6 Dicembre, 2024
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Testaccio

26 luglio –  Iniziate stamattina le operazioni di demolizione di manufatti abusivi di grandi dimensioni nell’area di Via Paolo Caselli, a Testaccio.

Si tratta di capannoni industriali privi di autorizzazioni, con una superficie coperta di oltre 1500 metri quadrati e altezze interne variabili tra i 6 e i 9 metri. Un’attività di ripristino della legalità, che continuerà anche nei prossimi giorni, e il primo step degli interventi di bonifica dell’area necessari all’avvio del grande progetto per la realizzazione del Borgo degli Artigiani e degli Artisti di Via Paolo Caselli, oggetto del Concorso di Progettazione bandito dal Municipio I. Una importante operazione di rigenerazione urbana per il Rione Testaccio, attraverso il recupero e la valorizzazione di spazi comuni oggi compromessi per via degli insediamenti abusivi, che verranno in questo modo restituiti all’uso pubblico. Un esempio di ciò che a Roma si può fare per garantire il miglior uso possibile dei beni comuni a fini sociali.

1 luglio – Restituire alla città progetti e visioni! Oggi al Chiostro della Facoltà di Ingegneria civile e industriale – Sapienza Università di Roma abbiamo inaugurato la mostra dei progetti del concorso di progettazione dedicato al Borghetto degli Artisti di Via Paolo Caselli a Testaccio!

Un grande lavoro del Roma Municipio I Centro con Ordine Architetti Roma e le Università Romane! Un grazie di cuore a tutti i progettisti che hanno partecipato al concorso, mettendo il loro talento al servizio della città del futuro!

La mostra è visitabile fino al 9 luglio.

8 maggio – Il Progetto “Edicola del Villaggio” ha trasformato due edicole sottratte all’illegalità, abbandonate all’interno del Campo Boario e destinate alla demolizione, in un vero e proprio spazio culturale, per ospitare laboratori, esposizioni artistiche e per la diffusione di produzioni editoriali indipendenti. Con il patrocinio del Municipio I e la collaborazione tra Accademia di Belle Arti di Roma, Villaggio Globale, C. A. E. e Falegnameria Sociale K_Alma, un altro esempio virtuoso di salvaguardia e riuso di beni comuni a vantaggio della comunità e del territorio.

Dal 15 maggio al 3 luglio saranno attivi i laboratori gratuiti dell’Edicola del Villaggio. Per partecipare ai workshop è necessario prenotarsi tramite mail all’indirizzo info@edicoladelvillaggio.it.

 

 

4 marzo – Partita questa mattina la prima operazione di demolizione di manufatti edilizi abusivi a Monte dei Cocci, a Testaccio. Il primo di una serie di interventi messi in campo dal Municipio Roma I Centro, che fanno seguito ad una campagna di verifiche da parte di tecnici incaricati un anno fa dall’amministrazione municipale a seguito di un bando.

Sono state 113 le unità immobiliari sottoposte a verifica, tutte situate nell’anello che circonda il Monte dei Cocci” spiega Jacopo Emiliani Pescetelli, Vice Presidente del Municipio I con delega ai Lavori pubblici. “Per ciascun immobile, sono state effettuate le ricerche delle documentazioni presenti presso gli archivi del Municipio, dell’Ufficio Condono, della Soprintendenza di Stato e del Catasto per verificare la legittimità della situazione esistente.

A partire dallo scorso settembre si e’ passati poi alle verifiche sul posto mediante sopralluoghi effettuati dai tecnici insieme alla Polizia Locale per accertare se la situazione di fatto di ogni singolo locale o appartamento corrispondesse alle piantine catastali e ai condoni effettuati. Ad oggi le verifiche concluse e depositate dal gruppo tecnico sono 41, delle quali 38, ossia ben il 92%, hanno dato riscontro della presenza di abusi di vario tipo, per i quali è stata avviata la procedura per la demolizione”.

Per poco più della metà dei procedimenti avviati sarà possibile procedere nelle prossime settimane con le operazioni di ripristino dello stato dei luoghi, mentre per gli altri ci sono ancora approfondimenti da svolgere soprattutto in relazione alla presenza di ricorsi” commenta la Presidente Sabrina Alfonsi, presente questa mattina alle operazioni di demolizione. “Stiamo andando avanti con un lavoro certosino, sul quale abbiamo investito risorse economiche e umane, che ha visto impegnati per mesi i professionisti esterni, supportati dall’Ufficio tecnico municipale. “Un lavoro complesso, che ha già ottenuto il risultato importante di restituirci una fotografia attuale della situazione complessiva del Monte dei Cocci, che è il primo e fondamentale step per eliminare le situazioni di illegalità e degrado e ragionare poi su una riqualificazione complessiva di questo sito così importante nel cuore di Roma.

Questa mattina abbiamo iniziato con la demolizione in danno di un abuso in Via Monte Testaccio 53, una veranda di circa 30 mq costruita su terreno demaniale, consistente in un plateatico rialzato di cemento armato e una pensilina in legno ricoperta con delle tegole e chiusa verso il lato strada da una recinzione in ferro. Nei prossimi giorni proseguiremo l’attività con altri interventi, mentre alcuni proprietari hanno deciso di collaborare provvedendo in proprio ad eliminare gli abusi, come ad esempio nel caso dell’ex locale CUEVA, dove è stata rimossa una veranda di circa 200 metri quadri” conclude la Presidente Alfonsi.

PIANO FREDDO: CON IL PATTO DI COMUNITA’ IL MUNICIPIO ROMA I CENTRO APRE DUE CENTRI ANZIANI PER L’ACCOGLIENZA DELLE PERSONE SENZA DIMORA.

Il Municipio Roma I Centro, a partire da sabato 13 febbraio, mette a disposizione due Centri Anziani del territorio per la realizzazione di altrettante nuove strutture per l’accoglienza delle persone senza dimora

“Grazie alla importante disponibilità dei Comitati di Gestione dei due Centri, attualmente non utilizzati dagli anziani a causa delle disposizioni governative per il contenimento della diffusione della pandemia, abbiamo lavorato in stretta collaborazione con la rete delle associazioni cittadine che si occupano di accoglienza, per offrire un riparo alle tante persone che vivono in strada nella nostra città” dichiarano la Presidente Sabrina Alfonsi e l’Assessore alle Politiche Sociali del Primo Municipio, Emiliano Monteverde.

Le due strutture, a Testaccio e all’Esquilino, potranno accogliere 8 persone ciascuna, nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid, e saranno coordinate dal Circolo Arci “Pianeta Sonoro” – con il progetto Akkittate – e da “Nonna Roma”, che fungeranno da capofila.
Le due Associazioni saranno supportate da Arci Roma e dalla rete dei suoi circoli per provare ad avviare con le persone accolte un percorso verso l’autonomia.

L’inserimento nelle strutture avverrà dopo il completamento del periodo di isolamento fiduciario nella struttura di Via Marsala gestita da Caritas diocesana di Roma e dalla Croce Rossa di Roma, con le quali, insieme alla Comunità di Sant’Egidio, si lavorerà in rete anche per le varie attività dell’accoglienza. L’Associazione “Il Tulipano Bianco” si farà carico della spesa per la sanificazione quotidiana dei locali dei due centri, mentre gli arredi e le suppellettili sono stati forniti dal R.O.E. (Raggruppamento Operativo Emergenze) della Protezione Civile e da altri donatori privati come la Casa del Materasso.

“Questa operazione rappresenta la sintesi perfetta di cosa può fare il Patto di Comunità che abbiamo promosso nei mesi scorsi. Un contributo ulteriore, che va ad aggiungersi al Centro di Accoglienza notturna per 12 persone di Via Sabotino già operativo da Dicembre, e ai 37 progetti personalizzati per l’accoglienza presso strutture alberghiere e ricettive della città e per  l’accompagnamento delle persone verso l’autonomia, presentati al Municipio dalla Comunità di S. Egidio e dalla Casa dei Diritti Sociali. La dimostrazione che la complessità della situazione dell’assistenza alle persone che vivono in strada richiede interventi versatili e diversificati, che si possono mettere in campo soltanto se i valorizzano e si mettono a sistema i singoli contributi che possono offrire le realtà che lavorano sul territorio e per il territorio, di cui per fortuna la nostra città e ricchissima” concludono Alfonsi e Monteverde.
  L’apertura delle due strutture – in previsione del drastico calo delle temperature notturne annunciato per i prossimi giorni – è stato anticipato al pomeriggio, rispettivamente alle ore 19.00 il Centro di Testaccio in piazza Giustiniani, 4 e alle 19.45 il Centro di  via San Quintino,11 all’Esquilino.

SOPRALLUOGHI DEL MUNICIPIO I. ALFONSI: FINE RICOGNIZIONE SU POSSIBILI ABUSI ENTRO INIZIO 2021, RIGENERARE AREA.
16 settembre – Sottrarre al degrado e all’abusivismo edilizio l’area del Monte dei Cocci e riqualificarla attraverso un’operazione di rigenerazione urbana. Con questo scopo il Municipio I guidati da Sabrina Alfonsi ha individuato tramite bando e poi nominato ad inizio anno due commissioni tecniche esterne per puntare il faro su circa duecento immobili compresi in quell’anello di Testaccio che parte da via Galvani e gira intorno al Monte dei Cocci passando per via di Monte Testaccio.
Dopo i primi mesi di lavoro sulle carte, per capire quali e quante di queste unita’ (tra ristoranti, case, discopub, magazzini, attivita’ commerciali e anche una chiesa) fossero in regola dal punto di vista edilizio oppure abbiano in corso una richiesta di condono o non siano condonate (e quindi vadano demolite), si e’ passati ai sopralluoghi sul posto. Cosi’ questa mattina la minisindaca Alfonsi, i componenti delle commissioni esterne e i rappresentanti dell’ufficio tecnico municipale e della Polizia Locale di Roma Capitale, hanno iniziato il tour dei controlli per verificare che quanto riportato sulle piantine corrispondesse all’effettivo stato dei luoghi.
“Siamo andati avanti sul lavoro che portera’ una riqualificazione di questo sito importante e che per noi, insieme a Campo Testaccio e a via Paolo Caselli, rappresenta l’asse di rigenerazione urbana di quest’area- ha spiegato Alfonsi all’agenzia Dire- Abbiamo dato degli incarichi esterni a soggetti privati che hanno lavorato negli scorsi mesi, abbiamo le carte della consistenza edilizia legale e da oggi sono iniziati i sopralluoghi per verificare se la situazione di fatto di ogni singolo locale o appartamento corrisponde alle piantine catastali e ai condoni effettuati. Ogni unita’ sara’ controllata e questo ci portera’ ad avere una situazione complessiva del Monte dei Cocci per poi iniziare i procedimenti di ripristino della situazione, laddove ci fossero delle parti non sanate, e la rimozione in danno, se il privato non dovesse sistemarle”.
Ci vorranno alcuni mesi per completare le operazioni di verifica sul campo: “Il 31 dicembre terminera’ l’incarico esterno che abbiamo assegnato ed entro la fine dell’anno avremo tutte le carte sistemate- ha detto Alfonsi- Quello di oggi e’ stato un test di prova per vedere quanto si impiega nelle verifiche dentro ogni locale. Siamo entrati anche in luoghi storici che hanno ancora un’attivita’ in corso, e quindi e’ stato piu’ facile ottenere una risposta immediata alla nostra chiamata di reperibilita’. Tuttavia, potremmo dovere fare delle richieste di accesso con la Polizia locale per qualcuno che non si presentera’ alla prima chiamata. Mi auguro che nei primissimi mesi del 2021 la ricognizione sia finita”.
Inoltre, come accaduto questa mattina durante il controllo di un ristorante, i proprietari delle mura potrebbero impedire l’accesso ad alcune aree e in questi casi il Municipio sara’ costretto a rivolgersi al Tribunale per avere il nulla osta ad entrare, ma non e’ affatto scontato che questo possa avvenire.
“L’amministrazione municipale da me guidata non vedra’ la fine di questo lavoro ma ci abbiamo speso parecchi anni e speriamo di portarlo a buon punto perche’ questa non e’ piu’ una situazione vivibile- ha concluso Alfonsi- Non solo e’ stata distrutta la parte archeologica del Monte dei Cocci ma questa area si e’ fortemente degradata e quindi va riqualificata, rigenerata e rifruita da tutta la citta’”. (Comunicato Agenzia DIRE).

PRESENTAZIONE DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO CHE FINANZIA L’INTERVENTO PER IL RECUPERO DI CAMPO TESTACCIO.

 

23 luglio – Ieri pomeriggio al mercato Testaccio, con Emiliano MonteverdeMaurizio VelocciaClaudia Santoloce e Massimiliano Monnanni, Presidente della ASP Asilo Savoia, abbiamo presentato la delibera 435 della Giunta della Regione Lazio su #CampoTestaccio. Grazie a Nicola Zingaretti e a tutta la giunta per l’enorme sostegno. Uno spazio pubblico che tornerà ad essere campo di gioco, quel campo dove 93 anni fa è nata la A. S. ROMA. Un luogo che torna al servizio della città, del rione, dei cittadini grazie al lavoro congiunto tra istituzioni: ma che soprattutto in questo modo resta uno spazio pubblico gestito dal pubblico, accessibile a tutte e tutti, come richiesto dai cittadini durante il percorso partecipativo. Noi crediamo fortemente nella collaborazione per il bene comune: è il momento per il Campidoglio di fare una scelta di campo e giocare insieme questa partita per il bene di Roma.

 #primomunicipio #solocosebelle #noiandiamoavanti #CampoTestaccio #Mancanosololechiavi

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Donnerstag, 23. Juli 2020

 

 

Il video integrale dell’incontro

 

Assemblea pubblica presentazione delibera regionale Campo Testaccio.#primomunicipio #campotestaccio

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Mittwoch, 22. Juli 2020

 

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20 luglio – Con la presentazione presso la Casa dell’Architettura del progetto vincitore si è concluso questa mattina l’iter del Concorso pubblico di progettazione riguardante il “Progetto pubblico unitario dell’area compresa tra Via Marmorata, Via Galvani, Via N. Zabaglia e Via Caio Cestio e il progetto definitivo del sub-ambito di Via Paolo Caselli per artigianato di servizio e studi d’artista”.

Il Concorso è stato promosso dal Municipio Roma I Centro, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e in attuazione del Protocollo siglato tra l’O.A.R. e l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale per la diffusione dei concorsi di progettazione, per favorire il recupero di uno spazio pubblico di grande rilevanza nell’ambito della città.

Iniziato a gennaio di quest’anno con la pubblicazione degli atti tecnici di gara, l’iter del concorso, prevedeva due livelli di selezione, con i cinque migliori progetti prescelti per la seconda fase tra i quali scegliere il vincitore.

“Sono molto soddisfatta dell’esito di questo concorso, che ha riscontrato una ampia partecipazione con 50 gruppi di architetti che hanno presentato proposte progettuali” ha commentato la Presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi. “In soli sei mesi siamo riusciti a concludere tutto l’iter e a determinare il vincitore, tempi rapidi se consideriamo l’emergenza Covid 19 che a marzo si è abbattuta sul nostro Paese. Voglio ringraziare i nostri uffici che non si sono risparmiati e la Commissione di Gara, che non ha mai interrotto il suo lavoro nemmeno nel periodo di lockdown.

Lo scopo che ci ha spinto a bandire il Concorso era quello di avere a disposizione innanzi tutto uno strumento urbanistico unitario in grado di assolvere la funzione di punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi intervento futuro in quell’area così delicata del nostro territorio, e in secondo luogo uno studio specifico per il riordino del sub ambito di Via Paolo Caselli.

Sono convinta che lo spazio pubblico costituisca il collante della qualità dello spazio urbano, avendo ben presente “un’idea di città” una visione di sistema, e per arrivare a questo obiettivo è indispensabile restituire un ruolo centrale alla progettazione, come abbiamo scelto di fare in questo caso.

La qualità delle proposte progettuali pervenute è stata elevata. Il progetto dello Studio di Architettura Sycamore S.r.l è stato scelto dalla Commissione di Gara come vincitore del Concorso per la sua capacità di ripensare lo spazio pubblico in rapporto al tessuto circostante e per la sua capacità di relazionarsi e mettersi a sistema con le aree e le funzioni preesistenti” conclude la Presidente.

“L’architettura è parte integrante del nostro quotidiano – afferma l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori – definisce il nostro orizzonte sociale e culturale; il progetto che oggi premiamo rappresenta bene quanto essa componga in una forma fisica, attraverso il pensiero, dati diversi e  nel farlo definisce lo spazio in cui i nostri figli giocano, le piazze in cui prendiamo il caffè, le strade in cui camminiamo. Nessuno può sottrarsi all’architettura. Abbiamo bisogno di grandi opere, di rappresentarci in architetture simboliche, ma soprattutto di vivere bene la qualità diffusa della nostra quotidianità che è espressione di un pensiero politico che guarda alla grana fine del territorio e ai suoi cittadini, e vuole migliorare la qualità dell’ambiente costruito per migliorare la qualità della vita delle persone.

Per questo è importante quello che facciamo oggi – aggiunge l’Assessore – poniamo le basi per le trasformazioni del futuro, guidiamo e non subiamo il progetto e la configurazione dello spazio che è di tutti. Credo che la conclusione del percorso di questo concorso, che si somma ai concorsi già promossi e banditi durante questa amministrazione, con proponenti pubblici e privati, grazie anche alla collaborazione con l’ordine degli architetti, rappresenti bene lo sforzo che stiamo facendo per tornare a dare all’amministrazione pubblica un ruolo troppo spesso delegato ad altri”.

“L’esito di questo concorso di progettazione – afferma Andrea Iacovelli, Responsabile Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia – promosso dal I Municipio in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale e l’Ordine degli Architetti di Roma, avvalora ancora una volta  l’impegno dell’OAR nella politica di promozione del concorso di progettazione come strumento imprescindibile per la riqualificazione dei territorio e dell’ambiente costruito attraverso il lavoro degli architetti.

Quello che scaturisce dai concorsi di progettazione – ha aggiunto Iacovelli – è il tentativo di far sì che i progettisti si confrontino sulle trasformazioni della città, come nel caso del progetto dello studio Sycamore risultato vincitore del concorso. Il Progetto diviene baricentro, punto di equilibrio, visione di una città migliore, dove la misura è l’uomo, il cittadino e i rapporti connettivi con l’esistente. Esistente inteso non solo come “ambiente costruito” ma come “ambiente sociale” fatto di relazioni dialogiche che necessitano di essere stimolate. È questo il frutto del rapporto sinergico concretizzato tra l’Assessorato all’Urbanistica e l’Ordine degli Architetti di Roma: una nuova visione di città, dove a valle dei processi di pianificazione del territorio si innesta lo strumento del concorso di progettazione non più inteso come evento straordinario ma come processo ordinario e attuativo della trasformazione della città”.

“Il Concorso ha interessato l’ultimo isolato a sud-est del Rione Testaccio, compreso tra Via Galvani, Via Marmorata, il Cimitero Acattolico e il Monte dei Cocci” ha commentato l’Arch. Chiara Cecilia Cuccaro, Direttore Tecnico del Municipio I e Presidente della Commissione di Gara. “Un ambito occupato in parte dall’area dell’ex Campo Testaccio e in parte da insediamenti abusivi – commerciali, artigianali e in piccola quota residenziali.

L’obiettivo del Concorso era quello di sostituire gli insediamenti abusivi con laboratori artigiani, artistici, spazi espositivi e realizzare un polo per lo sport e il tempo libero in un contesto di riferimento in cui il verde costituisce la struttura portante in connessione con il sistema delle scuole su Via Galvani e Via Zabaglia e con i luoghi storici al contorno. Il vincitore del Concorso è incaricato dell’elaborazione del piano urbanistico necessario e del progetto definitivo per la realizzazione del nuovo insediamento”.

 

Alcune tavole del Progetto

Relazione illustrativa del Progetto

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Montag, 20. Juli 2020

 

Tgr Lazio di ieri sulla presentazione del Progetto di Testaccio.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Dienstag, 21. Juli 2020

 

 

ROMA TODAY – Testaccio cambia volto

AGENZIA DIRE – COME DIVENTERA’ TESTACCIO

REPUBBLICA.IT – Così rinascerà il borghetto di Testaccio

 

Il video integrale della presentazione.

Presentazione del progetto vincitore "Ripensare lo spazio pubblico di Testaccio” riguardante il progetto pubblico unitario dell’area compresa tra Via Marmorata, Via Galvani, Via N. Zabaglia e Via Caio Cestio e il progetto definitivo del sub-ambito di Via Paolo Caselli per artigianato di servizio e studi d’artista.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Montag, 20. Juli 2020

24 gennaio 2020 – Oggi, insieme all’ assessore all ‘ urbanistica Luca Montuori, presso il dipartimento di architettura di Roma Tre che ringrazio per l’ ospitalità, abbiamo presentato a cittadini, residenti, associazioni e professionisti il concorso di progettazione Promosso dal Municipio Roma I Centro riguardo lo spazio pubblico di Testaccio. Noi crediamo in una progettazione partecipata e condivisa con i cittadini: per questo motivo abbiamo voluto coinvolgere le associazioni territoriali, i residenti, gli artisti e artigiani del borghetto di via Caselli e tutti i cittadini interessati, per spiegare loro quali aree comprenderà il bando e per recepire le loro istanze per rigenerare la città, i luoghi e gli spazi condividendone i passi. Grazie a tutti per la grande partecipazione.

10 Gennaio 2020 – Stamattina, presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, abbiamo presentato con l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori e con il presidente dell’OAR Flavio Mangione, un bando emanato dal Municipio Roma I Centro di cui siamo molto orgogliosi: il concorso pubblico di progettazione per l’area di Testaccio compresa tra Via Galvani, Via Zabaglia, via Caio Cestio e l’ambito di via Paolo Caselli, enclave di artigiani e artisti. La situazione di compromissione dell’area di Testaccio è nota da anni, e rappresenta una vera e propria ferita per la Città Storica. A questo si aggiungano i provvedimenti di sgombero degli insediamenti di Via Paolo Caselli, che se effettuati rischiavano di creare una situazione di abbandono e ulteriore degrado per il rione. Per questo, come ente di prossimità, ci siamo battuti per fermare le procedure di sgombero e per ottenere in bilancio le risorse necessarie ad avviare la progettazione per una riqualificazione e rigenerazione urbana di alto livello, all’interno di una visione d’insieme del nostro territorio condivisa con i cittadini attraverso percorsi di partecipazione. Con i nostri Uffici Tecnici e l’assessore Jacopo Emiliani Pescetelli, che ringrazio per il gran lavoro, abbiamo elaborato gli indirizzi alla progettazione, che prevedono per l’intero isolato la redazione di un progetto pubblico unitario finalizzato al riordino funzionale e ambientale dei luoghi. Pianificazione delle strutture di connessione, zone verdi, spazi pubblici, spazi espositivi e percorsi, oltre al riordino delle aree pertinenziali e dei cortili degli istituti scolastici i cui fronti si sviluppano su Via Zabaglia e Via Galvani: rigeneriamo il territorio attraverso un nuovo assetto, che conferisca al complesso degli edifici il ruolo di Campus Scolastico, anche in previsione della realizzazione di un nuovo polo per lo sport e il tempo libero nell’area dell’ex Campo Testaccio.
Altra grande sfida progettuale è l’ambito di Via Caselli e le aree limitrofe: è prevista infatti nel bando la redazione dello studio di fattibilità finalizzato al progetto definitivo, in coerenza con il progetto pubblico unitario. I volumi che non possono essere oggetto di recupero dovranno essere sostituiti con nuove strutture destinate ad ospitare attività artigianali e artistiche, con laboratori e foresterie annesse, cui associare spazi di uso collettivo per attività comuni tra artisti e studenti. Una scelta che abbiamo fatto perché intendiamo mantenere la vocazione del luogo, così come si è andata consolidando negli ultimi decenni. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo ben chiaro come sia fondamentale la collaborazione dei professionisti del settore, da sempre in prima fila per incentivare le procedure che consentono di massimizzare la qualità architettonica dei progetti. Il concorso pubblico è il mezzo più idoneo per garantire la selezione delle idee progettuali migliori, per un intervento di ricucitura urbana in un distretto nevralgico nel cuore di Roma, tra il quartiere Testaccio e le aree archeologiche di Monte dei Cocci e della Piramide Cestia.presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, abbiamo presentato con l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori e con il presidente dell’OAR Flavio Mangione, un bando emanato dal Municipio Roma I Centro di cui siamo molto orgogliosi: il concorso pubblico di progettazione per l’area di Testaccio compresa tra Via Galvani, Via Zabaglia, via Caio Cestio e l’ambito di via Paolo Caselli, enclave di artigiani e artisti. La situazione di compromissione dell’area di Testaccio è nota da anni, e rappresenta una vera e propria ferita per la Città Storica. A questo si aggiungano i provvedimenti di sgombero degli insediamenti di Via Paolo Caselli, che se effettuati rischiavano di creare una situazione di abbandono e ulteriore degrado per il rione. Per questo, come ente di prossimità, ci siamo battuti per fermare le procedure di sgombero e per ottenere in bilancio le risorse necessarie ad avviare la progettazione per una riqualificazione e rigenerazione urbana di alto livello, all’interno di una visione d’insieme del nostro territorio condivisa con i cittadini attraverso percorsi di partecipazione. Con i nostri Uffici Tecnici e l’assessore Jacopo Emiliani Pescetelli, che ringrazio per il gran lavoro, abbiamo elaborato gli indirizzi alla progettazione, che prevedono per l’intero isolato la redazione di un progetto pubblico unitario finalizzato al riordino funzionale e ambientale dei luoghi. Pianificazione delle strutture di connessione, zone verdi, spazi pubblici, spazi espositivi e percorsi, oltre al riordino delle aree pertinenziali e dei cortili degli istituti scolastici i cui fronti si sviluppano su Via Zabaglia e Via Galvani: rigeneriamo il territorio attraverso un nuovo assetto, che conferisca al complesso degli edifici il ruolo di Campus Scolastico, anche in previsione della realizzazione di un nuovo polo per lo sport e il tempo libero nell’area dell’ex Campo Testaccio.
Altra grande sfida progettuale è l’ambito di Via Caselli e le aree limitrofe: è prevista infatti nel bando la redazione dello studio di fattibilità finalizzato al progetto definitivo, in coerenza con il progetto pubblico unitario. I volumi che non possono essere oggetto di recupero dovranno essere sostituiti con nuove strutture destinate ad ospitare attività artigianali e artistiche, con laboratori e foresterie annesse, cui associare spazi di uso collettivo per attività comuni tra artisti e studenti. Una scelta che abbiamo fatto perché intendiamo mantenere la vocazione del luogo, così come si è andata consolidando negli ultimi decenni. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo ben chiaro come sia fondamentale la collaborazione dei professionisti del settore, da sempre in prima fila per incentivare le procedure che consentono di massimizzare la qualità architettonica dei progetti. Il concorso pubblico è il mezzo più idoneo per garantire la selezione delle idee progettuali migliori, per un intervento di ricucitura urbana in un distretto nevralgico nel cuore di Roma, tra il quartiere Testaccio e le aree archeologiche di Monte dei Cocci e della Piramide Cestia.

Il primo passo, fondamentale, in un percorso di rigenerazione urbana nel cuore di Roma, a Testaccio. Grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato insieme a noi

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Samstag, 11. Januar 2020

 

Il prossimo 24 gennaio ripeteremo la presentazione del concorso ai cittadini, alle associazioni e ai comitati in un incontro pubblico che si svolgerà presso la Facoltà di Architettura dell’Università Roma re all’ex Mattatoio.