il numero totale delle soste stalli auto che passano dagli attuali 43 a 50; la riduzione della carreggiata tra i due “blocchi” di aiuole consentirà infine di evitare il parcheggio “selvaggio” e di tutelare tutela l’attraversamento pedonale tra i due blocchi di aiuole.

24 luglio – Con 14 voti favorevoli, 2 astenuti (tra cui quello della Presidente Alfonsi) e 3 contrari, il Consiglio ha approvato nella seduta di giovedì 23 luglio la relazione annuale per il periodo luglio 2019 / giugno 2020

“Prendiamoci cura della nostra comunità” è il titolo che la Presidente ha voluto dare alla relazione di quest’anno.

Un anno che malgrado l’emergenza Covid ha visto approvare dalla Giunta municipale complessivamente 104 atti così suddivisi: 45 Deliberazioni di Giunta, 42 Direttive di Giunta, 5 Memorie di Giunta, 4 Ordinanze della Presidente, 4 Decisioni di Giunta, 4 Direttive della Presidente. Un dato molto superiore a quello che registrato in ogni altro Municipio della Capitale.

La relazione si è concentrata sulle tante attività messe in campo dal Municipio per far fronte all’emergenza Covid. La Presidente ha sottolineato come la rimodulazione dei servizi sociali abbia permesso di trasformare l’offerta di riparo dal gelo notturno per chi non ha una casa in riparo h24, l’apertura dei parchi per le persone con disabilità, i centri anziani che hanno trasformato i loro servizi ludici in servizi di sostegno psicologico al telefono per i loro iscritti, il servizio Doblò che, nel periodo di lockdown, non potendo più favorire la mobilità degli anziani, sono stati trasformati in preziosi veicoli per il trasporto di spesa e medicinali per le persone maggiormente in difficoltà e le attività rivolte ai minori con il centro di aggregazione giovanile di via Boezio e il centro Matemù che hanno proseguito le attività’ e i loro corsi in modalità on line, in collegamento con i ragazzi iscritti.

“La visione solidale e inclusiva della città che abbiamo cercato di declinare sul nostro Municipio – ha spiegato Alfonsi – è venuta fuori nel momento del bisogno. Il lavoro svolto negli anni precedenti dalla nostra amministrazione, e cioè quello di mettere al centro della nostra comunità le persone che nascono, vivono e attraversano il nostro municipio, ci ha aiutato a rispondere prima e in modo più efficace rispetto al resto della città. Un risultato di cui tutte e tutti dobbiamo andare fieri. Giunta, Consiglio e la sua maggioranza ma anche le forze politiche di opposizione. A questo riguardo voglio sottolineare l’atteggiamento di grande responsabilità che, di fronte all’emergenza, tutte le forze politiche, nessuna esclusa, hanno dimostrato”.

Rispetto alla criticità con il Campidoglio la Presidente ha sottolineato come il tema del decentramento continui a essere causa di confusione e inefficienza a danno dei cittadini.

“Il grande tema del decentramento – ha precisato Alfonsi – continua ad essere affrontato in modo frammentario, inefficace e senza alcuna visione della città futura, che permetta di programmare in modo efficace gli interventi sui territori, siano essi di competenza del Campidoglio o dei Municipi. Basti pensare alla surreale situazione che stiamo vivendo in questi giorni sulla vicenda del Campo Testaccio. A seguito della delibera dell’Assemblea Capitolina N. 30 del 2 aprile 2019 l’Assemblea Capitolina ha assegnato Campo Testaccio al Municipio. Da quel momento ci siamo subito attivati per trovare i finanziamenti necessari per il recupero della storica struttura sportiva. Pochi giorni fa, Il 14 luglio la Giunta regionale con la delibera 435 ha approvato uno schema di accordo tra Regione Lazio, Municipio Roma I, ASP Asilo Savoia per il recupero e la restituzione alla fruizione pubblica di “Campo Testaccio”, prevedendo il necessario finanziamento. Pochi giorni dopo, però, abbiamo appreso a mezzo stampa la presunta volontà del Campidoglio di riprendere la competenza sull’area. Una situazione che rischierebbe di bloccare nuovamente il raggiungimento dell’obiettivo. Non è nostra intenzione aprire uno scontro istituzionale dopo che per più di due anni abbiamo avuto un proficuo rapporto di collaborazione con l’Assessore Frongia. Per questo auspichiamo che venga accolto, dalla Sindaca Raggi, il nostro appello per sedersi al tavolo per firmare tutti insieme l’accordo”.

Introduzione alla Relazione

Relazione annuale della Presidente: luglio 2019 – Giugno 2020

11 dicembre – Con Estella Marino, parliamo di Roma. L’Osservatorio parlamentare su Roma è nato con i migliori presupposti. Dopo anni di stasi o anzi reticenza a parlare della Capitale in modo trasversale, finalmente i parlamentari romani si sono messi in rete. Sfruttiamo questa opportunità di dialogo, confronto, apertura, per fare di Roma una vera area metropolitana, con i poteri e le competenze che finora non è riuscita a dispiegare. Come cittadini, come amministratori cogliamo l’opportunità di essere di impulso all ‘Osservatorio perché sia davvero la volta buona! Grazie a Clelia Calisse per averci messo in rete.

 

13 settembre – Nell’incontro che c’è stato la scorsa settimana in Campidoglio Giulio Pelonzi, il capogruppo PD, aveva chiaramente detto alla Sindaca che, fermo restando il giudizio negativo sull’operato della Giunta Capitolina in questi tre anni, il PD sarebbe stato disponibile ad una collaborazione istituzionale sui temi di interesse comune per la città, primo fra tutti quello della sua forma di governo futura. Un tema che ci appartiene, come dimostrano le numerose proposte di riforma depositate in Parlamento da Walter Tocci, Marco Causi e Roberto Morassut.
Una collaborazione istituzionale, badate bene, che in questi tre anni è mancata perché il Campidoglio – forte di una maggioranza blindata in Assemblea Capitolina – si è sempre mostrato sordo alle proposte ed alle richieste provenienti dalle opposizioni e dai Municipi governati dal Centro Sinistra sui temi fondamentali per la città, dai trasporti ai rifiuti fino all’uso sociale del patrimonio disponibile.
Le dichiarazioni di ieri della Sindaca, che si propone come interlocutore unico del governo nella trattativa sui cosiddetti “poteri speciali” a Roma, vantando un rapporto a suo dire “privilegiato” con il Premier, sono sconcertanti perché ripropongono lo schema già visto finora, quello della “donna sola al comando”, che ha prodotto i risultati pessimi che tutti abbiamo davanti agli occhi.
Roma è una realtà troppo complessa, le sue funzioni sono troppo articolate per poter pensare di governarla da un solo centro di comando.
Oggi abbiamo finalmente un’occasione unica per cambiare il futuro di Roma, per renderla finalmente una città moderna, a patto che nella discussione sul suo rilancio vengano coinvolti tutte le istituzioni e tutte le forze politiche. Non sprechiamola.

 

30 agosto – Con la Sindaca #Raggi ho sempre avuto un rapporto schietto, riconoscendole ciò che ha fatto di buono e attaccandola per ciò che ha fatto di sbagliato e questo non cambierà con il nuovo governo. Ma una possibilità in più oggi si apre. Quella di arrivare finalmente a una legge speciale per Roma come per le altre grandi capitali europee che metta al centro un vero decentramento per i Municipi. Perché se è vero che registriamo il fallimento della giunta pentastellata è vero anche che molte difficoltà, legate alla governance di questa città, si susseguono da troppi anni e con amministrazioni di tutti i colori. Ho sempre lavorato per il bene della città, non ho mai fatto opposizione strumentale e così sarà ancora. Rimaniamo sui contenuti piuttosto che su possibili alchimie politiche.


Questo e altro ho provato a spiegare in queste interviste.

 

Sabrina Alfonsi: “Mi auguro che il nuovo governo dia più poteri ai Municipi”

“STATO CONFUSIONALE DEL CAMPIDOGLIO RICADE SULLE BAMBINE E SUI BAMBINI CON DISABILITA’ ”

4 giugno – Ieri Conferenza stampa sullo “stato confusionale” dell’Amministrazione capitolina nella gestione della città. L’amministrazione Raggi alterna accentramento e decentramento in base alle sue convenienze amministrative o politiche.
Manca una programmazione e a settembre alcuni servizi essenziali della città, compresi quelli relativi alla scuola, rischiano di non essere garantiti per incapacità amministrativa del Campidoglio. #Roma non può più andare avanti così.
Di questo e tanto altro abbiamo parlato nella conferenza stampa insieme alla Presidente del Municipio II Francesca Del Bello e ai Presidenti del III e VI Municipio Giovanni Caudo e Amedeo Ciaccheri.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Montag, 3. Juni 2019

 

E puntualmente I rischi che abbiamo denunciato sono già oggi diventati realtà. Questa mattina il nostro Assessore alle Politiche Sociali Emiliano Monteverde ha partecipato ad una Commissione scuola capitolina in cui è stato spiegato che il bando per l’assistenza Oepa (Ex Aec) scolastica per i bambini e le bambine con disabilità è ancora in alto mare e non sarà pubblicato prima della fine di giugno. È evidente che, rimanendo così le cose, a settembre l’anno scolastico partirà con migliaia di famiglie che si vedranno private di un servizio fondamentale.

Il grado di approssimazione di questa Amministrazione è davvero arrivato a un livello senza precedenti. Come pensano di risolvere questo problema? Riassegnando ai Municipi le risorse necessarie dopo che lo scorso anno avevano deciso di accentrarle? E se si quando, visto che siamo all’inizio dell’estate?”.

Sia chiaro che come Municipio non intendiamo prestarci a offrire un servizio a singhiozzo, facendo da tappabuchi magari fino alla fine dell’anno. Una delle grandi e più utili conquiste in questo settore è aver garantito la continuità educativa che in tal caso verrebbe messa in discussione.

 

Roma Today 3 giugno 2019

repubblica 04.06.2019

corriere roma 04.06.2019

16 aprile – Migliorare l’azione politica ed amministrativa significa anche alzare lo sguardo oltre i propri confini per cercare lo scambio di esperienze e di buone pratiche con altri enti locali, con l’obiettivo di offrire ai propri cittadini il meglio.

Con questo spirito la Presidenza del Primo Municipio, fin dal primo mandato, ha avviato una serie di contatti con altre pubbliche amministrazioni che hanno portato, nel tempo, risultati molto interessanti.

Ricordiamo ad esempio l’ormai pluriennale gemellaggio con la XIII^ municipalità di Parigi, dal quale nasce l’interscambio tra due culture affini che ha dato origine alla Settimana Francese a Roma e quella italiana a Parigi.

Anche il patto di amicizia con l’isola greca di Samotracia, siglato a maggio del 2016 con il Sindaco Athanassios Vitsas, è basato sulla reciprocità degli interessi e sull’amore per le comuni radici culturali, ed è diventato lo strumento per promuovere scambi turistici e culturali tra Roma e l’isola greca, in particolare rivolti agli studenti.

Condividere la cultura è il modo migliore per creare il senso di comunità, quello che forse manca oggi nella nostra Europa. Lavorare sui giovani va proprio in questa direzione, per evitare che l’Europa diventi una cosa diversa da come l’avevamo immaginata.

In questa stessa direzione va il Protocollo di collaborazione siglato il 15 aprile scorso nello studio del Sindaco di Bari, Antonio De Caro, dalla Presidente Sabrina Alfonsi  e da Micaela Paparella, la Presidente del Municipio I del capoluogo pugliese. Due donne, rappresentanti delle due Municipalità che rappresentano i Centri Storici delle due Città, dopo essersi incontrate ed essersi trovate in sintonia, nelle scorse settimane hanno deciso di avviare una collaborazione con l’obiettivo di promuovere e consolidare i rapporti di amicizia e scambio in ambito culturale, sociale e turistico tra le due città.

“Uno degli aspetti più interessanti del protocollo – spiegano le due Presidenti – è sicuramente legato alla grande attenzione che entrambe le nostre Amministrazioni riservano a tematiche molto importanti quali i diritti civili, la parità di genere e la partecipazione dei cittadini, anche quelli più giovani, come testimoniano la presenza in entrambi i territori della Casa delle Donne e la promozione di strumenti per coinvolgere i ragazzi delle nostre scuole e fargli conoscere i meccanismi che regolano il funzionamento degli organi di rappresentanza politica ed amministrativa a livello municipale”.

 

Roma, 12 aprile 2019  –  La mobilità nel centro storico, il nostro progetto d’accoglienza “Aiutiamoli a casa nostra”, l’appuntamento di domani con gli altri tre Presidenti di municipio di centrosinistra a Corviale per voltare pagina e cominciare a ricostruire l’alternativa alla giunta Raggi nella nostra città. Questo e altro nella mia videointervista a Roma Fanpage.it.

 

VIDEO INTERVISTA A SABRINA ALFONSI