12 Febbraio, 2025
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Nell’ambito del piano di potenziamento e rimodulazione della raccolta dei rifiuti su strada, previsto dal Piano Industriale aziendale, AMA avvia l’implementazione del servizio di raccolta effettuato attraverso “campane” a caricamento bilaterale. Questa mattina il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, accompagnato dall’Assessora all’Agricoltura Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, dal Presidente di AMA S.p.A. Bruno Manzi e dal Direttore Generale Alessandro Filippi, è stato presente alle operazioni di posizionamento delle nuove campane in via Appia Nuova.
Questa tipologia di raccolta era stata già introdotta in via sperimentale circa un anno fa in tre aree circoscritte dei quartieri Africano, Appio e Prati e, visti i risultati estremamente positivi, ora verrà potenziata ed estesa con 2.000 nuovi contenitori e 30 nuovi mezzi pesanti dedicati.

Questi contenitori stradali hanno una volumetria superiore (circa 13.500 litri disponibili per ogni postazione a fronte dei 9.600 di quelle attuali) rispetto ai cassonetti tradizionali e possono quindi accogliere maggiori quantità di materiali. Lo svuotamento viene effettuato attraverso l’impiego di veicoli automatizzati a caricamento bilaterale manovrati da un solo operatore. In questo modo le operazioni di raccolta sono più veloci e riducono l’impatto sul traffico veicolare. Il sistema di prelievo con mono-operatore, inoltre, consente anche di “liberare” ulteriori risorse da impiegare in altri servizi sul territorio.

Ogni batteria è composta da 4 campane riservate alle diverse frazioni di rifiuto identificabili mediante la colorazione prevista dalla normativa europea UNI 11686/2017: blu per carta e cartone, giallo per plastica e metallo, marrone per gli scarti organici e, infine, grigio per i materiali non riciclabili. Oltre ad aumentare sensibilmente i volumi raccolti (tra il 30 e il 75%) questi contenitori, grazie al loro design, riducono anche l’impatto sull’ arredo urbano e sulla viabilità in quanto su ogni batteria si risparmiano circa 3,5 metri lineari di strada aumentando quindi anche la disponibilità di posti auto. Il modello di raccolta bilaterale è già in utilizzo in alcune città italiane (Firenze, Napoli, Torino e Pisa) e anche in diverse capitali europee e mondiali, tra cui Barcellona, Buenos Aires, Dubai e Montevideo.

Le operazioni di posizionamento delle campane iniziano da questo mese in via Appia Nuova (nel tratto compreso tra San Giovanni e Arco di Travertino) e proseguiranno nei prossimi mesi, fino ad aprile, coinvolgendo aree già individuate dei quartieri Africano/Trieste, Prati, San Lorenzo e Magliana Vecchia.

“La sperimentazione di questo nuovo modello di raccolta, con campane moderne, robuste e più capienti, è andata molto bene e proseguiamo quindi con ulteriori 2mila contenitori e 30 nuovi mezzi pesanti dedicati. Si tratta di campane attualmente già utilizzate nelle città più all’avanguardia e con la possibilità di misurare e monitorare i conferimenti. Miglioriamo sempre più gli strumenti e le tecnologie a disposizione per un servizio di raccolta dei rifiuti più efficace ed efficiente”, ha commentato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Per l’Assessora Sabrina Alfonsi, “Sosteniamo convintamente AMA nel potenziamento di questo modello di raccolta con campane a caricamento bilaterale. Nelle aree interessate finora, scelte sulla base di un’idonea conformazione urbanistica, ci sono stati evidenti benefici per i cittadini, con maggiori possibilità di conferimento visto che queste campane hanno il doppio della capacità dei cassonetti tradizionali. Miglioramenti si sono visti anche nella pulizia e nel decoro”.

“Estendiamo progressivamente questa tipologia di raccolta a ulteriori aree dei quartieri Appia Nuova, Africano/Trieste, Prati e alle novità San Lorenzo e Magliana Vecchia – commenta il Presidente di AMA Bruno Manzi -. Oltre a velocizzare le operazioni di raccolta e ridurre l’impatto sul traffico veicolare, con questa soluzione aumentiamo considerevolmente le volumetrie a disposizione dei residenti, anche con l’obiettivo di dare ulteriore incremento alle percentuali di raccolta differenziata nelle aree servite”.

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Nell’intervista di Andrea Bozzi sono tanti i temi toccati: il verde messo a Piazza Pia (che per qualcuno non sarebbe sufficiente ad evitare le “isole di calore”), le “riforestazioni” nei parchi della Capitale grazie ai fondi del PNRR e la “mappatura” che il Campidoglio sta facendo degli alberi in città. E seguire rifiuti, discariche e roghi tossici.

 

L’intervento dell’assessora è dal minuto 5,40 al minuto 36,00

 

qui il link alla puntata.

 

Roma di Sera – Alberi, rifiuti e “Giubileo”: intervista all’Assessora Sabrina Alfonsi – Puntata di Lunedì 7 Gennaio 2025

Dopo il progetto sperimentale realizzato da Ama, in collaborazione con Roma Capitale e i Municipi per la raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ha preso il via la raccolta e il conseguente smaltimento di rifiuti ingombranti e di materiale elettronico accumulato negli anni negli spazi scolastici dei nidi e delle scuole d’infanzia di Roma Capitale. I prossimi appuntamenti saranno organizzati negli istituti comprensivi.

Sedie, armadi, materiali elettrici ormai non utilizzabili che occupano da tempo aree nelle nostre scuole saranno rimosse grazie ad una campagna straordinaria promossa dall’Assessorato alla scuola, formazione e lavoro, con l’Assessorato all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma capitale e dalla commissione scuola. A svolgere il ritiro sarà Risorse per Roma, con i suoi addetti, per poi procedere allo smaltimento con Ama. Il piano, realizzato grazie a fondi di bilancio dedicati, è iniziato nella scuola Saffi a San Lorenzo del II municipio ed entro dicembre 2024 è in programma lo sgombero di ambienti in 40 scuole e, durante il corso dell’anno 2025, proseguirà in tutti i Municipi per le oltre 500 scuole capitoline.

“È stato realizzato un obiettivo importante” dichiara l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. “Questo progetto permette di restituire spazi per l’attività didattica, ma guarda anche all’ambiente. In particolare, viene evidenziata l’importanza del riciclo e del riuso corretto dei materiali: queste azioni contribuiscono in modo significativo ad innalzare i livelli di raccolta differenziata, programmati per il 50% entro il 2025.

Un ringraziamento particolare deve essere rivolto ad Ama e a Risorse per Roma, che si occuperanno della raccolta e dello smaltimento dei materiali, contribuendo ad abbattere gli impatti ambientali e favorire un’idea di riciclo e riuso che fa bene alla città”.

Roma, 10 dicembre 2024

Questa mattina, nel corso di un intervento di pulizia dell’area circostante Piazza Giuseppe Garibaldi al Gianicolo, è stato siglato il Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale, AMA S.p.A. e Organizzazione di Volontariato Plastic Free Onlus finalizzato al miglioramento del decoro urbano di Roma.

Presenti alla cerimonia della firma l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, il Presidente di Plastic Free, Luca De Gaetano, e il Presidente di AMA S.p.A., Bruno Manzi.

Giunge così a conclusione l’iter avviato con l’approvazione dello schema di protocollo da parte della Giunta Capitolina con la deliberazione n.306 del 29 agosto 2024, con l’obiettivo di disciplinare la collaborazione tra le parti per lo svolgimento di una serie di iniziative finalizzate alla cura, alla rigenerazione e alla gestione condivisa dei beni comuni di proprietà comunale, al fine di garantire la libera fruizione da parte della collettività.

La fase operativa del protocollo d’intesa prevede la costituzione di un tavolo di coordinamento, che avrà il compito di individuare un congruo numero di aree di proprietà pubblica, con una estensione sufficientemente ampia per poter organizzare interventi di pulizia e riqualificazione su ciascuna area e una successiva azione di mantenimento sostenibile.

Le iniziative previste dal protocollo, da attuare in stretta sinergia e collaborazione tra i soggetti firmatari, includono appuntamenti per la raccolta della plastica e di altre tipologie di rifiuti non pericolosi, iniziative di educazione ambientale da svolgersi presso le scuole, passeggiate ecologiche, segnalazione di abbandono di rifiuti sul suolo pubblico e azioni di sensibilizzazione attraverso i social media o il posizionamento di stands durante iniziative pubbliche, campagne di comunicazione.

Gli interventi di raccolta dei rifiuti e le iniziative di riqualificazione che verranno attuate non sostituiscono in alcun modo la manutenzione ordinaria, che resta in carico all’Amministrazione.

Obiettivo secondario, ma non meno importante, del lavoro del Tavolo di coordinamento è quello di provare a rendere le aree oggetto degli interventi una sorta di laboratori territoriali, esempi di come – attraverso la cura – possono cambiare nel tempo l’aspetto e la vivibilità di queste porzioni di territorio. Mutamenti che a loro volta possono indurre un aumento della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e lo sviluppo di comportamenti virtuosi di rispetto e cura dei beni comuni.

“Roma Capitale, attivando varie forme di collaborazione e partenariato attraverso strumenti come i protocolli d’intesa e i patti di collaborazione, riconosce e valorizza il ruolo dell’associazionismo e del volontariato nel coadiuvare gli organi dell’amministrazione nello svolgimento dei loro compiti di istituto, a beneficio dell’intera comunità cittadina” commenta l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, a margine dell’iniziativa.

Con questo protocollo diamo una cornice istituzionale e continuità a una sinergia che di fatto esiste, e che si è già manifestata in diverse occasioni con gli interventi di raccolta di rifiuti abbandonati, operati dai volontari dell’Organizzazione in occasione di alcune giornate dedicate alla cura dell’ambiente e del decoro organizzate da Roma Capitale, come l’appuntamento annuale con Roma Cura Roma.

Plastic Free, attraverso i suoi volontari, svolge un lavoro estremamente importante che ci aiuta non soltanto a tenere puliti i nostri parchi, i fiumi, le spiagge e le strade, ma soprattutto, grazie all’esempio e alle attività di sensibilizzazione e informazione svolte presso le scuole, contribuisce a diffondere un messaggio fondamentale, cioè che è arrivato il momento di agire in prima persona per difendere l’ambiente in cui viviamo, anziché limitarsi a essere spettatori passivi, perché il tempo che abbiamo a disposizione per cercare di limitare i danni prodotti dall’inquinamento ambientale, prima che diventi irreversibile, è sempre di meno.

Ѐ un grande messaggio di impegno civile, ma soprattutto un messaggio di speranza. La speranza che lavorando duro, tutti insieme, possa iniziare a realizzarsi quel cambiamento culturale e negli stili di vita di cui abbiamo veramente bisogno”, conclude l’Assessora.

“Dopo alcuni anni di collaborazione molto concreta con l’Amministrazione, giungiamo alla sigla di un Protocollo d’Intesa che rappresenta un passo importante in una iniziativa lodevole che mira a rafforzare il legame tra cittadini volontari e Istituzioni” dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, associazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica e oggi presente in 32 Paesi nel mondo. “La sottoscrizione di questo accordo assume ancor più valore alle soglie di un anno cruciale per la Capitale come quello del Giubileo. Ad oggi, abbiamo superato i 400 protocolli d’intesa con i Comuni di tutta Italia e la firma con Roma ci inorgoglisce e ci motiva a fare sempre meglio”.

“Con questo protocollo intendiamo dare nuovo impulso alle iniziative di salvaguardia ambientale a fianco delle organizzazioni di volontariato” dichiara Bruno Manzi, il Presidente di AMA S.p.A. “Insieme a Plastic Free, e in coordinamento con Roma Capitale, saremo impegnati in attività congiunte di cura e riqualificazione di beni comuni, fornendo ai volontari il massimo del supporto possibile in termini di attrezzature e mezzi per la raccolta, ponendo una particolare attenzione alla fase di coordinamento per fare in modo che i rifiuti raccolti in modo differenziato vengano avviati a recupero e riciclo. Inoltre, in sinergia con gli altri firmatari, AMA si impegna ad attivare campagne di comunicazione sul corretto conferimento dei rifiuti rivolte ai cittadini e alle attività commerciali, per incentivare la raccolta differenziata”.

Roma, 23 novembre 2025

È stato presentato oggi presso l’Istituto Comprensivo Martin Luther King il progetto Circular Challenge, alla presenza di Sabrina Alfonsi, Assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Pasquale Battaglia, responsabile di VIK School e ideatore del progetto, Marta Geranzani del Dipartimento capitolino Ciclo dei rifiuti, Leslie Capone, Rappresentante AMA e Paola Siravo, Dirigente Scolastica IC M.L. King. Presenti in sala studenti e docenti.

Il progetto Circular Challenge mira ad educare le nuove generazioni alla circolarità delle risorse, coinvolgendo i bambini e i ragazzi attivamente nella costruzione di un futuro sostenibile attraverso il principio dell’economia circolare. Ispirandosi al ciclo naturale, dove nulla si spreca, questo progetto incoraggia gli studenti a ripensare il modo in cui si producono e si consumano le risorse, a riciclare e riutilizzare gli oggetti di uso quotidiano e a diffondere queste buone pratiche anche nelle loro famiglie.

I destinatari del progetto sono gli studenti di scuola primaria (IV e V classe) e secondaria di primo grado: è prevista una fase di formazione in aula in cui gli studenti saranno introdotti ai concetti chiave dell’economia circolare attraverso un gioco di ruolo in classe. Saranno esplorati temi come gli sprechi alimentari, la moda sostenibile e la gestione dei rifiuti elettronici (RAEE). Importante il ruolo attivo delle famiglie: gli studenti diventeranno ambasciatori della sostenibilità, portando a casa, attraverso l’app di e-learning VIK (www.vikschool.com) ciò che imparano a scuola, incoraggiando i genitori a cambiare abitudini con piccoli gesti quotidiani. Ultima fase, quella del monitoraggio e dei premi: Il progresso delle scuole e degli studenti sarà monitorato attraverso indicatori chiave (lezioni completate on line, riduzione della propria impronta ecologica), e le migliori classi saranno premiate per il loro impegno e creatività.

Il progetto è potenzialmente fruibile da tutti gli studenti di Roma poiché i materiali didattici sono digitali al 100% (gioco di ruolo in classe, app di e-learning). L’anno scorso è stato svolto un pilota a favore di 5 scuole. Quest’anno si rivolge, invece, a ben 40 scuole.

“Per raggiungere la circolarità servono comunità partecipate e attive, come è la scuola, che raccolgano la sfida di sperimentare nuovi modi di imparare e di condividere saperi e competenze. Questo progetto, che usa la strategia del gaming per veicolare a bambine e bambini, ragazzi e ragazze i principi dell’economia circolare, della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, è un valido strumento di supporto educativo alò grande lavoro che fanno i docenti e i ragazzi in classe sul tema della riduzione della produzione di rifiuti e, di conseguenza, del nostro impatto sul pianeta” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi. “Roma Capitale ha avviato tante azioni per chiudere il ciclo dei rifiuti, che hanno però bisogno di un grande e imprescindibile contributo, quello dei cittadini, dai più grandi ai più piccoli, che con i gesti e le azioni quotidiane contribuiscono al raggiungimento di una città più sana, equa e giusta. Progetti come Circular Challenge contribuiscono proprio ad innescare responsabilità, coinvolgimento e condivisione di buone pratiche in famiglia”, ha concluso l’Assessora Alfonsi.

“Siamo orgogliosi di collaborare con il Comune di Roma, Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti per il progetto Circular Challenge, un’iniziativa che mette al centro i giovani come motore di cambiamento. Attraverso l’educazione all’economia circolare e il coinvolgimento attivo nelle attività progettuali, i nostri studenti non solo apprendono concetti fondamentali, ma diventano veri ambasciatori di sostenibilità nelle loro famiglie e comunità. Questa sinergia tra istituzioni, scuole e famiglie dimostra come, insieme, possiamo costruire un futuro più consapevole e rispettoso dell’ambiente” ha dichiarato Pasquale Battaglia, ideatore del progetto.

SI COMPLETA LA FASE DEI GRANDI INVESTIMENTI PER IL RECUPERO DI MATERIA ED ENERGIA DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

“Sono molto soddisfatta di come AMA sta procedendo nel lavoro per l’attuazione del Piano dei Rifiuti di Roma”. Lo dichiara in una nota Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale.
“Con la pubblicazione, sul portale INVITALIA, dei bandi di gara per i due impianti per la valorizzazione delle frazioni secche provenienti dalla raccolta differenziata, si chiude la prima fase del percorso che si concluderà con la costruzione dell’impiantistica fondamentale per la chiusura del ciclo dei Rifiuti di Roma, in autonomia e nell’ottica dello sviluppo dell’economia circolare.
Con questi due impianti da realizzare nei compound aziendali di Rocca Cencia e Ponte Malnome, che si aggiungono ai due biodigestori di Casal Selce e Cesano, AMA completa la fase dei grandi investimenti sull’impiantistica dedicata al recupero di materia ed energia dalla raccolta differenziata, che a regime  porteranno un beneficio economico importante all’Azienda sia in termini di minori costi di trattamento che di maggiori entrate derivanti dalla vendita dei materiali recuperati.
Insieme al miglioramento dei sistemi di raccolta, sui quali stiamo lavorando anche attraverso progetti pilota finalizzati ad incrementare le quantità di materiale intercettato per le diverse frazioni, e ad una più stretta collaborazione con i consorzi di filiera, i nuovi impianti ci consentiranno di procedere in maniera più spedita verso il conseguimento degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata e recupero di materia stabiliti dal Piano Rifiuti” conclude l’Assessora.
Roma, 18 aprile 2024

Roma, 27 giugno 2022  –  Chiudere il ciclo dei rifiuti nel proprio territorio, secondo i principi della prossimità, dell’autosufficienza e soprattutto con impianti pubblici, vuol dire far uscire Roma da un’emergenza conclamata da anni, ma vuol dire anche una battaglia per la difesa della legalità in città.

Bisogna superare una volta per tutte il cronico deficit impiantistico che da anni costringe Roma a trasportare altrove, fuori regione o addirittura all’estero, enormi quantità dei suoi rifiuti con costi altissimi, sia economici che ambientali. Una situazione malata e ad alto rischio, che noi vogliamo risanare.
L’incendio del TMB di Malagrotta 2 del 15 giugno scorso è l’ennesimo incidente che ha rigettato la città in piena emergenza, costringendola all’affannosa ricerca di altri impianti dove conferire la propria spazzatura. Le cause del rogo sono in corso di accertamento da parte della Magistratura, ma c’è da pensare. E’ il terzo incidente di questo tipo negli ultimi 5 anni, e due degli impianti coinvolti sono andati completamente distrutti.
Come afferma il Focus Mafie e Rifiuti della D.I.A. contenuto nella Relazione semestrale al Parlamento Italiano 2019, e come ha ribadito il Prefetto di Roma in una sua recente intervista ad uno dei principali quotidiani romani, esiste un rischio molto alto di infiltrazioni della malavita nelle filiere del business dei rifiuti, soprattutto nel settore del trasporto, perché molto remunerativo. Lo stesso concetto viene ripreso dal Commissario Straordinario Generale Giuseppe Vadalà, nominato dal Governo per sovraintendere alle operazioni di bonifica della discarica di Malagrotta, come riportato dalla stampa.
C’è chi sull’emergenza e sul mantenimento dello status quo fa grandi profitti, ed è per questo che troviamo grandi resistenze rispetto al nostro obiettivo. Questo circuito deve essere spazzato via, se vogliamo restituire a Roma la sua dimensione di capitale europea.

Intervento di Sabrina Alfonsi
Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale

L’annuncio di voler costruire a Roma un termovalorizzatore ha riaperto la discussione su un tema
fondamentale per Roma, quello della gestione del ciclo dei rifiuti, intorno al quale l’amministrazione che ha guidato Roma negli ultimi anni ha dato prova di totale immobilismo per ragioni ideologiche. Non era più rinviabile l’assunzione di decisioni chiare in termini di investimenti e definizione di obiettivi, ed è quello che insieme al Sindaco abbiamo deciso di fare con il Piano Rifiuti presentato all’Assemblea Capitolina.

Il termovalorizzatore infatti è soltanto il terminale di un Piano assai complesso e articolato, che prevede azioni per la riduzione dei rifiuti (Roma ha il valore pro capite più alto tra le grandi città) attraverso campagne di informazione, attivazione di sistemi premianti, tariffe puntuali, promozione dei centri di riuso, lotta allo spreco alimentare, e strategie per la crescita progressiva della raccolta differenziata, oggi ferma al 46%, per portarla al 50% nel 2025, al 65% nel 2030 e oltre, fin dove sarà possibile.

Obiettivi sfidanti, che contiamo di raggiungere grazie al ridisegno integrale della raccolta con il supporto di tecnologie più avanzate delle attuali. Su questi aspetti, restiamo aperti ad ogni suggerimento per migliorare e potenziare i servizi.

Sul fronte delle infrastrutture, attraverso l’accesso ai fondi del PNRR e risorse proprie di AMA.
realizzeremo impianti per il trattamento della frazione organica con recupero di biogas, impianti per la selezione e avvio al recupero della carta e della plastica e, a regime, 30 centri di raccolta, indispensabili per l’avvio al riuso e riciclo dei materiali che non possono essere conferiti nei cassonetti .

Uno impegno grandissimo per migliorare qualità e quantità della differenziata, quindi, al termine del quale resta però una massa di 700 mila tonnellate annue (stima al 2030) tra rifiuti non differenziati e scarti della differenziata che va avviato a incenerimento o a discarica.

Non vogliamo più esportare rifiuti, causando danni ambientali enormi, e soprattutto abbiamo il dovere di essere concreti. Per questo abbiamo valutato con attenzione tutte le alternative tecnologiche a disposizione, e il termovalorizzatore di ultima generazione, costruito su
più linee di trattamento in modo da modulare l’utilizzo nel tempo in ragione delle necessità effettive, rimane la soluzione più sperimentata ed affidabile, in grado di recuperare energia e calore abbattendo le emissioni, con il pregio ulteriore di eliminare gli impianti TMB e ridurre drasticamente la necessità di discariche, questi si impianti altamente inquinanti.

Chi si oppone non offre alternative credibili per risolvere in tempi accettabili il problema di Roma, e la città correrebbe il rischio di essere sommersa dai propri rifiuti ancora per anni

 

Roma, 23 aprile 20220

Restituire alla città di Roma l’area a ridosso del Tevere che attualmente ospita alcuni servizi Ama e l’impianto Tmb, reso inutilizzabile dall’incendio nel 2018? E’ l’obiettivo di Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti.

Un’emozione fortissima ascoltare la musica lirica all’interno di un luogo che finora ha portato con sé una frattura con il territorio che lo contiene!
Oggi inizia un percorso di ricostruzione dell’immaginario dell’ ex tmb Salario.
Oggi abbiamo sperimentato che può essere altro, può accogliere arte, cultura, musica e letteratura! Uno spazio che torna alla città.
Grazie a tutte e tutti coloro che si sono impegnati per AMA l’opera, un evento immaginato e costruito insieme al municipio III, al presidente Paolo Emilio Marchionne e all’assessore Christian Raimo con la collaborazione di #AMA, del Teatro dell’Opera di Roma e di La Città Ideale!
Grazie al professor Luca Serianni per il suo intervento sul linguaggio della Lirica, che ha guidato l’ascolto alle tantissime persone intervenute, e grazie al Sovrintendente Francesco Giambrone che ci ha ricordato come la musica costruisca emozioni in ogni luogo e che tutto può essere un teatro, anche senza velluti!
Il Duo Terzo e le ragazze e ragazzi della Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma ci hanno emozionato, uno spettacolo potente. Dal Nabucco alla Traviata, dalla Turandot a Mozart, Stenhammar. Una serata bellissima.
Questo il programma:

Dopo un intervento del professor Luca Serianni sull’opera lirica, si è esibita la Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal Maestro Giuseppe Sabbatini, accompagnata al pianoforte da Alessia Capoccia di Fabbrica Young Artist Program. Sono intervenuti anche Giona Mason al violino e Gianmarco Tonelli al pianoforte. Nel dettaglio:

Giuseppe Verdi: Va’, pensiero – Gli arredi festivi da Nabucco
Giuseppe Verdi:  Coro di Zingarelle – Coro di Matadori da La traviata
Gaetano DonizettiChe interminabile andirivieni da Don Pasquale
Giacomo PucciniNessun dorma da Turandot

Adattamento per coro a cappella del Maestro Gabbiani

“Duo Terzo” – Giona Mason, violino; Gianmarco Tonelli, pianoforte
W. A. Mozart: Allegro dalla sonata per pianoforte e violino n.21 in Mi minore, K 304
W. Stenhammar: Allegro con anima dalla sonata per violino e pianoforte Op.19 in La minore
P. I. Tchaikovsky: Mélodie /Chant sans paroles da Souvenir d’un lieu cher, Op.42