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11 giugno – Roma tra Tevere e Aniene, Roma e la sfida delle nuove professionalità per i giovani e le giovani delle nostre università. Oggi alla Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma con il Rotary Club Roma Est parliamo del futuro della nostra città, di ecosostenibilità, di vie d’acqua e rigenerazione!

 

L’INTERVENTO DI SABRINA ALFONSI

Uno degli obiettivi che la prossima amministrazione deve imperativamente porsi è la valorizzazione delle vie d’acqua, del Tevere, dell’Aniene, dei laghi e dei bacini, attraverso un’ottimizzazione della Governance.
Sono tante le sfide che la nostra città si trova davanti, una di queste è coniugare lo sviluppo della Roma futura con le nuove professionalità, con la tecnologia ma soprattutto con la sostenibilità ambientale.
É un’esigenza che riscontriamo ogni giorno e che sta iniziando a trovare risposte – è recente la nascita della facoltà di Ingegneria del Mare dell’Università Roma Tre, con sede a Ostia. Coniugare l’ingegneria industriale e meccanica, con un orientamento verso le applicazioni in ambiente marino mira ad utilizzare le tecnologie industriali per l’utilizzo delle risorse marine, per la tutela dell’ambiente costiero e per lo sviluppo delle relative infrastrutture in ottica di sostenibilità ambientale e di sviluppo ecocompatibile, in linea con gli indirizzi strategici Blue Growth dell’Unione Europea.
L’acqua, bene primario e fondamentale per ogni essere vivente, è l’oro blu, in ogni sua forma. La preservazione dell’ambiente è la mission collettiva del futuro, per tutti gli stati.
Tanti temi amministrativi, educativi e politici si intersecano su questo tema: dal pensare a come cambia il nostro modo di vivere la città, di spostarci all’interno di essa, ai nuovi corsi di studio e alle nuove professioni, che mutano al mutare della città – in questo l’anno di smartworking ha sicuramente rappresentato una cesura, evidenzi9ando un nuovo modo di lavorare e di vivere di conseguenza gli spazi.
Roma è attraversata da tante axcque, non solo dal Tevere ma anche dall’Aniene ed è costellata da laghi, bacini, laghetti, oltre ad essere bagnata dal Mare nel suo Municipio X, Ostia.
Il quadro della gestione amministrativa delle acque a Roma è piuttosto contorto.
• ad oggi abbiamo un Ufficio Speciale Tevere, incardinato all’interno della Direzione Generale del Comune
• Ad oggi ci sono 18 diverse soggetti che non riescono a coordinarsi tra di loro per decidere cosa e come fare per gli interventi.
Sarebbe opportuno considerare l’istituzione di un ente pubblico, come “braccio operativo” dell’Amministrazione Comunale, per la gestione del Tevere.

Altro tema strettamente legato a quello delle acque (in cui inserisco oltre a Tevere e Aniene anche bacini acquiferi, piccoli laghi, penso allo Snia, a Martignano ad esempio, e il mare) è la visione politica della città futura da qui a trent’anni che si ha della nostra città, e su questo non possiamo esimerci dal confronto con le altre Capitali Europee (Londra, Parigi).

Il punto non è il potenziamento dell’Ufficio Speciale Tevere. Serve invece una delega politica ad hoc, che potrebbe essere di competenza dell’Assessore capitolino all’Ambiente o anche del vicesindaco, proprio per l’importanza che riveste.
Quello che è mancato in questi anni è proprio un indirizzo politico chiaro, che non può essere attribuito da un ufficio tecnico che un giorno crea una spiaggia e il giorno dopo un prato. Non serve ufficio speciale nè un braccio operativo, ma uno staff serio e preparato collegato alla delega.
Delega specifica che dovrebbe essere data anche ai municipi per i segmenti di loro competenza, in quanto interlocutori “privilegiati” nelle scelte che riguardano i loro territori.

Si innesta su questo tema ovviamente la questione del decentramento ancora inattuato a Roma. Da una parte abbiamo la necessità di ascoltare e coinvolgere i territori nelle scelte, dall’altro il tema è avere “una testa” che guida i tanti decisori. Al momento, sono otto anni che partecipiamo a tavoli convocati una volta dall’Autorità del Bacino, una volta dalla Regione Lazio, con grande caos e nessuno che guidi realmente i passi, in alcuna direzione.

La semplificazione è l’obiettivo, semplificazione che si traduce in due soggetti politici interlocutori (assessorato regionale e comunale) che dettano la linea ai vari uffici. Semplificazione è anche rivisitazione delle competenze (chi fa cosa). Paradosso: la pulizia delle banchine è della regione, quella delle piste ciclabili è del comune, la potatura degli alberi su strada compete al comune ma i rami che sporgono sono competenza della regione… e se l’uno interviene per errore nella competenza dell’altro, si rischia il danno erariale.
Qualche giorno fa ci è arrivata una segnalazione riguardante una infiltrazione in un muraglione, che è di competenza della Sovrintendenza, ma le banchine sono della regione, e così via… non vi è alcuna sintesi tra tutte queste anime che dovrebbero prendersi cura e valorizzare il Tevere.

Il “sentiero Pasolini” da questo punto di vista è un ottimo esperimento di  inclusione e partecipazione della cittadinanza, una sorta di “Tevere condiviso” (da noi Riva de’ Cocci a Testaccio). Penso anche al Parco del Tevere alla Magliana, inaugurato dall’allora sindaco Marino con Maurizio Veloccia (allora presidente di quel territorio) poi abbandonato e solo recentemente valorizzato grazie all’intervento della regione Lazio (protocollo con associazione che cura area verde del Tevere lì a Magliana). La cura dei beni comuni deve essere appunto condivisa CON le istituzioni non in modo autonomo, come hanno fatto i cittadini nel caso del sentiero Pasolini. Penso che il vero tema sia la co-gestione dei beni comuni, qualunque essi siano: noi lo stiamo facendo nel municipio con il verde, con le scuole, stipulando PATTI DI COLLABORAZIONE che stabiliscono modi e tempi della valorizzazione delle aree verdi o degli usi degli spazi scolastici. Penso che si debba andare in questa direzione e stipulare patti di collaborazione con le associazioni e i comitati anche per il Parco del Tevere, coinvolgendo la cittadinanza, educando i piccoli alla cura dei luoghi e sensibilizzandoli sull’importanza del fiume nella storia e come ecosistema ambientale.
I bambini delle elementari spesso fanno le gite sul Tevere in battello, da Marconi a ostia antica. Ma sono nicchie. Rendere il Tevere davvero navigabile per i cittadini con il biglietto (tipo quello dell’Atac) sarebbe un bellissimo modo di ridare valore a quella che era la via di comunicazione per eccellenza al tempo dei romani, la via del commercio, la via dei trasporti.

Il confronto con le altre capitali europee: mi viene in mente Parigi, con la Senna e i canali (come il canale Saint  Martin, o il canal de l’Arsenal) navigabili, con le banchine che diventano spiagge in estate e tutto l’anno sono meta di concerti, musica itinerante… Lo stesso a Londra, l’amministrazione ha fatto nei decenni passati grandi investimenti per rigenerare i Docks, le banchine un tempo malfamate del Tamigi. Ora sono ex fabbriche diventate luoghi di culto, ad esempio la TATE MODERN una delle più belle gallerie d’arte del mondo ha sede in prossimità del fiume in una ex fabbrica…. Dobbiamo rigenerare i luoghi per rigenerare i contesti.

 

IL GRANDE CONCERTO DELLE SCUOLE DEL PRIMO MUNICIPIO

9 giugno – Alle ore 17,30 di una giornata funestata dall’arrivo della pioggia proprio pochi minuti prima dell’inizio della manifestazione, presso la Cavea all’aperto dell’Auditorium si è svolto il grande concerto delle scuole ad indirizzo musicale del nostro territorio, giunto alla VI edizione.

300 giovani musicisti si sono alternati sul palco, con proposte musicali di vario genere: musiche tradizionali e brani classici, spezzoni di colonne sonore di film famosi, brani di musica contemporanea di autori come Piazzolla, i Queen, Michael Jackson. E poi due ospiti di eccezione. I ragazzi dell’OrkeXtra diretti dal Maestro Schifitto, una formazione nata ai tempi della scuola media, proseguita al Liceo e poi ancora all’Università, e Il Coro che non c’é, grande ensemble vocale di formato da ragazzi provenienti da diversi licei romani, diretto dal Maestro Dodo Versino.

Il Concerto è stato aperto dal Quartetto Pessoa che ha proposto una rivisitazione del brano “La Cura”, in memoria del grande Franco Battiato, a poche settimane dalla sua scomparsa.

Siamo felici di poter riproporre, dopo l’interruzione forzata dello scorso anno, l’appuntamento ormai consolidato con le formazioni di musica d’insieme delle scuole del nostro territorio, precisano Sabrina Alfonsi e Giovanni Figà-Talamanca, Assessore alla scuola del Municipio Roma I Centro. “Volevamo chiudere un anno scolastico difficile e impegnativo con un forte messaggio di speranza: la testimonianza dell’impegno che unisce la nostra comunità, in un luogo che ha un alto valore simbolico come bene comune e come opera pubblica di grande rilevanza. La bontà del progetto è confermata dalla ampia partecipazione delle scuole. Del resto la musica è un elemento che unisce, crea empatia, insegna ai ragazzi che suonano in un ensemble che i risultati migliori si ottengono soltanto quando le energie si uniscono e tutti vanno nella stessa direzione. È un grande insegnamento di vita, un percorso didattico e formativo che dovrebbe essere supportato in modo adeguato dalle istituzioni perché rappresenta uno potente stimolo per i nostri giovani a coltivare la partecipazione alla vita civile e sociale”

 

Il saluto della Presidente

Una grandissima emozione ritornare qui, all’Auditorium, dopo un anno che ha stravolto le nostre esistenze. Sono felice di essere qui oggi con i nostri ragazzi e le nostre ragazze delle scuole del Municipio a cui restituiamo le emozioni, la gioia di suonare insieme, un palcoscenico. Che non è solo fisica ma anche ideale: riportiamo al centro i nostri giovani, che hanno pagato tantissimo questo anno di sofferenza, in termini di relazioni, di apprendimento, di dolore per le persone care che hanno perso.

Il primo benvenuto è per loro. Benvenuti ragazzi e ragazze!

In questi otto anni di governo del territorio come Presidente del Municipio Roma I Centro, ho lavorato per intessere e consolidare un dialogo continuo, determinato e determinante tra istituzioni, associazioni, forze sociali e culturali, associazioni genitori e dirigenti scolastici nella convinzione che valorizzare i beni comuni, lo spazio pubblico, il patrimonio della città fosse la strada migliore per rilanciare la nostra meravigliosa Roma.
Tante cose sono beni comuni. Lo sono le piazze, gli edifici, le strade e le scuole; lo sono i parchi, le acque, lo sono i valori immateriali che condividiamo, lo sono la nostra storia e la nostra cultura, il cinema e le tradizioni, le esperienze collettive che segnano la storia di tutte e tutti. Forse la più alta espressione di Bene comune è proprio l’ambiente in cui viviamo e per i nostri figli ambiente è anche la scuola, dove i bambini e le bambine costruiscono le basi non solo dell’apprendimento ma dell’essere cittadini e cittadine, partecipi e cardini di una comunità.
Per questo le scuole sono state e sempre al centro delle sfide politiche e culturali dei territori di Roma: perché sono le fucine delle idee e i trampolini di lancio per il futuro.

Abbiamo voluto valorizzare i contenuti e i contenitori: dalle pedonalizzazioni di via Puglie e via Bixio, per creare piazze e sicurezza laddove c’era solo traffico e attraversamenti rischiosi, al progetto delle Scuole Aperte, partito dalla scuola Di Donato e ora esteso su tutto il territorio del Municipio con una comunità educante piena di entusiasmo e proposte, è uno dei progetti di cui vado più orgogliosa: negli anni, come Giunta del Municipio Roma I Centro abbiamo sostenuto le comunità educanti delle nostre scuole affinché divenissero dei poli culturali oltre che istituti, lavorando fianco a fianco con i comitati genitori, con gli insegnanti, con i ragazzi per rendere le nostre scuole sempre più aperte al territorio, luoghi condivisi, promotori di cultura e futuro.
E poi la musica. Troppo spesso i ragazzi e le ragazze non trovano spazio per esprimersi, per mettersi alla prova, per mostrare al mondo tutto quello che hanno imparato. Con il concerto delle scuole a indirizzo musicale abbiamo voluto dare loro questo palcoscenico, uno dei più importanti di Roma, un polo culturale che ci auguriamo possa dare loro la misura dell’importanza che l’educazione e l’apprendimento musicale rivestono per tutte e tutti.
La visione che abbiamo voluto costruire e trasmettere al nostro territorio è quella di uno spazio pubblico inclusivo e sfaccettato. La scuola come Istituzione incarna proprio questo: è il luogo per eccellenza del dialogo, del confronto, dell’uguaglianza, della parità. Valorizzare una scuola, rendere quel luogo bello e decoroso, implica ridare anche simbolicamente importanza e rilievo all’Istruzione, significa riattribuirle quel ruolo fondamentale che le spetta.
Questo è l’ultimo concerto delle scuole a cui partecipo come Presidente del Municipio Roma I Centro, e vi confesso che sono commossa. Spero di poter portare questa buona pratica su tutto il territorio della città, affinché il patrimonio di energie e progetti costruito in questi anni non vada disperso ma anzi cresca e nutra i ragazzi e le ragazze di tutta Roma.

 

Immagini della manifestazione

In queste ore i gruppi PD di Camera e Senato incontreranno il Segretario Enrico Letta: è il momento che le donne assumano i ruoli, oggi in Parlamento ma anche nelle diverse articolazioni territoriali. Il cambiamento deve essere qui e ora, a cominciare dal nostro partito.
(DIRE) Roma, 23 mar. – “Il segretario Enrico Letta nei suoi primi giorni alla guida del Pd ha fatto scelte importanti. Una segreteria paritaria, e ieri la dichiarazione sui capogruppo di Camera e Senato. È vero, la guida del Pd finora e’ stata prevalentemente o tutta al maschile. Non ci sfugge ovviamente l’autonomia dei rispettivi gruppi PD al Senato e alla Camera nel determinare chi debba essere il nuovo o la nuova capogruppo, tuttavia riteniamo che non si possa perdere questa occasione: che siano due donne, dopo anni di guida maschile, a rappresentare la componente del Partito Democratico nei due luoghi per eccellenza che rappresentano la democrazia, con i suoi valori di uguaglianza e parita’ per tutte e tutti. Sosteniamo le senatrici e le deputate PD, perche’ questo e’ il momento che le donne democratiche assumano i ruoli, oggi in Parlamento ma anche nelle diverse articolazioni territoriali. Dimostrino che il cambiamento e’ qui e ora, a cominciare dal nostro partito, che mette nel suo programma proprio la parita’ tra i punti cardine”. Cosi’ Marta Leonori, Consigliera Regione Lazio, e Sabrina Alfonsi, Presidente del Municipio Roma I Centro, in una nota. (Comunicati/Dire).

21 Dicembre 2020 –  “Diamo un ultimatum al Comune di Roma: ha 30 giorni di tempo per riaprire il playground di Colle Oppio e per far fruire questo spazio a tutti. Se questo non avverrà saremo costretti a fare un’azione di irresponsabilità civile, che poi diventa di responsabilità, perché non vogliamo che i ragazzi si facciano male: apriremo noi questo cancello in modo che il parco venga fruito completamente in maniera pubblica“. Così la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, al termine di una mattinata passata ad ispezionare il playground di Colle Oppio.

La struttura sportiva, composta da un campo da basket, uno skate park e due campi da calcetto, tutto vista Colosseo, è stata donata dal Coni al Comune di Roma e consegnata al Campidoglio a metà giugno 2020. Da allora non è stata mai aperta ma è presa d’assalto ogni giorno dai ragazzi che entrano nell’area clandestinamente.

VIDEO REPUBBLICA.IT

Colle Oppio– ha spiegato Alfonsi- la situazione è diventata drammatica, se non ridicola, perché questo é un bene realizzato e pronto da ormai più di un anno e che dovrebbe essere riconsegnato alla cittadinanza. Invece viene tenuto chiuso, anche se nelle mattine e nei pomeriggi i ragazzi entrano scavalcando le recinsioni in tre punti: passando da un dirupo che potrebbe crollare, scavalcando completamente la grata”.

“Oltre a non utilizzare il bene pubblico- ha concluso Alfonsi- c’è anche un rischio per l’incolumità per questi ragazzi che, per utilizzare un impianto sportivo, rischiano di farsi male. Inoltre c’è anche il rischio di non poter essere soccorsi, dopo essersi fatti male, per l’impossibilità di accesso dell’ambulanza“.

17 lug. – “Voglio ringraziare il Consiglio del I Municipio che ha approvato nella seduta del 16 luglio una mozione proposta dal Gruppo PD con la quale si sollecita la Sindaca a rivedere l’ordinanza anti-alcool attualmente in vigore, anticipando alle ore 21 il blocco imposto alla vendita di alcolici ed estendendo il divieto a tutto il territorio del Municipio”. Cosi’ la Presidente Sabrina Alfons in una nota. “Ormai quotidianamente leggiamo sulla stampa di eccessi dovuti al consumo di alcolici, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi, che sfociano in risse e danneggiamenti- aggiunge- e ordinanze emanate per regolamentare gli orari di apertura degli esercizi commerciali durante la fase acuta del lockdown hanno esaurito il loro periodo di vigenza, e l’attuale ordinanza prevede il divieto di vendita a partire dalle ore 22.00, con possibilita’ di consumare bevande alcoliche esclusivamente all’interno dei locali di somministrazione o nelle loro immediate vicinanze. Si tratta di misure non risolutive, perche’ non mettono sotto controllo i piccoli esercizi di vicinato, presso i quali e’ possibile acquistare bevande da asporto fino a tardi. Domani stesso inviero’ alla Sindaca la richiesta di procedere a scrivere una nuova ordinanza piu’ restrittiva o a emendare quella in vigore”.

30 aprile – Ci sono fasi in cui la politica si riappropria della P maiuscola e, senza rinunciare ai propri principi, sa riconoscersi in principi universali che accomunano tutte e tutti. Questa mattina il Consiglio del Municipio Roma I Centro ha approvato, all’unanimita’, l’istituzione della cabina di regia per affrontare nel modo piu’ unitario possibile l’emergenza Covid sul territorio. Sarà formata, oltre che dalla sottoscritta, dal Presidente del Consiglio e da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione che ringrazio per la collaborazione per il sincero contributo che hanno fornito per affrontare l’emergenza in queste settimane.

 

CORONAVIRUS. IN MUNICIPIO I ROMA NASCE CABINA REGIA, ALFONSI-CURCIO: GRANDE LAVORO (DIRE) Roma, 30 apr. – Questa mattina il Consiglio del Municipio Roma I Centro ha approvato all’unanimita’ l’istituzione della cabina di regia formata dal presidente del Municipio, dal Presidente del Consiglio e da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, per affrontare nel modo piu’ unitario possibile l’emergenza Covid sul territorio. “Sono soddisfatto che questo primo Consiglio telematico dopo lo scoppio dell’emergenza sia coinciso con la formalizzazione di questa cabina di regia- dichiara il presidente del Consiglio Davide Curcio- Voglio sottolineare il fatto che ci siamo arrivati con piu’ di un mese di fitto lavoro delle commissioni in cui c’e’ stato un generoso lavoro da parte dei consiglieri e di tutti i capigruppo per fornire proposte migliorative degli interventi messi in campo dalla giunta”. “Sono davvero molto felice di questo atto- aggiunge la presidente Alfonsi- perche’ l’istituzione della cabina di regia e’ semplicemente la formalizzazione del grande lavoro fatto insieme, lontano dalle telecamere, in questi quasi due mesi. Penso alla rimodulazione dei servizi e delle attivita’ dei nostri centri giovanili municipali e’ alla realizzazione del sito internet Aiutiamoci a casa nostra come strumento di agile che ha permesso di valorizzare la ricca rete sociale del nostro territorio e sostenere le attivita’ commerciali che si sono organizzate per la vendita a domicilio. Ringrazio capigruppo Lilli, Campanini Costantini, De Gregorio, Esposito, Morziello, Naim, Labbucci, Tozzi e Veloccia per il lavoro svolto. Governare insieme un’emergenza non significa rinunciare ai propri principi ma mettere al primo posto quelli universali e condivisi. La fase due sara’ ancor piu’ complicata della fase uno e il fatto di poter contare sulla volonta’ di uno sforzo comune non rafforza solo la sottoscritta ma l’intera istituzione e il nostro rapporto con un territorio che ha un tessuto sociale straordinario. Penso ai tre giovanissimi cittadini del nostro municipio nominati, pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica Mattarella, Alfieri della Repubblica. Anche questo un motivo di orgoglio sicuramente condiviso da tutte e tutti. A tal proposito ho inviato loro un ringraziamento personalmente invitandoli a partecipare al prossimo consiglio dei bambini e dei ragazzi”. (Red/ Dire) 14:10 30-04-20 NNNN

30 aprile – Sono attive da oggi le prime connessioni internet fornite nell’ambito dei progetti finanziati dal Municipio Roma I Centro, che  ha stanziato un budget di 12.000 euro da destinare al sostegno alla Didattica a Distanza.
“É  vero che le scuole hanno ricevuto dal Miur e dal Comune tablet e pc per gli alunni che non ne possedevano, ma è anche vero che per poterli farli funzionare al meglio serve la connettività, servono gli abbonamenti e soprattutto dei progetti per estendere i contenuti e arricchirli costantemente. Abbiamo deciso di sostenere le attività delle Associazioni delle scuole del territorio nell’ambito dei patti di collaborazione con il Municipio Roma I: 8 Associazioni, Insieme si Cresce, Amici IC Regina Elena, Comitato Genitori Grilli, Comitato Genitori Cadlolo, Arcobaleno di Voci, Associazione Genitori Giardinieri,  Associazione Genitori di Donato, Associazione Scuola Regina Margherita, che da oggi inizieranno a lavorare in base ai progetti proposti al Municipio. Progetti che mirano ad accorciare la distanza di una didattica da remoto che rischia di creare ancora più divario tra chi ha gli strumenti e chi non li ha. Abbonamento internet prima di tutto, e connettività, ma soprattutto siti, progetti, percorsi guidati con un obiettivo: costituire una rete di supporto per gli studenti attraverso la quale facilitare la riduzione delle disuguaglianze strutturali acuite in questo momento di emergenza da una distanza che non è soltanto materiale, ma anche esistenziale, profonda. Troppo spesso i bambini vengono dopo: lo abbiamo visto nelle misure annunciate in questi giorni, i giovani e i più piccoli sono i grandi assenti da questa iniziale ripartenza. E invece sono la nostra risorsa più grande: abbiamo il dovere di pensare strumenti per la loro crescita armoniosa, consapevole, profonda e strutturata, anche oggi che il primo pensiero è gestire l’emergenza. Perché il mondo di oggi è il loro mondo di domani”.

“L’obiettivo è stato quello di pensare strumenti adeguati a tutti i bambini per offrire loro un percorso di apprendimento consapevole, per  sostenere la loro crescita culturale  anche durante l’emergenza sanitaria. Abbiamo accolto con grande favore i progetti delle 8 associazioni, che hanno voluto ideare strategie per stimolare e coinvolgere sul piano della lettura e dell’ascolto alla lettura bambini che per motivi psicologici, sociali o economici hanno difficoltà o resistenze ad usufruire della DAD. Ribadisco il ruolo centrale delle associazioni genitori che hanno stipulato i patti di collaborazione nell’ambito del nostro “Programma Scuole Aperte e Partecipate”, e voglio ringraziare il consigliere Jacopo Scatà e il Consiglio del Municipio Roma I Centro, che si è  attivato con una mozione a riguardo”.

Corriere della Sera

27 aprile. – “All’indomani della conferenza stampa del presidente del Consiglio Conte, sono tutti insoddisfatti per le misure contenute nel nuovo dpcm, che prefigura obblighi e iniziali riaperture dal prossimo 4 maggio. Tante le categorie che spingono per una riapertura dai ritmi più’ veloci, dai commercianti, ai ristoratori, alla CEI, che chiede di poter celebrare nuovamente le messe. Tante necessita’, tante fasce in sospeso e in sofferenza. Eppure, da amministratrice, penso che il vero vuoto siano i bambini e le famiglie. Non sono stati proprio visti, nel panorama di questo nostro Paese all’alba della quasi-ripartenza. Sono stati dimenticati i bambini e con loro le donne, perché’ si sa che quando non c’e’ un sostegno forte dallo Stato, i figli sono sempre delle mamme. E invece i bambini sono delle famiglie, in qualunque modo siano declinate: bambini con 2 genitori, con 1 genitore, bambini che vivono con i nonni o con altri parenti, bambini in affido o bambini in case famiglie. Le famiglie hanno il diritto di avere delle risposte e delle opportunità’: perché’ di questo stiamo parlando, di avere pari opportunità’ di poter tornare al lavoro e insieme di dare a tutti i cittadini gli stessi diritti, anche ai più’ piccoli. Diritto alla salute, certo ma anche diritto alla socialità’, diritto a giocare e diritto a imparare”. E’ quanto dichiara la presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi. “Da amministratrice- spiega Alfonsi- non posso non dare una risposta alle tante famiglie del territorio che governo che mi chiedono, mi chiedono incessantemente come fare. Io ritengo che sia imperativo avere un piano, un progetto: io voglio fare i centri estivi, in sicurezza certo, che siano all’aperto, che siano dentro le scuole, che siano con pochi bambini per educatore, ma noi dobbiamo pensare a tutti, non solo a chi produce un tangibile effetto economico con la sua azienda, con il suo lavoro. Il Governo e a seguire tutti i livelli amministrativi, Regione, Comune, devono elaborare un piano perché’ si arrivi pronti al 1 giugno, data della effettiva possibile ripartenza per tutte le categorie. Tra le quali ci sono le famiglie, prima di tutto. Mio figlio ormai e’ grande, ha 19 anni. Eppure anche lui soffre, come soffrono tutti i giovani, che hanno accettato le regole, le stanno rispettando e si stanno impegnando ogni giorno, astenendosi dalla socialità’, rispettando il patto da cittadini con lo Stato per il bene comune più’ a rischio, la salute pubblica. Dal 4 maggio potremo andare a trovare i parenti, con le dovute accortezze igieniche. Ma non tutti gli affetti, anche i più’ profondi, sono imbrigliati in una parentela formale. Anzi, alle volte e’ proprio il contrario. Sono gli amici, i fidanzati, le fidanzate, quelli a cui vorremmo portare un sorriso. Sono i compagni di vita, che magari vivono in un’altra casa, e che non possiamo vedere perché’ sono legami che non sono riconosciuti giuridicamente. Ma sono quelli che ci nutrono e ci danno la forza. E questo vale per tutti, per i giovani, per gli adulti, per gli anziani. Ecco, la vera ripartenza passa anche da questo: nel riuscire a vedere oltre il lavoro, arrivando alle persone, a quella geografia delle emozioni che costituisce il nostro essere”. (Comunicato Stampa Agenzia Dire)

17 dicembre – Stamattina al Liceo Tasso con Tobia Zevi e Giovanni Figà-Talamanca abbiamo presentato il premio “Roma si progetta a scuola”, promosso dall’Osservatorio “Roma! Puoi dirlo Forte” e sostenuto da Enterprise e Municipio Roma I Centro.
Pensare come migliorare la propria scuola, quella dei propri figli, l’ambiente in cui si lavora vuol dire impegnarsi a rendere più bello, funzionale, piacevole, migliore lo spazio comune, il nostro bene comune, la scuola, che condividiamo e che lasceremo ad altri dopo di noi. Come Municipio vogliamo investire nelle idee dei ragazzi, dei docenti, del personale che ogni giorno vivono gli spazi e sono sicuramente i primi a sapere come migliorarli. Vogliamo dare respiro al grande potenziale che c’è nella scuola, a tutti i livelli, perché crediamo fermamente che una partecipazione attiva nella cura del bene comune sia il motore per una società sana, consapevole e sostenibile. Per questo abbiamo accolto con grande favore questo premio e abbiamo deciso di sostenerlo mettendo a disposizione un’ulteriore somma pari a quella già messa a bando per finanziare un altro progetto. Cogliete l’occasione, ragazzi, per partecipare a questo concorso di idee che vi mette alla prova e migliorate davvero la vostra scuola! Qui trovate tutte le info : www.romasiprogettaascuola.it. – 
#primomunicipio  #noiandiamoavanti

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Dienstag, 17. Dezember 2019

21 ottobre – “Polibò sarà il nome del nuovo centro giovanile del Municipio Roma I Centro che inaugureremo questa sera a partire dalle ore 17,30 in Via Boezio 1, e che sarà rappresentato da un logo donatoci da Zerocalcare”.

“In un territorio come quello del nostro Municipio che conta il più altro numero di anziani della città continua la nostra scelta politica di investire su bambine e bambini, giovani e famiglie per contrastare la desertificazione del centro storico. Senza servizi per le famiglie e i più giovani – precisa Alfonsi – non può esserci futuro né per il nostro territorio né per l’intera città. In questi anni – precisa la Presidente del Municipio – abbiamo costantemente investito in tal senso e se oggi facciamo una mappatura dei servizi dedicati ai più giovani esce fuori un lungo elenco. Sei ludoteche, due a Trastevere, due a Prati, una Trionfale e una al Celio. Tre poli multiculturali che organizzano laboratori nelle 12 scuole municipali, offrendo servizi di mediazione culturale e sostegno genitoriale. Dodici centri estivi e invernali che aprono durante le feste delle scuole (natale e estate) quando i genitori sono invece nel lavoro, tutti accessibili a bambine e bambine con disabilità. Poi abbiamo il progetto Multiforme gestito dalla cooperativa Eureka per accompagnamento sociale nelle scuole per prevenire e gestire con nelle classi stesse alunni che manifestino disagi. E poi il nostro centro famiglie e il centro disagio mentale adolescenziale (unico a Roma) in Via Emo. Poi c’è il grande successo del Protocollo scuole aperte firmato tra Municipio e Rete delle scuole del municipio con l’obiettivo tenere le scuole aperte, anche grazie alle associazioni dei genitori, oltre il normale orario scolastico. A queste – conclude la Presidente del Municipio Roma I Centro – si aggiungono i due centri giovani di Trastevere (in autogestione) e Matemù a Esquilino gestito da Cies Onlus che da questa sera diventeranno tre con Polibò che sarà gestito da Arci Solidarietà Onlus e finanziato grazie ai fondi della legge 285. Il programma prevede il DJ Set dei Borghetta Stile, la mostra e i laboratori interattivi di Emanuele Olives Illustrations e il laboratorio di Virtual Reality con il regista Claudio Casale”. (Comunicato Agenzia Dire)

VIDEO | Nel Municipio I di Roma apre il centro giovanile ‘Polibò’

 

Polibò, il cui nome è la fusione tra la vocazione del progetto (Polivalente) e il territorio in cui è collocato (via Boezio), nasce come servizio e come spazio extrascolastico con più di un obiettivo: promuovere l’aggregazione tra pari in uno spazio riconosciuto dai ragazzi e dalle famiglie; accompagnare gli adolescenti verso la scoperta di competenze, passioni, attitudini trasversali, tecniche e artistiche; facilitare l’acquisizione di un metodo di studio efficace e rispondente ai bisogni e agli stili di ciascuno; scoprire e riscoprire il proprio territorio e nuovi quartieri della città.
Centrale nella realizzazione del progetto sarà la collaborazione con le scuole del Municipio, per l’individuazione condivisa dei bisogni di ragazze e ragazzi e per consentire a Polibò di creare spazi intermedi tra scuola e territorio, diventando così un’opportunità per scoprire e approfondire passioni e interessi che non sempre trovano sfogo a scuola o nei luoghi di aggregazione informale. Un Centro di Aggregazione Giovanile è dunque un luogo intermedio, uno spazio allo stesso tempo strutturato e libero, un servizio per le famiglie e soprattutto per le ragazze e i ragazzi.
Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 19. Per partecipare alle attività è necessaria un’iscrizione, completamente gratuita:
– Inviando una mail a boezio@arcisolidarietaonlus.com;
– Contattando Arci Solidarietà Onlus allo 0689566579;
– Recandosi presso il Centro in Via Boezio 1.
Le offerte di Polibò in sintesi:
– Gruppi studio e aiuto compiti;
– Laboratori artistici e creativi;
– Tempo libero, free wifi;