Roma ha un nuovo spazio per la celebrazione di cerimonie laiche riti e matrimoni civili. Si sono conclusi i lavori di completo restauro e rifunzionalizzazione della Chiesetta del Divino Amore, situata all’interno di Villa Ada, curati dall’Ufficio Ville Storiche del Dipartimento capitolino Tutela Ambientale con il supporto e la supervisione della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La chiesa, oggi sconsacrata, è un edificio di impianto seicentesco originariamente dedicato al culto dei martiri Daria e Crisanto e presenta un aspetto d’impronta neoclassica ad un’unica navata risalente ai primi decenni del XIX secolo. Rimasta in abbandono per molti anni, nel 1957 è divenuta proprietà del Comune di Roma e destinata nel 2003 alla celebrazione di cerimonie laiche. Oggi, alle 15, la celebrazione del primo matrimonio civile.
I lavori, avviati nel giugno 2023, sono stati realizzati con fondi del PNRR per circa 831 mila euro, e hanno consentito di riportare alla luce le pitture murarie originali rimaste occulte negli anni di abbandono, e delle superfici decorate, degli stucchi, delle superfici in marmo e degli elementi ornamentali che sono stati oggetto di un attento restauro. Anche la pavimentazione in marmo è stata ricostruita esattamente come in origine collocando, al di sotto, un sistema di stuoie di riscaldamento per rendere più confortevole lo spazio. Il parapetto ligneo della balconata interna, fortemente degradato, è stato sostituito con un rivestimento in vetro per sfruttare al massimo l’illuminazione naturale.
Per consentire l’utilizzo dell’edificio per le cerimonie nuziali, proprio ieri la Giunta Capitolina ha approvato una delibera, proposta dall’assessore al Personale, Servizi anagrafici ed elettorali, Attuazione del programma di mandato, Comunicazione istituzionale e Decentramento amministrativo, Giulio Bugarini, con la quale la cappella sconsacrata del Divino Amore di Villa Ada viene inserita nel novero delle location comunali nelle quali si possono svolgere matrimoni civili e altre cerimonie. La ex chiesetta di via Salaria va quindi ad aggiungersi alla Sala Rossa del Campidoglio, a quella del Complesso Vignola Mattei di via Valle delle Camene, alla Sala Azzurra di Ostia e alla Sala Chiaraviglio di Villa Farinacci.
La gestione della nuova struttura come luogo per riti laici e cerimonie è affidata al Municipio Roma II e le tariffe per il suo utilizzo saranno le medesime che per le altre sale comunali.
Data la destinazione d’uso, è stata particolarmente curata l’accessibilità e realizzando un’entrata interna fruibile anche da persone con disabilità motorie. Completamente riqualificata anche tutta l’area esterna all’edificio, con la creazione di un piccolo piazzale in sampietrini, la sistemazione del prato circostante, la messa a dimora di nuove siepi e alberature e la ristrutturazione del muro laterale. I lavori proseguiranno con il restauro dell’ingresso monumentale alla Villa sulla via Salaria e il recupero della pompa di benzina che diventerà uno spazio a servizio della Chiesetta.
“Con questo intervento di restauro di altissima qualità restituiamo alla sua originale bellezza un edificio di grande pregio e, allo stesso tempo, mettiamo a disposizione della città uno spazio davvero straordinario per la celebrazione di riti laici per i quali c’è una forte richiesta. Un progetto realizzato nel quadro degli interventi che stiamo portando avanti per la complessiva riqualificazione di una delle più belle Ville storiche della capitale con un investimento di oltre 14 milioni di euro per la rigenerazione del suo patrimonio ambientale e il recupero dei suoi edifici storici”, ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.
“Sono molto contento che questo bellissimo edificio, restaurato e recuperato pienamente, sia a disposizione di tutti i cittadini, affiancandosi a tutte le altre location di Roma Capitale dove chi vuole può sposarsi con rito laico – ha dichiarato l’assessore Bugarini – abbiamo lavorato a stretto contatto con l’assessora Alfonsi perché la chiesetta potesse essere da subito disponibile e ci siamo riusciti. Da oggi a Roma c’è un nuovo meraviglioso luogo per dirsi di sì.”
Roma, 18 marzo 2025.