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sabrina alfonsi

Male Gardener Pruning Decorative Bushes With Trimming Shears In Private Yard.
La competenza in materia di cura del verde di pertinenza degli immobili di edilizia residenziale pubblica (ERP) di Roma Capitale, ha subito una notevole modificazione: l’amministrazione capitolina è infatti intervenuta con una ridefinizione dei compiti – inizialmente attribuiti al Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative- tra Dipartimento Tutela Ambientale e Municipi, attribuendo al primo la competenza in materia di verde verticale, mentre al secondo del verde orizzontale.
Sulla base delle nuove direttive, sono attualmente in corso le operazioni di cura delle alberature. Dei 340.000 alberi che compongono il patrimonio arboreo della capitale, 2612 sono situati all’interno dei comprensori degli alloggi sociali: è su tali unità che il Dipartimento Tutela Ambientale sta conducendo lavori di potatura; in alcune aree l’intervento ha previsto anche operazioni di sfalcio, sistemazione delle aiuole e di pulizia straordinaria, svolta in coordinamento con Ama spa.
Nella generale operazione di tutela delle alberature delle case popolari, il Dipartimento ha dato incarico agli agronomi di effettuare un censimento degli alberi e arbusti e di eseguire verifiche dirette a valutare lo stato di salute delle piante, avvalendosi del metodo VTA. Ad oggi, le vie interessate dai lavori sono via Andersen nel municipio XIV, via Lucci nel municipio XIII e via Canepa nel municipio IV. Sono invece terminate le operazioni nel municipio XIV, in particolare via Gallicano nel Lazio e via della valle dei Fontanili e nel municipio V in via Cocconi.
“L’edilizia residenziale pubblica è una componente essenziale di tutte le politiche dirette a realizzare la giustizia sociale: infatti rappresenta un canale per abbattere le diseguaglianze. Per raggiungere tali obiettivi, è essenziale anche la cura del verde delle case popolari,” ha dichiarato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, oggi in sopralluogo nel quartiere “Quartaccio”. “Finalmente abbiamo definito le competenze che spettano al Dipartimento Tutela Ambientale e ai Municipi, secondo regole chiare e responsabilità definite. La cura del verde urbano non assume esclusivamente un valore estetico, ma è presupposto per una corretta fruibilità del patrimonio arboreo, oltre al fatto che alberi sani tutelano la salute dei cittadini contro gli effetti del cambiamento climatico” conclude Alfonsi.
«La cura del verde nelle case popolari non è solo una questione estetica, ma un tema che riguarda direttamente la qualità della vita delle persone. Avere spazi comuni curati, puliti, accessibili significa migliorare la vivibilità quotidiana e rafforzare il senso di comunità nei nostri quartieri. Con la ridefinizione delle competenze sulla manutenzione tra Dipartimenti e Municipi, stiamo facendo una piccola grande rivoluzione a partire dalle nostre case popolari», dichiara l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi.
Roma, 28 marzo 2025

Gli orti urbani si rafforzano: è stata avviata questa mattina la prima consegna di parte dei materiali e delle strutture, acquistati dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale – per un valore di circa 130 mila euro-, destinati a supportare il lavoro agricolo che quotidianamente viene condotto all’interno di queste realtà. Gli strumenti selezionati e le strutture di supporto sono di vario tipo, a partire da elementi prefabbricati, depositi per gli attrezzi e contenitori per il recupero delle acque piovane, passando per panchine, pergolati e tavoli. La consegna attualmente in corso interessa undici realtà orticole, mentre le restanti riceveranno i materiali entro la prossima settimana.
“Continuiamo il nostro impegno per valorizzare gli orti urbani quali beni comuni e per fortificare il legame tra cittadini, associazioni e amministrazione. Le realtà orticole sono spazi condivisi di fondamentale importanza, luoghi in grado di sviluppare l’inclusione e le relazioni sociali, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e tutela della biodiversità. Roma ha bisogno di luoghi così per coltivare e far crescere una cultura del rispetto della natura e della cooperazione collettiva”, dichiarano Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti e Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale.
“Ortolino APS oggi rappresenta uno dei più importanti punti di aggregazione sostituendo quella “piazza” mancate nel nostro quartiere, ma purtroppo sino ad ora era privo delle essenziali dotazioni che avrebbero dovuto consentire la sua piena e corretta vivibilità.  Infatti la permanenza nell’area ortiva, anche per l’età avanzata di molti frequentatori, è fortemente limitata dall’assenza di una casetta che riduce le attività sociali ai soli mesi primaverili ed estivi. Finalmente, questa limitazione domani sarà risolta grazie alla consegna da parte di  Roma Capitale di una casetta in legno.
Per Ortolino questo intervento assume il significato di un riconoscimento delle attività svolte e dell’impegno profuso nel corso degli anni”  dichiara Giovanni Fattorini, presidente di “Ortolino APS”, una delle realtà coinvolte nel progetto di consegna di oggi –  a cui si aggiungono le associazioni ” Coltiva orto”, “Orti insieme”, “Aguzzano”, “Tor Sapienza”, “tor tre teste” , “della gru”, “Guglielmotti”, “senza età”, “arvalia” e “valle dei casali”.

Roma, 22 marzo 2025

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’Assessora all’ Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi hanno inaugurato il parco d’affaccio Oasi Naturalistica Lungotevere delle navi, da oggi pienamente fruibile dai cittadini. Il parco è situato in un’area di importante valenza naturalista, ex Oasi WWF, collocata tra Ponte Risorgimento e Ponte Matteotti, con un’estensione 1,6 ettari.

Questo intervento è il primo dei cinque parchi d’affaccio giubilari, che, con un investimento complessivo di 7,3 milioni di fondi giubilari, mirano alla valorizzazione del tratto urbano del Tevere, nell’ambito del masterplan che delinea una complessiva riqualificazione delle aree spondali del fiume.

In particolare, il progetto risponde ai criteri di fruibilità e accessibilità, anche con riguardo al profilo didattico, coniugando sostenibilità ambientale e paesaggistica. Con un finanziamento di 800 mila euro sono stati realizzati i seguenti interventi: un camminamento in legno, di lunghezza complessiva pari a circa 570 metri, connesso a slarghi e piazzole che occupano una superficie di 370 mq, dedicate alla sosta e ad attività didattico naturalistiche. È stata anche predisposta una staccionata sul bordo alto della riva. Le strutture, realizzate in legno con l’obiettivo di garantire il minimo impatto sulla flora e sulla fauna, dialogano con una rinnovata componente vegetazionale: infatti, l’area, per lungo tempo degradata, è stata rinaturalizzata attraverso il ripristino degli equilibri ecologici in modo da favorire l’aumento della biodiversità.  Inoltre, al fine di garantire la sicurezza nell’intera area è previsto un impianto di illuminazione.

“Siamo orgogliosi di inaugurare il primo dei cinque parchi d’affaccio giubilari. Colmiamo oggi una distanza: quella tra il fiume e la città, con l’obiettivo di rendere di nuovo fruibile il ricco patrimonio fluviale di Roma. Come Amministrazione fin dal nostro insediamento ci siamo impegnati a valorizzare lo straordinario patrimonio culturale, storico ed ambientale che il nostro fiume rappresenta per Roma e per il mondo: il Tevere è un simbolo che raccoglie lo scorrere di cambiamenti profondi in grado di innovare costantemente il volto della città. Abbiamo lavorato per mesi per ripulire, bonificare quest’area che oggi torna ad essere un bene comune. Per il futuro immaginiamo di poterla curare con una gestione condivisa tramite patti di collaborazione: stiamo lavorando in questo senso, con l’idea di lanciare un avviso pubblico attraverso il quale individuare le realtà associative che potranno gestire questo nuovo spazio verde” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

Roma, 21 marzo 2025

In occasione del primo giorno di primavera, Villa Doria Pamphilj ospita l’evento organizzato da FAO in collaborazione con Roma Capitale, dedicato alla celebrazione della Giornata Internazionale delle foreste.  Fulcro della giornata è la riflessione sul ruolo centrale svolto dalle foreste nella sicurezza alimentare e nella nutrizione, attraverso una cerimonia istituzionale e un percorso educativo per gli studenti, dedicato alla scoperta della biodiversità e del cibo delle foreste. in particolare, sono in programma una serie di iniziative presso la Biblioteca degli Alberi e dei Fiori, la rappresentazione a livello botanico delle sette aree mondiali, anch’essa nata dalla collaborazione tra Roma Capitale e FAO.
“Questo è il primo degli eventi che Roma accoglie per celebrare gli 80 anni dalla fondazione di FAO, 80 anni di impegno per il diritto al cibo giusto, equo, solidale, per la tutela dei suoli e della terra e per il diritto all’acqua” dichiara l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, intervenuta per l’apertura dell’evento assieme al Direttore generale di FAO Qu Dong Yu e Stefania Costanza, rappresentante permanente dell’Italia presso FAO.
“Ci troviamo in questo bosco di relazioni, un sito che abbiamo fortemente voluto proprio per metterlo a disposizione della città, come luogo simbolico e didattico, di educazione, apprendimento e riflessione, oltre che come infrastruttura verde cittadina. Gli alberi ci nutrono: ogni giorno mangiamo alimenti che provengono dagli alberi ma spesso non ne siamo pienamente consapevoli. Proprio per questo oggi facciamo un viaggio alimentare e culturale attraverso le aree botaniche che costituiscono la Biblioteca degli Alberi e dei Fiori, ma anche un viaggio per condividere sapori e gusti da tutto il mondo, nella convinzione che il cibo giusto è strumento di pace, dialogo, condivisione tra i popoli” conclude Alfonsi.

Roma, 21 marzo 2025

Roma ha un nuovo spazio per la celebrazione di cerimonie laiche riti e matrimoni civili. Si sono conclusi i lavori di completo restauro e rifunzionalizzazione della Chiesetta del Divino Amore, situata all’interno di Villa Ada, curati dall’Ufficio Ville Storiche del Dipartimento capitolino Tutela Ambientale con il supporto e la supervisione della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

La chiesa, oggi sconsacrata, è un edificio di impianto seicentesco originariamente dedicato al culto dei martiri Daria e Crisanto e presenta un aspetto d’impronta neoclassica ad un’unica navata risalente ai primi decenni del XIX secolo. Rimasta in abbandono per molti anni, nel 1957 è divenuta proprietà del Comune di Roma e destinata nel 2003 alla celebrazione di cerimonie laiche. Oggi, alle 15, la celebrazione del primo matrimonio civile.

I lavori, avviati nel giugno 2023, sono stati realizzati con fondi del PNRR per circa 831 mila euro, e hanno consentito di riportare alla luce le pitture murarie originali rimaste occulte negli anni di abbandono, e delle superfici decorate, degli stucchi, delle superfici in marmo e degli elementi ornamentali che sono stati oggetto di un attento restauro. Anche la pavimentazione in marmo è stata ricostruita esattamente come in origine collocando, al di sotto, un sistema di stuoie di riscaldamento per rendere più confortevole lo spazio. Il parapetto ligneo della balconata interna, fortemente degradato, è stato sostituito con un rivestimento in vetro per sfruttare al massimo l’illuminazione naturale.

Per consentire l’utilizzo dell’edificio per le cerimonie nuziali, proprio ieri la Giunta Capitolina ha approvato una delibera, proposta dall’assessore al Personale, Servizi anagrafici ed elettorali, Attuazione del programma di mandato, Comunicazione istituzionale e Decentramento amministrativo, Giulio Bugarini, con la quale la cappella sconsacrata del Divino Amore di Villa Ada viene inserita nel novero delle location comunali nelle quali si possono svolgere matrimoni civili e altre cerimonie. La ex chiesetta di via Salaria va quindi ad aggiungersi alla Sala Rossa del Campidoglio, a quella del Complesso Vignola Mattei di via Valle delle Camene, alla Sala Azzurra di Ostia e alla Sala Chiaraviglio di Villa Farinacci.

La gestione della nuova struttura come luogo per riti laici e cerimonie è affidata al Municipio Roma II e le tariffe per il suo utilizzo saranno le medesime che per le altre sale comunali.

Data la destinazione d’uso, è stata particolarmente curata l’accessibilità e realizzando un’entrata interna fruibile anche da persone con disabilità motorie. Completamente riqualificata anche tutta l’area esterna all’edificio, con la creazione di un piccolo piazzale in sampietrini, la sistemazione del prato circostante, la messa a dimora di nuove siepi e alberature e la ristrutturazione del muro laterale. I lavori proseguiranno con il restauro dell’ingresso monumentale alla Villa sulla via Salaria e il recupero della pompa di benzina che diventerà uno spazio a servizio della Chiesetta.

“Con questo intervento di restauro di altissima qualità restituiamo alla sua originale bellezza un edificio di grande pregio e, allo stesso tempo, mettiamo a disposizione della città uno spazio davvero straordinario per la celebrazione di riti laici per i quali c’è una forte richiesta. Un progetto realizzato nel quadro degli interventi che stiamo portando avanti per la complessiva riqualificazione di una delle più belle Ville storiche della capitale con un investimento di oltre 14 milioni di euro per la rigenerazione del suo patrimonio ambientale e il recupero dei suoi edifici storici”, ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

“Sono molto contento che questo bellissimo edificio, restaurato e recuperato pienamente, sia a disposizione di tutti i cittadini, affiancandosi a tutte le altre location di Roma Capitale dove chi vuole può sposarsi con rito laico – ha dichiarato l’assessore Bugarini – abbiamo lavorato a stretto contatto con l’assessora Alfonsi perché la chiesetta potesse essere da subito disponibile e ci siamo riusciti. Da oggi a Roma c’è un nuovo meraviglioso luogo per dirsi di sì.”

Roma, 18 marzo 2025.

Al Parco di Tor Marancia Afa2 di Viale Londra nel municipio VIII sono state inaugurate le aree ludiche e fitness dopo gli interventi di completa riqualificazione eseguiti dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale. All’inaugurazione erano presenti Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale, il Presidente e l’assessore all’Ambiente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri e Claudio Mannarino.

Il progetto ha previsto due distinte aree ludiche di cui quella per i bambini più grandi è stata allestita con una struttura complessa a torri con scivolo e parete di arrampicata, un trampolino elastico, un gioco su molle a forma di nave dei pirati e un’altalena tre posti con un seggiolino a nido inclusivo. Nell’area destinata ai più piccoli sono state installate un’altalena doppia con seggiolino a gabbietta, una doppia casetta con scivolo piccolo e pannelli colorati. Tutta l’area giochi è stata dotata di pavimentazione antitrauma in gomma colata.

L’area fitness è stata allestita con diverse postazioni una struttura combinata per calisthenics, un’ellittica, una pressa per gambe e una cyclette. Anche l’area fitness è stata pavimentata in gomma antitrauma. È stata, inoltre effettuata la manutenzione straordinaria dei due campetti di fronte all’area fitness con la realizzazione di un mini campo da calcio in erba sintetica e di un campo da street basket.

“Un altro importante progetto di completo rinnovamento delle aree ludiche e fitness al Parco Afa2 che si aggiunge ad altri analoghi interventi completati nel municipio VIII, tra i quali quelli al Parco Caravaggio, al Parco Malaspina e al Parco Falcone e Borsellino. Grazie al lavoro di programmazione e progettazione del Dipartimento Tutela Ambientale e a investimenti per oltre 5 milioni di euro sono state già realizzate oltre 100 aree ludiche e circa 40 aree fitness in tutti i quadranti della città. Un lavoro che prosegue con l’obiettivo di rendere accoglienti e attrattivi parchi, ville storiche e giardini con aree gioco e sportive curate e sicure, tanto importanti per favorire il benessere psicofisico e migliorare la socialità nei quartieri” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

Roma, 11 marzo 2025.

Una nuova azienda agricola arricchirà il territorio del municipio X: ieri 13 febbraio, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi ha sottoscritto il contratto di affidamento tra Roma Capitale e l’azienda agricola Fernando Fortunato, vincitrice del bando pubblicato nel giugno 2024 dal Dipartimento Tutela Ambientale  – all’ evento erano presenti anche Giammarco Palmieri, Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Claudia Pappatà, consigliera capitolina, Manuel Gagliardi, assessore urbanistica e beni comuni del IX municipio, Valentina Prodon, assessora all’ ambiente del municipio X e Guglielmo Calcerano assessore lavori pubblici e patrimonio Municipio X.

L’atto prevede la locazione di un terreno agricolo di 28 ettari, di proprietà comunale, situato nell’area che si sviluppa lungo la strada del risaro ai margini dell’abitato di Tor dei Cenci.

L’assegnazione del terreno e la conseguente crescita dell’azienda si inserisce nel piano di sviluppo agricolo della capitale promosso dall’amministrazione comunale: in particolare il bando è parte della più generale azione volta al recupero produttivo dell’Agro romano, attraverso la locazione delle terre pubbliche. Inoltre, l’atto è stato elaborato con l’intento di favorire le aziende agricole che puntano a rafforzare l’inclusione sociale, la formazione per l’uso delle nuove tecnologie e la sostenibilità ambientale. In questa duplice direzione si è mosso anche il precedente bando, pubblicato ad ottobre 2023, che ha portato all’assegnazione del lotto di oltre 46 ettari nel parco della Marcigliana nel municipio III.

L’ azienda Agricola Fernando Fortunato, risultata vincitrice anche grazie alla riserva per i giovani imprenditori agricoli under 40, intende perseguire un progetto imprenditoriale che prevede produzioni diversificate, tutte in regime biologico, di ortaggi e frutta, allevamento all’aperto di polli e galline, trasformazione di prodotti per conserve, marmellate, succhi di frutta. Parte dei terreni verrà utilizzata per il pascolo, per la produzione del mangime per gli animali, per l’apicoltura e per favorire la biodiversità con coltivazioni di erbe aromatiche e officinali. E’ previsto, inoltre, l’allevamento di cavalli e asini per attività ippoturistiche e sarà realizzato un laboratorio polifunzionale per eventi formativi, divulgativi e didattici per le scuole. Sono previsti progetti di agricoltura sociale per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e, sul fronte della sostenibilità ambientale, la realizzazione di impianti per il risparmio del consumo idrico e di produzione energetica da fotovoltaico.

“Abbiamo portato a compimento un progetto iniziato a giugno del 2024, con la pubblicazione del bando di assegnazione del lotto Tor de’ Cenci: questo affidamento è il punto di arrivo ma anche quello di partenza per un percorso che ha come obiettivo il recupero delle terre pubbliche e lo sviluppo della nuova imprenditoria agricola. La vocazione agricola di Roma è il risultato della tradizione millenaria, dalla successione di generazioni di agricoltori che hanno coltivato le terre dell’Agro romano, fino a ingenerare un rapporto di stretta interdipendenza territoriale con la città. Inoltre, la campagna, per natura e per storia, ha partecipato e partecipa ancora oggi in modo significativo alla tutela della biodiversità e della sostenibilità ambientale anche attraverso la salvaguardia dei suoli. Per tali motivi la valorizzazione dell’Agro romano è una delle priorità di questa amministrazione, in quanto risorsa capace di svolgere un rinnovato ruolo di produzione di cibo di qualità anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie e di attivare, al tempo stesso, percorsi di formazione, educativi, didattici e di integrazione” dichiara l’Assessora Alfonsi.

Roma, 14 febbraio 2025

API E VESPA ORIENTALIS – UNA SFIDA PER L’ECOSISTEMA

Le sfide per la tutela dell’ecosistema e le azioni da intraprendere per affrontare la progressiva diffusione della Vespa orientalis: queste sono le tematiche affrontate dal convegno “Api e Vespa Orientalis – una sfida per l’ecosistema”, un ciclo di incontri promosso dalla Commissione capitolina Ambiente e dalla Commissione Ambiente del Mun. VIII, patrocinato dall’Ordine degli agronomi. L’iniziativa nasce come risposta alle domande della cittadinanza, per una migliore conoscenza del fenomeno e delle politiche che l’amministrazione intende sviluppare.  Il Campidoglio ha ospitato questa mattina il secondo appuntamento, dedicato alla tutela delle api, impollinatori fondamentali per la tutela dell’ambiente, ma specie minacciata dalle vespe orientalis. L’approfondimento ha coinvolto l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, il Presidente della Commissione Ambiente Giammarco Palmieri, Andrea Monaco, zoologo di Ispra – che ha illustrato l’evoluzione, l’attuale diffusione e le caratteristiche della specie – e gli operatori che quotidianamente si confrontano con il fenomeno: Paola Marzi del dipartimento tutela ambientale di Roma, Raffaele Cirone per la federazione apicoltori italiani, Flavio Pezzoli Presidente ordine degli agronomi e forestali di Roma e Andrea Messori per la rete orti in comune.

“Come amministrazione ci troviamo ad affrontare due tipi di sfide: da un lato una specie che si sta diffondendo nella città e dall’altro la tutela delle api, in quanto tutela della biodiversità. Si stima che in trent’anni le api sono diminuite del 75%: a fronte di questa emergenza sistemica è necessario uno sforzo da parte della collettività e delle istituzioni. Come assessorato all’ambiente attuiamo e diffondiamo la conoscenza della tecnica dello sfalcio differenziato, che ci consente di favorire la biodiversità e permettere agli insetti impollinatori di avere un habitat più variegato. Rientrano tra le azioni di tutela anche la promozione di un’agricoltura sostenibile: nei bandi di assegnazione delle terre pubbliche sono stati inseriti come requisiti la difesa del suolo e la produzione biologica” ha dichiarato Sabrina Alfonsi.

“Dopo il primo incontro in cui abbiamo incentrato la discussione sugli aspetti scientifici, oggi abbiamo voluto fare un passo ulteriore, nella direzione della costituzione di un tavolo tecnico, per elaborare un piano di tutela e conservazione delle api contro gli attacchi della vespa orientalis. Obiettivo è quello di riunire l’amministrazione, i professionisti e il mondo della ricerca, creando una sinergia per una corretta prevenzione e gestione del problema” ha dichiarato Giammarco Palmieri.

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La prima domenica ecologica del nuovo anno di oggi è stata dedicata dall’assessorato all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti alla valorizzazione dei cammini giubilari che portano a Roma.

Oltre 500 camminatori hanno percorso i tre principali itinerari storici, la Francigena Nord con partenza dalla stazione Monte Mario, la Francigena Sud, con partenza da via di Torricola e il Cammino di San Francesco, con partenza da Piazza Sempione. Tutti i camminatori si sono poi incontrati a piazza Pia per varcare insieme nel pomeriggio la Porta santa a piazza San Pietro.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora capitolina all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, monsignor Rino Fisichella, responsabile del Vaticano per il Giubileo, Maria Chiara Iannarelli, vicepresidente della commissione Giubileo della Regione Lazio, e Marco Visconti, presidente dell’Ente Regionale Roma Natura, hanno incontrato i camminatori lungo il tratto della Francigena Nord che attraversa il Parco di Monte Mario, facendo sosta ai belvedere che si affacciano verso la basilica di San Pietro.

All’interno del Parco di Monte Mario il percorso della Francigena è stato interessato da interventi di messa in sicurezza, sistemazione degli sterrati e riqualificazione degli affacci.

La riqualificazione dei Cammini storici, finanziata con fondi giubilari per circa 3 milioni di euro, consentirà durante l’anno giubilare una maggiore attrattività e accoglienza per i pellegrini che giungeranno a passo lento a Roma e la realizzazione di eventi di valorizzazione dei cammini come passeggiate tematiche, progetti per il coinvolgimento di persone con disabilità e iniziative di formazione per le scuole.

La riqualificazione dei Cammini, con la messa in sicurezza del percorso della Francigena all’interno del Parco di Monte Mario, è uno degli interventi più significativi di questo Giubileo. Si tratta di un luogo simbolico per i pellegrini, perché storicamente crocevia dei pellegrinaggi di tutta Europa. Un luogo spirituale e straordinario dal punto di vista ambientale”, ha affermato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Grande successo per la terza domenica ecologica che, oggi, ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini e pellegrini che hanno voluto percorrere insieme l’ultimo tratto dei tre cammini giubilari per raggiungere poi la basilica di San Pietro. Abbiamo camminato insieme lungo itinerari storici che l’amministrazione capitolina ha completamente riqualificato, unendo alla riscoperta della città, la sensibilizzazione ambientale e la condivisione di un’esperienza di profondo valore simbolico. Camminare verso il cuore di Roma ha significato davvero per tutte e tutti vivere un’esperienza che lascia un’impronta nell’anima, una continua scoperta tra natura, spiritualità e storia, in una città che stiamo lavorando per rendere sempre più accogliente, aperta e vivibile“, ha dichiarato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.

Roma, 26 gennaio 2025

Su proposta dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, la Giunta capitolina ha approvato la delibera relativa allo schema di accordo di collaborazione tra Roma Capitale, Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del CNR e Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente del Lazio.

Un’azione diretta a valorizzare la sostenibilità del patrimonio ambientale e storico-culturale della capitale: in particolare oggetto di attenzione saranno i parchi urbani, quali spazi di biodiversità e centri di educazione ambientale.

“Roma è una città verde caratterizzata da un articolato sistema di habitat: analizzare e promuovere l’impatto che tale patrimonio ha sulla qualità della vita è essenziale al fine di mettere in atto politiche in grado di tutelare sia i cittadini sia l’ambiente. La sinergia che realizziamo con CNR-IRET e ARPA Lazio ci consentirà di monitorare la biodiversità, la qualità dell’aria e soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici sull’ecosistema cittadino: la prima area interessata dal progetto sarà il parco urbano di villa Paganini, nel municipio II. I dati ricavati verranno utilizzati per una gestione più sostenibile del verde urbano e per attività divulgative rivolte alla cittadinanza, promuovendo i parchi della città come laboratori di studio e tutela” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

“Siamo entusiasti di vedere questo progetto messo in atto nel nostro territorio: infatti grazie a questa iniziativa il secondo municipio sarà un punto di riferimento per la ricerca scientifica. Villa Paganini diventerà un parco strategico in grado di fornire importanti dati relativi all’impatto che la componente vegetazionale ha sulla qualità dell’aria. Il progetto ha anche un obiettivo conoscitivo: i risultati verranno condivisi con i cittadini” ha dichiarato Francesca Del Bello, presidente del Municipio II.

“Con il progetto “Villa Paganini, un parco urbano nell’antropocene” Roma avrà il primo “parco sentinella”, il primo prototipo di area verde urbana per misurare i rischi legati alla pressione antropica e ai cambiamenti climatici, per capire il presente urbano e sperimentare soluzioni per il futuro” hanno dichiarato Marta Francocci e Schiattarella Associati, ideatori e curatori del progetto.

Roma, 22 gennaio 2025