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Sono stati avviati dal Dipartimento tutela ambientale di Roma capitale i lavori relativi al primo stralcio di interventi di riqualificazione del Parco di Villa Glori.   I lavori di questa prima fase, finanziati con 2 milioni di euro, riguardano principalmente la componente infrastrutturale, la rete dei viali, gli impianti e le attrezzature, mentre gli interventi di rigenerazione del patrimonio arboreo sono previsti nel secondo stralcio del progetto.

In particolare, i cantieri avviati prevedono la riqualificazione di una parte significativa dei principali percorsi interni – Viale dei Settanta, Viale Alfredo Candia, e Viale Mancini – con interventi di riduzione della sezione asfaltata esistente per favorire il recupero della permeabilità del suolo sulle fasce laterali e la posa di pavimentazioni drenanti per favorire il deflusso delle acque piovane. Le attuali aree giochi saranno rinnovate e ricollocate in un’area più idonea per non interferire con l’assetto dei percorsi del progetto originario dell’architetto Raffaele De Vico. Interventi previsti anche sulla ripavimentazione della piazza del Mandorlo, sistemazione delle aiuole e ripristino della vegetazione dell’area del Roccolo. I lavori interesseranno anche le aree limitrofe all’altare dei Caduti con la realizzazione di nuove pavimentazioni in terra stabilizzata, sistemazione delle aiuole, la riqualificazione del belvedere e la messa a dimora di nuova vegetazione.

Saranno recuperati i tracciati storici oggi non percorribili e valorizzati i due belvedere di via Mancini in prossimità del Monumento ai Caduti e verso il Tevere.

Quanto al patrimonio vegetazionale, saranno effettuate potature di contenimento, ripristinate parti di siepi mancanti e ricostituiti alcuni ambiti arborei con nuove piantumazioni. I lavori, infine, prevedono l’installazione di panchine e arredi lungo i viali e nei punti panoramici.

La conclusione degli interventi è prevista per la fine del 2025.

“Prende avvio la prima fase degli interventi di riqualificazione di Villa Glori per i quali l’amministrazione ha previsto un progetto suddiviso in due stralci con un finanziamento complessivo di oltre 3,8 milioni di euro. I lavori hanno l’obiettivo di riqualificare tutta la rete dei percorsi interni effettuando anche opere di depavimentazione, per favorire l’assorbimento delle acque piovane e migliorare le caratteristiche ambientali del parco. Nella progettazione è stata data grande importanza al miglioramento della fruibilità con nuove aree gioco, arredi e valorizzazione dei punti panoramici. A questa prima fase seguirà, a settembre 2025, il secondo stralcio che prevede, tra l’altro, importanti interventi di rigenerazione del patrimonio arboreo con la messa a dimora di circa 130 nuovi pini. Un progetto molto atteso, che illustreremo con eventi pubblici come già fatto in passato” dichiara Sabrina Alfonsi Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.  

Roma, 25 gennaio 2025

La mia intervista a Repubblica sulle nuove aiuole in città, nell’ambito del “Piano strategico di valorizzazione delle aree verdi” del dipartimento Tutela ambientale, finanziato con circa 5milioni di euro e destinato a riqualificare 21 giardini e aree verdi.

Miglioriamo il decoro della città, recuperando spazi di bellezza e soprattutto contribuendo alla tutela e allo sviluppo della biodiversità urbana, necessaria anche alla sostenibilità e al contrasto ai cambiamenti climatici.

A questo link l’articolo di Valentina Lupia: https://roma.repubblica.it/cronaca/2025/01/06/news/roma_giubileo_21_nuovi_giardini-423922849/

Roma, 6 gennaio 2025

Sono terminati i lavori per la riqualificazione arborea di Via Cola di Rienzo, dove sono state messe a dimora 95 nuove piante appartenenti al genere “Cercis”, che hanno in parte sostituito piante abbattute e in parte occupato spazi precedentemente vuoti. Attualmente l’area presenta un totale di 284 alberature, di cui 272 Cercis collocate sulla via e 12 olmi situati nella piazza.
Questi interventi dialogheranno con i lavori, il cui inizio è programmato per giovedì, per la riqualificazione arborea di Viale Giulio Cesare, sempre nel municipio I. Il programma prevede la messa a dimora di 15 nuovi platani che si aggiungeranno alle piante attualmente presenti sulla via, determinando un incremento del patrimonio arboreo della strada. Le messe a dimora verranno condotte dal Dipartimento Tutela Ambientale contestualmente ai lavori di deceppamento di nove vecchie ceppaie.
“Continuano i lavori di riqualificazione arborea delle strade di Roma, con l’obiettivo di rendere la città più sostenibile, perché la rigenerazione delle alberate consente un ridotto numero di attacchi parassitari, una minore necessità di interventi di cura e garantisce un più efficace impatto ambientale” ha dichiarato l’Assessora all’Ambiente, Agricoltura e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. “Sono inoltre terminati i lavori su Via Cola di Rienzo, dove le nuove piante permetteranno un migliore assorbimento della co2: in particolare, verranno assorbiti fin da subito 190 kg/anno di CO2, per poi passare a 1710 kg/annui quando saranno cresciuti” conclude Alfonsi.

Roma, 10 dicembre 2024

La Giunta capitolina ha approvato la delibera, presentata dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, relativa al Progetto di fattibilità tecnico economica, riguardante l’intervento di riqualificazione del Giardino del Teatro di Villa Pamphili, in Municipio XII, con un investimento previsto di 1,5 milioni di euro, con fondi del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale.

L’intervento si colloca all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione del Parco di Villa Pamphilj, attuato dall’Ufficio Curatore delle Ville Storiche del Dipartimento Tutela Ambientale, Direzione Gestione Territoriale, Ambientale e del Verde del Comune di Roma.

Villa Pamphilj è il secondo parco urbano della città per estensione, con un’area complessiva di 184 ettari. Il Giardino del Teatro è ubicato sul lato est del parco e ospita, oltre ad una collezione di alberature appartenenti a specie botaniche molto pregiate, ampie superfici a prato che, con la bella stagione, offrono una sosta ai cittadini che frequentano il parco.

L’intervento progettuale, che mira alla riqualificazione della parte paesaggistica del giardino, si concentra sulle componenti connesse alla percorrenza, alla sosta e al decoro dell’area, agendo sul recupero delle opere in ferro – recinzioni, cancellate, sedute e pergolati –  e sul ripristino di una rampa di scale presso l’esedra del teatro. La fontana del Cupido, la fontana di Venere, l’esedra e il ninfeo dei Tritoni saranno, successivamente, oggetto di specifici interventi di restauro nell’ambito del Progetto giubilare Caput Mundi.

Il progetto di riqualificazione vegetazionale prevede di ricreare la componente arbustiva, attraverso una struttura a più livelli: gli alberi esistenti domineranno il primo piano, mentre piccoli alberi formeranno un secondo livello, lasciando spazio libero tra questi e le piante a livello del suolo. Le vasche, che un tempo ospitavano fioriture stagionali, saranno dedicate a piante xerofile, in grado di resistere a periodi di siccità. Le siepi e i tassi vicino all’esedra saranno integrati con nuove piante sempreverdi, mentre il pergolato del roseto sarà ripristinato con diverse varietà di rose rampicanti. Saranno create nuove aiuole in punti strategici e i prati saranno rigenerati, introducendo piante bulbose in maniera da arricchire la fioritura stagionale e l’utilizzo di un prato fiorito per favorire la biodiversità.

«Questo progetto, inserito nel più ampio lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti a Villa Pamphilj con 11 interventi, per complessivi 12 milioni di euro, mira a ripristinare la ricchezza e la varietà della vegetazione del Giardino del Teatro, con un’attenzione particolare alla scelta di piante resistenti e alla cura del patrimonio arboreo. È un intervento mirato su alcune collezioni di piante, volto a favorire le fioriture e i profumi e con una particolare cura delle alberature. Nello specifico, saranno rimossi gli alberi morti, o in cattive condizioni fitostatiche, per tutelare la sicurezza dei visitatori e migliorare la qualità del verde. Continua il nostro impegno per fare di Roma davvero una città più vivibile, in cui bellezza e diritto al verde siano elementi essenziali ed equamente riconosciuti, per garantire uguaglianza, benessere e salute a tutti i cittadini», dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti.

Ha preso avvio il cantiere dei lavori previsti dal progetto di riqualificazione del Parco Est e Ovest del complesso di Corviale con le operazioni di rimozione dei rifiuti dalla zona valliva che insiste sul versante della Tenuta dei Massimi. Gli interventi avviati sono stati progettati per il recupero ambientale, la messa in sicurezza e la bonifica dell’area della valle sono funzionali alla rigenerazione ecologica e ai successivi interventi di forestazione.

Il progetto, finanziato con circa 6 milioni di euro con risorse del PNRR nell’ambito del Piano Urbano Integrato – Polo Solidarietà Corviale, mira alla creazione di un sistema di parchi sui due fronti principali del quartiere attraverso interventi di recupero degli spazi pubblici e dei giardini, di bonifica dei terreni, di ridefinizione dei percorsi ciclopedonali e di nuove piantagioni arboree. L’intervento del Parco Est e del Parco Ovest intende riconnettere le aree naturali del quartiere con il sistema dei parchi della scala urbana e con gli ecosistemi della più vasta area metropolitana. Il progetto è stato pensato, infatti, per connettere le due aree naturali a est e a ovest oggi separate dall’edificio del Corviale.

L’avvio dei cantieri dei lotti est e ovest è previsto entro febbraio 2024 e la durata dei lavori sarà di circa due anni.

Due gli ambiti principali del progetto: al Parco Est, compreso tra Via Mazzacurati, l’intervento ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di benessere e salute degli abitanti del quartiere attraverso il completamento o il riassetto degli spazi aperti dedicati ad attività ludiche, sportive, sociali e, più in generale, il ridisegno dei percorsi e degli spazi pubblici a sud est dell’edificio di Corviale.

Per quanto riguarda il Parco Ovest, l’intervento ha l’obiettivo di riqualificare una vasta area pubblica che rappresenta anche la direttrice privilegiata di connessione funzionale e ambientale tra le due Riserve della Tenuta dei Massimi e della Valle dei Casali. Inoltre, sono previste opere di recupero ambientale con un intervento importante di forestazione, bonifica e rigenerazione ecologica della valle.

“Con l’apertura del cantiere di rimozione dei rifiuti e di bonifica dell’area valliva prende avvio il progetto di rigenerazione urbana e ambientale dei parchi di Corviale, un grande intervento pensato per riconnettere le aree verdi che circondano il grande complesso di edilizia pubblica e riqualificarle con la creazione di aree ludiche e sportive, spazi di aggregazione e nuovi percorsi. Un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di migliorare la fruibilità e la qualità degli spazi pubblici e del contesto ambientale e naturale con gli interventi previsti di forestazione. A questi si aggiungono gli obiettivi di valorizzazione delle potenzialità dell’area anche in funzione socio-economica e didattica con un progetto di agricoltura urbana con orti didattici e la realizzazione di una ‘Casa della biodiversità’ con il recupero di un edificio fatiscente nella Tenuta dei Massimi”, dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale.

Roma, 30 novembre 2023.

E’ stato presentato questa mattina il progetto per il completamento del restauro e della rifunzionalizzazione degli edifici del complesso del Casale della Vaccareccia, situato all’interno del Parco della Caffarella, subito fuori le mura romane tra la Via Appia e la Via Latina, nel territorio del Municipio VIII, in un contesto paesaggistico di enorme valore tutelato dal Parco Regionale dell’Appia Antica.

Un progetto con un investimento di 6,5 milioni di euro, approvato nella versione definitiva dalla Giunta Capitolina a maggio di quest’anno, per la cui realizzazione si prevede l’avvio dei lavori nella primavera del 2024.

Il complesso edilizio oggetto dell’intervento di restauro si compone di diversi edifici: Il Casale e la Torre, la Stalla grande, ed il Fienile. Il quarto edificio, la Stalla piccola, non è compreso nell’intervento in quanto oggetto di interventi di restauro negli anni precedenti che hanno consentito di preservarla quasi integra. Tra il 2013 e il 2016 il Casale ed il Fienile, vista la condizione di estrema criticità delle strutture, erano stati oggetto di interventi di messa in sicurezza attraverso diversi interventi strutturali di consolidamento e di rifacimento delle coperture.

Il progetto si fonda sui principi propri del restauro volti alla conservazione delle caratteristiche originarie del complesso e degli aspetti estetici per recuperarne la naturale e storica integrazione nel contesto in cui si trovano. Tutto questo, senza rinunciare ad una progettazione coerente con le odierne esigenze di fruizione e rispetto delle istanze ambientali, con particolare attenzione alla sostenibilità energetica.

Il progetto di rifunzionalizzazione prevede la ristrutturazione degli immobili e la realizzazione di spazi per la fruizione pubblica e per la valorizzazione della sua vocazione agricola:

  • aule didattiche, sala conferenze e foresteria nel Casale;
  • punto ristoro, sala lettura/ludoteca e bar/gelateria nella Stalla Grande;
  • Ambienti per esposizioni temporanee e laboratori didattici nella Stalla Piccola;
  • ambienti per la produzione casearia e punto vendita nel Fienile.

La rifunzionalizzazione del casale prevede di dedicare gli spazi al piano terra, e tutto il volume intorno alla torre, a spazio espositivo, aule didattiche e sala conferenza; al piano primo invece gli spazi saranno dedicati alla foresteria con dotazione di quattro stanze di cui una per persone con disabilità e spazi per i bagni di pertinenza. La foresteria sarà disponibile anche per studiosi ed ospiti del Parco che potranno svolgere la loro attività di ricerca e didattica sia nelle aule, sia nelle sale conferenza.

La stalla grande non è stata oggetto di intervento durante i lavori 2013-2016 e il suo stato di conservazione risulta notevolmente peggiorato. La rifunzionalizzazione della stalla grande prevede la realizzazione di una sala ristoro, una sala lettura e un bar.

La ristrutturazione del fienile prevede la realizzazione di un’attività dedicata alla produzione casearia e di un punto vendita. Sono stati poi previsti servizi e connettivi necessari per la fruizione dei diversi ambienti. In particolare, per rendere indipendenti gli accessi al punto vendita e alla zona produttiva, viene prevista una passerella esterna metallica fruibile anche da persone con disabilità.

Per quanto riguarda gli spazi esterni, costituiti da una grande terrazza panoramica di forma triangolare che affaccia sulla Valle della Caffarella e dai percorsi di distribuzione che raccordano i diversi edifici, sono previste nuove pavimentazioni in battuto di tufo permeabile, aiuole perimetrate e spazi a verde, dove potranno essere allestite vasche in legno per la realizzazione di orti didattici e panchine monoblocco in marmo. E’ prevista un’area sosta attrezzata con tavolo e panche in legno, l’installazione di rastrelliere per biciclette. Saranno realizzate, inoltre, un’area di parcheggio per auto elettriche dotata di colonnine di ricarica, un’area per il recupero dei rifiuti opportunamente recintata e schermata da vegetazione, una vasca per la raccolta delle acque piovane incassata nel terreno e ricoperta di terra di riporto degli scavi, recintata da una palizzata in legno.

“Questo intervento di recupero e rifunzionalizzazione del Casale della Vaccareccia, un complesso di edifici di grande pregio inseriti in un contesto di straordinario valore storico, ambientale e agricolo, rientra a pieno titolo nel nostro programma di valorizzazione dei tanti beni pubblici dismessi e abbandonati che si trovano nei nostri parchi e nelle ville storiche.

Un patrimonio enorme, che attende solo di essere riqualificato e restituito alla fruizione dei cittadini. Un forte impegno, anche dal punto di vista finanziario, che abbiamo iniziato a rendere effettivo con progettazioni come quella illustrata oggi o come gli interventi di riqualificazione previsti per gli edifici all’interno di Villa Ada, come i Casali della Finanziera e della Tribuna e il complesso delle ex Scuderie, per i quali gli affidamenti sono in corso.

Il modello che vogliamo perseguire è quello sperimentato con il Casale dei Cedrati a Villa Pamphilj, recentemente riaperto dopo una chiusura durata anni a causa di presunti abusi edilizi commessi da concessionario che il TAR ha ritenuto privi di fondamento.

Un modello costituito da un partenariato tra pubblico e privato, dove i cittadini in forma associata, soggetti del terzo settore e del privato sociale propongono progetti per il riutilizzo di questi spazi per destinarli ad attività culturali, ambientali e sociali appunto avvalendosi della collaborazione delle tantissime realtà dell’associazionismo di cui questa città è ricca.

Nel caso specifico del Casale della Vaccareccia, uno degli edifici sarà destinato ad ospitare una attività di produzione e vendita di prodotti lattiero-caseari. Un modello anche questo esportabile in altre situazioni in cui, e penso ai grandi parchi di recente acquisizione, sia possibile ipotizzare la nascita e lo sviluppo di attività agricole per la produzione di cibi locali di ottima qualità”, ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale.

Roma, 26 novembre 2023.

E’ stato avviato il cantiere degli interventi di forestazione urbana all’interno del Parco di Centocelle, prima fase del complessivo progetto partecipato di riqualificazione del parco definito con un Masterplan basato sui tre assi principali: forestazione, riorganizzazione della rete dei percorsi e degli accessi e valorizzazione delle funzioni del parco per il tempo libero, attività sportive e ricreative.

Il progetto di densificazione del patrimonio arboreo, pensato con l’obiettivo di creare un vero e proprio ‘bosco urbano’ prevede la messa a dimora di complessivi 570 alberi di specie diverse tra i quali lecci, pioppi, olmi, roverelle, alberi di Giuda e di 425 piante arbustive di corbezzolo, lentisco, biancospino, ilatro sottile e lentaggine.

Il progetto è corredato da uno studio che ha stimato le potenziali capacità massime di assorbimento di CO2 del nuovo impianto boschivo pari a 47,7 tonnellate annue.

Gli interventi di piantumazione sono preceduti da un’operazione di bonifica superficiale di eventuale presenza di ordigni bellici che comporta la chiusura temporanea, già disposta, degli accessi su via Casilina. A conclusione di tale bonifica prenderà avvio la messa a dimora dei nuovi alberi e arbusti, che si protrarrà per tutto il primo trimestre del 2024.

“Con questo intervento di forestazione urbana prende avvio la prima fase di realizzazione del più ampio piano di riqualificazione del Parco di Centocelle che, con i suoi 126 ettari, costituisce un fondamentale polmone verde in un’area densamente popolata tra Via Casilina e Viale Palmiro Togliatti. La rigenerazione e ampliamento del parco è frutto di un processo partecipato con la rete delle associazioni territoriali che ha l’obiettivo di tutelarne le caratteristiche ambientali e valorizzarne la funzione essenziale di corridoio verde e di luogo prezioso per la biodiversità. Questa nuova forestazione aggiunge agli interventi previsti per la città nei prossimi anni, alle forestazioni in ambito PNRR che si completeranno nel 2025 a quelle di imminente realizzazione attraverso il Decreto Clima fino ai moduli sperimentali di  microforestazioni diffuse in tutti i municipi del progetto Forest for Rome”, dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale.

Roma, 17 novembre 2023.

Nel corso dei lavori della Terza Conferenza Cittadina sull’Agricoltura è stato illustrato il progetto di rilancio della azienda agricola di Castel di Guido, il cui studio di fattibilità è stato completato e consegnato dai progettisti e la cui realizzazione prevede un investimento stimato in circa 5 milioni di euro.

L’area dell’Azienda Castel di Guido con i suoi circa 2.000 ettari di superficie, è caratterizzata da un ambiente naturale rappresentativo della campagna romana tra l’alternarsi di colli, boschi, fossi e prati ed ospita al suo interno strutture attualmente funzionali al centro agricolo insieme ad altre in stato di disuso o poco utilizzo.

La riqualificazione ha l’obiettivo di valorizzarne le produzioni, ad esempio attraverso la rete delle aziende biologiche, il sistema delle mense scolastiche e la creazione di un punto vendita. Allo stesso tempo intendiamo rafforzarne la vocazione di multifunzionalità e di inclusione sociale, favorendo l’occupazione di persone svantaggiate e destinando spazi a funzioni di accoglienza come, ad esempio, una casa rifugio per donne vittime di violenza. Gli interventi di riqualificazione verranno progettati anche con specifici obiettivi ambientali quali la tutela del paesaggio agricolo e rurale, la realizzazione di sistemi di approvvigionamento energetico e idrico sostenibile, interventi di rimboschimento delle aree forestali nel quadro delle azioni di contrasto dei cambiamenti climatici.

Gli interventi contenuti nel progetto, prevedono una realizzazione in diverse fasi che riguarderanno:

  • Il recupero della piena efficienza produttiva dell’Azienda, anzitutto nel settore delle colture per le quali, ad esempio, è previsto l’ampliamento dell’uliveto, la valorizzazione delle produzioni cerealicole attraverso la costituzione di una filiera che coinvolga tutte le aziende biologiche inserite all’interno del Bio-distretto, la riattivazione e ricollocazione del mulino dei grani che possa essere messo a disposizione anche delle altre aziende locali, la creazione di un punto vendita dei prodotti aziendali nel piano terra del fabbricato storico sul Piazzale di Castel di Guido e la realizzazione nel Casale Carabinieri di un laboratorio per il recupero e valorizzazione delle varietà di grani dell’Italia centrale in collaborazione con Enti di ricerca.
  • La riattivazione degli impianti di trasformazione, a cominciare dal caseificio
  • Interventi per migliorare l’efficienza delle reti idriche di distribuzione ed irrigazione

Anche sul comparto dell’allevamento dei bovini maremmani da carne e delle mucche da latte sono necessarie azioni per migliorarne la filiera produttiva quali, ad esempio, l’installazione di una cella frigorifera per la conservazione della carne e la realizzazione di un laboratorio di lavorazione per i tagli commerciali, la ristrutturazione delle stalle con la creazione di paddock adiacenti per garantire il pascolamento della mandria, il rinnovo dei fienili e dei silos, la realizzazione di bacini per la raccolta di acqua piovana per potenziare la produzione di foraggio.

Lo studio prevede, inoltre, l’aggiunta di ulteriori settori produttivi che valorizzino la multifunzionalità dell’Azienda quali erbe officinali, frutti di bosco e funghi nelle aree a bosco, un orto per la produzione di ortaggi freschi da vendere nel punto aziendale, un arboreto con alberi da frutta per la produzione di varietà antiche e locali. Per queste produzioni sono previsti, con lavori di riqualificazione di strutture esistenti, la creazione di magazzini di stoccaggio, essicazione e lavorazione e, nell’ipotesi di una apertura al pubblico delle Aziende, è allo studio la realizzazione di un’aula e un laboratorio didattico.

“Abbiamo voluto includere nel programma della Terza Conferenza Cittadina sull’Agricoltura la presentazione al pubblico del progetto di rilancio della Tenuta agricola di castel di Guido a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione per valorizzare un’azienda pubblica che ha enormi potenzialità ma che necessita di importanti interventi di complessiva riqualificazione. Il rilancio dell’Azienda di Castel di Guido rappresenta un valore per la città e per la regione. Siamo in attesa delle decisioni della Regione Lazio e confidiamo nel positivo esito di una interlocuzione costruttiva per concordare le soluzioni più efficaci nel comune lavoro di sostegno e rilancio del comparto agricolo di Roma e del Lazio” dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale.

Roma, 27 ottobre 2023.

Hanno preso il via i lavori di riqualificazione del parco di Villa Chigi, area di circa 5,5 ettari nata come giardino della storica villa risalente alla seconda metà del ‘700, situato nel municipio II, che oggi presenta molte zone di degrado e di scarsa sicurezza aggravati da anni di mancate manutenzioni.

Gli interventi, finanziati con circa 440 mila euro, sono suddivisi in tre fasi successive per evitare la chiusura totale del parco e riguardano la rigenerazione del patrimonio vegetazionale, il ripristino e la messa in sicurezza della rete dei viali pedonali, la riqualificazione dell’area cani e la realizzazione di un’area ricreativa con sedute, tavoli, giochi e percorso fitness nella zona dell’ex area giochi adiacente all’asilo nido, oggi molto degradata.

In particolare, per quanto riguarda il verde, sono previste opere di bonifica di rovi e infestanti, il ripristino delle aree a prato e interventi di potature, rimozione di ceppaie e di tronchi caduti, abbattimenti di circa 30 alberi a fine ciclo vita o pericolosi e la loro sostituzione con nuove alberature.

Sono previsti, inoltre, interventi di ripristino delle pavimentazioni dei viali interni e di quelli di accesso, di rifacimento dei cordoli delle aiuole e dei muretti perimetrali, la sistemazione della scalinata del Belvedere e il consolidamento, con opere di ingegneria naturalistica, della collina del Belvedere e della scarpata lungo Via Valnerina.

La durata prevista dei lavori è di cinque mesi.

“Diamo avvio ad una riqualificazione, attesa da anni, di un parco molto frequentato dai residenti con un progetto che ha l’obiettivo di rigenerare il patrimonio vegetazionale e mettere in sicurezza tutta l’area per assicurarne una piena fruibilità, nel rispetto del suo valore storico-paesaggistico.

Abbiamo intenzione di completare la riqualificazione con interventi, ad esempio, di ripristino delle fontane del parco e con la possibile realizzazione di un punto ristoro” dichiara Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma capitale.

Roma, 3 ottobre 2023.

AMBIENTE: DOPO VENT’ANNI DI ABBANDONO RIAPRE IL PRIMO SETTORE RIGENERATO DI LARGO MENGARONI A TOR BELLA MONACA

Il 14 luglio riapre ufficialmente al pubblico il primo settore rigenerato di Largo Mengaroni, la piazza principale di Tor Bella Monaca. L’intervento è parte integrante del Cantiere di rigenerazione educativa CRESCO, promosso e interamente finanziato dalla Fondazione Paolo Bulgari, in collaborazione con il dipartimento DICEA dell’Università La Sapienza di Roma e con l’Associazione culturale Cubo Libro, e realizzato con il sostegno dell’Assessorato Ambiente di Roma Capitale (istituzione competente sulla piazza) e del VI Municipio Le Torri.
Il profondo restyling del grande spazio pubblico ha l’obiettivo di restituire al quartiere una piazza degna di questo nome dopo anni di grave abbandono: un luogo bello e confortevole per il relax, lo svago e il divertimento dei residenti di tutte le età; uno spazio di ritrovo, socializzazione e ricostruzione di legami comunitari; una grande aula all’aperto per il lavoro educativo con i più giovani. Un bene comune da custodire e mantenere tutti insieme. Il primo grande spazio di Largo Mengaroni a tornare nella disponibilità della cittadinanza comprende una zona relax affacciata verso via Quaglia, dotata di sedie e tavolini; un nuovo campo da street basket adiacente all’area parcheggio; la stradina antistante i locali delle associazioni, portata a livello degli uffici e pedonalizzata. L’intervento ha dotato la piazza di nuove aiuole, alberature e fiori, di nuovi punti luce e di ampie sedute, e ha portato al completo rifacimento della pavimentazione con asfalto drenante colorato. La riqualificazione della piazza sarà completata entro la fine di ottobre.
“Oggi è una bellissima festa di quartiere per l’inaugurazione della prima parte degli interventi del progetto di rigenerazione urbana della Fondazione Paolo Bulgari di cui ringrazio il presidente Paolo Bulgari e il direttore e Giulio Cederna – dichiara Sabrina Alfonsi, assessora Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale – Un progetto che, come Amministrazione, abbiamo convintamente sostenuto e continueremo ad accompagnare nelle sue fasi successive non solo per la sua ricaduta nella riqualificazione di un’area della città che ne ha fortemente bisogno ma, soprattutto, per il suo fondamentale valore aggiunto nell’essere frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto attivamente il tessuto sociale del quartiere, con l’obiettivo di rafforzarne il senso di comunità. Questo intervento rappresenta davvero un caso di scuola dell’importanza del partenariato tra amministrazione pubblica e settore privato nel dare vita a progetti che puntano al miglioramento della qualità della vita e della socialità della nostra città”.
“Il Municipio VI di Roma ringrazia di cuore la Fondazione Paolo Bulgari che, dopo essere intervenuto a sostegno della scuola Melissa Bassi, sta dando seguito a questa imponente opera di riqualificazione non solo strutturale ma anche sociale di quello che diventerà un importante luogo di incontro e di attività condivise tra amministrazione e territorio e per il territorio stesso”, dichiara il presidente del VI Municipio, Nicola Franco.
“Inaugurare i primi spazi rinnovati – dichiara Paolo Bulgari, presidente della Fondazione – è per noi motivo di grande soddisfazione, ma siamo già al lavoro per progettare il dopo e cioè la cura della nuova piazza. Lo stiamo facendo attraverso un percorso che coinvolge le associazioni locali e i cittadini, con il supporto di Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà. L’obiettivo è quello di favorire la nascita di un patto di collaborazione che permetta al territorio, in accordo con le istituzioni, di far vivere la piazza con attività quotidiane di cura, iniziative ed eventi. Il rifacimento di Largo Mengaroni è parte di un cantiere molto più ampio su cui la Fondazione è al lavoro da tre anni: abbiamo promosso un ampio ventaglio di interventi in favore della comunità educante e riqualificato il giardino centrale dell’IC Melissa Bassi. Il nostro intento è quello di rimettere al centro la scuola e gli spazi educativi dove ce n’è più bisogno. Ci auguriamo che il nostro esempio possa spingere altre fondazioni e altri privati a investire nella comunità educante, che è il presente e il futuro del nostro Paese”.

Esito di un lungo percorso di progettazione partecipata avviato nel giugno del 2020 con i residenti e le associazioni della piazza, l’intervento è firmato dall’ingegnere Marco Gissara e dall’architetto Maria Vallo, coadiuvati da un team costituito dall’ingegnere Pierluigi Palese, dall’architetto paesaggista Cecilia Zamponi e da Pasquale Leonardi, ingegnere strutturista, e Marco Palese, designer. “L’anima della piazza c’era già: il patrimonio di attività, esperienze, interazioni, desideri dei suoi abitanti – affermano i progettisti Gissara e Vallo – La sfida del progetto è stata prendere spunto dal contesto e dalla sua ‘anima’ per adeguare le caratteristiche fisiche dello spazio pubblico e amplificarne la possibile fruizione: renderlo ‘Piazza’ Ferruccio Mengaroni e non più un semplice ‘Largo’”.
“L’inaugurazione è un passo importante all’interno del percorso collettivo di costruzione della comunità di Largo Mengaroni – dicono Claudia Bernabucci e Francesca Petrucci dell’Associazione Cubo Libro – Dopo oltre due anni di progettazione condivisa e di impegno quotidiano a fianco degli abitanti attivi, responsabili del bene comune, raccogliamo oggi il primo grande frutto di questo lavoro collettivo, svolto a più livelli con molti attori diversi. Speriamo di segnare con questo traguardo l’inizio di una nuova era in cui la cura del bene comune non dipenda dall’arbitrio dei singoli, ma da un processo condiviso che prenda forma dalla bellezza della piazza e si concretizzi nella costruzione di uno strumento orizzontale della sua cura, quale il patto di collaborazione”.

Roma, 14 luglio 2023.