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20 luglio – Con la presentazione presso la Casa dell’Architettura del progetto vincitore si è concluso questa mattina l’iter del Concorso pubblico di progettazione riguardante il “Progetto pubblico unitario dell’area compresa tra Via Marmorata, Via Galvani, Via N. Zabaglia e Via Caio Cestio e il progetto definitivo del sub-ambito di Via Paolo Caselli per artigianato di servizio e studi d’artista”.

Il Concorso è stato promosso dal Municipio Roma I Centro, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e in attuazione del Protocollo siglato tra l’O.A.R. e l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale per la diffusione dei concorsi di progettazione, per favorire il recupero di uno spazio pubblico di grande rilevanza nell’ambito della città.

Iniziato a gennaio di quest’anno con la pubblicazione degli atti tecnici di gara, l’iter del concorso, prevedeva due livelli di selezione, con i cinque migliori progetti prescelti per la seconda fase tra i quali scegliere il vincitore.

“Sono molto soddisfatta dell’esito di questo concorso, che ha riscontrato una ampia partecipazione con 50 gruppi di architetti che hanno presentato proposte progettuali” ha commentato la Presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi. “In soli sei mesi siamo riusciti a concludere tutto l’iter e a determinare il vincitore, tempi rapidi se consideriamo l’emergenza Covid 19 che a marzo si è abbattuta sul nostro Paese. Voglio ringraziare i nostri uffici che non si sono risparmiati e la Commissione di Gara, che non ha mai interrotto il suo lavoro nemmeno nel periodo di lockdown.

Lo scopo che ci ha spinto a bandire il Concorso era quello di avere a disposizione innanzi tutto uno strumento urbanistico unitario in grado di assolvere la funzione di punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi intervento futuro in quell’area così delicata del nostro territorio, e in secondo luogo uno studio specifico per il riordino del sub ambito di Via Paolo Caselli.

Sono convinta che lo spazio pubblico costituisca il collante della qualità dello spazio urbano, avendo ben presente “un’idea di città” una visione di sistema, e per arrivare a questo obiettivo è indispensabile restituire un ruolo centrale alla progettazione, come abbiamo scelto di fare in questo caso.

La qualità delle proposte progettuali pervenute è stata elevata. Il progetto dello Studio di Architettura Sycamore S.r.l è stato scelto dalla Commissione di Gara come vincitore del Concorso per la sua capacità di ripensare lo spazio pubblico in rapporto al tessuto circostante e per la sua capacità di relazionarsi e mettersi a sistema con le aree e le funzioni preesistenti” conclude la Presidente.

“L’architettura è parte integrante del nostro quotidiano – afferma l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori – definisce il nostro orizzonte sociale e culturale; il progetto che oggi premiamo rappresenta bene quanto essa componga in una forma fisica, attraverso il pensiero, dati diversi e  nel farlo definisce lo spazio in cui i nostri figli giocano, le piazze in cui prendiamo il caffè, le strade in cui camminiamo. Nessuno può sottrarsi all’architettura. Abbiamo bisogno di grandi opere, di rappresentarci in architetture simboliche, ma soprattutto di vivere bene la qualità diffusa della nostra quotidianità che è espressione di un pensiero politico che guarda alla grana fine del territorio e ai suoi cittadini, e vuole migliorare la qualità dell’ambiente costruito per migliorare la qualità della vita delle persone.

Per questo è importante quello che facciamo oggi – aggiunge l’Assessore – poniamo le basi per le trasformazioni del futuro, guidiamo e non subiamo il progetto e la configurazione dello spazio che è di tutti. Credo che la conclusione del percorso di questo concorso, che si somma ai concorsi già promossi e banditi durante questa amministrazione, con proponenti pubblici e privati, grazie anche alla collaborazione con l’ordine degli architetti, rappresenti bene lo sforzo che stiamo facendo per tornare a dare all’amministrazione pubblica un ruolo troppo spesso delegato ad altri”.

“L’esito di questo concorso di progettazione – afferma Andrea Iacovelli, Responsabile Area Concorsi dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia – promosso dal I Municipio in collaborazione con l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale e l’Ordine degli Architetti di Roma, avvalora ancora una volta  l’impegno dell’OAR nella politica di promozione del concorso di progettazione come strumento imprescindibile per la riqualificazione dei territorio e dell’ambiente costruito attraverso il lavoro degli architetti.

Quello che scaturisce dai concorsi di progettazione – ha aggiunto Iacovelli – è il tentativo di far sì che i progettisti si confrontino sulle trasformazioni della città, come nel caso del progetto dello studio Sycamore risultato vincitore del concorso. Il Progetto diviene baricentro, punto di equilibrio, visione di una città migliore, dove la misura è l’uomo, il cittadino e i rapporti connettivi con l’esistente. Esistente inteso non solo come “ambiente costruito” ma come “ambiente sociale” fatto di relazioni dialogiche che necessitano di essere stimolate. È questo il frutto del rapporto sinergico concretizzato tra l’Assessorato all’Urbanistica e l’Ordine degli Architetti di Roma: una nuova visione di città, dove a valle dei processi di pianificazione del territorio si innesta lo strumento del concorso di progettazione non più inteso come evento straordinario ma come processo ordinario e attuativo della trasformazione della città”.

“Il Concorso ha interessato l’ultimo isolato a sud-est del Rione Testaccio, compreso tra Via Galvani, Via Marmorata, il Cimitero Acattolico e il Monte dei Cocci” ha commentato l’Arch. Chiara Cecilia Cuccaro, Direttore Tecnico del Municipio I e Presidente della Commissione di Gara. “Un ambito occupato in parte dall’area dell’ex Campo Testaccio e in parte da insediamenti abusivi – commerciali, artigianali e in piccola quota residenziali.

L’obiettivo del Concorso era quello di sostituire gli insediamenti abusivi con laboratori artigiani, artistici, spazi espositivi e realizzare un polo per lo sport e il tempo libero in un contesto di riferimento in cui il verde costituisce la struttura portante in connessione con il sistema delle scuole su Via Galvani e Via Zabaglia e con i luoghi storici al contorno. Il vincitore del Concorso è incaricato dell’elaborazione del piano urbanistico necessario e del progetto definitivo per la realizzazione del nuovo insediamento”.

 

Alcune tavole del Progetto

Relazione illustrativa del Progetto

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Montag, 20. Juli 2020

 

Tgr Lazio di ieri sulla presentazione del Progetto di Testaccio.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Dienstag, 21. Juli 2020

 

 

ROMA TODAY – Testaccio cambia volto

AGENZIA DIRE – COME DIVENTERA’ TESTACCIO

REPUBBLICA.IT – Così rinascerà il borghetto di Testaccio

 

Il video integrale della presentazione.

Presentazione del progetto vincitore "Ripensare lo spazio pubblico di Testaccio” riguardante il progetto pubblico unitario dell’area compresa tra Via Marmorata, Via Galvani, Via N. Zabaglia e Via Caio Cestio e il progetto definitivo del sub-ambito di Via Paolo Caselli per artigianato di servizio e studi d’artista.

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Montag, 20. Juli 2020

11 giugno – La Presidente Sabrina Alfonsi e l’Assessore alle Politiche Sociali del Municipio Roma I Centro, Emiliano Monteverde, giovedì 11 giugno alle ore 11.00, presso la sede di Via dell’Archeologia, 74 a Tor Bella Monaca, hanno consegnato alla Comunità di S.Egidio, all’Associazione El CHEntro, in  Largo Ferruccio Mengaroni 11, e A Medicina Solidale oltre 160 pacchi alimentari, confezionati con i prodotti raccolti nell’ambito dell’iniziativa solidale “La Spesa Sospesa”, promossa dallo stesso Municipio I in collaborazione con la rete dei Supermercati territoriali.

“Siamo un’unica città, una grande comunità solidale: la solidarietà non conosce confini territoriali. Siamo vicini ai nostri concittadini con la spesa sospesa: chi più ha, più dà, chi ha bisogno prende. Nel Primo Municipio c’è stata una grandissima risposta solidale, di cui ringrazio di cuore i nostri cittadini, abbiamo raccolto tantissime derrate alimentari, sufficienti per coprire il fabbisogno del nostro territorio e anche per aiutare gli altri. Abbiamo deciso, insieme alle associazioni con cui collaboriamo, di destinare questi pacchi alle famiglie di Tor Bella Monaca, a sostegno del lavoro della rete territoriale del Sesto Municipio.  Un ampliamento della rete di sostegno sociale che supera i confini dei territori e coinvolge l’intera città, a dimostrazione che Roma è una grande comunità solidale. I pacchi alimentari donati saranno distribuiti dalle due Associazioni alle famiglie che ne hanno più bisogno”. Così la Presidente Sabrina Alfonsi e l’Assessore Emiliano Monteverde.

“Ringrazio il Primo Municipio per la sua generosità e apprezzo molto l’idea di un legame tra territori anche così diversi della città. L’emergenza coronavirus ci ha messo di fronte a tante criticità: ricostruire i legami, ricostruire la comunità è la vera sfida per una capitale che si senta di essere una capitale europea, stando vicini pur appartenendo a territori diversi”. Così Erica Battaglia, PD.

“Oggi realizzo un sogno, metto insieme Primo e Sesto Municipio grazie a una donazione di generi alimentari nell’ambito del progetto Spesa Sospesa del Municipio I: al cibo uniremo dei libri per le famiglie con bambini piccoli, donati dalla Libreria Booklet Le Torri, da leggere durante le vacanze estive”. Così Alessandra Laterza, Libreria Booklet Le Torri.

“Ringraziamo il Primo Municipio e la bellissima risposta delle persone”. Così Claudio Pesaresi, volontario Comunità di Sant’Egidio.

“Noi qui a EL CHEntro abbiamo i generi donati dai cittadini del quartiere, dal Comune e adesso dal Municipio I e poi li ridistribuiamo tra le persone che hanno bisogno, perché in una pandemia o c’è inclusione oppure non è possibile uscirne”. Così Mario Cecchetti, ELCHEntro, centro sociale di TorBella Monaca.

Siamo un’unica città, una grande comunità solidale: la solidarietà non conosce confini territoriali. Oggi siamo vicini ai nostri concittadini con la spesa sospesa: chi più ha, più dà, chi ha bisogno prende. Nel Primo Municipio c’è stata una grandissima risposta solidale, di cui ringrazio di cuore i nostri cittadini, abbiamo raccolto tantissime derrate alimentari, sufficienti per coprire il fabbisogno del nostro territorio e anche per aiutare gli altri. Abbiamo deciso, insieme alle associazioni con cui collaboriamo, di destinare questi pacchi alle famiglie di Tor Bella Monaca, a sostegno del lavoro della rete territoriale del Sesto Municipio. Un ampliamento della rete di sostegno sociale che supera i confini dei territori e coinvolge l’intera città, a dimostrazione che Roma è una grande comunità solidale. I pacchi alimentari donati saranno distribuiti dalla Comunità di Sant'Egidio, ELCHEntro e Medicina Solidale alle famiglie che ne hanno più bisogno, e a quelle che hanno bambini sarà donato un libro da leggere, grazie a Booklet LeTorriErica Battaglia Alessandra Laterza#solocosebelle #noiandiamoavanti #primomunicipio

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Donnerstag, 11. Juni 2020

27 luglio – È il momento di fare chiarezza sulla questione del progetto di apertura di un McDonald’s al Vivaio Eurogarden di Via Baccelli.
Oggi ho scritto alla Sindaca per rispondere alle sue richieste di delucidazioni e ho precisato quanto segue.
Il Municipio, come la Sindaca saprà sicuramente, riceve la comunicazione della SCIA per l’inizio dei lavori, corredato dai pareri degli enti preposti alla tutela, nello specifico Soprintendenza di Stato (MIBAC), Sovrintendenza Capitolina (Comune di Roma) e Pau (Dipartimento Urbanistica, Comune di Roma).
E la richiesta di SCIA per lavori presso l’Eurogarden è arrivata, eccome, corredata dai pareri positivi di tutti questi uffici. Uffici della Sindaca, che hanno dato ben due pareri positivi, preventivo e successivo, nonché quello dell’Urbanistica (Pau).
Mi chiedo come faccia l’assessore alla cultura Luca Bergamo, Vicesindaco, a “trasecolare”, quando sono stati i suoi sovrintendenti a dare i pareri positivi. Non governa i procedimenti? Come fa a non saperne nulla?
Tutto ciò è molto grave.
Mi chiedo anche se esista a Roma, a questo punto, un Assessore all’Urbanistica: dov’era Luca Montuori, quando il Pau rilasciava il suo parere, positivo anche questo?
L’assenza della politica è davvero pesante. La Sindaca dice di non sapere nulla di quanto fatto dai suoi uffici e chiede al Municipio di sospendere valutazioni che a noi non competono, in quanto in capo a Sovrintendenza Capitolina, Dipartimento Urbanistica e MIBAC.
È surreale.
La sindaca ci chiede di sospendere la SCIA Commerciale: ma non abbiamo mai ricevuto alcuna SCIA commerciale, né da McDonald’s né da altri, e non potrebbe essere altrimenti, in quanto senza la dichiarazione del Fine Lavori non si può presentare alcuna SCIA.
Ora siamo noi a chiedere delucidazioni alla Sindaca sull’operato dei suoi uffici.
Pare ci sia un vincolo di tutela sulla zona di via Baccelli sin dal 1956; come mai non è stato considerato nelle valutazioni dell’amministrazione capitolina e statale?
Ci chiederete come risponderemo, quando e se la richiesta di SCIA commerciale arriverà. Risponderemo secondo quanto prevede la legge, nel rigore e nella correttezza che deve contraddistinguere un’amministrazione sana.

30 maggio – Alla Camera di Commercio di Roma per la presentazione della ricerca sui giovani romani promossa da ACLI di Roma all’interno del progetto “Generare futuro”. Per generare futuro serve recuperare la speranza. Questo il compito della politica, ma anche degli organi di informazione, per il futuro. Per chi volesse approfondire ecco il video del mio intervento. #primomunicipio #noiandiamoavanti #nessunoescluso

 

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Donnerstag, 30. Mai 2019

 

Roma, 23 settembre  –  Finalmente è arrivata l’ufficializzazione della chiusura della Conferenza dei Servizi per la realizzazione del progetto di sport e riqualificazione della “Polveriera” di Colle Oppio. Un progetto immaginato e difeso dal Primo Municipio. Finalmente possono partire i lavori finanziati dal Coni. C’è voluto molto lavoro e tenacia perché c’è chi ha cercato di fermare in tutti i modi questo progetto. Ora cittadini, scuole e associazioni sportive del territorio potranno mettersi in rete per dare vita ad una adozione e cura di un bene che non può che essere comune.

Di seguito una breve cronistoria della vicenda.

Nell’ambito della candidatura di Roma alle Olimpiadi il Coni propone alla giunta Marino la realizzazione di 15 playground, uno per ogni Municipio, in luoghi individuati dagli stessi Municipi.

L’impegno viene confermato nonostante la Giunta Raggi poco dopo il suo insediamento rinunci alla candidatura della città.

Il Primo Municipio, con vari atti della Giunta e del Consiglio, individua nella c.d. “Polveriera” di Colle Oppio il luogo deputato ad accogliere l’intervento, anche sul presupposto che li esistono già degli impianti sportivi in stato di degrado che andrebbero quindi ad essere sostituiti ed integrati da quelli di nuova realizzazione, consentendo quindi di attuare una valida opzione per il superamento dello stato di degrado di una zona di pregio.

Dopo una serie di incontri e sopralluoghi nel corso dei quali viene acquisito il parere preventivo favorevole da parte delle sovrintendenze e del servizio giardini, a fine marzo scorso viene avviata la conferenza dei servizi che si conclude ad aprile con un parere favorevole con alcune prescrizioni.

Trattandosi di un sito all’interno di un parco archeologico, il Municipio si impegna a costruire una operazione di partecipazione che vede coinvolte le scuole vicine, le associazioni e i comitati dei cittadini per creare una sorta di Comitato allargato per la Gestione dell’area, che di fatto adotti l’area tenendola pulita e controllandola.

In successivi passaggi nella Commissione Capitolina Ambiente il Movimento 5 Stelle, anche su iniziativa del gruppo consiliare del Primo Municipio, si pone in maniera assolutamente contraria all’intervento con motivazioni che richiamano la presenza di una zona archeologica importante (la presenza delle Terme di Tito, conosciuta da decenni, i cui ritrovamenti sono stati reinterrati perché occorrerebbe una campagna di scavi da milioni di euro per riportarli alla luce, come dichiarato dalla stessa Sovrintendenza archeologica) ed altre risibili come il fatto che i parchi sono luoghi destinati alla contemplazione e il  riposo e non allo sport.

Posizione sposata in pieno dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma, nonostante le perplessità del Presidente della Commissione, Diaco.

Lo scorso 7 settembre il Dipartimento Ambiente firma la D.D. con la quale chiude, anche se in ritardo rispetto ai tempi previsti dalle norme ufficialmente la Conferenza dei Servizi.

Il passaggio successivo è la consegna delle aree al CONI.

Quindi il Primo Municipio – tramite il suo Assessore alle Politiche Sociali e allo Sport, Emiliano Monteverde – annuncia “Finalmente i lavori si faranno. Vincono i cittadini, le associazioni e tutti coloro che, come noi, credono che la realizzazione di questi impianti costituisca una valida alternativa al degrado. Perché ricordiamoci che l’alternativa ai playground non è un bel parco verde e ben tenuto, ma un luogo che in questi anni è stato oggetto di degrado anche a causa dell’abbandono da parte dell’amministrazione”.

ALFONSI-MONTEVERDE: BONIFICA CAMPO TESTACCIO BELLA NOTIZIA PER CITTÀ.

Roma, 18 settembre. – “Finalmente, dopo 2 anni di mobilitazioni dei residenti, delle associazioni, del Consiglio e della Giunta del Municipio, questa mattina e’ partita la bonifica del campo di Testaccio. Un impegno preso nel 2013, con l’allora Assessore Improta, grazie alla trattativa bonaria con l’ex concessionario dell’area. Interrottasi la consiliatura Marino, da due anni attendevamo che il percorso fosse concluso dalla nuova amministrazione”.

Cosi’ la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, presente oggi, insieme all’assessore alle Politiche Sociali e allo Sport, Emiliano Monteverde, all’inizio dei lavori di bonifica.

“Questo e’ un primo passo importante- spiegano Alfonsi e Monteverde- ma ora devono seguirne altri. Come Municipio proponiamo due step successivi. Un piano intermedio, da condividere con i residenti immediatamente dopo la prima bonifica, che preveda l’apertura e la chiusura con almeno una parte del campo vivibile, per evitare rischi di nuovo degrado. Un secondo in cui chiederemo all’amministrazione di confrontarsi con il percorso partecipato, che come Municipio abbiamo gia’ messo in campo con i cittadini del rione riuniti in Comitato, che definira’ le linee guida per la redazione del progetto di riqualificazione dell’area e le modalita’ di realizzazione.

In questi giorni- concludono Alfonsi e Monteverde- raccoglieremo le adesioni al percorso di partecipazione, che restera’ aperto per tutta la durata dello stesso, attraverso un Registro pubblico”. 

 

Una mia intervista al convegno Build future, stop Bullying sull'impegno del Municipio Roma I per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo tra i più giovani. Buona visione.#primomunicipio #noiandiamoavanti #stopbullying

Gepostet von Sabrina Alfonsi am Freitag, 22. Juni 2018

 

Roma, 22 giugno – dalle ore 9 alle ore 13,30 si è svolto a Roma, presso l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni di Via Milano 9/a, il Convegno Stop bullying, build future, nel corso del quale sono state presentate le Linee guida per azioni di contrasto al fenomeno del bullismo nelle scuole, redatte a conclusione di un progetto sviluppato nell’ambito dei programmi europei di finanziamento Justice e R.E.C. (Rights, equality e citizenship) che ha coinvolto 22 scuole di 4 Paesi (Italia, Grecia, Repubblica Ceca, Spagna).

“Sono molto soddisfatta per la conclusione di questo progetto, che ha visto il nostro Municipio capofila di una partnership con istituzioni pubbliche di altri paesi”  – spiega la Presidente Alfonsi. “Un progetto che non è frutto del caso ma la conseguenza di una scelta ben precisa fatta nel 2015 di creare, primo e finora unico Municipio a Roma, un Ufficio Europa con il compito di intercettare finanziamenti europei, essenziali per superare la carenza di fondi messi a disposizione dal Bilancio Capitolino. Una scelta che ha pagato, perché ad oggi grazie a questo Ufficio siamo riusciti ad assicurarci risorse europee per realizzare questo ed altri progetti”.

Le Linee Guida elaborate a valle del progetto e presentate oggi saranno destinate alle scuole, raccogliendo buone pratiche già esistenti aiutando a dare piena attuazione all’art. 4 della legge 71 approvata il 29 maggio 2017 sulla tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

“Oggi più che mai bullismo e cyberbullismo sono collegati- spiega la Presidente del Municipio I – le nuove tecnologie e i social network, utilizzati a sproposito, possono diventare un’enorme cassa di risonanza di eventuali episodi di violenza, fisica e/o psicologica, perpetrate su soggetti vulnerabili. Il progetto e le linee guide sviluppate da questo percorso – precisa la Alfonsi – si inseriscono nel solco individuato dalla nuova legge 71 che mette al centro il tema dell’educazione piuttosto che della punizione e proprio per questo si concentra sugli studenti”.

“L’Europa, raccontata spesso come nemica –aggiunge la Presidente – dimostra di  essere invece una grande risorsa per il nostro paese quando con la stessa si è capaci di aprire un confronto e una collaborazione qualificata. Mi auguro che questo genere di esperienze possano costituire uno stimolo per l’approvazione, in un futuro prossimo, di una legislazione europea in materia” conclude la Presidente.

Il progetto Stop Bullying – Build the Future è stato realizzato grazie ad una collaborazione internazionale che vede il Municipio Roma I Centro capofila di una partnership con cinque istituzioni pubbliche: 1.  KE.D.D.Y. of Evia, Agenzia sotto il controllo del Ministero dell’Educazione – Grecia ; 2. Centre of Social Services, organizzazione sotto il controllo del Municipio di Praga, finalizzata al contrasto dei fenomeni di disagio sociale – Repubblica Ceca; 3. Dipartimento di Giurisprudenza, Università Autonoma di Barcellona (U.A.B.) – Spagna;  4.            Municipio di Sabadel, Barcellona – Spagna.

Partner nazionali sono:  1.PER FORMARE S.r.l. IMPRESA SOCIALE, Ente di Formazione accreditato presso la Regione Lazio, responsabile dell’Ufficio Uospe del Municipio Roma I Centro e 2. SCOSSE, Associazione di promozione sociale esperta nel contrasto al bullismo.

 

Roma, 20 giugno – Oggi abbiamo demolito e rimosso l’edicola di Piazzale San Lorenzo. Il manufatto, collocato a ridosso delle mura storiche, era abbandonato da tempo. Inizia oggi un percorso di messa in sicurezza di un’area che stava scivolando verso il degrado

Stamattina l’Unita’ tecnica del I Municipio e’ intervenuta per la rimozione dell’edicola di Piazza di Porta San Lorenzo, un manufatto in disuso collocato proprio a ridosso delle Mura Aureliane, in una parte della piazza utilizzata come rifugio notturno da parte di persone senza fissa dimora. Gia’ in diverse occasioni il I Gruppo della Polizia Locale, in collaborazione con i Pics e Ama aveva effettuato interventi per la bonifica del sito e la rimozione di masserizie. “L’intervento di oggi e’ soltanto il primo passo necessario per l’avvio di un progetto di messa in sicurezza del sito archeologico e dell’area antistante, che va incontro anche alle richieste fatte in tal senso dai cittadini residenti nella zona- dichiara la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, presente alle operazioni di rimozione insieme all’assessora alle Attivita’ produttive Tatiana Campioni- Di giorno l’area viene utilizzata come parcheggio non regolamentato, mentre nelle ore serali e notturne e’ stata piu’ volte segnalata qui la presenza di diversi pusher, con i conseguenti problemi di degrado e insicurezza percepita dai cittadini. Per risolvere la situazione in modo definitivo, abbiamo concordato con R.F.I.- che si e’ resa disponibile a finanziarlo- una ipotesi di progetto per la messa in sicurezza dell’area che abbiamo portato al Tavolo della Sicurezza con la Prefettura”. “L’intervento e’ gia’ stato concordato con le Sovrintendenze e consiste principalmente nella realizzazione di una perimetrazione dell’area con un muretto, una recinzione alta in stile palatino ‘a lance’ e un cancello di accesso automatizzato e video controllato. In questo modo si ottiene lo scopo di impedire l’accesso alle persone non autorizzate, lasciando piena visibilita’ alle mura e preservandole dagli atti vandalici che, purtroppo, si sono ripetuti in diverse occasioni negli anni passati ed eliminando anche i fenomeni di degrado descritti. E’previsto anche il miglioramento dell’illuminazione della zona”, conclude Campioni. L’esecuzione dell’intervento, e in particolare lo scavo delle fondazioni del muro perimetrale, sara’ seguita da vicino dai tecnici della Soprintendenza Archeologica di Roma per la verifica di eventuali ritrovamenti. 

Roma, 8 maggio  –  Da tempo il Primo Municipio lavora insieme al Coni per un intervento di ristrutturazione e valorizzazione degli spazi di sport presenti nel Parco di Colle Oppio, nella zona conosciuta da tutti come “polveriera”. Il Coni mette a disposizione le risorse, i cittadini, le associazioni e le scuole da tempo segnalano l’importanza di un intervento che salvi quella zona da degrado e incuria, la Giunta del Primo Municipio approva l’intervento, Sovrintendenza, Parco archeologico, Uffici tecnici del Municipio danno parere favorevole con alcune giuste prescrizioni.

Finalmente dopo anni è possibile mettere mano a questo spazio dove in tanti sono cresciuti giocando a pallone o a pallacanestro. L’intervento non è invasivo, non prevede nuove strutture migliora quello che già c’è, lo riorganizza. Finalmente uno spazio in un posto bellissimo, aperto a tutti per attività sportive, uno spazio che può, attraverso la rete con le attività civiche e sociali della zona di uscire dal tunnel di abbandono che lo ha caratterizzato in questi anni. Spazi di sport per le scuole della zona la mattina, opportunità per il territorio il pomeriggio. In Commissione Municipale si avvia anche il confronto per un modello di cura partecipata da tutti i soggetti sportivi e scolastici della zona.

In tutto questo il gruppo consiliare 5 stelle del Municipio si oppone dicendo prima che lo sport nei parchi è un fastidio, poi che Colle Oppio dovrebbe essere come il Palatino a pagamento.

Questa visione miope non ha alcun riscontro, noi andiamo avanti e allora si cerca di spostare la discussione a livello comunale, ad una Commissione Ambiente dove il Primo Municipio non è invitato a partecipare. Peccato che autorevoli esponenti comunali del Movimento si dicono d’accordo con il progetto avanzato dal Primo Municipio e la maggioranza comunale si spacca.

Qualcuno fa finta di scoprire che li sotto ci sono le Terme di Tito (le mappe del Palladio del secolo XVI ce lo confermano…) e si indigna, ma è proprio la Sovrintendenza a dire che in attesa di un qualsiasi intervento che nessuno ha mai deliberato e che necessita di parecchi milioni di euro di investimento un utilizzo leggero del suolo come quello previsto in questo progetto non crea alcun problema e anzi, garantisce una sua preservazione dal degrado e dall’incuria. E quindi di che stiamo parlando ?

Noi andiamo avanti per riconsegnare ai cittadini uno spazio fruibile e vivibile da tutti. Se e quando si vorrà avviare il lavoro di valorizzazione del sito archeologico sepolto da decenni saremo i primi a gioire di questa scelta e a sostenere il ripensamento della destinazione d’uso di quelle aree.

       

Giovedì 5 aprile – Presentato questa mattina nell’aula magna dell’istituto Comprensivo Regina Elena in Via Puglie,4 il progetto per la realizzazione di uno spazio pubblico tra le scuole Regina Elena e Buonarroti.

Il progetto è il primo risultato di una partnership tra il Primo Municipio e il Master PARES (Progettazione Architettonica per il Recupero dell’Edilizia storica e degli Spazi pubblici) dell’Università La Sapienza di Roma, nata con l’obiettivo di elaborare – nell’ambito dei tirocini di formazione che il Master deve svolgere – progetti per la riqualificazione di spazi pubblici secondo le linee di indirizzo fornite dall’Amministrazione municipale attraverso la partecipazione delle comunità interessate.

Il lavoro presentato oggi, nella forma dello studio di fattibilità, propone la pedonalizzazione del tratto di Via Puglie compreso tra Via Sicilia e Via Sardegna, sul quale insistono una di fronte all’altra le sedi delle due scuole interessate, mediante la creazione di una piazza pubblica che si estende anche all’interno del cortile della scuola Regina Elena. La progettazione, funzionale alle esigenze rappresentate dalla comunità scolastica, estesa anche ai due Licei Righi e Tasso, è stata preceduta da una accurata analisi dell’area sotto il profilo urbanistico, edilizio e della sicurezza.

La realizzazione della Piazza pedonale, che non preclude l’accesso ai mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza, ha l’obiettivo principale di creare uno spazio sicuro per gli studenti degli istituti che gravitano su quest’area, sia per l’esodo quotidiano che nei casi di emergenza, in quanto gli attuali marciapiedi appaiono non adeguati allo scopo. E’ prevista l’uniformità della pavimentazione tra il cortile interno e la piazza esterna attraverso l’uso di lastre in basalto e travertino, in armonia con il contesto architettonico preesistente, con eliminazione delle barriere architettoniche agli ingressi delle scuole attraverso l’installazione di larghe passerelle in pietra che sfruttano la naturale pendenza della strada. Sono inoltre previsti spazi verdi all’interno del cortile della scuola alternati con sedute in pietra e spazi liberi adattabili sia alla funzione di gioco scolastico che di pubblico intrattenimento.

“Si tratta di un intervento di pedonalizzazione che il Municipio aveva già proposto nel 2014,  accogliendo le richieste di maggiore sicurezza delle scuole interessate, dopo accurate verifiche della Polizia Locale sulla mancanza di significative ripercussioni rispetto alla circolazione e alla sosta” ha commentato Sabrina Alfonsi, la Presidente del Primo Municipio intervenuta alla presentazione del progetto insieme all’Assessore municipale alla Scuola Giovanni Figà Talamanca, alla Dirigente scolastica Rossella Sonnino, al Direttore Tecnico del Municipio Arch. Chiara Cecilia Cuccaro e al Direttore del Master PARES della Sapienza di Roma Arch. Fabrizio Toppetti.

“La delibera della Giunta municipale era stata poi annullata dal TAR per ragioni formali legate alla competenza, a seguito di un ricorso da parte di alcuni residenti che lamentavano effetti negativi sulla sosta e sulla quiete pubblica a seguito dell’adozione del provvedimento di pedonalizzazione. Oggi riproponiamo l’intervento in forma più compiuta, con l’ambizione di realizzare una vera e propria operazione di riqualificazione di uno spazio urbano grazie al supporto fornito dai progettisti del Master. Invieremo la proposta alla Giunta Capitolina, in quanto l’adozione del provvedimento definitivo spetta a loro, e contiamo in una rapida approvazione viste le motivazioni di interesse pubblico che stanno alla base della proposta”.

ilmessaggero.it – giovedì 5 aprile 2018