Roma, 23 settembre – Finalmente è arrivata l’ufficializzazione della chiusura della Conferenza dei Servizi per la realizzazione del progetto di sport e riqualificazione della “Polveriera” di Colle Oppio. Un progetto immaginato e difeso dal Primo Municipio. Finalmente possono partire i lavori finanziati dal Coni. C’è voluto molto lavoro e tenacia perché c’è chi ha cercato di fermare in tutti i modi questo progetto. Ora cittadini, scuole e associazioni sportive del territorio potranno mettersi in rete per dare vita ad una adozione e cura di un bene che non può che essere comune.
Di seguito una breve cronistoria della vicenda.
Nell’ambito della candidatura di Roma alle Olimpiadi il Coni propone alla giunta Marino la realizzazione di 15 playground, uno per ogni Municipio, in luoghi individuati dagli stessi Municipi.
L’impegno viene confermato nonostante la Giunta Raggi poco dopo il suo insediamento rinunci alla candidatura della città.
Il Primo Municipio, con vari atti della Giunta e del Consiglio, individua nella c.d. “Polveriera” di Colle Oppio il luogo deputato ad accogliere l’intervento, anche sul presupposto che li esistono già degli impianti sportivi in stato di degrado che andrebbero quindi ad essere sostituiti ed integrati da quelli di nuova realizzazione, consentendo quindi di attuare una valida opzione per il superamento dello stato di degrado di una zona di pregio.
Dopo una serie di incontri e sopralluoghi nel corso dei quali viene acquisito il parere preventivo favorevole da parte delle sovrintendenze e del servizio giardini, a fine marzo scorso viene avviata la conferenza dei servizi che si conclude ad aprile con un parere favorevole con alcune prescrizioni.
Trattandosi di un sito all’interno di un parco archeologico, il Municipio si impegna a costruire una operazione di partecipazione che vede coinvolte le scuole vicine, le associazioni e i comitati dei cittadini per creare una sorta di Comitato allargato per la Gestione dell’area, che di fatto adotti l’area tenendola pulita e controllandola.
In successivi passaggi nella Commissione Capitolina Ambiente il Movimento 5 Stelle, anche su iniziativa del gruppo consiliare del Primo Municipio, si pone in maniera assolutamente contraria all’intervento con motivazioni che richiamano la presenza di una zona archeologica importante (la presenza delle Terme di Tito, conosciuta da decenni, i cui ritrovamenti sono stati reinterrati perché occorrerebbe una campagna di scavi da milioni di euro per riportarli alla luce, come dichiarato dalla stessa Sovrintendenza archeologica) ed altre risibili come il fatto che i parchi sono luoghi destinati alla contemplazione e il riposo e non allo sport.
Posizione sposata in pieno dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma, nonostante le perplessità del Presidente della Commissione, Diaco.
Lo scorso 7 settembre il Dipartimento Ambiente firma la D.D. con la quale chiude, anche se in ritardo rispetto ai tempi previsti dalle norme ufficialmente la Conferenza dei Servizi.
Il passaggio successivo è la consegna delle aree al CONI.
Quindi il Primo Municipio – tramite il suo Assessore alle Politiche Sociali e allo Sport, Emiliano Monteverde – annuncia “Finalmente i lavori si faranno. Vincono i cittadini, le associazioni e tutti coloro che, come noi, credono che la realizzazione di questi impianti costituisca una valida alternativa al degrado. Perché ricordiamoci che l’alternativa ai playground non è un bel parco verde e ben tenuto, ma un luogo che in questi anni è stato oggetto di degrado anche a causa dell’abbandono da parte dell’amministrazione”.