Nell’ambito del piano di potenziamento e rimodulazione della raccolta dei rifiuti su strada, previsto dal Piano Industriale aziendale, AMA avvia l’implementazione del servizio di raccolta effettuato attraverso “campane” a caricamento bilaterale. Questa mattina il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accompagnato dall’Assessora all’Agricoltura Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, dal Presidente di AMA S.p.A. Bruno Manzi e dal Direttore Generale Alessandro Filippi, è stato presente alle operazioni di posizionamento delle nuove campane in via Appia Nuova.
Questa tipologia di raccolta era stata già introdotta in via sperimentale circa un anno fa in tre aree circoscritte dei quartieri Africano, Appio e Prati e, visti i risultati estremamente positivi, ora verrà potenziata ed estesa con 2.000 nuovi contenitori e 30 nuovi mezzi pesanti dedicati.
Questi contenitori stradali hanno una volumetria superiore (circa 13.500 litri disponibili per ogni postazione a fronte dei 9.600 di quelle attuali) rispetto ai cassonetti tradizionali e possono quindi accogliere maggiori quantità di materiali. Lo svuotamento viene effettuato attraverso l’impiego di veicoli automatizzati a caricamento bilaterale manovrati da un solo operatore. In questo modo le operazioni di raccolta sono più veloci e riducono l’impatto sul traffico veicolare. Il sistema di prelievo con mono-operatore, inoltre, consente anche di “liberare” ulteriori risorse da impiegare in altri servizi sul territorio.
Ogni batteria è composta da 4 campane riservate alle diverse frazioni di rifiuto identificabili mediante la colorazione prevista dalla normativa europea UNI 11686/2017: blu per carta e cartone, giallo per plastica e metallo, marrone per gli scarti organici e, infine, grigio per i materiali non riciclabili. Oltre ad aumentare sensibilmente i volumi raccolti (tra il 30 e il 75%) questi contenitori, grazie al loro design, riducono anche l’impatto sull’ arredo urbano e sulla viabilità in quanto su ogni batteria si risparmiano circa 3,5 metri lineari di strada aumentando quindi anche la disponibilità di posti auto. Il modello di raccolta bilaterale è già in utilizzo in alcune città italiane (Firenze, Napoli, Torino e Pisa) e anche in diverse capitali europee e mondiali, tra cui Barcellona, Buenos Aires, Dubai e Montevideo.
Le operazioni di posizionamento delle campane iniziano da questo mese in via Appia Nuova (nel tratto compreso tra San Giovanni e Arco di Travertino) e proseguiranno nei prossimi mesi, fino ad aprile, coinvolgendo aree già individuate dei quartieri Africano/Trieste, Prati, San Lorenzo e Magliana Vecchia.
“La sperimentazione di questo nuovo modello di raccolta, con campane moderne, robuste e più capienti, è andata molto bene e proseguiamo quindi con ulteriori 2mila contenitori e 30 nuovi mezzi pesanti dedicati. Si tratta di campane attualmente già utilizzate nelle città più all’avanguardia e con la possibilità di misurare e monitorare i conferimenti. Miglioriamo sempre più gli strumenti e le tecnologie a disposizione per un servizio di raccolta dei rifiuti più efficace ed efficiente”, ha commentato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Per l’Assessora Sabrina Alfonsi, “Sosteniamo convintamente AMA nel potenziamento di questo modello di raccolta con campane a caricamento bilaterale. Nelle aree interessate finora, scelte sulla base di un’idonea conformazione urbanistica, ci sono stati evidenti benefici per i cittadini, con maggiori possibilità di conferimento visto che queste campane hanno il doppio della capacità dei cassonetti tradizionali. Miglioramenti si sono visti anche nella pulizia e nel decoro”.
“Estendiamo progressivamente questa tipologia di raccolta a ulteriori aree dei quartieri Appia Nuova, Africano/Trieste, Prati e alle novità San Lorenzo e Magliana Vecchia – commenta il Presidente di AMA Bruno Manzi -. Oltre a velocizzare le operazioni di raccolta e ridurre l’impatto sul traffico veicolare, con questa soluzione aumentiamo considerevolmente le volumetrie a disposizione dei residenti, anche con l’obiettivo di dare ulteriore incremento alle percentuali di raccolta differenziata nelle aree servite”.