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MUNICIPIO I

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22 gennaio -Questa mattina abbiamo inaugurato due nuove aree gioco per bambini, a Colle Oppio e al Parco “Luigi Petroselli” nel Municipio IV, realizzate dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale.

Un progetto che a partire da novembre scorso e fino alla fine di febbraio avrà interessato circa 40 aree giochi in tutti i territori, con interventi di varia entità che vanno dal rifacimento dell’intera area, come per quelle che oggi inauguriamo e nella maggior parte dei casi, a interventi parziali di completamento delle attrezzature di gioco e/o sostituzione delle pavimentazioni
Colgo l’occasione per ringraziare gli Uffici del Dipartimento Ambiente per l’ottimo lavoro svolto. Interventi realizzati in tempi rapidi ma con grande attenzione, guardando alla sostenibilità ambientale e all’inclusività, con giochi di legno che in alcuni casi, come per Colle Oppio, sono stati completamente restaurati e rimessi in funzione e attrezzature di gioco nuovissime, che mettono insieme multifunzionalità e multi-sensensorialità: non solo colori, ma anche suoni, rumori, superfici che sollecitino il tatto. Altalene, castelli con ponte e corde, dondoli e nuove pavimentazioni anti-trauma, pensate per essere utilizzate da tutti i bambini riscoprendo il piacere di giocare all’aperto, insieme, in sicurezza. Con la pandemia quello che più è stato sacrificato è la loro dimensione sociale e relazionale, a fronte della necessità di tutelare la salute pubblica. Con la riqualificazione delle aree giochi e dei parchi restituiamo spazi aperti, inclusivi e sicuri ai bambini e alle famiglie.

27 novembre  –  Questa mattina la consegna dell’area ludica di Largo Chiarini al Municipio Primo. Restituire il verde di prossimità ai territori, perché lo possano curare e prendere in carico con la capacità di intervenire in modo efficace su verde orizzontale, aree ludiche, manutenzione. Abbiamo fortemente voluto il #decentramento del verde, con l’opportunità per i municipi di prendere in carico le aree al di sotto dei 20.000 metri quadri. Un primo passo, un modello da estendere a tutta la città!

Un progetto ideato da Simona Sarti e promosso dalla Associazione Culturale “Associazione Arte altra” in collaborazione con il Municipio Roma I Centro.

L’ operazione artistica – culturale nasce con l’intento di coinvolgere idealmente i diversi quartieri di Roma, con un unico denominatore, quello di creare una trama urbana che ponga l’attenzione su temi sociali. Il mezzo sarà “la panchina”, un punto dove spesso si dialoga e ci si sofferma a guardare; una sosta dove si mette in moto il vortice dei pensieri. Volta per volta, ogni artista sceglierà una tematica, dipingendo solo la metà della superficie a disposizione, per lasciare uno spazio di riflessione “agli altri” che si accosteranno all’opera.

“Questo progetto mette in evidenza come gli interventi artistici possono contribuire a riqualificare gli spazi pubblici e nello stesso tempo offrire lo spunto per porre all’attenzione generale grandi temi come l’ecologia, la memoria collettiva, la sicurezza sul lavoro e l’uguaglianza tra gli uomini, argomenti che ci riguardano tutti” ha commentato la Presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi.

Alla fine della realizzazione di tutte le panchine (12) verrà messo un cartello esplicativo, dove saranno elencati tutti i giardini che le ospitano e un codice QR con breve spiegazione dell’opera.

Artisti partecipanti: Norberto Cenci, Marco Delli Veneri, Giovanna Gandini, Marzia Gandini, Florian Heymann Guglielmi, Metello Iacobini, Felice Leonardi, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Gabriella Sabbadini, Simona Sarti, Roberta Venanzi

 

 

1 Norberto Cenci                                    Viale degli Ammiragli

2 Marco Delli Veneri                                Via Pomponazzi

3 Giovanna Gandini                                Piazza Santa Maria Delle Grazie

4 Marzia Gandini                                      Vicolo del Cedro

5 Florian Heymann Guglielmi                 Via Alessandro Volta

6 Metello Iacobini                                     Via Carlo Felice

7 Felice Leonardi                                      Via Silvio Pellico

8 Michel Patrin                                          Via Sabotino – via Plava

9 Elisabetta Piu                                         Via Tommaso Gulli

10 Gabriella Sabbadini                             Piazza Prati Degli Strozzi

11 Simona Sarti                                         Via Lepanto

12 Roberta Venanzi                                   Largo Chiarini

 

 

18 agosto – Mi sono impegnata insieme a tante e tanti altri per promuovere questa rete di 78 associazioni per richiedere immediatamente corridoi umanitari per donne, ragazze e ragazzi, bambine e bambini che volessero lasciare l’Afghanistan.

Afghanistan: Associazioni donne, subito i corridoi umanitari 78 associazioni scrivono lettera al Governo e Parlamento Ue (ANSA) – ROMA, 18 AGO – “La fuga verso l’Occidente da Kabul e l’avvento dei talebani, che hanno preso il comando dell’Afghanistan, preoccupano fortemente chi ha a cuore i diritti umani e la salvaguardia della vita di tutti i civili, specie di quelli piu’ a rischio, come donne e bambini, il cui destino e’ nuovamente consegnato a un indicibile orrore. Sono nostre madri, amiche, sorelle. Non lo possiamo e non lo vogliamo piu’ accettare. L’Europa deve agire, l’Italia deve reagire, noi donne e cittadine dobbiamo fare rete contro ogni violenza”. E’ quanto scrivono in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese e, per conoscenza, alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, 78 associazioni tra le quali Donne per la salvezza, Le Contemporanee, Soroptimist International d’Italia, Fuori quota, Rete per la parita’, Presidenza Asvis – Pierluigi Stefanini e Marcella Mallen, Casa internazionale delle donne di Roma, Casa internazionale delle donne di Milano, Manifestolibri, Human Foundation, InGenere, Un ponte per, Senonoraquando Libere, Ucid, le associazioni aderenti a Inclusione donna, Politiche di genere Cgil, BasE Italia, Green Italia, Be Free, Associazione PoP. “Quello che urge adesso – sottolineano nella missiva – e’ consentire al maggior numero di donne, ragazze e ragazzi, bambine e bambini di mettersi in salvo in queste ore in cui le maglie del controllo talebano sono ancora slabbrate. E sostenere chi decide di rimanere a lottare nel proprio Paese, garantendo il monitoraggio internazionale sui diritti umani e delle donne in particolare. Le organizzazioni firmatarie, e i singoli che possono farlo, si mettono a disposizione dello Stato e dell’Unione europea per contribuire ad ospitare chi e’ costretto a fuggire trovando per essi alloggi e ristori integrativi rispetto a quelli gia’ inseriti nel sistema di accoglienza, nonche’ percorsi formativi e lavorativi che consentano loro una liberta’ e una sicurezza di lunga durata. Le organizzazioni intendono contribuire anche a creare le condizioni per aiutare e salvare le donne in Afghanistan. Ogni vita salvata dalla violenza e’ una vittoria per qualsiasi democrazia degna di questo nome. Bisogna fare tutto e occorre farlo adesso”, conclude la lettera.
(ANSA). DE 18-AGO-21 12:35 NNNN
Dall’incontro della delegazione della Rete delle donne con il sottosegretario alla Farnesina Benedetto della Vedova è emerso un quadro molto più drammatico delle peggiori aspettative. Ci sono margini di intervento ridottissimi. L’unico aeroporto, Kabul, in mano ai talebani che controllano i check point e depennano le persone dalle liste concordate con i consolati.
Gli aerei partono vuoti perché le cittadine/i non riescono a raggiungerli. Bande talebane rapiscono ragazzine dalle case come bottino di guerra.

La disponibilità italiana sembra alta ma far uscire le persone è delicatissimo. Possibili ponti aerei solo dai confini di Iran e Turchia, ma raggiungerli per la popolazione civile equivale al suicidio.
Tutti attendono il G20 del 26/8 con il vertice sui diritti delle donne afghane organizzato dalla ministra Bonetti.
Il Ministero ci ha promesso un aggiornamento ai primi di settembre.
Intanto facciamo quello che possiamo: teniamo l’attenzione politica delle donne focalizzata su quello che devono fare. Senza abbassare lo sguardo. E non è una cosa facile.

17 agosto –  Giovedì 19 Agosto alle 12.00  conferenza stampa di presentazione del nostro programma di Roberto Gualtieri per #Roma!

Idee, proposte, piani strategici per fermare il degrado in cui versa la città e farla finalmente rinascere: più pulita, più semplice, più funzionale, più inclusiva, più verde!

PROGRAMMA COMPLETO

13 agosto – Una bellissima notizia che arriva alla fine del mandato, dopo anni di battaglie per raggiungere questo risultato. Finalmente potremo realizzare il Progetto “L’Isola che non c’è” a Via Puglie!

Il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto il ricorso proposto da un gruppo di residenti contro il progetto di pedonalizzazione del tratto di via Puglie compreso la scuola elementare Regina Elena, la scuola media Buonarroti e i licei Tasso e Righi. Un progetto fortemente voluto dalle comunità scolastiche e territoriali, e portato avanti con determinazione dal I Municipio. È una sentenza assai importante perché riconosce alle istituzioni democraticamente elette il compito di trovare un equilibrio tra i diversi interessi ed esprimere una visione di governo del territorio. Il progetto di riqualificazione elaborato dal Municipio trasforma quel tratto di strada, sinora destinato solo alla sosta delle auto, in una nuova piazza, in un quartiere che ne era privo. La piazza si apre alla scuola e la scuola si apre alla piazza, in una nuova condivisione dei beni comuni. I lavori, partiti a marzo scorso e subito bloccati dal ricorso, riprenderanno immediatamente, e speriamo di poter inaugurare la nuova piazza ad ottobre.

Un grande ringraziamento a tutti quelli che in questi anni ci hanno creduto e ci hanno lavorato.

10 agosto – Dopo 8 anni di governo come Presidente del Municipio Roma I Centro ho imparato tante cose, ho avuto la fortuna di conoscere le storie di tante persone provando a migliorare, nel mio piccolo, le loro vite. Ho avuto, soprattutto, la fortuna di ascoltare. Un patrimonio di esperienze che vorrei non andasse disperso. Per queste ragioni mi sono candidata per l’elezione all’Assemblea Capitolina del prossimo 3 e 4 ottobre nelle liste del Partito Democratico e a sostegno del candidato sindaco Roberto Gualtieri.

Lo farò insieme a Maurizio Veloccia con il quale abbiamo deciso di intraprendere questa avventura.
Ho scelto di portare in Comune un’idea di città che ho provato a costruire in questi anni. Accogliente, più giusta, cooperativa e non competitiva, che metta al centro i tanti saperi e le competenze legate al mondo dell’università e della cultura in genere. Ma anche le migliaia di cittadine e cittadini che, attraverso il loro protagonismo nella cura dei beni comuni, sono stati un argine al degrado. Che hanno scelto e investito faticosamente su #Roma ogni giorno.
Abbiamo costruito un #pattodicomunità in cui la prima regola non scritta è che nessuno sia lasciato solo o indietro e che ha delineato i contorni di un nuovo welfare per provare a fronteggiare vecchie e nuove povertà.
Sono stati 8 anni meravigliosi grazie, soprattutto, al sostegno di molte e molti di voi. Un sostegno che spero continui a esserci in questa nuova avventura. Forza!

4 agosto – Per sei settimane, 450 bambine e bambini dei centri estivi del Municipio I hanno vissuto il periodo estivo alternandosi alla scoperta del meraviglioso patrimonio archeologico di #Roma, grazie al protocollo d’Intesa firmato da Municipio Roma I Centro e Parco archeologico del Colosseo, partecipando alle attività pensate e realizzate dal Servizio Educazione Didattica e Formazione del Parco. Siamo orgogliosi di aver dato alle bambine ai bambini del nostro territorio una grande opportunità, e di aver reso il PArCo un bene condiviso con il territorio in cui è calato Ogni giorno, #scegliamoRoma

 

 

2 agosto – Quarantuno anni dopo non è ancora finita. Manca l’ultimo pezzo di verità sull’orrore del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna quando 23 chili di esplosivo fecero 85 vittime e oltre 200 feriti. Il più grave attentato terroristico italiano, secondo in Europa solo alla carneficina del 2004 alla stazione di Atocha, Madrid, 191 vittime.

Aspettiamo tutta la verità, e non dimentichiamo

#stragediBologna   #2agosto

IL RESTO DEL CARLINO