17 Gennaio, 2025
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Venerdì 13

Dopo il Sociale va in scena la Scuola, potremmo dire. Dopo la presentazione ieri del Piano Sociale, stamattina nell’Auditorium Parco della Musica si è svolta Seconda edizione del  Concerto delle Scuole del Municipio Roma I Centro .  Hanno partecipato moltissime scuole, dalla Scuola Ebraica al Virgilio, dal Mazzini al Foscolo, al Mamiani, il Newton, il Kennedy, il Galilei impossibile nominarle tutte, sono troppe. Ed è  stato emozionante vedere sul palcoscenico tanti ragazzi e ragazze di diverse età, davanti a un pubblico così folto da riempire quasi completamente  l’enorme  Auditorium. Un evento che è stato possibile grazie alla collaborazione del Municipio  I con la Rete delle Scuole, vale a dire l’Assessore Alessandra Ferretti  e  Giovanni Figà-Talamanca che ho ringraziato di cuore.  Così come le dirigenti scolastiche e gli insegnanti che si sono impegnati direttamente con i ragazzi dando loro l’opportunità di studiare ed esercitarsi.

La musica è una parte importantissima del processo educativo, eppure spesso non è valorizzata, e non è l’unica carenza. Recentemente sono stata ‘intervistata’ da uno studente del Righi che alla fine mi ha chiesto quale aspetto  della scuola vorrei migliorare  – se potessi farlo – e quale cambiare radicalmente . Ho risposto che migliorerei la formazione aprendola all’esterno. Se metà della formazione avvenisse fuori dalle aule scolastiche, in laboratori, musei, scuole di lingua straniera ecc  si inciderebbe di più.  E non lo dico per criticare le scuole, ma per esperienza personale: io ho imparato di più fuori dalla scuola che dentro. Quanto ai cambiamenti, modificherei radicalmente la partecipazione politica nelle scuole: il sistema dei decreti delegati ormai non ha più senso, mentre si assiste a una grande partecipazione dei genitori attraverso le associazioni dei genitori.

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Più tardi, all’Infopoint di Piazza Sonnino si discuteva del Turismo a Roma, e del Centro Storico come vetrina del mondo, con Luigina Di Liegro già Assessore Comune e Giorgio Carra, candidato consigliere. Un tema cruciale per la capitale e in primo luogo per il nostro Municipio I.

Come incentivare i turisti a visitare la capitale?  E come avvicinare romani e turisti?

Dobbiamo innanzitutto valorizzare il fantastico patrimonio culturale che possediamo attraverso l’adozione di politiche finalizzate ad orientare l’investimento di risorse. Ma non basta.  Oggi i turisti fanno fatica a visitare la città,  li vediamo passare, scarrozzati su quei giganteschi pullman che vanno dappertutto, malvisti dai residenti perché intasano ulteriormente le strade del centro storico e non solo di quello .

Avevo proposto di abolirli, quei bus turistici, o almeno di fermarli prima, ma non abbiamo avuto il sostegno di nessuno, neanche della Giunta Marino nemmeno per  cancellare alcune fermate. Ma resto convinta che non siano un bene per la città e che l’alternativa potrebbe essere un modo di fare turismo più sostenibile e più vicino alla cittadinanza.  Dei percorsi per conoscere la città e non solo i suoi pur meravigliosi monumenti .

A questo proposito, butto lì un’idea: nel I Municipio, abbiamo tanti nuovi artigiani, soprattutto a Trastevere e Monti.. Inventiamo un festival municipale delle botteghe storiche e contemporanee con due edizioni all’anno, promosso dal I Municipio  così da poter abbattere tutte le autorizzazioni: un  festival del genere, insieme ad altre iniziative simili, potrebbe contribuire a ridurre il turismo mordi e fuggi.

Al Circolo I ragazzi del ’48, nei dintorni del Portico d’Ottavia, storica anima dura della comunità ebraica  romana, incontriamo persone  disponibili a parlare di tutto anche della città e dei suoi problemi. Shabbat Shalom.

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Voglio concludere il racconto di questa giornata con due parole su un articolo appena uscito sulle pagine romane di Repubblica: l’ho molto apprezzato perché ha divulgato un tema al quale tengo moltissimo, quello della collaborazione fra pubblico e privato. Cittadini, imprese, fondazioni possono fare molto per aiutare la nostra città a risollevarsi nostro compito è quello di aiutarli  con le nostre idee  e con meno burocrazia.

Abbiamo lanciato due bandi,  Roma sei mia e Nuova Linfa, attraverso i quali i privati possono partecipare ai lavori pubblici,  alla manutenzione del verde, diventando i ‘nuovi mecenati’, come li ha chiamati Repubblica, in cambio di una targa che riconosce il loro impegno.

I risultati non sono mancati.  Grazie a loro siamo riusciti a risistemare il Giardino Degli Aranci e Piazza Cairoli e a ripiantare la quercia nella piazza della Quercia dietro a piazza Farnese. Nuove adesioni – ricorda l’articolo – faranno tornare un salotto piazza Poli, uno degli ingressi d’onore alla Fontana di Trevi, ma anche via San Basilio e dintorni, a pochi metri dalla fontana del Tritone e da via Veneto. Altri interventi stanno riqualificando lo storico spazio della Quercia del Tasso al Gianicolo e hanno già fatto il restyling di largo del Tritone e dello spazio davanti alla chiesa di santa Maria in Monserrato.

Un successo insomma, che ci impegniamo ad alimentare col prossimo mandato.

 

Sabato 14

Il Complesso dell’ex Mattatoio di Testaccio è un luogo che stimola idee di ogni genere, forse per via dei begli spazi. Allo Spazio Factory ,appunto,  alle 13  #IDitiInPasta  ha l’obiettivo di insegnare ai bambini a mangiare sano. Iniziativa lodevole: è da piccoli che si acquistano le abitudini alimentari, e i vizi che in seguito è difficile togliersi. Ne abbiamo approfittato anche noi per un pranzo al volo  chiacchierando con i  presenti.

 

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Il tempo di un caffè  e via ad abbracciare i candidati consiglieri del Municipio I Barbara Ingrosso e Livio Ricciardelli che aprivano la loro campagna elettorale.  Per Barbara è la prima volta, Livio era già con noi al Municipio, candidato del Circolo PD Trastevere dove io stessa mi sono fatta le ossa e sono iscritta. Ed eccomi di nuovo a Testaccio per l’Evento Rione Testaccio Cuore della Cultura  che si svolgeva nell’area giochi di piazza S. Maria Liberatrice. Un progetto curato dal Comitato mamme, papà, nonni e nonne.  Questo è davvero ancora un rione vissuto, dove parlare di comunità di cittadini ha un senso, ed è una cosa bellissima di cui i testaccini devono andare fieri.  Altri rioni invece rischiano di ritrovarsi sempre più dei gusci vuoti, magari bellissimi , abitati da pochi privilegiati e visitati da frotte di turisti – come sta succedendo  non da oggi nel centro storico e a Trastevere, un rione che conosco bene perché ci ho lavorato e ci vivo.  Per questo dobbiamo impegnarci a mantenere la vita all’interno del territorio, a mantenere quella stratificazione sociale che nel centro storico c’è sempre stata – non ci sono sempre stati solo i ricchi, c’erano tutti. – Dobbiamo creare opportunità abitative, e neppure questo è sufficiente perché l’aumento ed il mantenimento della “residenzialità” passa per le scuole,  il verde, le strade e tutta la rete di welfare e di servizi sociali.

Fra le tante cose Testaccio ospita anche il GayCenter, dove raggiungo Roberto Giachetti. Sono i giorni dell’approvazione della legge sulle Unioni Civili con coda di apprezzamenti e di polemiche specie dopo la sortita del candidato Sindaco Marchini che se eletto non celebrerà unioni gay , ha dichiarato. “Sono qui oggi non solo a titolo personale e politico, ma anche come Presidente del Primo Municipio” premetto. Le Istituzioni democratiche hanno il dovere di tutelare i diritti e la pari dignità sociale che l’art. 3 della nostra Costituzione riconosce a tutti i cittadini, senza distinzioni. La comunità del Primo Municipio è orgogliosa di avere a Testaccio la sede del Gay Center, che ha dato risposte a tanti giovani e si è battuto con forza perché la nuova legge sulle unioni civili venisse approvata.

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La giornata di sabato si conclude al BiblioBar – sul Lungotevere Castello, proprio sotto Castel S. Angelo  dove sono stati presentati  i candidati della Lista PD al Municipio I.  Per l’occasione è arrivato anche il presidente del PD Matteo Orfini.

 

Domenica 15

Un sole magnifico accoglie al Circo Massimo le tantissime donne che non hanno voluto mancare la giornata conclusiva, con maratona, di Race for the Cure, la manifestazione contro i tumori al seno arrivata alla diciassettesima edizione. Uno stuolo di magliette bianche ma anche rosa:  quelle delle donne che hanno affrontato il tumore del seno e si rendono visibili indossando la maglietta di quel colore. Donne coraggiose che hanno deciso di non nascondersi dalla malattia e di solidarizzare con chi come loro vive o ha vissuto un momento difficile della propria vita. Una battaglia che ci insegna come la prevenzione sia la miglior cura possibile,

Il Municipio I e il Comune di Roma ne sono perfettamente consapevoli. Ma è importante  riaffermare questo messaggio, ricordare alle donne e alle loro famiglie che non sono sole lungo la corsa per la vita, contribuire a raccogliere fondi per aiutare le donne, migliorare la qualità delle cure e della ricerca.
Anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin non ha voluto mancare l’evento.

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Nel pomeriggio al Parco di San Gregorio al Celio ci aspettava una gioiosa Festa della Primavera  : giochi, spettacoli e tanta allegria grazie all’ Accademia Internazionale di Teatro, al Centro Educativo Interculturale San Gregorio e all’asilo interculturale Celio Azzurro, uno spazio dove le diversità culturali sono riconosciute come risorse da valorizzare.

Ho voluto fortemente i centri interculturali, perché in questa città c’è un forte bisogno di intercultura, che negli ultimi dieci anni non abbiamo più elaborato: quindi, ci troviamo a finanziare sempre le stesse strutture e addirittura sempre meno, perché non ne abbiamo la possibilità,  e senza poter valutarne l’operato. Dobbiamo rimettere in discussione il modo in cui si fa intercultura a Roma, altrimenti non andremo avanti, perché ripercorreremmo strade che nel frattempo si sono chiuse.

 

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E a proposito di intercultura in senso lato,  il candidato al Consiglio del Municipio I Islam Shobin all’Associazione Casa Africa Onlus presentava la sua campagna elettorale .

Ci sono dei nuovi italiani che aggiungono ricchezza alla nostra città. Per un vivere civile e moderno è necessario che abbiano la loro rappresentanza nelle istituzioni.  Non potevamo assolutamente mancare.

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La nostra domenica si chiude con un aperitivo  nei locali del Bar Vanni a Prati con Michela Di Biase candidata all’Assemblea Capitolina di cui ha fatto già parte. A destra è stata oggetto di frecciate perché è la moglie del ministro Dario Franceschini, in realtà alle comunali ha preso più di 4500 voti e sarebbe entrata in Campidoglio anche se fosse stato eletto sindaco Alemanno.

 

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Lunedì 9 Maggio.

Le campagne elettorali non si fermano mai, ma il lunedì è comunque un inizio.

E questa settimana comincia con un bel compleanno: la Festa dell’Europa  Il  9 maggio del 1950 infatti Robert Schumann, allora ministro degli Esteri francese,  pronunciò la dichiarazione che diede il via al cammino dell’Europa Unita, un percorso che si è intrecciato con la storia del nostro Paese. E bene ha fatto la dirigente scolastica Brunella Maiolini a voler festeggiare questa data in due dei plessi scolastici, il Gian Battista Vico e il Pistelli, dove ci ha invitati.

Per questo e per l’impegno che trasmette quotidianamente ai nostri ragazzi la ringraziamo.

Gli studenti sono stati fantastici:  quelli della G.B. Vico hanno cantato l’inno all’Europa, alla Pistelli abbiamo assistito a una vera e propria lezione sulla storia europea. Bravissimi.

Contro il sentimento di sfiducia che si sta in parte diffondendo, contro le forze anti -europeiste che vorrebbero portarci indietro di decenni, si deve far riferimento ai valori che sono alla base dell’Europa, che è patria dell’umanesimo, crocevia di lingue, popoli, culture, tradizioni. L’Italia, come del resto ogni altro paese del vecchio continente, può farcela da solo a fronteggiare le sfide globali che sono davanti a noi. E’ giusto oggi ricordare il cammino che è stato fatto che ha portato a molte conquiste: al grande valore di poter circolare liberamente in Europa, all’esistenza di una moneta comune, a tutti quei progetti, come l’Erasmus, che fanno sì che i giovani di oggi, a differenza delle generazioni passate, abbiano l’opportunità di viaggiare, arricchirsi culturalmente conoscendo lingue e paesi diversi.

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Più tardi alla Sala Margana ci aspettava un evento per noi molto importante: la conferenza stampa con la quale i presidenti di 7 Municipi – cinque uscenti e due nuovi candidati – hanno presentato pubblicamente le liste civiche che li appoggiano.  E’ la prima volta che accade,

la prima volta che a Roma si presentano liste civiche legate al presidente del Municipio.

Penso che in questa campagna elettorale avremo un astensionismo altissimo, e le persone che vanno a votare non vogliono votare i partiti. Eppure non è questo il vero motivo che ha spinto me, e altri colleghi candidati presidenti di Municipio, a puntare molto sulle liste civiche. Siamo convinti che l’amministrazione, la società e la politica si potranno rigenerare solo attraverso persone già oggi al servizio del loro quartiere, della città, del paese, dove sanno di poter dare una mano.

Persone che non sono professionisti della politica, tutt’altro, ma lottano per obiettivi concreti – ne so qualcosa, l’ho fatto per anni – nell’interesse della comunità, si mettono a disposizione nonostante siano già a disposizione della società, persone disposte a spendere parte del loro tempo per tale attività, esclusivamente per passione, come stanno già facendo.

C’è un grande bisogno di una massa nuova, civica, ma non cinica, perché la Politica per me è quella con la “P” maiuscola. E abbiamo bisogno di più Politica, di visioni da mettere a confronto e da comunicare.

Le liste non sono apparentate con quelle comunali, nessuno fa da traino a nessuno. Il bacino elettorale è quello in cui ciascuno ha profuso il proprio impegno, senza il paracadute delle organizzazioni di partito, senza capibastone ai quali rispondere. Il successo delle liste sarà determinato dal contributo di ciascuno.

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Nel pomeriggio siamo passati a salutare Davide Curcio e Stefania Di Serio, due Consiglieri uscenti che si ricandidano nella lista del PD per il Municipio I; hanno lavorato tanto e bene, abbiamo bisogno del loro contributo e facciamo loro tanti auguri.

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Dopo di che ci siamo lanciati in una serie di ‘aperitivi’ in case private, i cui proprietari – di solito donne, a dire il vero – hanno aperto le porte per farci incontrare persone interessate a  conoscere da vicino  la candidata alla presidenza del loro Municipio. Una signora, una giornalista che conosciamo bene, aveva organizzato addirittura una gran cena. Appuntamenti del genere si sono susseguiti tutta la settimana.  Un bel segnale, una collaborazione attiva da parte di cittadini e cittadine, ai quali va il mio ringraziamento.

 

Martedì10 Maggio.

In mattinata  all’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis  è stata  presentata la manifestazione Suonaroma,  La Città in Concerto, organizzata dall’associazione culturale Visioni e Illusioni. Una serie di 88 concerti – dal pianoforte solo alla musica da camera, dalla lirica al jazz – per un intero fine settimana si sono svolti nei musei, piazze e siti archeologici  della Capitale. Un’invasione musicale unica nel suo genere, con star internazionali e giovani musicisti di talento .  Ho ringraziato l’associazione, in particolare Ettore Spagnuolo e Gaia Vazzoler per il coraggio e la tenacia dimostrata nell’aver progettato e realizzato un evento così complesso. Come Municipio siamo stati ben lieti di offrire la massima collaborazione per portare a compimento una manifestazione tra le più significative di questa primavera culturale romana nell’anno del Giubileo, un vero grande regalo alla nostra città ed un altro splendido esempio di cosa si può fare quando pubblico e privato entrano in sinergia.

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Dalla musica allo sport. Al Palazzo delle Federazioni sportive veniva invece presentata  ufficialmente la ventitreesima edizione di Volley Scuola – Trofeo Acea, un’edizione che si rivelerà speciale. Tante le squadre che parteciperanno a questo appuntamento storico, decine gli istituti, centinaia i ragazzi che scenderanno in campo per dar vita alla manifestazione di pallavolo scolastica per eccellenza, grazie all’associazione SSLAZIO VOLLEY.

Come Municipio, stiamo lavorando molto sul tema dello sport, che fa parte integrante del tema della vita, a partire dai più giovani. Dopo l’apertura di 10 centri sportivi municipali nelle palestre delle scuole primarie e secondarie, vorremmo ampliare l’offerta attraverso un protocollo d’intesa con la Città Metropolitana per aprire al territorio anche le palestre degli Istituti Superiori, numerosissimi nel Municipio.  Tra i nostri obiettivi, la realizzazione di una palestra regolamentare per ragazzi e ragazze over 14 , che oggi manca nel territorio, di uno skate park e di una rete di playground.  Ma quello più ambizioso resta veder realizzato entro i prossimi cinque anni il nuovo centro sportivo di Campo Testaccio.

La sera A Testaccio, a Cantieri Rubattino, insieme a Paolo Masini ancora un saluto,  alla candidata nella nostra lista civica Elisabetta Salvatorelli, attivissima anche sui social networks.

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Al Bar Moretto a Borgo Santo Spirito ci aspettava un incontro con i commercianti, al quale sono intervenuti anche rappresentanti delle bancarelle. Molta gente e tanti i problemi sul tappeto, tanta anche la frustrazione, e la rabbia talvolta . Il tema è quello della legalità, o meglio della illegalità: da quella più grave legata alla corruzione e all’infiltrazione della criminalità e della mafia anche nell’ambito di commercio, abbigliamento, concessionarie di auto e ristorazione, a fini di riciclaggio; a quella che potremmo chiamare micro-illegalità, esemplificata  dai tantissimi,  continui casi di occupazione abusiva del suolo pubblico da parte di  ambulanti, ristoratori, abusivi di ogni genere.

Problemi coi quali ci siamo misurati direttamente, con la  battaglia contro i ‘tavolini selvaggi’ a piazza Navona e a Campo dei Fiori. Una guerra vinta allora, ma fino a quando?

Commercianti ed esercenti sono giustamente frustrati, ci chiedono perché contro gli abusi non sequestriamo le licenze, non facciamo chiudere gli esercizi dei colpevoli. Me lo chiedevano nei giorni scorsi anche su Facebook  lamentando la nostra impotenza davanti alla ripetuta (malgrado le molte denunce)  occupazione abusiva a vicolo del Piede, a Trastevere, che impedisce il passaggio di ambulanze e taxi.  Il fatto è che ci sono delle regole, noi possiamo arrivare fino alla denuncia penale, e lo abbiamo fatto, ma non è previsto il ritiro della licenza. Dobbiamo insieme far cambiare la regola ed inserire il ritiro delle licenze a quei locali che occupano abusivamente il suolo pubblico, a quelli che non rispettano la raccolta differenziata e così via.

Ci serve una pianificazione per il suolo pubblico di Roma, e una tappa molto importante sarà la direttiva Bolkestein, la cui prima scadenza sarà nel 2017: un’opportunità per ridisegnare la città e diminuire le bancarelle. Ho già comunicato al candidato Sindaco Giachetti che su quel punto della direttiva non possiamo chiedere alcuna proroga e non possiamo essere impreparati.

Dopo di che servono anche controlli continui da parte dei Vigili, ma questo è un altro, purtroppo annoso, problema. Che non dipende certo dai Municipi.

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Mercoledì 11 Maggio.

L’evento della giornata è stato senz’altro la presentazione del Piano Sociale Municipale 2016-2018  nel magnifico Salone del Commendatore di Borgo Santo Spirito, sala piena e posti in piedi, operatori e gente comune interessata .  Una tavola rotonda organizzata in collaborazione con la Asl Roma1, per cui ringrazio ancora l’Assessore alle Politiche Sociali Emiliano Monteverde,  soprattutto per la sua capacità di collegare, motivare, coinvolgere tutti gli attori, senza lasciare inascoltato nessuno .

Ma cos’è un Piano Sociale Municipale? E’ una guida ragionata allo sviluppo delle Politiche Sociali del nostro territorio, in grado di concentrare le risorse in campo verso obiettivi condivisi, individuati in base ad un’attenta analisi dei bisogni che sono stati rilevati.

In sostanza,  è un programma che dettaglia le iniziative e le azioni che il Municipio si impegna a fare nel triennio. Un Piano analogo, più in grande ovviamente, lo ha annunciato recentemente la Regione. Il Municipio I lo ha anticipato partendo per primo, come ha riconosciuto quasi con stupore Stefano Giulioli  Direttore Dipartimento Politiche Sociali Roma Capitale :“Siamo rimasti colpiti, non succede mai, ci ha colpito  il lavoro fatto”.

La verità è che si parla tanto di buche, di verde e di commercio, ma le competenze maggiori  il Municipio le ha sulle Politiche Sociali e sui Servizi.  E delle cose le abbiamo fatte, seguendo il nostro metodo partecipativo.

Un lavoro accurato di costruzione di una cultura di collaborazione e di rete fra Municipio, Asl e organizzazioni del terzo settore ci ha permesso di migliorare l’offerta di servizi ai cittadini –come l’avvio del primo P.U.A. integrato per l’accesso ai servizi – e di realizzare  numerosi progetti a sostegno degli anziani, dei disabili, delle persone più fragili e per l’integrazione dei cittadini stranieri, tema che va assumendo sempre maggiore importanza in questo momento storico. Nel prossimo futuro sarà fondamentale attuare gli obiettivi e le priorità individuate col nuovo Piano Municipale.

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Mercoledì è stata anche una giornata da ricordare. Finalmente anche in Italia una legge sui diritti civili,  una legge che il nostro paese aspetta da 28 anni e che si merita in pieno.
Un passo avanti deciso nel segno della responsabilità e della cittadinanza.
Dopo tanti tentennamenti oggi l’Italia è un paese più giusto, un paese che cambia per migliorare la vita di persone che ogni giorno vivono affetti, bisogni e aspettative.
Un paese che rispetta in pieno la sua Costituzione riconoscendo pari dignità a tutti i cittadini.

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Giovedì 12 Maggio

Oggi le nostre due Assessore Anna Vincenzoni e Alessandra Ferretti hanno voluto porgere un omaggio floreale presso la lapide che ricorda Giorgiana Masi, la giovane di 19 anni uccisa il 12 maggio 1977 a Ponte Garibaldi durante una manifestazione studentesca. Perchè Roma non dimentica.

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Ho molto apprezzato l’apertura a Testaccio dello spazio “Sottosopra! – L’archeologia a piccoli passi”, dedicata ai bambini, ma non solo a loro, iniziativa della Soprintendenza e del Museo Explora col patrocinio del Mibac, il ministero dei Beni Culturali.  Un’area ludico-didattica, accolta nel Nuovo Mercato di Testaccio, è in grado di avvicinare bambini e adulti all’affascinante scoperta del passato in un viaggio multisensoriale e didattico nella storia di Roma e del Rione Testaccio.  Con visite guidate, grandi e piccoli  vengono accompagnati alla scoperta del commercio romano e della storia del Rione, attraverso i reperti e gli edifici rinvenuti sotto il nuovo mercato e nelle vicinanze.

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Nel pomeriggio non abbiamo potuto fare a meno di andare al FIlmstudio, lo storico locale di cinema d’essai di via Orti d’Alibert  a Trastevere, punto di ritrovo delle avanguardie culturali romane e straniere, che aveva lanciato l’iniziativa Il Progetto Culturale di cui Roma ha bisogno –  Costruiamo insieme la Casa di Tutti. Un dibattito aperto, come si evince dal titolo, un incontro fra associazioni, cittadini, operatori e artisti – nessun politico o candidato invitato, ma lo spazio era ed è aperto – per sollecitare proposte e testimonianze, nella convinzione che un rilancio culturale di Roma sia centrale  per far ripartire la città.

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Un proposito che non possiamo non condividere, così come il fatto che persone diverse siano pronte a fornire le proprie competenze e idee per la rinascita della capitale incontra in la sensibilità del Municipio I riguardo alla partecipazione dei cittadini – come testimonia il Regolamento della Partecipazione che  abbiamo approvato in via sperimentale per fornire uno strumento di gestione partecipata al governo locale. Siamo pronti a ricevere e valutare le proposte emerse dal dibattito.

Una città come Roma deve ripartire dalla cultura e può riemergere come protagonista solo con una visione mirata attraverso progetti seri e possibili. Per favorire lo sviluppo economico del territorio occorre valorizzare l’enorme patrimonio culturale che abbiamo. Come? Attraverso l’adozione di politiche finalizzate ad orientare l’investimento di risorse sia pubbliche sia private verso i settori della produzione culturale e del turismo. Come Municipio I abbiamo lavorato per costruire una rete di soggetti e operatori della cultura – censendo le realtà culturali del territorio, mappando le maggiori criticità, individuando le possibili strategie a sostegno – cosicché operassero in modo sinergico. Un primo esempio è l’Ufficio Speciale per la Partecipazione Europea (UOSPE), che fornisce supporto e assistenza per la partecipazione a Bandi Europei per la Cultura e non solo,  e ha già prodotto risultati positivi. L’interruzione prematura del mandato ci ha impedito di vedere altri frutti di questa come di altre azioni intraprese, che contavano su altri tre anni.

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Abbiamo poi raggiunto Roberto Giachetti nella poco distante Casa Internazionale delle Donne di via della Lungara. Il candidato sindaco del PD era stato invitato per rispondere alle domande delle donne, che sono state davvero tantissime e quasi tutte su cose concrete, dalle buche ai servizi sociali. Abbiamo ascoltato con interesse, lasciando a lui il compito di rispondere.

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DIARIO –  Da Giovedì  5 a  Domenica 8 maggio.

Per quanto non sia una politica di professione, so bene che le campagne elettorali sono sempre un turbinio di appuntamenti, manifestazioni, occasioni di incontro con pezzi si società su temi che ci stanno a cuore. E anche questa – la mia seconda campagna dopo una presidenza del Municipio 1 interrotta in anticipo – non  credo che farà eccezione.

Questo Diario cercherà di darvene conto due volte la settimana, e scusate se salto qualcosa.

 

GIOVEDI’ 5, primo giorno della campagna, è cominciato all’insegna della cultura in un luogo magnifico. Presso il chiostro della basilica dei SS Bonifacio e Alessio sull’Aventino, dove l’associazione ‘Il Libro Porta Consiglio’ proponeva le Letture da G. Gioacchino Belli.

 

Più tardi, a piazza Augusto Imperatore veniva presentato il Vansharing,  nuovo servizio di noleggio di furgoni elettrici, per il trasporto di merci nel centro storico.  Iniziativa lodevole di Roma Mobilità, un passo in avanti per garantire una modalità sostenibile anche per lo scarico merci in Centro Storico.

 

Nel pomeriggio un brindisi con Sara Lilli, di nuovo candidata a fare parte della nostra squadra al Municipio1; ne abbiamo conosciuto capacità  e attivismo, le facciamo tanti, tanti auguri.

 

VENERDI’ 6.  Il workshop “Per Roma 2030” allo Stadio Domiziano, promosso dalla Iacovelli and Partners per mettere a confronto le visioni di istituzioni, politica e imprese sul futuro della capitale è stato per noi un’occasione per ribadire il nostro pensiero sulle Olimpiadi, un tema sul quale ci sono punti di vista opposti.  Ho detto che se di fronte alla candidatura di Roma diciamo che non ne siamo capaci abbiamo perso definitivamente. Abbiamo davanti 6-8 anni di tempo, dobbiamo trovare le forze necessarie.

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Ma il tema centrale qui,  e da noi particolarmente sentito, è stato quello della collaborazione fra pubblico e privato. Oggi se un imprenditore ha un progetto e cerca di portarlo avanti incontra un’amministrazione che anziché agevolarlo frappone ostacoli.  Certo le leggi esistenti non aiutano, ci sono troppi livelli decisionali che intervengono. Ma allora dobbiamo dire che il decentramento non è più uno slogan, se la politica non si muove col prossimo mandato saremo costretti a fare un patto col Parlamento o un’iniziativa popolare, perché senza un vero decentramento non governiamo più la città.

No, così non va. Questa città ha bisogno di tutti gli attori.

 

Sempre venerdì Open House Roma 2016 presentava l’evento annuale che il 7 e l’8  ha consentito l’apertura gratuita di centinaia di edifici della Capitale.  “Sostenere una visione, di una città aperta, condivisa, partecipata da tutti in cui hanno trovato spazio centinaia tra architetti, artisti, associazioni no profit, fondazioni”, è la filosofia di Open House.

Per due giornate non solo le persone hanno avuto libero accesso agli edifici di importanza storica e artistica, ma hanno potuto visitare anche opere più recenti, edifici contemporanei e cantieri in costruzione così da poter rendersi conto dell’evoluzione di Roma.  Un evento che contribuisce a formare in noi un senso di appartenenza in quanto membro di una stessa comunità, rendendo la città un luogo abitabile.

 

E ancora. Il dibattito sulla Mobilità organizzato dal circolo del Pd di Trastevere, ospite Walter Tocci, già vicesindaco nella prima giunta Rutelli e assessore proprio alla mobilità, si preannunciava così affollato che lo si è dovuto spostare alla Casa delle Culture. Tanto è sentito il problema dai cittadini del Municipio1.

 

Si è parlato di tante cose, di Metro C, di cura del ferro, temi ricorrenti.

Io penso che la Metro C sia uno dei peggiori capitoli degli ultimi 20 anni, per come è stata pensata, per quanti soldi sono stati spesi, per quanto tempo ci si è messo.

Noi dobbiamo realizzare un sistema  di trasporto nel più breve tempo possibile. Chiudiamo la partita della Metro C al meglio e velocemente con le stazioni minime necessarie.

Dopo di che dobbiamo assolutamente ragionare sulle reti di tram. Siamo passati dall’essere la prima capitale europea per quanto riguardava i trasporti, nel 1922 avevamo la miglior rete di tram d’Europa, un sistema fantastico totalmente smantellato per ritrovarci oggi il fanalino di coda perché non abbiamo un sistema coerente che funzioni. Anche della Metro C abbiamo continuato a parlare in termini puramente tecnici, e non più come risoluzione ai problemi della città.

Quando fu redatto  il piano mobilità di Roma  si cercò di dare delle risposte su temi cruciali: collegamento della periferia con il centro, pedonalizzazione del centro e la grande area archeologica dei Fori. Sono ancora cruciali oggi? Forse no. Oggi abbiamo il problema di connettere la periferia con la periferia: spostarsi tra periferie è un’impresa ardua che richiede un mezzo privato. Per quanto  poi concerne la pedonalizzazione del Centro, occorre una risposta energica, poiché il Sindaco deve contrastare le lobby da un lato, ma dall’altro non deve penalizzare il turismo.

Noi vogliamo realizzare un centro storico fatto di isole pedonali, ciclo-pedonali o aperte al solo trasporto pubblico, collegate tra loro, con dei parcheggi di scambio per evitare il massiccio afflusso da parte di mezzi privati.

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SABATO 7.  Il giro comincia alla scuola elementare via IV Novembre  dove viene inaugurato l’orto nel cortile nella giornata di apertura della scuola alle famiglie.

IV novembre scuola

E via a piazza San Cosimato dove ci aspetta una azione simbolica ma, nel suo genere, significativa. Il Municipio1 ha patrocinato il progetto “Cilento Capitale”, promosso dall’Enoteca CIBBI di Antonio d’Agosto per far conoscere il Cilento attraverso le sue bellezze naturalistiche e gastronomiche.  Un “Ponte Vitale” che colleghi la Capitale e il Cilento, legato al vivere sano e la dieta Mediterranea. Un genere di iniziative da potenziare e valorizzare perché la ricchezza, la varietà e soprattutto la qualità elevatissima della produzione enogastronomica italiana è universalmente riconosciuta ed apprezzata nel mondo.  Sabato abbiamo piantato in un’aiuola della piazza cuore di Trastevere degli arbusti della macchia mediterranea, a suggello e simbolo di questa relazione, gli stessi verranno infatti piantati laggiù.  L’evento è stato anche un’occasione per incontrare i cittadini.

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Alle 13 ci aspettava un picnic al parco di via Teulada  per festeggiare tutti insieme  con le associazioni di cittadini la firma del Protocollo d’intesa tra Municipio, Roma Natura e Associazioni del Territorio che disciplinerà la futura gestione dell’area verde.  Noi speriamo fortemente che la costituzione di questo presidio da parte dei cittadini e delle istituzioni sia il primo passo di un percorso che ci condurrà alla realizzazione di un Parco pubblico degno di un tale nome.  E sia chiaro, al grande parcheggio a piazzale Clodio diciamo no, noi siamo dell’idea che al centro storico non può più arrivare quella mole di traffico, si deve fermare prima. E poi piazzale Clodio è già un luogo ingolfato, con lo stadio, la Rai, i tribunali, e vicino la Città Vaticana.

 

Il Tribunale di Roma a piazzale Clodio, appunto. Quel giorno si apriva a mille ragazzi delle scuole della regione Lazio. L’hanno chiama Notte Bianca della Legalità ed è stata una delle varie iniziative fra le quali ci siamo dovuti dividere nel pomeriggio.

E poi via all’associazione di promozione sociale e culturale “Fermenti attivi” che cura progetti rivolti a insegnanti, educatori, genitori e studenti con l’obiettivo – assolutamente benemerito, comunque la si pensi –  di arginare episodi di bullismo omofobico e di educare alla diversità e al rispetto. Fermenti Attivi inaugurava la nuova sede in via Torino 150.

 

La giornata è continuata con una visita guidata ai giardini di San Sisto riservata a coloro che hanno partecipato all’iniziativa ‘Per fare un albero’, e poi in serata abbiamo approfittato dell’Open Day Roma per visitare gli scavi archeologici sotto il Mercato di Testaccio.

 

DOMENICA 8.  Cominciamo la giornata a Trastevere, il rione dove vivo (pur essendo nata a piazza Mazzini) e al quale sono particolarmente affezionata. Il Piccolo Cinema America e la Fondazione Cinema per Roma hanno organizzato dei percorsi culturali dedicati al Cinema a Trastevere, che miravano a far riscoprire il rapporto a più facce del rione trasteverino e la cinematografia:  ripercorrendo (con l’aiuto visivo di tablet) i luoghi in cui sono state girate memorabili sequenze di tanti film, e andando a visitare laboratori legati allo spettacolo come la Sartoria Teatrale Farani, nonché le  numerose sale cinematografiche del rione, la maggiore densità cittadina un tempo, prima che negli ultimi anni molte di esse fossero riconvertite o chiuse.  Un problema con quale mi sono misurata nel confronto con i ragazzi che da anni occupavano l’ex Cinema America, che il proprietario voleva destinare ad altro uso. Una battaglia vinta trovando un altro spazio, pubblico questo, per i giovani  che hanno poi dato vita all’associazione Piccolo Cinema America che oggi continua la tutela degli spazi culturali nella città, in particolare nel Municipio 1.

 

In tarda mattinata ai Giardini ‘Nicola Calipari’ a piazza Vittorio ci attendeva un progetto di un genere del tutto diverso, il “Cammino per l’armonia delle fedi” organizzato in collaborazione fra Tavolo Interreligioso di Roma, e Comitato di piazza Vittorio Partecipata, anche in vista di intitolare al Cammino per l’armonia delle fedi un viale dei Giardini – una scelta che assume una valenza particolarmente significativa dato che nel rione Esquilino convivono numerose etnie e culture diverse.

Siamo stati lieti di comunicare che esiste un nuovo spazio dove l’armonia tra i popoli contrasta l’analfabetismo religioso e culturale, un punto di riferimento per l’educazione culturale e religiosa dove la convivenza tra le diversità diventa sempre più esempio di pace, di arricchimento e di accoglienza tra culture e credi religiosi.

Il diritto alla religione lo dobbiamo infatti intendere in quanto diritto umano, diritto alla diversità e al rispetto tra i cittadini all’interno della comunità. Una buona amministrazione non pone una religione sopra l’altra ma lavora per un equilibrio tra le religioni. Una buona amministrazione tutela e promuove la pluralità religiosa tra i cittadini. E ci auguriamo che la ricerca costante del dialogo tra le diverse civiltà e religioni possa contribuire a garantire la pace nel mondo e nella nostra città, in quanto favorisce percorsi di conoscenza reciproca, rispetto e integrazione.

cammino religioni

Ma domenica scorsa era anche la Festa della Mamma, e dove festeggiarla se non alla Casa Internazionale della Donna, storico punto di riferimento per le donne? Lo è diventato dal 1992, dopo anni di attivismo spontaneo in quel complesso del Buon Pastore che nei secoli scorsi fu un reclusorio femminile. Brunch e discussione erano promossi da I Love Mum, un progetto di co-working  e co-life che dal 2014 si occupa di innovazione sociale, contemporaneo e di qualità. Un progetto di spessore che nasce dall’esigenza di dover conciliare aspirazioni professionali, relazioni sociali e famiglia. Abbiamo discusso dei servizi offerti dal Primo Municipio, quali migliorare e quali aggiungere. Siamo stati lieti di partecipare.

i love mum

Chiusura in bellezza della domenica alla grande festa al Centro Sociale Anziani San Saba di Largo Enzo Fiorito 2, organizzata in occasione della festa quel rione. Canti e balli e tanta allegria.