19 Settembre, 2024
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17 agosto –  Giovedì 19 Agosto alle 12.00  conferenza stampa di presentazione del nostro programma di Roberto Gualtieri per #Roma!

Idee, proposte, piani strategici per fermare il degrado in cui versa la città e farla finalmente rinascere: più pulita, più semplice, più funzionale, più inclusiva, più verde!

PROGRAMMA COMPLETO

10 agosto – Dopo 8 anni di governo come Presidente del Municipio Roma I Centro ho imparato tante cose, ho avuto la fortuna di conoscere le storie di tante persone provando a migliorare, nel mio piccolo, le loro vite. Ho avuto, soprattutto, la fortuna di ascoltare. Un patrimonio di esperienze che vorrei non andasse disperso. Per queste ragioni mi sono candidata per l’elezione all’Assemblea Capitolina del prossimo 3 e 4 ottobre nelle liste del Partito Democratico e a sostegno del candidato sindaco Roberto Gualtieri.

Lo farò insieme a Maurizio Veloccia con il quale abbiamo deciso di intraprendere questa avventura.
Ho scelto di portare in Comune un’idea di città che ho provato a costruire in questi anni. Accogliente, più giusta, cooperativa e non competitiva, che metta al centro i tanti saperi e le competenze legate al mondo dell’università e della cultura in genere. Ma anche le migliaia di cittadine e cittadini che, attraverso il loro protagonismo nella cura dei beni comuni, sono stati un argine al degrado. Che hanno scelto e investito faticosamente su #Roma ogni giorno.
Abbiamo costruito un #pattodicomunità in cui la prima regola non scritta è che nessuno sia lasciato solo o indietro e che ha delineato i contorni di un nuovo welfare per provare a fronteggiare vecchie e nuove povertà.
Sono stati 8 anni meravigliosi grazie, soprattutto, al sostegno di molte e molti di voi. Un sostegno che spero continui a esserci in questa nuova avventura. Forza!

In queste ore i gruppi PD di Camera e Senato incontreranno il Segretario Enrico Letta: è il momento che le donne assumano i ruoli, oggi in Parlamento ma anche nelle diverse articolazioni territoriali. Il cambiamento deve essere qui e ora, a cominciare dal nostro partito.
(DIRE) Roma, 23 mar. – “Il segretario Enrico Letta nei suoi primi giorni alla guida del Pd ha fatto scelte importanti. Una segreteria paritaria, e ieri la dichiarazione sui capogruppo di Camera e Senato. È vero, la guida del Pd finora e’ stata prevalentemente o tutta al maschile. Non ci sfugge ovviamente l’autonomia dei rispettivi gruppi PD al Senato e alla Camera nel determinare chi debba essere il nuovo o la nuova capogruppo, tuttavia riteniamo che non si possa perdere questa occasione: che siano due donne, dopo anni di guida maschile, a rappresentare la componente del Partito Democratico nei due luoghi per eccellenza che rappresentano la democrazia, con i suoi valori di uguaglianza e parita’ per tutte e tutti. Sosteniamo le senatrici e le deputate PD, perche’ questo e’ il momento che le donne democratiche assumano i ruoli, oggi in Parlamento ma anche nelle diverse articolazioni territoriali. Dimostrino che il cambiamento e’ qui e ora, a cominciare dal nostro partito, che mette nel suo programma proprio la parita’ tra i punti cardine”. Cosi’ Marta Leonori, Consigliera Regione Lazio, e Sabrina Alfonsi, Presidente del Municipio Roma I Centro, in una nota. (Comunicati/Dire).

 

“io credo alla forza della parola, al valore della parola e chiedo a chi voterà domenica di ascoltare le mie parole e votare in base alle mie parole, non cerco l’unanimità ma la verità nei rapporti tra noi per uscire da questa crisi”.

“Aprirò poi un dibattito in tutti i circoli e chiedo alle democratiche e ai democratici nelle prossime due settimane di discutere nelle modalità in cui oggi è possibile, poi faremo insieme la sintesi e troveremo le idee migliori per andare avanti insieme” ha concluso.

Una bella notizia. Una grande sfida, Essere all’altezza di queste parole.
Buon lavoro Enrico. #iocisonoPD
Materiali:

6 marzo – Oggi a Testaccio al banchetto organizzato per la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”.

“Chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”.

E’ la sintesi della proposta di legge che il comitato promotore presieduto dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ha presentato il 20 ottobre 2020 in Cassazione. La legge di iniziativa popolare contro propaganda nazi-fascista auspica l’introduzione di specifiche pene per la propaganda di fascismo e nazismo anche attraverso l’uso dei social.

Servono 50.000 firme per la presentazione della proposta di legge. Vi invito a recarvi entro il 31 marzo presso gli Uffici del Municipio I oppure presso i banchetti che raccolgono le firme ogni sabato fino alle 13.00 a Piazza S. Cosimato e al Mercato Testaccio.

Qui il testo della proposta di legge

LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO LA PROPAGANDA FASCISTA E NAZISTA
Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare. (20A05730) pubblicato su
(GU n.260 del 20-10-2020)
Art. 1.
1. Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente:
«Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici».
2. All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole:
«sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a».

Art. 2
1. Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” all’art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
“1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma1, è aumentata del doppio

INTERVISTA | Alfonsi (Pd): “Stop alle decisioni prese da caminetti di uomini. Gualtieri ok, ma attendo confronto”.
“Stop alle decisioni prese da caminetti di uomini. Gualtieri ok, ma attendo confronto”

di Ginevra Nozzoli per Roma Today

 

Sul nome dell’ex ministro Roberto Gualtieri come possibile candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative il giudizio è positivo. Quel che non va bene è l’assenza di una discussione che vada oltre i vertici e coinvolga soprattutto le donne del partito. C’è rabbia e delusione nelle parole della presidente del I municipio Sabrina Alfonsi. Come tante colleghe dem non ha digerito l’assenza di volti femminili nel governo Draghi. La furia nella compagine femminile del partito è esplosa e ora investe anche la questione candidature per Roma. Alfonsi attacca senza mezzi termini la segreteria del suo partito – “ci aspettavamo un cambiamento” – e sul nome dell’ex ministro pretende un confronto aperto, “tra donne e uomini”.

Presidente, le piace il nome di Gualtieri candidato? L’ipotesi che sia lui il nome scelto dal Pd per la corsa al Campidoglio si fa sempre più pressante. 

È un’ottima persona, ma voglio che si apra una discussione tra donne e uomini nel partito, discussione che fino a oggi non si è aperta. Non vorrei che venisse fuori un nome di uomo da caminetti di uomini.

Immagino non abbia gradito, come del resto a molte sue colleghe di partito, l’assenza di donne nel nuovo governo Draghi. Non si aspettava quei tre nomi di ministri?

Non mi aspettavo tre nomi maschili. Ma è un problema politico ampio che riguarda il partito, anche nella nuova segreteria. Un partito che dice di essere femminista non si può permettere una rappresentanza di governo con tre uomini. Questi tre (bravissimi) uomini è evidente che sono uomini scelti da altri uomini secondo un manuale preciso che è quello delle correnti. 

Quindi non crede a Zingaretti quando dice che Draghi “ha scelto in autonomia”?

Faccio politica da tanti anni…Draghi può aver scelto in autonomia, dopodiché se mi avesse chiamato per propormi un ministero io la prima telefonata l’avrei fatta al mio segretario sollevando il problema. Quelle tre telefonate ricevute dai tre uomini in questione necessitavano una discussione e una presa di posizione dei vertici che evidentemente non c’è stata. 

Chi le sarebbe piaciuto tra le donne del partito alla guida di un ministero?

Ce ne sono tante capaci. Noi potremo occupare tutte le poltrone dei sottosegretari avendo tutte le competenze richieste per sedere lì. Senza nulla togliere alle donne che già ci sono del centrodestra. Anche da Draghi, da un europeista, mi sarei aspettata una decisione diversa. Un governo con 8 donne su 23 è davvero il minimo sindacale. Comunque la responsabilità è del mio partito. 

Il suo attacco è molto duro. La mancanza di leadership al femminile riguarda anche il partito romano?

È a tutti i livelli. Esplode ora perché é tanto tempo che si lavora per un cambiamento, c’era un’attesa di cambiamento in questa segreteria. Non ci sono più scuse, siamo davvero al capolinea.

Tornando alle elezioni romane, le piacerebbe una candidata donna?

Semplicemente penso che il mondo abbia bisogno di più donne.

Oltre la discussione che ha citato sopra sul nome di Gualtieri, pensa che le primarie siano imprescindibili?

Penso che siano uno strumento importante e che certamente in questa fase potrebbero aiutare. Certo dobbiamo fare i conti con la pandemia e io non sono d’accordo con le primarie on line. 

Se ci fossero comunque, parteciperebbe? La sua corsa come candidata non è mai stata ufficializzata. 

Ho lavorato e sto lavorando per un percorso collettivo, perché penso che in questo momento ce ne sia bisogno. Certo, di fronte a voci che cominciano a girare di donne che non si mettono in gioco, dobbiamo esprimere candidature al femminile. 

Quindi ci sarebbe?

Preferisco per il momento fare un discorso collettivo. 
 
ROMA TODAY – Intervista a sabrina Alfonsi
 

15 feb. – “E’ convocata oggi la conferenza delle donne democratiche, io non sono delegata, ma in questi ultimi giorni mi sono inevitabilmente confrontata con molte donne su quello che ritengo un tema profondamente politico: l’esclusione delle donne nella rappresentanza del Pd nel neonato governo Draghi e la mancata parita’ nella composizione dei ministri (8 donne su 23 ministeri)”. Cosi’ in una nota la presidente del I Municipio di Roma, Sabrina Alfonsi. “A 10 anni dalla grande mobilitazione di Se Non Ora Quando- spiega Alfonsi- purtroppo, il centro sinistra ha ancora troppa strada da fare. Mentre il mondo sta cambiando, il Pd e’ fermo sulla rappresentanza di genere, sulle pari opportunita’. Un partito che si dichiara femminista, che ha in se’ una Conferenza delle donne democratiche, idealmente un luogo profondamente politico, e’ inaccettabile che non valorizzi la componente di genere. Se il Pd si definisce un partito progressista e vuole essere il partito della responsabilita’ di governo, non puo’ non assumersi la responsabilita’ politica di una scelta del genere, una scelta ‘di genere’, l’esclusione delle donne dagli incarichi. Eppure il tema profondo e’ la leadership, sempre maschile, all’interno di un partito che fatica a rendere efficaci dichiarazioni sulla carta impeccabili riguardo le pari opportunita’. E non bastera’ uno stuolo di Sottosegretarie, non bastera’ una Numero Due. Se davvero il Pd vuole essere il partito progressista lo deve dimostrare nei fatti, perche’ siamo arrivate al paradosso che ad esprimere le ministre sia la destra. Noi dobbiamo portare avanti il punto di vista delle donne, il punto di vista femminista, tanto piu’ in questa fase post pandemica dove c’e’ da ricostruire una societa’ e quella che verra’ deve essere una societa’ paritaria. Oggi e’ impossibile- afferma ancora la presindete del Municipio- le donne hanno solo i ministeri piu’ leggeri quelli senza portafoglio: in questo Governo Draghi tutti i ministeri che comportano la gestione delle risorse del Recovery Fund sono stati assegnati a uomini. Parte della stampa e’ arrivata ad affermare che le donne a sinistra non sono abbastanza capaci. Rifiutiamo questa narrazione insidiosa. Se parliamo in termini di preparazione, basta guardare i dati delle laureate uscite dalle universita’; se parliamo in termini di potere, abbiamo un diverso modo di esprimerlo e di intenderlo. Ma ora parlo alle donne, alle amiche, alle compagne. Basta aspettare che ci venga riconosciuto un ruolo che alla fine e’ sempre subalterno. Io penso che che come donne democratiche oggi dobbiamo smettere di chiedere. Dobbiamo sostenere con forza le nostre migliori esponenti, in tutte le sedi, dalle rose di nomine per istituzioni e centri di ricerca, ancora troppo maschili, come quelle del CNR di pochi giorni fa, ai nomi delle future sottosegretarie o ministre o alle candidatura a sindaca o a presidente di regione o alla Presidenza della Repubblica. Senza logiche di correnti, ma davvero unite per raggiungere la democrazia paritaria”. (Comunicati/Dire)

ALFONSI: STORICI LOCALI VIA DEI GIUBBONARI ABBANDONATI DA RAGGI

 

27 gennaio –  “Il Campidoglio, gia’ da diversi mesi, avrebbe dovuto restituire alla citta’ la storica sede di Via dei Giubbonari 38, trasformandola in casa della Resistenza romana. Ma la Sindaca, evidentemente troppo impegnata a costruire la sua nuova giunta elettorale, se lo e’ dimenticato. Adesso basta. Nel giorno della Memoria chiediamo che i locali vengano consegnati al Municipio Roma I Centro e ci penseremo noi”.

Cosi’ in un comunicato la Presidente del Municipio Roma I Centro Sabrina Alfonsi.

“Il 30 luglio 2020- spiega Alfonsi- l’Assemblea capitolina approvato con 21 voti a favore, 2 contrari e 5 astenuti la mozione n.67 che impegnava la Sindaca, tra le altre cose, ad avviare un procedimento finalizzato alla realizzazione di un punto informativo sulla resistenza romana nei locali di Via dei Giubbonari 38 in quanto luogo storicamente deputato a finalita’ politico-sociali e dedicato a Guido Rattoppatore, uno dei 61 partigiani torturati in Via Tasso e poi fucilati nell’eccidio di forte Bravetta.

Dopo piu’ di 6 mesi di questo impegno, condiviso da Anpi, Circolo Gianni Bosio e altre realta’ impegnate nel tener viva la memoria della resistenza romana, nemmeno l’ombra. Il Municipio e’ invece convinto della necessita’ di riaprire immediatamente i locali per farne un centro di documentazione anche con materiali audio/video. Per queste ragioni- conclude la Presidente Alfonsi- oggi in Giunta abbiamo approvato una direttiva che da’ mandato alla nostra Direzione Tecnica di contattare i competenti uffici del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione per procedere a un sopralluogo volto ad avviare la presa in consegna da parte del Municipio, convinti che questo luogo, per la sua storia, sia una patrimonio che va riconsegnato al piu’ presto alla citta”. (Comunicati/Dire)